☕ Risparmia fino a 400 € con lo sconto Sprachcaffe Espresso! ☕

Risparmia alla grande sulla tua prossima avventura! Sfrutta i nostri incredibili sconti e trasforma i tuoi sogni in realtà. Non aspettare, inizia a risparmiare oggi stesso!

Inizia adesso

Il bando di concorso “Estate INPSieme”, ( ex “Valore Vacanza”) è uscito il 29 febbraio e può essere visualizzato sul sito dell'INPS nella sezione Concorsi e Gare.

Qui su Sprachcaffe troverai tutte le informazioni utili per prenotare una vacanza studio a Londra nei college che preferisci. Abbiamo proposte per tutti i gusti e per tutte le tasche; quindi, sfoglia il nostro sito per saperne di più, scarica gratuitamente il catalogo con tutte le opzioni di viaggio e trova il programma giusto per te in base alla tua età e alle tue esigenze. Tuffati in una realtà multiculturale, accogliente e stimolante, e impara a parlare inglese in modo fluente insieme a noi.

Il compleanno nei vari Paesi del mondo

Noi italiani festeggiamo il compleanno all'anniversario della nostra nascita, così come gli americani, gli spagnoli, gli inglesi, i francesi e i tedeschi. Soffiamo sulle candeline, scartiamo i regali, mangiamo la torta e cantiamo la canzoncina di compleanno. Ma è lo stesso per tutti gli altri popoli? Ogni Paese ha le sue tradizioni e il suo modo di festeggiare, e in alcuni casi può cambiare anche il modo di concepire il compleanno. Anche il cibo tradizionale varia da Paese a Paese. In Australia, per esempio, si mangia il fairy bread, in Brasile i brigadeiros, e in Cina dei particolari noodles chiamati yī miàn.

In Giappone, i compleanni dei bambini di 3, 5 e 7 anni hanno particolare importanza rispetto agli altri, e vengono festeggiati il 15 di Novembre nei templi religiosi. Nei Caraibi, spesso i festeggiati vengono ricoperti di farina dalla testa ai piedi, mentre in Nepal gli viene spalmato lo yogurt sulla fronte. In Messico i bambini devono rompere la piñata con una benda sugli occhi per ricevere dolci e caramelle. In Cina, invece, il primo anno di un bambino si celebra con una grande festa con amici e parenti, che portano degli oggetti da mettere davanti al bambino stesso. La tradizione vuole che la prima cosa che il bambino afferrerà determinerà quello che sarà nella sua vita.

Quando si dice “buone feste”

In Italia abbiamo diversi modi per dire "buone feste". Possiamo dire "passa un buon Natale", "i migliori auguri per serene festività", oppure direttamente "buon Natale e felice anno nuovo". In generale, noi italiani (insieme ad altri popoli come gli americani) auguriamo buone feste a qualcuno durante il periodo natalizio, includendo negli auguri sia il Natale che il capodanno. Nel mondo, tuttavia, non tutti celebrano il Natale e alcuni popoli festeggiano l'inizio dell'anno nuovo in un altro periodo. Per questo motivo, non sempre "buone feste" si può tradurre in modo esatto nelle altre lingue, e in certi casi l'espressione assume un altro significato rispetto a quello a cui siamo abituati.

Anche se la frase "buone feste" racchiude un augurio generale per un periodo di festività, in alcune culture potrebbe non avere lo stesso senso. I giorni di festa cambiano in base ai Paesi e ai popoli, che hanno diversi usi, costumi e religioni. In Cina, per esempio, si fanno gli auguri per il nuovo anno cinese ma non per la Festa delle Lanterne o per la Festa della Luna. In Giappone, solitamente si fanno le congratulazioni (dicendo "omedeto") per il compleanno, per i matrimoni, e per le altre occasioni felici, e si augura un buon anno il giorno di capodanno. In Messico, una delle feste più importanti è il Cinco de Mayo, mentre gli ebrei celebrano l'Hanukkah. In questa pagina parliamo della traduzione di "buone feste" così come la intendiamo noi, dunque per augurare un felice periodo natalizio e un buon inizio dell'anno.

La parola pace in varie lingue

Le Nazioni Unite hanno creato la giornata mondiale della pace (International Day of Peace, o anche solo Peace Day) nel 1981. Nel 2001, venti anni dopo, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha stabilito che quel particolare giorno sarebbe stato un giorno di non violenza. Da più di quaranta anni, dunque, il 21 settembre il mondo celebra questa giornata in onore della pace. Ma come si traduce la parola "pace" nei vari Stati?

In Europa, per esempio, gli spagnoli e i portoghesi scrivono "paz", i francesi "paix", i tedeschi "Frieden" e gli inglesi "peace". Nei Paesi scandinavi, invece, viene utilizzata la parola "fred" dai danesi, dai norvegesi e dagli svedesi. Inoltre in diversi Stati, in particolare nell'est dell'Europa, la pronuncia di "pace" è "mir". Parliamo di lingue come il russo, del bosniaco, del ceco, del macedone, del croato, dell'ucraino e dello sloveno.

Se ci spostiamo in Asia troviamo due delle lingue più parlate al mondo, ovvero il cinese e l'hindi. La parola "pace" in cinese si scrive 和平 e si pronuncia "hépíng", mentre in hindi si scrive शांति e si pronuncia "shaanti". Anche il bengalese, ovvero la lingua parlata in Bangladesh e in India, risulta nei primi dieci posti nella classifica delle lingue più comuni, con oltre 270 milioni di parlanti. Puoi pronunciare la parola "pace" in questa lingua dicendo "Śānti", che si scrive শান্তি.

Infine, in Africa, la parola "pace" nelle varie lingue si scrive "vrede" (afrikaans), "udo" (igbo), "mtendere" (chichewa), "amani" (swahili). Continua a leggere per saperne di più su significato e simboli della pace, traduzione in tutte le lingue, pronuncia della parola, e anche su come imparare nuove lingue con il nostro aiuto e con i corsi di Sprachcaffe.

L’importanza di un saluto nelle varie lingue

Salutare è una forma di cortesia e di educazione, sia in contesti formali che informali. Quando si viaggia ci si ritrova spesso a contatto con altre persone, negli aeroporti, nelle stazioni, negli hotel, nei negozi, nei ristoranti e nei bar, ma anche per strada o all'interno dei mezzi pubblici. È importante dire "ciao" in certe situazioni, sia per gentilezza sia se si vuole iniziare un qualsiasi tipo di conversazione. Ciò non significa che dovrai necessariamente memorizzare la parola ciao in tutte le lingue del mondo per poter viaggiare, ma che imparare a salutare nella lingua del posto è un buon modo per migliorare la tua esperienza all'estero (e per ampliare il tuo bagaglio linguistico e culturale). Dire "ciao" è spesso il primo passo per instaurare un rapporto con qualcuno, per chiedere informazioni o per fare due chiacchiere con il vicino di posto in aereo. I saluti sono alla base di qualunque conversazione, e per questo sono spesso menzionati tra le prime cose da imparare quando si studia una nuova lingua.

Perché dire grazie?

Qual è il motivo principale per cui le persone dicono "grazie"? In generale, si ringrazia per aver ricevuto un aiuto da parte di qualcuno. In Italia, di solito diciamo "grazie", "ti ringrazio", o anche "grazie mille" per esprimere la nostra gratitudine, per mostrare all'altra persona che abbiamo apprezzato ciò che ha fatto per noi. Ringraziamo qualcuno che ci offre una mano in cucina per lavare i piatti, chi ci tiene il posto in una fila mentre andiamo in bagno, qualcuno che in hotel porta il nostro pesante bagaglio fino in camera, chi ci regala un mazzo di fiori e chi ci tiene aperta la porta dell'ascensore mentre stiamo arrivando di corsa.

Con questo non vogliamo però intendere che si ringrazia soltanto per un aiuto fisico. Come detto prima, infatti, ci capita di ringraziare qualcuno per un complimento che migliora la nostra giornata o per un consiglio utile, per una critica costruttiva da parte di un insegnante a scuola o per un feedback sul nostro progetto di lavoro. Anche le celebrità, come attori e cantanti, spesso ringraziano i fan tramite i social per il loro supporto, così come gli sportivi ringraziano i tifosi al termine delle partite. Se si apprezza un gesto, dunque, si ringrazia.

Canzoni di Natale in inglese per bambini

Il periodo di Natale può essere il momento perfetto per far avvicinare i bambini alla musica in inglese. Già di per sé il Natale si presta all'aria festosa e alle canzoni a tema, ma per i più piccini si tratta di un periodo davvero magico!


Ed esistono tantissime canzoni di Natale in inglese per bambini che permetteranno loro di esprimere la loro gioia per il periodo, e allo stesso tempo imparare tutto il vocabolario inglese legato al Natale.
Spesso queste canzoncine sono utilizzate per preparare le recite natalizie a scuola, ma possono essere anche un'ottima attività da fare a casa durante le feste, per stimolare l'apprendimento e divertirsi in famiglia.

Ecco alcune delle più belle canzoni di Natale in inglese per bambini:

  • Silent Night: tra i canti natalizi più famosi, è persino stato dichiarato patrimonio UNESCO per la sua bellezza. Si tratta di una canzone che ogni bambino ha imparato a memoria nella sua vita, per una recita o per cantarla in giro per la città durante le feste. Il testo è semplice, breve e con rime ricorrenti: basta ripeterlo un paio di volte e già entra in testa con facilità.
  • Rudolph the Red-Nosed Reindeer: tutti i bambini conoscono la renna Rudolph, dal grande naso rosso, e questa canzoncina di Natale è proprio dedicata proprio a lei. Il testo in questo caso è un po' più complesso, e probabilmente si adatta meglio a bambini più grandicelli.
  • S-A-N-T-A: questa canzone, invece, descrive parte per parte il signore dalla barba bianca più amato del mondo, ovvero Babbo Natale. Non sono presenti parole difficili, perciò è un testo adatto a bambini di ogni età, e la sua particolarità sta nel giocare con lo spelling della parola "santa".
  • Jingle Bells: chi non conosce questo inno natalizio? Jingle Bells è una delle canzoni più cantate del mondo, e grazie alla sua sonorità e alla sua semplicità si rivela anche un esercizio molto efficace nell'apprendimento dell'inglese. Ci sono tante parole più ricercate legate al Natale, come per esempio "sleigh": i bambini potranno interfacciarsi con pronunce più particolari e immagazzinarle con facilità.
  • Deck the halls: impossibile non aver sentito il caratteristico "fa la la la la" che si ripete per tutto il testo di questa canzone! Tra le più amate dai bambini, è divertente da cantare in compagnia e molto semplice da memorizzare. Anche se presenta vocaboli particolari e non propriamente comuni, infatti, è un vero tormentone che si fa imparare anche da chi non è proprio pratico con l'inglese. Ed è tra le preferite per quanto riguarda recite e spettacoli di Natale, perché il modo migliore per cantarla è in coro.

Corsi di lingua OnLine

Impara le lingue straniere in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Scopri i corsi online

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

Corsi di Tedesco

Impara il tedesco in modo efficace e vivi un'esperienza indimenticabile!

Scopri le nostre destinazioni

Organizza con noi la tua prossima vacanza studio!

Vuoi partire per una vacanza studio?

Scegli una delle nostre destinazioni per imaprare divertendoti!

Scopri qui dove

Le preposizioni semplici in francese

Partiamo dalle preposizioni semplici in francese, che naturalmente rappresentano anche la base per quelle articolate. Come in italiano, le preposizioni francesi sono parole molto brevi che indicano una relazione tra le parole all'interno della frase. Le nostre sono "di, a, da, in, con, su, per, tra, fra"; quelle francesi sono abbastanza simili, anche se hanno alcune particolarità nell'utilizzo, che vedremo nel corso di questo articolo.

