I 10 errori grammaticali in inglese più comuni

Ecco gli errori in inglese degli italiani di grammatica e pronuncia

Che noi italiani troviamo diversi ostacoli nel percorso di apprendimento dell’inglese non è certo un mistero. Complice anche la poca pratica, tendiamo a commettere numerosi errori di grammatica in inglese, ma anche di pronuncia. I quali, a volte, si trasformano in veri e propri scivoloni linguistici.

Ma quali sono i più comuni? E perché tendiamo a ripetere frequentemente questi errori, creando incomprensioni con i madrelingua e facendoci apparire meno sicuri ed esperti sull’utilizzo della lingua inglese?

Alcuni di questi derivano, semplicemente, dalle grandi differenze che ci sono tra inglese e italiano: l’uso dei tempi verbali, l’applicazione dell’articolo determinativo o delle preposizioni sono elementi che differiscono molto, tra le due lingue. In altri casi, invece, si tratta del frutto di false convinzioni o di abitudini errate acquisite nel tempo. Anche la pronuncia, con i suoi suoni particolari e completamente diversi, può rappresentare una sfida: diciamoci la verità, al nostro orecchio live e leave suonano allo stesso modo.

Niente, comunque, che non si possa correggere con un po’ di attenzione in più. Scopriamo in questo articolo quali sono i 10 errori più comuni in inglese degli italiani, da cosa dipendono e quali consigli seguire per evitarli. Se hai intenzione di migliorare il tuo inglese una volta per tutte e comunicare con maggiore scioltezza, questa guida Sprachcaffe fa proprio al caso tuo!

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Da cosa dipendono gli errori grammaticali in inglese

Secondo il rapporto annuale EF English Proficiency Index, che valuta il livello di competenza in inglese di oltre 100 Paesi, l'Italia non si colloca in una buona posizione. Siamo infatti ad un livello medio-basso, rispetto ad altre nazioni europee -come Svezia, Paesi Bassi e Danimarca.


Questo secondo noi è dovuto, soprattutto, a causa di una scarsa esposizione alla lingua nella nostra quotidianità. Molti italiani apprendono l'inglese principalmente in un contesto scolastico, con un focus teorico sulla grammatica e sulla scrittura, facendo però poca pratica in termini di ascolto e di pratica orale. È esattamente il contrario di quanto accade nei Paesi che dominano la classifica, dove invece i bambini sono abituati sin dai primi anni di vita ad ascoltare l'inglese anche in TV, poiché viene sempre proposto il prodotto in lingua originale piuttosto che doppiato.


Un altro motivo che ci porta a fare errori grammaticali in inglese potrebbe poi essere la differenza strutturale tra le due lingue. Italiano e inglese appartengono a famiglie linguistiche diverse: mentre la prima è una lingua romanza, la seconda ha una base germanica con influenze romanze. Questo può creare confusione sotto vari punti di vista, tra cui:

  • Tempi verbali: in italiano esistono più tempi verbali rispetto all'inglese, ma l'uso pratico è spesso più rigido in inglese. Per esempio, un errore molto comune che tendiamo a fare è confondere il present perfect con il past simple, lasciandoci ispirare dalla maggior flessibilità che abbiamo noi con i nostri tempi verbali.
  • Articoli: l'inglese omette l'articolo in moltissimi casi in cui, invece, è necessario in italiano.
  • Preposizioni: sono usate in maniera del tutto diversa e non sempre corrispondono direttamente. Per esempio, dobbiamo dire "I am good at English" e non "I am good in English" come invece ci verrebbe spontaneo.

A proposito di ciò che ci viene spontaneo: è un fenomeno chiamato "transfer", e uno dei motivi per cui tendiamo a fare errori in inglese. Infatti, quando impariamo una qualsiasi nuova lingua, d'istinto siamo portati a trasferire le regole e le strutture dalla nostra lingua madre. Per esempio, dire "I have 25 years" invece di "I am 25 years old", semplicemente perché noi lo diremmo così.

