Stonehenge è un sito antico che ha attraversato millenni di storia, e che porta con sé leggende e misteri. La sua evoluzione è stata influenzata da diverse culture, teorie e interventi nel corso dei secoli. Analizziamo ancor più da vicino le sue origini, le prime ricerche e le ricostruzioni moderne che ne hanno plasmato l'aspetto attuale.
Le origini del sito
La costruzione di Stonehenge iniziò circa 5.000 anni fa, nel tardo periodo neolitico, con una semplice struttura di fossati e terrapieni. Intorno al 2.500 a.C., furono erette le imponenti pietre che conosciamo oggi: le massicce "sarsen" provenienti dall'area di Marlborough Downs e le più piccole "bluestones" trasportate dal Galles.
Si ritiene che il sito fosse un centro cerimoniale, probabilmente dedicato a culti religiosi, riti funerari o osservazioni astronomiche, come suggerisce l'allineamento con il solstizio. Uno degli aspetti più affascinanti di Stonehenge è proprio il suo preciso allineamento astronomico con i solstizi d'estate e d'inverno, che suggerisce un ruolo importante legato all'osservazione celeste e ai cicli stagionali. Questo allineamento è considerato uno degli indizi più chiari sulla funzione cerimoniale e religiosa del sito. In particolare:
- Durante il solstizio d'estate, che avviene il 21 giugno, il sole sorge esattamente sopra la Heel Stone, una delle pietre situate appena fuori dal cerchio principale di Stonehenge, in direzione nord-est. Guardando dal centro del sito, si può osservare il sole emergere da questa posizione in perfetto allineamento con l'asse principale del monumento. Questo evento indica che i costruttori di Stonehenge conoscevano il movimento del sole e probabilmente celebravano il solstizio come un momento significativo per i cicli agricoli o rituali.
- Durante il solstizio d'inverno, che avviene invece il 21 dicembre, il fenomeno si ripete al contrario: il sole tramonta in allineamento con il monumento, creando un effetto visivo altrettanto impressionante. Il solstizio d'inverno era probabilmente un momento cruciale per le comunità neolitiche, poiché rappresentava, finalmente, il termine della stagione buia e l'inizio del ritorno alla luce.
Le origini di Stonehenge, in ogni caso, sono strettamente legate alle culture neolitiche e del primo periodo dell'Età del Bronzo, che mostrarono straordinarie capacità organizzative e tecnologiche per l'epoca, ma anche grande interesse per le leggi che dominavano il mondo, come appunto gli aspetti astronomici
La ricerca nel 600
Durante il Medioevo, Stonehenge fu avvolto da infinite leggende e credenze popolari. Tra queste, la teoria secondo cui il monumento fosse stato eretto dai Druidi o dal leggendario mago Merlino.
Tuttavia, fu nel VII secolo d.C. che si iniziarono a raccogliere testimonianze scritte, anche se spesso confuse e influenzate dai miti dell'epoca.
Gli studiosi di quel periodo, come lo storico anglosassone Beda il Venerabile, descrissero Stonehenge come un luogo antico e sacro, ma la mancanza di metodi scientifici impedì loro di comprenderne l'origine e la funzione.
Questo periodo segnò l'inizio di un lungo interesse per il sito, che avrebbe ispirato generazioni di ricercatori nei secoli successivi.
Stonehenge e la ricostruzione nel 900
Nel XX secolo, Stonehenge fu sottoposto a interventi significativi per preservarne la struttura. Durante gli anni '20 e '50, archeologi e ingegneri lavorarono per riallineare alcune pietre cadute e stabilizzare quelle in bilico, con l'obiettivo di garantire la sicurezza del sito e preservarlo per i posteri.
Questi interventi furono cruciali, ma non mancarono di suscitare polemiche, poiché alcuni criticarono la mancanza di trasparenza e l'uso di tecniche invasive. Tuttavia, senza queste ricostruzioni, molte delle pietre oggi visibili sarebbero crollate o andate perdute.
Oggi Stonehenge è protetto in qualità di Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO e continua a essere studiato con strumenti moderni, come il radar e la tecnologia lidar, che permettono di scoprire dettagli nascosti senza alterarne la struttura in alcun modo.
Questo monumento antico rimane una testimonianza dell'ingegno umano e un simbolo di mistero senza tempo: chissà se, a un certo punto, verremo a capo di quali fossero i suoi reali scopi e, soprattutto, di quali tecnologie siano state applicate per la sua realizzazione.