Ecco una tabella delle preposizioni semplici in francese con relativa traduzione e un piccolo esempio:

preposizione francese

traduzione

esempio

à

a

à 7 heures

avec

con

avec ma mère

de

da, di

Je parte de Rome

Il vient de Rome

en

in

une chemise en coton

pour

per

je le fais pour toi

par

per

je passe par le parc

Esistono anche altre preposizioni con significati simili, come depuis e dans: si traducono rispettivamente come "da" e "tra", ma si possono usare a condizione che nella frase sia specificato il momento esatto in cui comincia l'azione indicata dal verbo.

Esempio:

  • J'attends depuis trois heures. = Aspetto da tre ore.
  • Je devrais être à la maison dans trois heures. = Dovrei essere arrivato a casa entro tre ore. / Tra tre ore dovrei essere a casa.

Un'altra preposizione importante da conoscere è sur -con il suo contrario sous-: servono per indicare molto semplicemente "su, sopra" e "sotto".

Esempio:

  • Il faut toujours dire sur tout. = Hai sempre da ridire su tutto.
  • J'ai vu ton cahier sous la table. = Ho visto il tuo quaderno sotto al tavolo.

Adesso, però, torniamo ad analizzare le principali preposizioni semplici in francese: vediamole una per una e scopriamo come si traducono esattamente e quando si utilizzano, con casi particolari e traduzioni.

Corsi di francese

Impara il frnacese in modo efficace e vivi un'esperienza indimenticabile!

Scopri le nostre destinazioni

Organizza con noi la tua prossima vacanza studio!

Corsi di lingua OnLine

Impara il francese in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Maggiori informazioni qui>>

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

Vuoi partire per una vacanza studio?

Scegli una delle nostre destinazioni per imaprare divertendoti!

Scopri qui dove

Corsi di tedesco OnLine

Impara il tedesco in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Scopri i corsi On Line>>

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

Corsi di Tedesco

Impara il tedesco in modo efficace e vivi un'esperienza indimenticabile!

Scopri le nostre destinazioni

Organizza con noi la tua prossima vacanza studio!

Fai una vacanza studio a Malta!!

Scopri questa splendida isola del Mediterraneo e impara l'inglese divertendoti!

Vedi le nostre proposte per Malta

Fai una vacanza studio a Malta!!

Scopri questa splendida isola del Mediterraneo e impara l'inglese divertendoti!

Vedi le nostre proposte per Malta

Dove vuoi andare?

Scegli una delle nostre destinazioni per imaprare l'inglese divertendoti!

Scopri qui dove

Fai una vacanza studio a Malta!!

Scopri questa splendida isola del Mediterraneo e impara l'inglese divertendoti!

Vedi le nostre proposte per Malta

Qual è la lingua ufficiale in Colombia?

In Colombia la lingua ufficiale è lo spagnolo, così come in altri Stati tra Centro e Sud America, come per esempio in Messico.

Lo spagnolo è parlato e compreso in quanto lingua madre da praticamente tutti, tranne alcune tribù indigene: lo utilizza infatti il 99,5%della popolazione colombiana. Il motivo per cui sia questa in Colombia la lingua parlata è molto semplice: così come per gli altri Stati della zona, è per via della colonizzazione da parte degli spagnoli, qui iniziata nel 1499.

Non pensare però che si tratti dello spagnolo castigliano a cui siamo abituati: no, stiamo parlando di una variante autoctona conosciuta come spagnolo colombiano, che si differenzia in molti aspetti dalla lingua standard. Un esempio è la presenza abbastanza diffusa del voseo, la pratica di utilizzare il pronome vos al posto del : in Colombia questo avviene solo nella produzione orale, mentre in Paesi come l'Argentina anche nella forma scritta. Un'altra differenza riguarda poi la pronuncia, con la presenza del fenomeno chiamato seseo: mentre in Spagna la C e la Z suonano come un th inglese, in spagnolo colombiano (così come negli altri Paesi latini) il suono sarà sempre uguale ad una S.

Naturalmente poi la lingua si è sviluppata nel tempo anche con termini ed espressioni autoctoni, pertanto ci sono parole spagnole che però troverai solo in Colombia. Più avanti nell'articolo vedremo alcune di queste parole così da poterle imparare per il tuo viaggio e suonare davvero colombiano

Traduttore online gratis: cos’è e come funziona

Prima di tutto però cerchiamo di capire cosa sia un traduttore online, e in che modo ci permette di tradurre qualsiasi frase in un'altra lingua. È bene specificare che si tratta di un processo automatico, che sfrutta l'intelligenza artificiale per fornire traduzioni nella lingua desiderata. Se un tempo il traduttore automatico non faceva altro che tradurre parola per parola, oggi la tecnologia utilizzata permette di ottenere frasi di senso compiuto e di intuire l'intento comunicativo da trasmettere alla lingua di destinazione. Insomma, "il computer" può capire cosa intendevi con la tua frase e rielaborarla in modo efficace nella lingua finale, in modo che quel concetto abbia senso anche lì.

Come ci riesce? Analizzando l'influenza che le parole presenti nel testo hanno l'un l'altra, così da elaborare una traduzione coerente e corretta. Non sempre questo accade, però, perché come dicevamo non è così semplice trovare un traduttore online affidabile o che utilizzi una tecnologia avanzata e sofisticata in grado di simulare l'intento umano. Per aiutarti nel tuo studio linguistico e nelle tue esercitazioni, ecco la guida ai migliori siti che ti avevamo promesso!

Viaggio a Barcellona: quanto tempo ci vuole?

Città versatile e ricca di opportunità, Barcellona è piena di attrazioni culturali, dedicate al relax o al divertimento, soprattutto notturno: le discoteche di Barcellona sono tra le più vivaci di tutta la Spagna! Quanto tempo ci vuole per visitare la città dei blaugranas, quindi, dipende molto dal tipo di vacanza che hai intenzione di fare. Naturalmente, più tempo decidi di restare e più avrai modo di conoscere appieno lo spirito catalano della città, ma con un itinerario ben organizzato 3 giorni possono bastare a vedere le attrazioni principali.

Con un viaggio di 4 o 5 giorni vai sul sicuro, riuscendo persino a ritagliarti un po' di tempo per rilassarti in spiaggia o in uno dei tanti parchi che arricchiscono la città. Restare per 7 giorni o più sarebbe l'ideale, non solo per esplorare in lungo e in largo Barcellona, ma anche per spingersi oltre i confini della città e dare una chance anche a ciò che la circonda: la Catalogna è piena di destinazioni entusiasmanti. Con più tempo a disposizione potrai anche prendere parte ad attività particolari o partire per delle escursioni: il territorio è perfetto per il trekking.

Insomma, più tempo hai e meglio è, e di certo la metropoli spagnola saprà farti innamorare al punto di volerne avere ancora di più. Ma sai che è possibile? Se parti con Sprachcaffe per un anno all'estero a Barcellona puoi rimanere per un periodo che va dalle 8 settimane ai 12 mesi, prendendoti tutto il tempo del mondo per esplorare, scoprire e rimanere a bocca aperta.

Verbo ir spagnolo: come si usa e differenza con venir

Per capire come si usa il verbo ir in spagnolo dobbiamo innanzitutto dire cosa significa: la traduzione in italiano è "andare", e apparentemente si tratta dello stesso verbo. Nell'utilizzo, però, non è proprio così.

Il verbo ir viene utilizzato per indicare il movimento della persona che sta parlando da un punto verso un altro punto. In certi casi, è lo stesso che avviene in italiano:

  • Voy a la escuela. = Vado a scuola.

La differenza sorge quando avviene la stessa cosa anche se la persona a cui ci si rivolge si trova in un punto lontano rispetto a chi parla:

  • Iremos a recogerte antes de las once y media. = Verremo a prenderti prima delle undici e mezza.


Come puoi notare, nella traduzione italiana abbiamo utilizzato il verbo venire, e non più andare. Questo perché in Italia si usa il verbo venire quando chi parla si muove verso la destinazione in cui si trova chi ascolta. In spagnolo invece si tiene bada soltanto del movimento di chi parla, indipendentemente da dove si trova la persona a cui si rivolge.

Qualche esempio per vedere ancora di più la differenza:

  • Voy a tu casa. = Vengo a casa tua. (L'ascoltatore si trova già a casa sua, perciò noi usiamo "venire")
  • Esta noche voy a una fiesta, ¿quieres unirte? Porque no, voy contigo! =
    Stasera vado a una festa, vuoi venire? Perché no, vengo con te! (nessuno dei due è ancora alla festa, perciò nella risposta si usa il verbo ir in spagnolo, ma venire in italiano).
  • ¿Vamos a hacer la compra? = Andiamo a fare la spesa? (in questo caso, anche in italiano utilizziamo andare perché nessuno dei due è ancora andato e si muoveranno insieme. Se invece uno dei due sta andando a fare la spesa e chiede all'altro di unirsi, allora la risposta sarà comunque "voy contigo" e non "vengo".)

Allo stesso modo, se una persona viene chiamata e sollecitata a recarsi in un altro punto, la risposta sarà prevederà sempre l'uso del verbo spagnolo ir. Se per esempio tua mamma ti chiama dalla cucina perché è pronto, risponderai: ¡Voy! A differenza dell'italiano in cui diremmo "Vengo!" o più comunemente "Arrivo!", ma mai "Vado!".

Come capire se usare il verbo ir in spagnolo o il verbo venir

Distinguere tra i verbi ir e venir non è così facile come sembra. Il fatto che noi in Italia preferiamo l'utilizzo del secondo in determinati contesti ci può mandare in confusione e farci sbagliare, quando in realtà la regola da seguire di base è semplice.

Ti basta ricordare che:

  • Si usa ir quando il soggetto si muove dalla sua posizione verso un altro punto
  • Si usa venir quando il soggetto si avvicina da una posizione lontana

E che in spagnolo la regola è seguita in ogni caso, anche quando a te suona male perché in italiano sarebbe diverso. L'unica cosa che ti interessa, quindi, è quello che fa il soggetto, a prescindere dal comportamento della persona a cui si sta rivolgendo.

Verbo ir o irse in spagnolo

È importante ricordare che il verbo ir in spagnolo può diventare irse, ovvero subire una sorta di rafforzamento. Spesso il significato non cambia, ma semplicemente si pone di più l'attenzione della frase sul verbo:

  • Voy a casa → Me voy a casa = Vado a casa.

In altri casi, il significato del verbo stesso cambia in modo importante: lo possiamo tradurre con "lasciare, andarsene".

  • Nos vamos* de casa = Ce ne andiamo di casa (usciamo o ce ne andiamo definitivamente, in base al contesto)

*Attenzione a non confondere questa forma con "Vamonos", che fa parte dell'imperativo e si traduce con un'esortazione: "Andiamocene".

Opium: la più famosa discoteca di Barcellona?

Probabilmente sì, perché l'Opium è un vero e proprio punto di riferimento per la movida della città. In particolare, parliamo di una delle discoteche di Barcellona di punta per quanto riguarda la musica commerciale, ma anche hip hop, house, musica elettronica e dance. Non troppo spesso vengono organizzate anche alcune serate reggaeton, ma se quello è il genere che preferisci ci sono locali a Barcellona più adatti.

L'Opium è famoso per ospitare spesso DJ e artisti di fama internazionale. Per fare qualche esempio Armin Van Buuren e David Guetta! Durante la settimana si organizzano tantissime serate a tema, mentre il weekend è incentrato sulla musica house: in ogni caso, qui puoi fare l'alba al ritmo della musica 7 giorni su 7, dato che il locale chiude alle 5 del mattino (o alle 6 nei weekend).
Tra le caratteristiche che la rendono una delle migliori discoteche a Barcellona c'è anche la terrazza, che affaccia direttamente sul mare.

Parliamo di una discoteca d'élite: oltre al codice d'abbigliamento da rispettare, ti consigliamo di prenotare i biglietti d'ingresso con un po' di anticipo, o altrimenti rischi di non poter entrare.