Per quanto riguarda gli errori di pronuncia in inglese, sono dovuti alla fonetica completamente diversa, così come all'ortografia meno regolare dell'inglese rispetto all'italiano. Questo può generare difficoltà non solo nella pronuncia, ma anche proprio nella formazione grammaticale.

Ricorda che gli errori ripetuti diventano abitudini difficili da correggere. Per esempio, un italiano che per anni dice I don't know nothing (doppia negazione, sbagliata in inglese) potrebbe continuare a commettere l'errore anche dopo averlo appreso correttamente, perché ormai lo ha imparato così. Per questo è importante correggersi sin da subito e, anzi, iniziare con un percorso di apprendimento efficace e basato sulla conversazione, come quello dei corsi Sprachcaffe: in questo modo, non rischi di incappare in errori banali che poi togli a fatica!

I 10 errori comuni inglese degli italiani

Ognuno fa i suoi, naturalmente, ma è innegabile che ci siano alcuni errori comuni in inglese commessi dagli italiani. E questo, com'è ovvio pensare, è perché partiamo tutti da una lingua comune con le sue regole ben precise, che tendiamo a voler traslare anche nell'apprendimento linguistico.

Sei curioso di scoprire quali sono gli errori più comuni che gli italiani commettono quando parlano in inglese? E di vedere se, per caso, qualcuno di questi strafalcioni riguarda anche te? Ecco una lista dei dieci più diffusi in assoluto!

1. Uso scorretto del Present Perfect

Gli italiani tendono a confondere il Present Perfect con il Past Simple. Più che altro, perché sono abituati nella propria lingua madre a intercambiarli, in determinati contesti.

In italiano si usa spesso il passato prossimo per azioni concluse (Ho visto un film ieri), mentre in inglese è necessario distinguere:

  • I have seen that movie → azione recente o rilevante per il presente.
  • I saw that movie yesterday → azione conclusa in un momento specifico.

In poche parole, l'uso corretto del Past Simple richiede un indicatore temporale nel testo, mentre non è così con il Present Perfect.

2. Avere anziché essere per alcuni contesti

L'uso di essere e avere in quanto verbi ausiliari è un'altra questione che tende a dare problemi agli italiani.

L'esempio più comune riguarda la formulazione dell'età.

In italiano si dice "Ho 25 ann"i, ma in inglese la traduzione letterale (I have 25 years) è sbagliata. Si dice invece:

  • I am 25 years old.

In pratica, bisogna dire "Sono vecchio 25 anni".

3. Doppia negazione

Un errore molto comune è l'utilizzo improprio della doppia negazione, che è corretta in italiano ma rappresenta un errore in lingua inglese.

Noi infatti diciamo "Non so niente", utilizzando sia il "non" sia la parola "niente", che è sempre una negazione.

In inglese non possiamo dire "I don't know nothing", ma abbiamo due soluzioni tra cui scegliere per una negazione corretta:

  • I don't know anything

    oppure
  • I know nothing.

4. Uso improprio degli articoli

Gli italiani spesso aggiungono o omettono articoli in maniera scorretta, ispirandosi all'utilizzo che se ne fa nella loro lingua madre.

Qualche esempio:

  • The people are nice. (L'articolo non serve in questo caso).
    People are nice.

    Oppure:
  • I go to the school. (In inglese si omette the quando si parla di scopi generali).
    I go to school.

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5. Posizione errata degli avverbi

Un'altra questione capace di mettere un bel po' in difficoltà gli italiani sono gli avverbi in inglese, che seguono una posizione ben specifica la quale, spesso e volentieri, non coincide con quella italiana. Anche perché, nuovamente, qui noi siamo più flessibili, mentre la lingua inglese prevede strutture più rigide e non modificabili.

Un esempio:

  • I drink always coffee in the morning.
  • I always drink coffee in the morning.