Verbo essere spagnolo: ser o estar?

Capire con quale dei due tradurre il verbo essere in spagnolo può non essere troppo intuitivo, all'inizio. Da una parte abbiamo ser, che all'apparenza è quello più simile al nostro verbo essere, e che di conseguenza tendiamo a preferire. Dall'altra invece abbiamo estar, che la nostra mente italiana ci porta a tradurre come "stare", e quindi a farcelo suonare sbagliato.

In un certo senso, però, il ragionamento è giusto. In spagnolo il verbo estar può essere inteso come essere nel senso di stare in una condizione in questo momento, transitoria e modificabile. Un esempio concreto della differenza tra ser y estar:

  • Soy aburrida → Sono noiosa (inteso come sono una persona noiosa in generale)
  • Estoy aburrida → Sono annoiata (in questo momento provo noia)

Lo traduciamo allo stesso modo, ma ha un significato del tutto diverso. Per capire meglio, vediamo singolarmente gli usi di ser e di estar.

Quando usare ser come verbo essere in spagnolo

Il verbo ser è uno dei verbi più comuni della lingua spagnola e, come spesso accade in questi casi, è anche irregolare. Lo si può notare già dalla coniugazione del verbo essere in spagnolo al presente indicativo:

persona

presente indicativo

traduzione

Yo

soy

sono

Tú

es

sei

Él / Ella

es

è

Nosotros

somos

siamo

Vosotros

sois

siete

Ellos / Ellas

son

sono

La regola generale per il suo utilizzo è: metto ser quando dopo c'è un aggettivo che descrive delle caratteristiche stabili, fisse, che non possono cambiare (quantomeno nel breve tempo).
Si usa per:

  • Fare descrizioni fisiche, personali, sulla professione, nazionalità, genere, provenienza etc:

    Juan es muy simpático. = Juan è molto simpatico.
    eres bastante alta. = Sei abbastanza alta.
    Sois de Espana? = Siete spagnoli? / Venite dalla Spagna?
    Mis padres son profesores. = I miei genitori sono professori.
  • Indicare il momento in cui avviene un'azione o in cui ha luogo un evento, e quindi date, orari, stagioni, giorni…:

    En este momento son las 5 de la tarde. = In questo momento sono le 5 del pomeriggio.
    La fiesta es el miércoles. = La festa è mercoledì.
    Por fin es verano. = Finalmente è estate. (noi diremmo più siamo in estate)
  • Esprimere possesso o appartenenza:

    Estas gafas son mías. = Questi occhiali sono miei.
    Ese señor es mi padre. = Quel signore è mio padre.
    Son tradiciones en mi familia. = Sono tradizioni della mia famiglia.
  • Indicare il materiale di un oggetto:

    Si es (de) plástico no lo quiero. = Se è fatto di plastica non lo voglio.
    Mi nueva camiseta es de algodón. = La mia nuova maglia è di cotone.
    ¿La silla es de madera? = La sedia è di legno?

C'è un'ultima cosa importante da sapere sul verbo ser. Al contrario dell'italiano, il verbo essere e avere in spagnolo non svolgono entrambi funzione di ausiliare: soltanto il verbo haber è utilizzato in questo modo.

  • Ho studiato tutto il giorno → he estudiado todo el dia.

Niente di strano fino a qui. Ma prendiamo in esempio un'altra frase:

  • Sono stato fuori città. → He estado fuera de la ciudad


Anche in questo secondo caso il verbo essere in italiano diventa haber in spagnolo. Non usare mai ser come ausiliare, anche se ti sembra cacofonico!

Dove vuoi andare?

Scegli una delle nostre destinazioni per imaprare lo spagnolo divertendoti!

Scopri qui dove

Che lingua si parla alle Maldive: la lingua ufficiale

Le Maldive sono un arcipelago situato in mezzo all'Oceano Indiano, in posizione sud-occidentale rispetto all'India. Per questo la lingua ufficiale del Paese fa parte di un ramo linguistico indoeuropeo, e più precisamente delle lingue indoarie: si tratta del maldiviano, meglio conosciuto come dhivehi.

Alla luce di quanto appreso finora, non ci stupisce scoprire che il dhivehi è anche una lingua dell'India, dove viene parlato abitualmente da circa 15.000 persone. Risulta però lingua ufficiale solo nella Repubblica delle Maldive, e nel 2007 sono stati contati in tutto 356.000 parlanti distribuiti tra le isole e l'India, in particolare nello stato del Kerala e nel territorio delle Laccadive.

Una curiosità della lingua maldiviana è che proprio da qui deriva la nostra parola "atollo", per mediazione della lingua inglese: la versione originale maldiviana è atholhu (އަތޮޅު), che ha il significato letterale di "isola-laguna".

L'origine del dhivehi è molto antica e risale al pracrito dell'India antica e dal sanscrito, da cui peraltro ha acquisito moltissimi suoni e parole. A causa delle sue origini comuni anche con l'antica lingua dello Sri Lanka sinhala, oggi il maldiviano suona molto simile al cingalese, ovvero la lingua che si parla in Sri Lanka. Nonostante questo, i due idiomi non risultano mutuamente intelligibili.

Nonostante la distanza geografica dai territori circostanti, alle Maldive la lingua si è evoluta e modificata anche a causa delle invasioni subite nel tempo. In particolare da parte degli arabi, che hanno anche contribuito alla diffusione dell'islam sunnita come religione, oggi unica praticata. Tutto ciò ha portato all'uso di nuove parole provenienti dall'arabo, lingua parlata in Marocco e in molti altri Paesi lontanissimi dalle Maldive.

Le influenze sul dhivehi provengono anche da persiano, portoghese, francese, urdu e inglese.

È importante sapere che, sebbene la lingua dhivehi sia una sola, in base all'atollo in cui ci si trova e alla zona dello stesso, è possibile notare pronunce e persino parole differenti.

I principali dialetti in cui si suddivide la lingua maldiviana sono i seguenti:

  • malé
  • addu
  • huvadhu
  • haddunmathee
  • maliku
  • mulaku (detto anche mahl)

La variante di lingua maldiviana più diffusa e parlata è il malé, che condivide il nome con la capitale della Repubblica delle Maldive.

Fai una vacanza studio a Malta!!

Scopri questa splendida isola del Mediterraneo e impara l'inglese divertendoti!

Vedi le nostre proposte per Malta

Corsi di lingua OnLine

Impara le lingue straniere in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Scopri i corsi online

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

Verbo essere e avere in inglese: attenzione alle differenze

Prima di addentrarci nell'argomento e scoprire in depth l'uno e l'altro verbo, è fondamentale specificare una cosa: i verbi avere e essere in inglese non funzionano come in italiano. Anzi: ci sono tantissime differenze! Dove in italiano usiamo il verbo "avere" in inglese potremmo usare "to be".

Esempio:

  • I'm eighteen years old. = Io ho diciotto anni. (essere → avere)

Una similitudine con la nostra lingua, invece, è che entrambi i verbi possono essere utilizzati come ausiliari. Anche qui, però, non necessariamente come lo faremmo noi in italiano, perciò bisogna prestare attenzione al singolo caso e comprendere quale traduzione funziona meglio in inglese.

Fabric: tra i locali di Londra più amati

Partiamo con una delle discoteche di Londra più longeve in assoluto, il Fabric. È una vera istituzione, il punto di riferimento per tutti gli appassionati di musica house, techno, dub-techno e disco. La location è molto particolare, dato che il locale è un vecchio magazzino che serviva per la conservazione di carne e salumi. Oggi, invece, è un enorme night club con tre sale, all'interno delle quali il divertimento è assicurato fino a tarda notte. O fino al giorno dopo: il Fabric chiude alle 8 del mattino il sabato!

Spesso vengono organizzati qui eventi imperdibili, con DJ e artisti internazionali: la sua fama però non è data solo da questo, ma da una particolarità che lo rende unico. Il Fabric è dotato di pavimento vibrante (Room one), ovvero una pista da ballo bodysonic dotata di trasmettitori a 450 frequenze di bassi. L'esperienza che offre è davvero unica nel suo genere: nonostante a Londra le discoteche siano così tante, non è un caso se il Fabric sia una delle più amate


Si può entrare soltanto se si hanno almeno 19 anni compiuti di età, e si trova in zona Farringdon.

The Churchill Arms, il pub londinese di Kensington

I motivi per cui troviamo The Churchill Arms in questa lista sono innumerevoli. Situato nel lussuoso ed esclusivo quartiere di Kensington, si tratta di uno dei pub storici di Londra, ma è anche tra i più particolari. La tradizione incontra la modernità, al suo interno, dove oggi ospita inaspettatamente un ristorante thailandese. Se durante il diciannovesimo secolo era noto per annoverare, tra i suoi clienti abituali, i nonni di Winston Churchill, oggi come oggi è una vera e propria istituzione.

Complice anche la sua estetica: passarci davanti senza rimanere a bocca aperta è impossibile! I suoi esterni floreali di spettacolare bellezza sono già un biglietto da visita, ma se capiti di qui sotto Natale lo show è doppio per via delle illuminazioni: di certo non si bada a spese.

Costruito nel 1750, è uno dei più antichi pub di Londra tutt'oggi in attività, e con un successo davvero impressionante nonostante la scelta di offrire una cucina esotica e non tradizionale, cosa che molti potrebbero considerare un azzardo. Chi può dire che invece non sia proprio il binomio originale tra antico e nuovo a fare il successo incredibile di questo pub londinese?

Corsi di lingua OnLine

Impara il francese in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Maggiori informazioni qui>>

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

Dove vuoi andare?

Scegli una delle nostre destinazioni per imaprare il tedesco divertendoti!

Scopri qui dove

Dove vuoi andare?

Scegli una delle nostre destinazioni per imaprare l'inglese divertendoti!

Scopri qui dove

Cosa aspetti a partire?

Configura la tua vacanza studio: scegli il periodo, la durata del corso e la tua sistemazione! Con pochi click fai il tuo

PREVENTIVO

Corsi di lingua OnLine

Impara le lingue straniere in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Scopri i corsi online

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

Corsi di lingua OnLine

Impara le lingue straniere in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Scopri i corsi online

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

Come partecipare

La domanda dovrà essere trasmessa, esclusivamente in modalità telematica, accedendo dalla home page del sito internet istituzionale www.inps.it nell’area Servizi on line. La domanda deve essere trasmessa a decorrere dalle ore 12,00 del giorno 2 marzo 2016 e non oltre le ore 12,00 del giorno 31 marzo 2016.

Per potere inviare la domanda in modalità telematica è necessario:

  1. Essere in possesso del PIN Inps Dispositivo. a.) Chi non possiede il PIN Inps Dispositivo lo può richiedere direttamente dal sito INPS, chiamato il numero verde dell’istituto oppure direttamente presso uno sportello INPS. b.) Chi possiede già un codice PIN Inps può accedere al sito Home > Servizi > Richiesta PIN On Line, sotto la voce “vuoi il pin dispositivo” per convertirlo.
  2. Dichiarare, in fase di presentazione della domanda, di avere presentato nel 2016 la DSU utile ai fini del rilascio dell’attestazione ISEE ordinario o ISEE Minorenni (con genitori non coniugati tra loro e non conviventi) , qualora ne ricorrano le condizioni ai sensi delle vigenti disposizioni.

Perché scegliere un college a Londra?

La lingua inglese è la prima lingua al mondo per numero di parlanti totali e viene frequentemente usata sui social, sui siti web, in ambito lavorativo e commerciale. Ti sarai ormai accorto che nei ristoranti, negli hotel e negli aeroporti di tanti Paesi del mondo è spesso possibile comunicare in inglese, perché questa è la lingua adottata a livello internazionale in diversi settori, come ad esempio quello del turismo. Al giorno d'oggi, dunque, l'inglese apre diverse strade e consente di comunicare agevolmente nei contesti più disparati. E qual è il posto migliore per imparare, se non Londra?

Gli accenti inglesi sono molteplici poiché la pronuncia varia da zona a zona, da città a città. A Londra avrai la possibilità di imparare il classico accento inglese, detto RP (Received Pronunciation), ma anche lo slang e le espressioni più utilizzate quotidianamente. Inoltre, essendo esposto a un mix di culture diverse, potrai ascoltare numerosi accenti stranieri e imparare a riconoscere pronunce differenti. Londra è il centro amministrativo e culturale dell'Inghilterra, ma ricorda che dalla capitale del Regno Unito puoi raggiungere diverse altre importanti città inglesi. Parliamo di Liverpool, di Manchester, di York, di Bristol, di Oxford, di Nottingham, di Brighton, e ancora di Leeds, di Newcastle upon Tyne, di Canterbury, di Leicester, di Norwich e di tante altre.

Se sei interessato a imparare la lingua più parlata al mondo, frequentare i college londinesi ti permette di raggiungere questo scopo in tempi brevi con l'aiuto di insegnanti competenti e qualificati. Noi di Sprachcaffe ti consigliamo di dare un'occhiata ai corsi dei college a Londra estivi o annuali, per ragazzi e per adulti. Sul nostro sito puoi trovare varie soluzioni di viaggio per trascorrere del tempo nelle scuole di Londra, per effettuare un anno di scuola all'estero, e per tanti altri progetti simili. Tutto ciò che devi fare è contattarci per ricevere informazioni più dettagliate e consigli personalizzati, oltre a sfogliare le nostre pagine per tenerti sempre aggiornato sulle novità e sui progetti più recenti.

Come si dice “buon compleanno” in Europa

Come si fanno gli auguri di compleanno in tutte le lingue d'Europa? Innanzitutto, partendo dagli Stati più vicini all'Italia, se vuoi fare gli auguri di buon compleanno in spagnolo dovrai dire "feliz cumpleaños", in francese dovrai usare l'espressione "bon anniversaire", mentre in tedesco dovrai dire "Alles Gute zum Geburtstag". In portoghese dirai "feliz Aniversário", in greco dovrai scrivere χαρούμενα γενέθλια (da pronunciare "charoúmena genéthlia"), e in albanese dirai invece "Gëzuar ditëlindjen". Naturalmente, poi, una delle espressioni più conosciute e utilizzate a livello globale è quella inglese, ovvero "happy birthday".

Per augurare un buon compleanno a qualcuno che vive in Scandinavia, e quindi in Norvegia, Svezia, Finlandia, Danimarca o Islanda, dovrai memorizzare queste frasi: "Gratulerer med dagen" per il norvegese, "Grattis på födelsedagen" per lo svedese, "hyvää syntymäpäivää" per il finlandese, "Tillykke med fødselsdagen" per il danese, e "til hamingju með afmælið" per l'islandese. Nell'Europa dell'Est, puoi usare l'espressione "Všechno nejlepší k narozeninám" in ceco, "boldog születésnapot" in ungherese, Честит Рожден ден in bulgaro (che si pronuncia "Chestit Rozhden den"), срећан рођендан in serbo (la cui pronuncia è "srećan rođendan"), З Днем Народження in ucraino (che si dice "Z Dnem Narodzhennya"), "vse najboljše" in sloveno, e "šťastné narodeniny" in slovacco.

Come si dice “buone feste” nelle principali città del mondo

Vediamo insieme in questo paragrafo come augurare buone feste nelle maggiori città del mondo, partendo da Londra, New York, Toronto, Los Angeles e Vancouver, dove si parla inglese e dove quindi dovrai dire "happy holidays". Lo stesso vale per le città in Australia e in Nuova Zelanda, come Sydney, Auckland, Brisbane e Wellington. In molte località dell'America del Sud, così come nelle città spagnole, potrai dire invece "felices fiestas". Parliamo di Barcellona, Madrid e Valencia in Spagna, di Città del Messico e Cancún in Messico, di Buenos Aires e Córdoba in Argentina, di Caracas in Venezuela, di Medellin e Cartagena in Colombia, di San Juan in Porto Rico, e di tante altre destinazioni latine.

Ma in Sudamerica puoi parlare anche portoghese, per esempio in Brasile a Rio de Janeiro, dove puoi augurare buone feste come a Lisbona e quindi dicendo "boas festas". A Mosca si dice Счастливых праздников (in russo, che si pronuncia "Schastlivykh prazdnikov"), a Praga "šťastné svátky" (in ceco), a Budapest "kellemes Ünnepeket" (in ungherese), a Parigi puoi dire sia "joyeuses fêtes" che "bonnes fêtes" (in francese), a Berlino, a Vienna e a Berna si dice "schöne Feiertage" (in tedesco), e ad Atene devi dire "kalés diakopés" (che in greco si scrive καλές διακοπές).

E come si dice "buone feste" nelle principali città asiatiche? A Pechino puoi esclamare "jiérì kuàilè" (che in cinese semplificato si scrive 节日快乐), a Tokyo puoi dire "tanoshī kyūjitsu" (che in giapponese è scritto 楽しい休日), a Seoul si dice invece "jeulgeoun hyuil" (scritto 즐거운 휴일 in coreano). Infine, spostandoci in Africa, a Il Cairo puoi dire "ajazat saeida" e scrivere اجازة سعيدة (in arabo), così come a Abu Dhabi e a Beirut. Infine, potrai augurare buone feste ai locali dicendo "gelukkige vakansies" a Città del Capo e a Johannesburg (in afrikaans), e "dun Isinmi" a Lagos (in yoruba).

Il significato di pace

La parola "pace" assume diversi significati a seconda del contesto in cui la si utilizza. In generale, il concetto di pace rimanda a una situazione di armonia e serenità, nella quale non hanno spazio violenza e ostilità di vario genere. Si può parlare di pace per quanto riguarda il singolo individuo, per gruppi più o meno grandi di persone, e di pace tra le nazioni e quindi a livello globale.

Si parla dunque di pace tra i vari Paesi del mondo, in riferimento al concetto contrario della guerra. Ci si riferisce alla pace anche parlando delle persone all'interno di interi gruppi sociali, per riferirsi al quieto vivere, alla libertà di espressione e di pensiero, senza tensioni e senza preoccupazioni. Questa nozione di non antagonismo, così ampia e profonda, potrebbe legarsi anche ad altri concetti come quello dell'apertura mentale, della sicurezza in tutte le sue forme, del rispetto, della stabilità, e di tutte le altre possibili caratteristiche di un popolo che vive in pace con gli altri e con se stesso.

Ma un periodo di pace può indicare anche la tranquillità, il silenzio, il relax totale senza distrazioni, senza ansia e senza stress. Può essere un solo momento, oppure si può parlare di una pace a livello mentale, della cosiddetta pace interiore, un equilibrio da raggiungere attraverso un lavoro su se stessi. Si tratta dunque di un obiettivo a lungo termine, a cui si può arrivare affrontando i problemi nel miglior modo possibile.

Dire ciao nelle lingue più importanti

Le lingue non sono tutte uguali, e ciò vale sia per l'alfabeto utilizzato che per il suono delle parole, ma anche per il numero di parlanti. Alcune lingue sono più comuni perché usate da milioni e milioni di persone, mentre altre rischiano di scomparire nel giro di poche generazioni. Tra le lingue più parlate al mondo ci sono l'inglese e il cinese mandarino, con oltre un miliardo di parlanti, seguite dall'hindi, dallo spagnolo, dal francese e dall'arabo. In classifica ci sono poi il bengalese, il russo, il portoghese e l'urdu. I posti in classifica delle varie lingue possono variare a seconda dell'importanza della lingua nel luogo che si prende in considerazione, ovvero se si tratta di una lingua madre, di una seconda lingua o di una lingua studiata.

Se vuoi imparare a salutare nelle lingue più comuni del mondo puoi iniziare dicendo "ciao" in inglese. Puoi dire "hello" oppure "hi" in tutti i Paesi in cui si parla inglese, come il Regno Unito e gli Stati Uniti, l'Australia, il Canada e la Nuova Zelanda. Puoi usare invece "salut" o "bonjour" in Francia, ma anche nella provincia canadese del Quebec, in Belgio, in Marocco e in Tunisia, e con tutti quei popoli che comunicano anche attraverso il francese, come la Repubblica Democratica del Congo e il Camerun. Vuoi salutare qualcuno in russo? Puoi usare la parola "privet".

In Spagna e in molti Paesi dell'America Latina, invece, puoi salutare in spagnolo con "hola". Parliamo dell'Argentina, del Guatemala, del Perú, dell'Uruguay, della Bolivia, del Venezuela, di Cuba, del Cile e della Colombia, e ancora Panama, Paraguay, Costa Rica, Repubblica Dominicana, Ecuador e vari altri Paesi in cui lo spagnolo è la lingua madre. Il portoghese, invece, si parla in Portogallo e in Brasile, ma anche in Paesi come Mozambico, Angola, Capo Verde, Guinea Bissau e Timor Est. Qui puoi dire "ciao" utilizzando la parola "oi", ma anche "olá".

Il cinese mandarino è la lingua ufficiale a Singapore, in Malesia e Taiwan, e naturalmente in Cina. Se ti trovi in uno di questi Paesi puoi salutare con "Nǐ hǎo", ovvero 你好. In hindi, invece, puoi dire "ciao" usando la parola "namaste", molto conosciuta anche da noi occidentali. Anche l'arabo, come abbiamo visto, è una delle lingue più parlate al mondo. In questo caso si tratta di una lingua utilizzata in Arabia Saudita e negli Emirati Arabi Uniti, in Tunisia, in Qatar, in Somalia, in Egitto, in Iraq, in Libano, in Oman, in Algeria, in Israele, in Giordania, in Sudan e in altri Paesi dell'Africa e dell'Asia, dove puoi salutare con "as-salāmu ʿalaykum" (ovvero ٱلسَّلَامُ عَلَيْكُمْ). Il bengalese è la lingua parlata in Bangladesh e in India. Secondo varie statistiche, nel 2022 il bengalese è parlato da più di 270 milioni di persone. Per salutare in questa lingua devi dire "Hyālō" (ovvero হ্যালো).

Dire grazie in tutte le lingue del mondo

I diversi popoli di tutto il mondo esprimono la propria gratitudine in modi differenti, e quindi dicono "grazie" utilizzando parole ed espressioni del tutto diverse tra loro. Alcune lingue sono più comuni e famose di altre, e questo è dovuto soprattutto al numero di parlanti di una lingua, ma in parte anche alla rappresentazione di determinate culture dall'industria dell'intrattenimento, come ad esempio gli anime giapponesi o i documentari sulla guerra del narcotraffico in Messico. Tra i modi più conosciuti di dire "grazie" ci sono "thank you" (in inglese), "xiè xiè" (in cinese), e "arigatō" (in giapponese), ma anche "merci" (in francese) e il nostro "grazie" italiano.

Imparare tutte le lingue del mondo è sicuramente un'impresa ardua, ma conoscere le espressioni più importanti per salutare e ringraziare può tornarci utile in viaggio. Tuttavia, a volte ciò che risulta più difficile è imparare a riconoscere la grafia della parola "grazie", in particolare quando viene utilizzato un alfabeto diverso dal nostro. Nel paragrafo successivo troverai grazie scritto in tutte le lingue. Inoltre per questo motivo, e quindi a causa dell'impossibilità di tradurre determinate espressioni, sempre all'interno di questa pagina puoi trovare la traduzione di grazie in tutte le lingue, utile per pronunciare le parole anche se non si conosce l'alfabeto.

Canzoni in inglese per bambini di scuola primaria

Quando iniziano il percorso di scuola elementare, i bambini sono nell'età giusta per poter imparare canzoni inglesi più complesse, con costrutti più elaborati. Inoltre, come accennavamo prima, spesso è un esercizio che svolgono in vista di una recita scolastica, e sono sempre entusiasti quando a scuola devono imparare una nuova canzone.