6. Confusione tra make e do

Make e do sono due verbi con la stessa traduzione: rappresentano il nostro verbo "fare". Per questo, nella nostra mente possiamo usarli indistintamente: in realtà, come ben immaginerai, non è così.

In inglese, infatti, make e do hanno usi diversi e ben specifici, che non possono essere scambiati tra loro. Per farla breve:

  1. Make si usa per creare o produrre qualcosa (make a cake).
  • Do si usa per azioni generiche o attività (do homework).

7. Errore con la "s" nella terza persona singolare

Qui siamo invece davanti a un errore banale dovuto, probabilmente, alla fossilizzazione dell'abitudine errata. Probabilmente chi ancora dimentica la "s" finale nei verbi alla terza persona singolare del presente semplice, è perché non ha consolidato al meglio questa regola a tempo debito. Vale a dire, non era troppo attento in classe quando è stata spiegata e oggi gliene sfugge l'importanza.

La regola, infatti, è piuttosto semplice: se parlo al presente di "he, she, it", allora il verbo acquisisce una "s".

  • He likes pizza.
  • She lives here.
  • It rains.

Se hai acquisito bene la regola, diventa un vero e proprio automatismo.

8. Uso sbagliato delle preposizioni

Le preposizioni inglesi spesso non corrispondono a quelle italiane, e questo può creare un bel po' di confusione.

  • I am good in English.
    I am good at English.

    Oppure:
  • I married with John.
    I married John

Qui si tratta solo di imparare per bene le preposizioni in inglese e di fare un (bel) po' di pratica.

9. Pronuncia errata di parole simili

Alcuni errori di pronuncia comuni possono portare a malintesi, a volte anche imbarazzanti o fuorvianti. Tra gli esempi più comuni, troviamo:

  • Live (vivere) e leave (partire).
  • Sheet (lenzuolo) e shit (volgarità).
  • Focus spesso pronunciato in modo sbagliato.

Qui si tratta semplicemente di differenza fonetica, e di poca abitudine alla pratica orale in lingua inglese.

10. Uso sbagliato di some e any

Infine, un errore molto comune riguarda l'uso dei quantificatori in inglese, e in particolare di some e any. La questione è simile a make e do: infatti, anche some e any hanno lo stesso significato, ma in inglese non sono intercambiabili e hanno regole ben precise per il loro utilizzo.

  • Some si usa in frasi affermative o quando offriamo qualcosa:
    • I have some friends.
  • Any si usa nelle domande e nelle negazioni:
    • Do you have any friends?

Non possiamo, quindi, chiedere: "Do you want some milk?"

Migliora pronuncia e grammatica inglese con Sprachcaffe!

Evitare questi errori comuni in inglese può sembrare una sfida, ma gran parte del lavoro, secondo noi, è imparare a studiare con il giusto metodo sin dall'inizio.

La conversazione è importantissima, sia per evitare errori nella pronuncia, sia per consolidare le regole grammaticali. Per questo, noi di Sprachcaffe nelle nostre vacanze studio per imparare l'inglese proponiamo corsi di lingua incentrati sulla partecipazione attiva degli studenti.

Teniamo molto al fatto che, durante la permanenza in una delle nostre destinazioni, gli studenti possano sentirsi a proprio agio in classe nel parlare e confrontarsi in lingua tra di loro e con gli insegnanti. Perciò, le nostre lezioni prevedono discussioni di gruppo, giochi di ruolo e simulazioni della vita quotidiana.

Anche nel tempo libero sarai portato a mettere in pratica quanto appreso in classe: essendo immerso in una realtà madrelingua, per poter comunicare dovrai senz'altro metterti in gioco, e questo velocizzerà di molto il tuo percorso di apprendimento.

Acquisirai sicurezza e dimestichezza, e soprattutto non avrai più paura di sbagliare. Perché sì, potrà capitare di commettere qualche errore, ma ogni volta di più lo vedrai come un modo per migliorare e apprendere qualcosa di nuovo. Contattaci per scoprire tutte le opportunità che abbiamo in serbo per te!