Perché non integrare l'apprendimento dell'inglese attraverso la musica anche a casa, allora?

Ci sono tante canzoni in inglese per bambini di scuola primaria che possono essere utilizzate come strumento di gioco e apprendimento in ogni dove, che sia a casa, a scuola o in viaggio.

­­­

­

Ecco alcuni dei brani più belli:

  • Row row row, your boat: anche se si tratta di una canzone molto semplice, in realtà è perfetta per questo periodo perché contiene molte "r" ed "l", lettere con cui i bambini più piccoli fanno molta fatica anche in italiano. Arrivati alla scuola primaria, però, hanno una perfetta padronanza della pronuncia della loro lingua madre, e si trovano nel momento giusto per perfezionare la pronuncia anche dell'inglese.
  • Here comes the sun: questo capolavoro dei Beatles si presta molto all'apprendimento dei più piccoli, grazie alla ripetizione di molte parole e frasi intere e alla sua sonorità. È anche un modo per discostarsi un po' dalle classiche canzoni in inglese per bambini e permettere loro di misurarsi con qualcosa che li faccia sentire grandi.
  • Yellow submarine: e sempre dei Beatles anche questa canzone può essere molto efficace, soprattutto per il rafforzamento dell'apprendimento dei colori in inglese. Inoltre, il suo testo è più complesso rispetto a quelli sperimentati finora, ma del tutto alla portata di un bambino di otto o nove anni.
  • Lemon Tree: è sempre una delle canzoni in inglese più insegnate a scuola, perché è molto orecchiabile, semplice ma allo stesso tempo con un testo ben elaborato. Questa canzone avvicina i bambini all'apprendimento delle forme in -ing, in particolar modo, ed è un ottimo esercizio per ampliare il vocabolario.

La verità è che oggi i bambini delle scuole elementari amano la musica commerciale che sentono in ogni dove, dalla televisione all'altoparlante nel parcheggio del centro commerciale. Anche canzoni come Happy di Pharrell Williams, o i vari successi di Taylor Swift possono essere, quindi, strumenti efficaci capaci di coinvolgerli e far imparare loro l'inglese.

Che cos’è un avverbio di tempo?

Fanno parte degli avverbi di tempo tutte quelle particelle invariabili del discorso che si utilizzano per commentare un'azione descritta da un verbo, aggiungendo importanti informazioni riguardo all'aspetto temporale. In particolare, servono a esprimere la durata dell'azione che viene descritta dal verbo, la frequenza con la quale avviene oppure la sua collocazione nel tempo.
In pratica, possiamo dire che gli avverbi di tempo in inglese rispondono a due principali domande: "quando?" oppure "per quanto tempo?".

Inoltre, possono servire anche per indicare il rapporto temporale che esiste tra due frasi. Gli avverbi di tempo sono una parte del testo che si può utilizzare in qualsiasi tempo verbale: servono a dare contesto nel presente, nel passato e anche nel futuro.

Esistono diverse tipologie di espressioni di tempo, e si possono formare in modi differenti. Come tutti gli avverbi, è possibile formarli aggiungendo il suffisso "-ly" alle parole che vogliamo trasformare in avverbi, che di solito sono aggettivi oppure sostantivi. Qualche esempio pratico:

  • frequent → frequently
  • rare → rarely
  • day → daily
  • night → nightly
  • occasional → occasionally
  • month → monthly
  • week → weekly

Questa tipologia, però, rappresenta solo una parte degli avverbi di tempo in inglese. Vediamo quali sono gli altri.

Cosa sono i pronomi riflessivi e quando si usano

I pronomi riflessivi in tedesco sono quelle particelle testuali che si aggiungono ad un verbo per riflettere sul soggetto l'azione che esprime, e si legano principalmente a quelli che chiamiamo verbi pronominali. In italiano li tradurremmo come "mi", "ti" "si" e così via, proprio per "rigirare" l'azione del verbo verso il soggetto stesso.

A seconda dello scopo che devono raggiungere, i pronomi riflessivi in tedesco possono essere declinati in due casi distinti: accusativo o dativo.

I pronomi riflessivi all'accusativo svolgono il ruolo di complemento oggetto, perché risponde alla domanda "chi? che cosa?":

  • Ich wasche mich = io mi lavo. (ovvero io lavo me stesso.)

Possiamo notare che sono identici ai pronomi personali, perché effettivamente "se stesso" non è altro che un particolare tipo di complemento oggetto.

  • Ich kenne ihn = io lo conosco (non è riflessivo, ma la declinazione è uguale.)

Ecco la declinazione completa dei pronomi riflessivi in tedesco all'accusativo:

persona

pronome riflessivo

ich

mich

du

du

er / sie / es

sich

wir

uns

ihr

euch

sie / Sie

sich

Proprio come abbiamo appena accennato, le Filippine sono un arcipelago molto esteso, e che comprende tantissime isole diverse tra di loro sia per conformazione geografica, sia per abitudini sociali, culturali e di conseguenza anche linguistiche. Sono molte le lingue che si parlano qui, ma per cercare di unificare l'arcipelago per lo Stato che è, ne sono state scelte alcune come ufficiali, da utilizzare per la comunicazione con la popolazione e da insegnare nelle scuole. Le lingue ufficiali delle Filippine sono perciò ben due: il filippino e l'inglese.

Filippino

Il filippino, chiamato anche Wikong Filipino o pilipino, è la lingua ufficiale delle Filippine per antonomasia, la principale tra le due riconosciute a livello nazionale. Si tratta di una varietà linguistica di prestigio del Tagalog, la lingua parlata nelle Filippine con la maggior diffusione: più di un terzo della popolazione filippina utilizza come prima lingua questo linguaggio austronesiano. Dalle persone rimanenti, invece, è comunque conosciuto e parlato come seconda lingua. Possiamo dunque definire il filippino come la versione standardizzata del tagalog, con molte similitudini ma anche diverse "sistemazioni" per adattarlo anche alla comprensione di chi parlava un'altra lingua in precedenza.

Il filippino fu scelto come lingua ufficiale delle Filippine nel 1973, e da quel momento in poi è stato sempre preferito alle altre lingue per quanto riguarda la televisione, i media e la comunicazione in generale. Rappresenta anche la lingua ufficiale dell'istruzione, ma comunque sia resta tutt'oggi meno importante dell'inglese all'interno del contesto scolastico.

Le origini della lingua delle Filippine sono da ricercare nel XVI, quando gli Spagnoli sopraggiunsero in queste terre. A quei tempi, tra le isole dell'arcipelago non c'era un linguaggio comune, ma ognuno comunicava con il proprio. Vi erano però 3 lingue principali, che avevano una netta prevalenza di numero di parlanti: erano il tagalog, l'ilocano (un'altra lingua austronesiana) e il bisaya, che è la lingua filippina centrale. Quando fu il momento di scegliere la lingua ufficiale delle Filippine, si preferì partire dalle caratteristiche del tagalog poiché era la lingua più diffusa in assoluto, ma soprattutto perché era la più comprensibile anche a chi ne parlava un'altra e possedeva una tradizione letteraria molto più ampia e ricca in confronto alle altre. In pratica, si optò per il tagalog così come si scelse il toscano come base per unificare la lingua italiana, per intenderci.

Il filippino è sempre stato la lingua della capitale economica e politica delle Filippine, la città di Manila: anche durante i periodi di colonizzazione spagnola e degli Stati Uniti, qui la lingua non si è mai piegata. Inoltre, fu anche utilizzata durante la rivoluzione filippina del 1986 e dal Katipunan, una società filippina anti-coloniale. Sono anche questi motivi che hanno spinto il governo a scegliere di creare il filippino utilizzando il tagalog come base di partenza.

Corsi di lingua OnLine

Impara il francese in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Maggiori informazioni qui>>

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

Bruxelles lingua ufficiale: qual è?

Iniziamo chiarendo un importante dettaglio: la lingua belga non esiste. Non c'è una lingua parlata a Bruxelles e in Belgio in generale che sia unica del posto, ma gli idiomi utilizzati qui sono lingue che tutti noi conosciamo e che rientrano tra le ufficiali anche di altre nazioni. Infatti, a Bruxelles la lingua ufficiale non è una, ma due: olandese e francese.

E la regione di Bruxelles Capitale è ufficialmentebilingue: non sono rare, infatti, le famiglie "miste", perciò è molto difficile fare delle statistiche su quale sia la lingua preponderante all'interno della città come "prima lingua" dei cittadini. Poiché la questione del bilinguismo è ufficiale per la città di Bruxelles, in giro per le strade troveremo sempre cartelli stradali con la doppia traduzione, così come le informazioni sui mezzi di trasporto e sugli annunci pubblicitari. La televisione offre canali gestiti in lingua olandese e canali dove invece si parla francese, e anche i telegiornali sono proposti nelle due diverse lingue. A livello teorico vi è una prevalenza di persone che parlano in francese, poiché la gente in passato considerava la conoscenza di questa lingua un dettaglio molto più prestigioso, ma come vedremo tra poco, la realtà è un po' diversa da questo.

La storia della lingua all'interno del Paese, tra l'altro, vede come idioma originale dell'area di Bruxelles un dialetto brabantino della lingua olandese, perciò si potrebbe dire che sia questa la lingua principale del Belgio e di Bruxelles. In realtà, però, la popolazione conosce entrambi gli idiomi e li utilizza nella vita quotidiana, spesso intercambiandoli anche all'interno di una stessa frase. Questo perché nel tempo la versione belga dell'olandese è stata molto influenzata dal francese, e più in particolare dalla lingua romanza chiamata "vallone", che si parla per l'appunto nella regione della Vallonia. Dall'Ottocento in poi, con l'immigrazione dalle regioni francofone, la lingua fiamminga è stata soppiantata dal francese in diverse zone del Paese, e forse più di tutte la capitale è stata "colpita" da questo evento: oggi il 90% degli abitanti di Bruxelles parla francese come prima lingua. Tutto questo, naturalmente, si riflette in modo diretto sulla composizione politica, culturale e linguistica della città.

Olandese

Si dice che l'olandese in Belgio sia la lingua più parlata in assoluto, anche se la percentuale di persone che la usano come prima lingua a Bruxelles si attesta intorno al 15% della popolazione della città. Come abbiamo visto, la capitale è prevalentemente francofona per questioni storiche. A livello nazionale, invece, parla olandese la comunità fiamminga, che si trova maggiormente concentrata nella regione settentrionale delle Fiandre e che corrisponde a circa il 60% della popolazione belga, che vale a dire 6,5 milioni di persone.

Declinazione verbo essere in francese e utilizzo: être

Partiamo dal verbo essere in francese, che sarebbe il verboêtre: quando si utilizza?

Se viene applicato come verbo principale all'interno di una frase, il verbo être assume un significato proprio e serve per esprimere diversi concetti. In particolare si usa per:

  • Esprimere lo stato in luogo.
    Je suis à la maison = Io sono a casa / Mi trovo a casa
  • Esprimere una qualità dell'oggetto a cui si riferisce.
    Le placard de la cuisine est vieux. = L'armadio in cucina è vecchio.
  • Specificare l'appartenenza dell'oggetto a cui si riferisce.
    Ce collier est à Julie. = Questa collana è di Julie.
  • Indicare la professione o la nazionalità del soggetto a cui si riferisce.
    J'ai été médecin pendant de longues années. = Sono stato un medico per molti anni.
    Vous êtes américain? = Sei americano?
  • Indicare l'orario.
    Il est 9 heures. = Sono le nove.

Vediamo ora la declinazione del verbo essere in francese dei tempi semplici: presente indicativo, imperfetto, passato semplice e futuro semplice.

indicativo

persona

presente

imperfetto

passato semplice

futuro semplice

Je

suis

étais

fus

serai

Tu

es

étais

fus

seras

Il / Elle

est

était

fut

sera

Nous

sommes

étions

fûmes

serons

Vous

êtes

étiez

fûtes

serez

Ils / Elles

sont

étaient

furent

seront

Per dare un po' di contesto, partiamo con una piccola descrizione del Paese in questione. La Lituania è uno Stato dell'Europa orientale e l'ultimo paese europeo ad essersi convertito al cristianesimo nel 1387, anche se sono qui tuttora vive alcune tradizioni risalenti al paganesimo. Per esempio, il fatto di lasciare la tavola imbandita e apparecchiata dopo la Vigilia di Natale, così da far mangiare anche gli spiriti dei parenti deceduti.

Si tratta dunque di una nazione molto interessante, e in alcune cose una via di mezzo tra il mondo europeo propriamente detto e quello sovietico, di cui faceva parte in passato. Naturalmente la lingua ha risentito di entrambe le influenze, e da lì è nato il lituano.

Il lituano è in Lituania la lingua ufficiale, utilizzata da più di 2 milioni e mezzo di parlanti nel mondo. Questo dato aggiornato al 2012, in realtà, ne conta anche più di tre milioni.

Alcuni dialetti lituani, inoltre, sono diffusi anche nel nord-est della Bielorussia, e fanno parte anche delle lingue parlate in Polonia, soprattutto nelle zone di Suwalki.

Le particolarità che contraddistinguono la lingua lituana sono molte, e la prima riguarda il vocabolario: il lessico del lituano è estremamente arcaico, e difatti si tratta della lingua indoeuropea più vicina lessicalmente alla lingua protoindoeuropea, anche conosciuta come "la madre di tutte le lingue del mondo". Questa lingua, infatti, oltre ad essere parente stretta del vicino lettone, è anche molto simile al prussiano antico.

Per quanto riguarda la somiglianza con il lettone, comunque, in Lituania la lingua si è separata soltanto nel Basso Medioevo, basando da quel momento in poi l'alfabeto sulla grafia tedesca e su quella polacca. Ricordiamo che, proprio come il tedesco, il lituano è una lingua flessiva che presenta ben cinque declinazioni per i sostantivi e tre per gi aggettivi, ognuna delle quali con sette casi di declinazione: nominativo, genitivo, dativo, accusativo, strumentale, locativo e vocativo.

A proposito della diffusione, invece, in Lituania la lingua ufficiale è parlata dall'86,7% della popolazione del Paese, ovvero da tutte le persone che sono di etnia lituana.

Il lituano rappresenta l'unica lingua ufficiale dello Stato, ed è pertanto quella utilizzata nei media, nella televisione e in generale per tutte le comunicazioni con i cittadini; è anche la lingua che si applica nelle istituzioni, nell'istruzione e nella vita di tutti i giorni in generale. Insomma, è impensabile trasferirsi in Lituania per vivere e non conoscere questa lingua: non si può in alcun modo sopperire con la sola conoscenza dell'inglese.

Vienna lingua ufficiale: qual è?

Probabilmente non ti sei mai chiesto quale fosse la lingua parlata in Austria in generale, ma adesso che ti è necessario saperlo perché devi partire per Vienna, il dubbio è salito.

Non tutti lo sanno, in effetti, ma la risposta è molto semplice: a Vienna la lingua ufficiale è il tedesco. Confinando con la Germania a nord-ovest, il Paese ha da sempre subito una forte influenza da questa grande potenza mondiale, e nella maggior parte dei casi queste influenze si riflettono notevolmente anche sulla lingua parlata. Ma perché a Vienna si parla tedesco, più esattamente?

Perché l'Austria è storicamente legata a questa lingua e alla popolazione che la iniziò a parlare: l'Austria fu la sede del Sacro Romano Impero Tedesco, esattamente dal 1558 al 1806. Quando questo impero subì la sua dissoluzione, venne istituito l'Impero Asburgico: l'Austria in quel momento storico era la più grande tra le potenze germaniche, e condivideva la lingua tedesca con tutte le altre, anche con quella direttamente opposta a lei: la Prussia.

Fu proprio in questo periodo che l'imperatore Giuseppe II decise di dichiarare in Austria e a Vienna come lingua ufficiale il tedesco, da utilizzare nelle università e per l'amministrazione dello Stato. Già si parlava, ma da quel momento in poi gli fu riconosciuto il valore che ha oggi anche a livello culturale.

È importante notare, però, che austriaci e tedeschi hanno due letterature completamente diverse, le quali fino all'800 erano nettamente distinguibili.

Anche la lingua parlata a Vienna era molto diversa da quella parlata in altre zone interne all'Austria, a causa della moltitudine di dialetti diversi di tedesco che si sentivano parlare nel Paese: alcuni erano totalmente incomprensibili anche tra persone che ne parlavano un altro.

Oggi il tedesco viene parlato quasi da tutta la popolazione, viene insegnato a scuola e si utilizza come lingua primaria nelle documentazioni ufficiali e nei media scritti o trasmessi: è la lingua di ogni comunicazione con i cittadini.

Bruxelles lingua ufficiale: qual è?

Polonia lingua ufficiale: qual è?

In Polonia lalingua ufficiale è il polacco, una lingua indoeuropea e, più in particolare, appartenente al gruppo delle lingue slave occidentali. La lingua polacca è riconosciuta come ufficiale in Polonia, ma è anche ampiamente diffusa nel resto del mondo, considerando che possiamo oggi contare 45 milioni di parlanti totali e la Polonia invece ha 38 milioni di abitanti. In particolare, la diffusione del polacco fuori dal Paese di origine è distribuita maggiormente negli Stati Uniti (2,5 milioni) ed è una delle lingue parlate in Ucraina (1,151 milioni). In minori quantità troviamo la lingua polacca diffusa anche in:

  • Germania: 1 milione di parlanti
  • Bielorussia: 400 000 parlanti
  • Canada: 225 000 parlanti
  • Brasile: 150 000 parlanti
  • Israele: 100 000 parlanti

E, ancora in diffusione minore, la troviamo anche in Russia, Kazakistan, Lettonia, Austria, Repubblica Ceca, Ungheria, Australia, Romania, Azerbaigian e in minima parte anche in Estonia.

Di tutte queste nazioni, però, il Polacco è lingua ufficiale soltanto della Polonia dove è parlato e utilizzato come prima lingua da più del 95% della popolazione. Questo dato fa della Polonia uno dei Paesi più omogenei a livello linguistico di tutto il continente europeo: se pensiamo alle varie lingue ufficiali del Lussemburgo, per esempio, o di quelle che si parlano in Belgio, ci rendiamo conto infatti che pochi paesi europei possono vantare un livello linguistico così omogeneo come quello della Polonia.

La storia della lingua polacca comincia intorno al decimo secolo d.C., nel momento in cui le tribù di Oder e di Vistola furono unificate sotto il regno di Mieszko I. Avendo lingue molto simili tra di loro, si decise di trovare una sorta di via di mezzo, una versione standardizzata che si serviva dell'alfabeto latino per la forma scritta. A causa della sua storia, oggi il polacco è considerato la lingua slava più antica, non cristiana e maggiormente utilizzata nel tempo senza interruzioni: è praticata non-stop dal 1500.

Café del mar

A soli dieci chilometri dalla capitale La Valletta, esattamente nella cittadina di Bugibba, sorge il Café del mar, uno dei locali notturni a Malta più popolari in assoluto. Anzi, la sua fama è internazionale dal 1994, grazie alle sue compilation chill-out.

DJ famosi in tutto il globo, eventi a bordo piscina, serate infinite al ritmo della musica più bella: questo è il divertimento che ti aspetta al beach club Café del mar. Il quale, grazie alla sua posizione esclusiva, offre una spettacolare vista sul mare da cui poter scorgere l'alba.

Il locale si trova oltretutto in una delle due zone famose per la movida, perciò avrai l'occasione di muoverti di festa in festa senza rinunciare a nulla!

La Valletta: a spasso nella cultura maltese

Se devi scegliere dove alloggiare a Malta per una vacanza davvero immersiva non puoi non prendere in considerazione la sua capitale: La Valletta. Città più importante dell'isola, rappresenta la base perfetta per conoscere appieno gli aspetti culturali maltesi, e al tempo stesso esplorare i dintorni e tutte le altre località rinomate. Da qui, infatti, i collegamenti per le altre città sono davvero ottimi, e non si può visitare Malta senza passeggiare tra le strade de La Valletta, perciò si tratta di un buon compromesso.

Molti la definiscono un museo a cielo aperto, per quante meraviglie ha da offrire: non è un caso, infatti, se il suo centro storico è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Tra edifici imponenti come il Palazzo del Gran Maestro, importanti vie dello shopping e cattedrali maestose che ospitano dipinti di Caravaggio, una passeggiata qui è davvero imperdibile.

Oltretutto La Valletta è una buona zona dove alloggiare a Malta anche per i giovani interessati alla vita notturna, seppure non troppo movimentata (per quello vedremo altre zone più adatte!). Bar, pub e locali ti permettono di trascorrere piacevoli serate in una località comunque vivace, ma sempre mantenendo un aspetto romantico e vagamente sofisticato. A tal proposito, potrai immaginare che La Valletta non è proprio una delle zone più economiche dell'isola, ma anzi, i prezzi di alloggi e hotel sono tra i più alti.

Paesi dove si parla inglese come prima lingua

L'inglese è una lingua germanica-occidentale, che ha avuto origine nel nord della Germania e in Danimarca e che, con le migrazioni di Angli, Sassoni e Juti, ha raggiunto solo nella Tarda Antichità la Britannia, ovvero l'isola di Gran Bretagna.

Si può dire che da quel momento in poi la lingua ha cominciato a prendere vita davvero, subendo cambiamenti e adattamenti lungo il corso degli anni e arrivando a spodestare il francese in qualità di "lingua franca".

Prima di arrivare ad essere la lingua della globalizzazione intorno al Novecento, però, già nel Seicento l'inglese è approdato in tutti i cinque continenti del globo. In alcuni Paesi naturalmente in modo prevalente, diventando lingua ufficiale e la prima lingua parlata dalla popolazione, ovvero la lingua madre.

I Paesi dove si parla inglese come prima lingua sono:

  • Regno Unito, formato da Inghilterra, patria dell'inglese, Scozia, Irlanda del Nord e Galles. È in queste terre che l'inglese ha avuto origine e che oggi continua a rappresentare la lingua principale, anche se si parlano anche lingue come il gaelico irlandese, riconosciuta allo stesso modo come ufficiale.
  • Stati Uniti d'America: in tutti i 50 stati degli USA per questioni l'inglese è l'unica lingua ufficiale, tranne che alle Hawaii dove è co-ufficiale insieme all'hawaiano. Viene parlata la variante di inglese americano dal 96% della popolazione, anche se non è raro che le persone che vivono qui siano bilingui o abbiano comunque un'altra lingua come principale, specialmente lo spagnolo.
  • Canada: è uno dei Paesi dove si parla inglese come prima lingua, fuorché in Quebec e in una parte del Nuovo Brunswick. Il Paese è infatti bilingue e più del 20% della popolazione è di madrelingua francese.
  • Australia: lingua ufficiale de facto dell'Australia è l'inglese, e più precisamente la variante di inglese australiano che si è sviluppata qui nel tempo. Se nelle comunicazioni formali e standard -come gli articoli di giornale- l'inglese australiano risulta tanto comprensibile quanto quello britannico o americano, la comprensione orale può dare un po' più di difficoltà. I suoni a volte sono molto diversi, e da tanti considerati persino "eccentrici".
  • Nuova Zelanda: molto simile all'australiano è l'inglese neozelandese che si parla, per l'appunto, in Nuova Zelanda. Qui rappresenta una delle due lingue ufficiali, insieme al maori, il quale ne ha anche influenzato accento e caratteristiche.
  • Sudafrica: è il secondo Paese del mondo per numero di lingue ufficiali, avendone ben undici. Tra queste vi è naturalmente anche l'inglese, compreso da tutte le persone che vivono nelle zone urbane.

Visitare Malta in 3 giorni: arrivo e La Valletta

Quando il tempo a disposizione non è tantissimo, il viaggio non può che cominciare dalla città più importante di un Paese. Nel caso di Malta stiamo parlando di La Valletta, capitale dell'isola e, tra l'altro, punto di arrivo per via dell'aeroporto.

Ricca di storia e di cultura, La Valletta custodisce esempi di architettura tipica e monumenti simbolici: si tratta di un vero e proprio museo a cielo aperto, e camminare tra le sue vie te ne farà capire il motivo in pochi istanti. Il suo centro storico, di inestimabile bellezza, è stato riconosciuto Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 1980.

Cosa visitare a Malta in 3 giorni nella sua capitale? Molto, per fortuna, perché numerose delle attrazioni principali dell'isola si trovano proprio qui! Parliamo della Concattedrale di San Giovanni, per esempio, simbolo della città e custodia di uno splendore inenarrabile: se da fuori sembra una chiesa come tante altre, il suo interno ti lascerà senza parole, letteralmente. Decorazioni meravigliose e sontuose ricoprono ogni angolo di questo edificio mastodontico, ma ciò che più ti stupirà è trovare nell'Oratorio due dipinti di Caravaggio, dei quali uno il più grande che l'artista abbia mai portato a compimento.

Non perdere poi il Palazzo del Gran Maestro, che oggi ospita il Presidente della Repubblica di Malta ma del quale buona parte rimane sempre aperta al pubblico in qualità di museo.

Da visitare assolutamente anche gli Upper Barrakka Gardens, maestosi e curati giardini che offrono un'incantevole vista sul posto e su quelle che, a Malta, sono conosciute come Le Tre Città: Vittoriosa, Cospicua e Senglea.

La Valletta è una città importante ma molto piccola, perciò girarla tutta non sarà difficile anche se in un solo giorno e a piedi. Anzi, dopo aver visitato le attrazioni principali ti resterà sicuramente il tempo per fare una passeggiata lungo la Republic Street, la via dello shopping più importante della città.

La Valletta è una città importante ma molto piccola, perciò girarla tutta non sarà difficile anche se in un solo giorno e a piedi. Anzi, dopo aver visitato le attrazioni principali ti resterà sicuramente il tempo per fare una passeggiata lungo la Republic Street, la via dello shopping più importante della città.

Dove vuoi andare?

Scegli una delle nostre destinazioni per imaprare lo spagnolo divertendoti!

Scopri qui dove

Dove vuoi andare?

Scegli una delle nostre destinazioni per imaprare l'inglese divertendoti!

Scopri qui dove

Cosa vedere a Barcellona in 3 giorni

Partiamo dallo scenario "peggiore": solo un weekend lungo a disposizione per esplorare la città. Ma a Barcellona cosa vedere assolutamente in così poco tempo? Le attrazioni principali, tappe "obbligate" in un itinerario che dev'essere ben organizzato e studiato nei minimi dettagli.

Giorno 1

Il punto di partenza dipende molto da dove alloggi, ma il primo giorno ti consigliamo di partire da uno dei monumenti più importanti della città, se non il più iconico: la Sagrada Familia. Progetto cominciato nel 1866, l'imponente chiesa è ancora in fase di costruzione, e si stima che potremo vederla completa solo nel corso del 2026. Di certo però vale la pena già visitarla: con il suo stile tra il gotico, l'islamico e il rinascimentale, la Sagrada Familia è stata dichiarata patrimonio dell'UNESCO nel 2005.
E naturalmente gran parte della sua bellezza deriva da Antonio Gaudí, architetto esponente del modernismo che ne assunse la direzione dei lavori e la portò ad essere ciò che è oggi: un capolavoro a cielo aperto.

Per visitare la chiesa ci vorrà circa 1 ora e mezza, più il tempo della coda che può essere anche abbastanza lungo vista l'importanza del monumento.

Il resto della giornata può essere dedicato a una passeggiata per LaRambla, la via più famosa della città, vivace e animata da artisti di strada e locali di ogni genere. Se cerchi un posto in cui mangiare qui lo trovi di sicuro, che tu abbia voglia di tapear o di un pranzo da ristorante. Puoi anche fermarti al Mercato de la Boqueria per un'esperienza più local!

A soli cinque minuti trovi anche il Barrio Gotico, la parte più caratteristica di Barcellona: con i suoi edifici in stile gotico e la meravigliosa Catedral, è il modo ideale per concludere il primo giorno in bellezza.

Dove vuoi andare?

Scegli una delle nostre destinazioni per imaprare lo spagnolo divertendoti!

Scopri qui dove

Dove vuoi andare?

Scegli una delle nostre destinazioni per imaprare lo spagnolo divertendoti!

Scopri qui dove

Dove vuoi andare?

Scegli una delle nostre destinazioni per imaprare lo spagnolo divertendoti!

Scopri qui dove

Verbo avere spagnolo: haber o tener?

I verbi essere e avere in spagnolo mettono spesso in crisi gli studenti per via della doppia scelta: se da una parte abbiamo ser ed estar, qui ci troviamo a dover scegliere tra haber e tener. E, come spesso accade nello studio delle lingue, la scelta giusta non è sempre quella più scontata: anche nel caso di oggi possiamo dire che sia così.

Infatti, noi italiani tendiamo a identificare il verbo avere in spagnolo con il verbo haber, per ovvi motivi: è praticamente lo stesso suono. Ma è qui che casca l'asino, e si commettono gli errori più grossolani della lingua spagnola!

Haber non si usa mai per indicare possesso. Vediamo un esempio concreto, traducendo la frase "Quanti anni hai?" :

  • ¿Cuántos años has? X
  • ¿Cuántos años tienes? V

Facendo due più due, quindi, viene da sé che utilizzeremo sempre il verbo tener per esprimere il possesso o l'appartenenza.

Quando si usa haber come verbo avere in spagnolo?

Abbiamo visto quindi quando NON si usa haber come verbo avere in spagnolo: per indicare possesso non è mai corretto. Ma allora dove lo impieghiamo?

Usiamo il verbo haber per la formazione dei tempi composti degli altri verbi. Di tutti gli altri verbi, perché ricorda: in spagnolo haber è l'unico verbo ausiliare, anche quando in italiano utilizzeremmo il verbo essere.

Qualche esempio:

  • He comprado un pastel para la fiesta. = Ho comprato una torta per la festa
  • Si tan solo me hubiera enterado antes… = Se solo lo avessi scoperto prima…
  • Para entonces el cantante habrá terminado. = Il cantante avrà finito per quell'ora.
  • Lo hubiera hecho* todo diferente. = Avrei fatto tutto diversamente.

*Qui possiamo notare una particolarità dello spagnolo: l'utilizzo del congiuntivo nella frase reggente, dove noi utilizzeremmo il condizionale.

Dove vuoi andare?

Scegli una delle nostre destinazioni per imaprare lo spagnolo divertendoti!

Scopri qui dove

Come muoversi a Malta dall’aeroporto

Per raggiungere l'isola di Malta è molto probabile che tu ti serva di un volo aereo. In base all'aeroporto di partenza possono volerci dai 50 minuti all'ora e mezza, e per tua grande comodità hai molte città da cui poter partire, tra cui Roma, Milano, Pescara, Perugia e Palermo. Ad ogni modo, una volta atterrato l'aereo ti lascerà all'Aeroporto Internazionale di Malta, il quale si trova nel cuore dell'isola in una località chiamata Luqa. Da qui dovrai molto probabilmente recarti verso la capitale La Valletta, ma come muoversi a Malta dall'aeroporto verso il centro?

La distanza da coprire non è tanta: Luqa dista solo 9 chilometri da La Valletta. Per percorrerli hai diverse opzioni tra cui scegliere:

  • Taxi: naturalmente fuori dall'aeroporto sarà pieno di taxi pronti a scortarti verso la capitale, perciò non dovrai nemmeno aspettare. Il viaggio durerà circa 15 minuti e ha un costo che va in media dai 17 ai 20€.
  • Autobus: esiste anche questa opportunità, decisamente più economica dato che un biglietto del bus costa in media 2€. Da qui puoi prendere la linea X4 per La Valletta, ma anche linea X1 per Mellieha, linea X2 per Saint Julian's, linea X19 per Marsaxlokk e linea X3 per Bugibba.
  • Transfer privato: diverse compagnie offrono la possibilità di prenotare un transfer privato con auto o navetta in anticipo, così da assicurarsi il viaggio anche in orari scomodi o notturni. Sprachcaffe offre il servizio di transfer opzionale per le vacanze studio per ragazzi a Malta.

Abbonamento metropolitana Londra: cos’è?

La metropolitana di Londra è la più antica del mondo, oltre che la più estesa d'Europa: sceglierla come mezzo principale per i propri spostamenti è una vera garanzia. Treni puntuali, tratte comode e pensate permettono di viaggiare in questa città senza servirsi di altri mezzi, potenzialmente! Se non fosse per il costo del singolo biglietto, che risulta davvero caro: il prezzo di una corsa singola varia da zona a zona, ma siamo su una media di 4,90£ (5,65€). Insomma, fare l'abbonamento per la metropolitana a Londra è più conveniente che acquistare il biglietto singolo, soprattutto se hai intenzione di prendere diversi treni ogni giorno.

Di cosa si tratta? Semplicemente, di speciali card di durata variabile che ti permettono di salire e scendere dalla metro come meglio credi. In questo modo non solo risparmi soldi, ma anche tempo per acquistare ogni volta il biglietto ordinario necessario! È una bella comodità, che dovresti concederti per un viaggio breve e ancor di più se hai intenzione di partire per una vacanza studio a Londra e rimanere per un po'.

Il funzionamento è molto semplice: si tratta di biglietti elettronici su cui caricare il denaro in anticipo, per poi passarli sul lettore giallo all'uscita dei tornelli in modo da far scalare il denaro della tratta.

Dove vuoi andare?

Scegli una delle nostre destinazioni per imaprare l'inglese divertendoti!

Scopri qui dove

Cosa aspetti a partire?

Configura la tua vacanza studio: scegli il periodo, la durata del corso e la tua sistemazione! Con pochi click fai il tuo

PREVENTIVO

Cosa aspetti a partire?

Configura la tua vacanza studio: scegli il periodo, la durata del corso e la tua sistemazione! Con pochi click fai il tuo

PREVENTIVO

Mesi in francese: come si scrivono e traduzione

Essendo entrambe lingue romanze, francese e italiano condividono spesso vocaboli ed etimologia. Sono tante le parole simili di cui, anche se non le abbiamo mai sentite prima, possiamo intuirle il significato e la traduzione, e anche nel caso dei mesi in francese è così. Eccoli con la loro rispettiva traduzione in italiano:

  • janvier = gennaio
  • février = febbraio
  • mars = marzo
  • avril = aprile
  • mai = maggio
  • juin = giugno
  • juillet = luglio
  • août = agosto
  • septembre = settembre
  • octobre = ottobre
  • novembre = novembre
  • décembre

Niente di complicato, come puoi notare, anzi: il vocabolo "novembre" è addirittura identico all'italiano. A differenza di quanto accade per i mesi in inglese, in francese non è necessario mettere la lettera maiuscola se non si trovano all'inizio della frase, dopo un punto fermo. Vediamo qualche esempio di utilizzo:

Août est mon mois préféré. = Agosto è il mio mese preferito.

Le mois d'août est mon mois favori. = Il mese di agosto è il mio preferito.

Avril est enfin arrivé. = Finalmente è arrivato aprile.

Un'altra questione importante da chiarire riguarda le preposizioni di tempo da utilizzare con i mesi dell'anno in francese. In questo caso l'unica opzione corretta è la preposizone semplice EN, che traduciamo con "a" o "in" a seconda del contesto di riferimento.

Esempi:

Maintenant il est tard, on y pensera enseptembre. = Ora è tardi, ci penseremo asettembre.

Le printemps débute enmars. = La primavera comincia amarzo.


Enjuin, le soleil chauffe déjà en ville. = A giugno, il sole sta già riscaldando la città.

Anche quando facciamo riferimento a un mese specifico, continuiamo a utilizzare la preposizione en; ciò che cambia è la traduzione in italiano.

Esempio:

Nous nous sommes fiancés en février 2013. = Ci siamo fidanzati nel febbraio del 2017.

Quando invece vogliamo intendere un periodo di tempo da un mese all'altro, usiamo la combo di preposizioni de + à:

Esempi:

L'école est ouverte de septembre à juin. = La scuola è aperta da settembre a giugno.

Nous partirons en vacances de mars à mai. = Andremo in vacanza da marzo a maggio.

In ogni caso, è importante ricordare che i mesi dell'anno in francese sono tutti maschili.

Mesi in tedesco: come si scrivono e traduzione

Partiamo subito con i mesi in tedesco. Utili per comporre frasi come "Sono nato a febbraio" o "Ci vediamo a settembre", sono parole di uso comune imprescindibili da sapere. Li impariamo quindi a memoria, vedendoli anche inseriti in qualche frase di esempio per facilitarne lo studio.


Noterai delle differenze con l'italiano a colpo d'occhio: vediamo prima come si scrivono i mesi in tedesco e poi analizziamo queste differenze insieme.

  • derJanuar = gennaio
  • derFebruar = febbraio
  • derMärz = marzo
  • derApril = aprile
  • derMai = maggio
  • derJuni = giugno
  • derJuli = luglio
  • derAugust = agosto
  • derSeptember = settembre
  • derOktober = ottobre
  • derNovember = novembre
  • derDezember = dicembre

Come puoi vedere, bisogna sempre porre l'articolo prima del mese in tedesco. E questo succede anche all'interno di una frase, come per esempio:

Endlich ist derMai da. = Finalmente è arrivato maggio.

Qui trovi una lezione più dettagliata sugli articoli in tedesco che può tornarti utile per comprendere meglio questo argomento.

Un'altra differenza che possiamo notare guardando la lista dei mesi, è che vanno sempre scritti con la lettera maiuscola, anche se non si trovano all'inizio della frase e dopo un punto fermo. In questo il tedesco si differenzia dall'italiano, in quanto porre la maiuscola ai mesi (nomi comuni) per noi è considerato errore. Somiglia però all'inglese: come abbiamo visto nella lezione sui mesi in inglese, anche lì la maiuscola è sempre giusta.

Vediamo qualche esempio di utilizzo:

Heute beginnt der August. = Oggi inizia agosto.

Wenn der Oktober kommt, bereite ich viele Kastanien zu. = Quando arriva ottobre preparo tantissime castagne.

Wurden Sie im Mai geboren? Ich auch! = Sei nato a maggio? Anche io!

A proposito dell'ultimo esempio, possiamo notare un caso particolare: qui sparisce infatti l'articolo der per comparire al suo posto la particella im. Di cosa si tratta? Della preposizione tedesca che traduce il nostro "in" o il nostro "da", a seconda del contesto. Se vogliamo esprimere un complemento di luogo, reale o figurato, dobbiamo sempre usarela preposizione "im."

Ricorda, infine, che tutti i mesi in tedesco sono maschili e, per completezza, che in tedesco "mese" si dice Monat.

Mesi in inglese: come si scrivono e traduzione

Di base imparare i mesi in inglese non è difficile. Molti sono simili all'italiano, altri un po' meno, ma se non sei totalmente nuovo allo studio di questa lingua saprai riconoscerli a colpo d'occhio. Vediamo ora come si scrive ogni mese dell'anno in inglese, accompagnato dalla relativa traduzione in italiano:

  • January = gennaio
  • February = febbraio
  • March = marzo
  • April = april
  • May = maggio
  • June = giugno
  • July = luglio
  • August = agosto
  • September = settembre
  • October = ottobre
  • November = novembre
  • December = dicembre

Come vedi, non sono poi così diversi. Esiste però una sostanziale differenza tra i mesi in inglese e quelli in italiano, e riguarda il modo di scriverli. Infatti, in inglese dobbiamo rigorosamente scriverli con la lettera maiuscola, anche se si trovano nel bel mezzo della frase, mentre in italiano corrispondono a nomi comuni e quindi non vogliono la maiuscola. A meno che, ovviamente, non si trovi a inizio frase dopo un punto fermo.

Esempi:

Yes, August is my favourite month of the year. = Sì, agosto è il mio mese preferito.

It was January when it happened? = Era gennaio quando è successo?

December brings with it so much magic. = Dicembre porta con sé tanta magia.

Un'altra questione importante sui mesi in inglese riguarda le preposizioni di tempo da usare: non tutte valgono allo stesso modo! Anzi, in inglese prima dei mesi possiamo usare solo la preposizione IN, che si traduce come "in", "tra", "nel" o "al" a seconda del contesto in cui è inserita.

Esempi:

Carl was born inSeptember. = Carlo è nato a settembre.

I saw a beautiful jacket in this shop in June, but there isn't anymore. = Ho visto una bellissima giacca in questo negozio a giugno, ma ora non c'è più.

I have to go now. I'll see you in December, at Christmas! = Devo andare adesso. Ci vediamo a Dicembre, a Natale!*

*Notare come traduciamo "in" e "at" allo stesso modo, ma dobbiamo necessariamente usare una e l'altra in base a ciò che viene dopo. (mese, festività). Per approfondire l'argomento leggi la lezione sullepreposizioni di tempo in inglese.

Cosa vedere a Londra in 4 giorni:

GIORNO 1:

Prima di cominciare il nostro viaggio, è importante fare una premessa: Londra è una città enorme, più di Roma. Vedere tutto in meno di una settimana è impossibile, ma lo sarebbe anche con più tempo a disposizione! Se sogni di immergerti a capofitto in ogni suo angolo, faresti bene a valutare di partire per un anno all'estero a Londra: in questo modo non solo avrai il tempo necessario per vivere qualsiasi aspetto di Londra, ma potrai anche imparare l'inglese britannico una volta per tutte.

Detto questo, passiamo a scoprire cosa vedere a Londra in 4 giorni soltanto a disposizione.

Il punto di inizio del nostro itinerario può variare a seconda dell'aeroporto di cui ti servi per raggiungere la città. Londra ne ha infatti tre che la collegano con l'Italia, e da ognuno hai diverse opzioni per raggiungere il centro:

  • Heathrow: la metropolitana linea blu Piccadilly è il metodo più economico, e il viaggio dura circa 1 ora. In alternativa l'Heathrow Express ti ci porta in 20 minuti (per 25£);
  • Stansted: esiste un treno diretto che ti porta in centro in circa mezz'ora-40 minuti per circa 20£;
  • Gatwick: da qui il Gatwick Express (18£) ti porta in centro in 30 minuti.

Ad ogni modo, una volta arrivato per la prima volta nella capitale inglese non puoi che fare il giro "classico", ovvero esplorare il centro storico, che possiamo identificare nel quartiere di Westminster. Qui troverai l'icona di Londra in tutta la sua maestosità: il Big Ben. In realtà la Elizabeth Tower, perché "Big Ben" sarebbe l'orologio.

La torre è parte di una costruzione nota come House of Parliament, incredibilmente maestosa, e il tutto affaccia sulle calme acque del Tamigi. Purtroppo per salire sul Big Ben è necessario fare una richiesta ufficiale, ma la vista è meravigliosa anche da sotto. Ma se la vuoi comunque dall'alto puoi salire sul London Eye: 30 minuti di giro a più di 130 metri di altezza!

In zona puoi visitare anche l'Abbazia di Westminster, luogo in cui fu incoronata la regina Elisabetta II, e Buckingham Palace, la dimora reale! Se riesci a recartici in mattinata potrai assistere alla cerimonia del cambio della guardia per un'esperienza ancora più british.

Infine, puoi spostarti nella iconica Trafalgar Square dove troverai un parco pubblico, una piazza e l'imperdibile National Gallery, uno dei musei più belli della città. E tra le cose da vedere a Londra in 4 giorni i musei sono un must, anche perché in questa città sono tutti gratuiti.

Royal Pavilion, il cuore della città di Brighton

Se capiti in questa meravigliosa perla dell'East Sussex, una cosa che proprio non puoi esimerti dal fare è visitare il Royal Pavilion di Brighton.

Un po' perché è talmente imponente e centrale che perderselo è impossibile, un po' perché si tratta di un vero e proprio punto di riferimento della città, a Brighton cosa vedere assolutamente è in primis questo edificio. Ma cos'è?

Si tratta di un palazzo dallo stile cinese -insolito per la zona del mondo in cui si trova!- acquistato da re Giorgio IV, quando ancora rivestiva la carica di principe.

Capitò quasi per caso in visita a Brighton, ma non appena ne assaporò l'atmosfera tranquilla e rilassata, decise che era qui che voleva stabilirsi in pianta stabile.

Nel tempo i gusti di Giorgio IV cambiavano e il palazzo cresceva con lui, sia per stile che per dimensione. Quando poi il Royal Pavilion passò in mano alla nipote, la futura regina Vittoria, la città di Brighton era diventata così affollata che la stessa decise di vendere l'edificio alla città.

Questa decisione fa sì che oggi il Royal Pavilion sia l'unico edificio reale a non essere proprietà né della Corona né dello Stato: appartiene infatti a Brighton, e i suoi abitanti ne sono particolarmente fieri.

Insomma, se ti stai chiedendo cosa vedere a Brighton, non puoi che partire da qui: gli orari di visita sono molto ampi, ma ti consigliamo di andarci tra le 09:30 del mattino e mezzogiorno per trovare non troppa folla.

Royal Pavilion Brighton: una storia che parte da Giorgio IV

A Brighton il Royal Pavilion lo conoscono tutti, e tutti sanno perché si trova lì e appare così diverso rispetto al resto. Così diverso rispetto a tutto il Regno Unito, in effetti, facendolo risaltare come un qualcosa di anomalo, quasi "sbagliato", ma al tempo stesso incantevole.

Molti non sanno che però questo maestoso palazzo nasce come una fattoria che Giorgio IV affitta quando va in visita a Brighton ancora in qualità di principe.

Stare in una città dall'atmosfera così rilassata e distesa gli piace così tanto che decide, nel 1787, di commissionare all'architetto britannico Henry Holland una villa in stile classico: la Marine Pavilion.

Passano pochi anni e i gusti di Giorgio IV cambiano, influenzati dalle stampe orientali di quell'epoca. Così nel 1802 commissiona ai suoi architetti dei cambi radicali nell'estetica della villa, sia nella decorazione interna sia nell'aspetto degli esterni. Così porcellane, lampadari e dragoni riempiono di Oriente ogni angolo della villa, mentre l'architettura moghul dei suoi esterni la fa somigliare sempre più ad una costruzione indiana.

È importante notare però che il Royal Pavilion è solo la trasposizione della fantasia che Giorgio IV ha dell'Oriente, non avendolo mai visitato. Sommato anche allo sfarzo tipico di un principe reggente, ecco spiegato il perché di così tante decorazioni e di uno stile così eccessivo.

Giorgio IV divenne poi re (1820-1830), e durante il suo fece ampliare ancora una volta la sua villa, aggiungendo così una stanza decorata con centinaia di conchiglie ricoperte d'oro.

Graduatoria

Entro il 29 aprile 2016, l’Inps pubblica sul sito internet istituzionale www.inps.it, nella specifica sezione riservata al concorso, le graduatorie degli ammessi con riserva.

Auguri di compleanno nel resto del mondo

Tra le lingue più parlate al mondo (secondo uno studio di Ethnologue del 2022) ci sono alcune lingue europee come l'inglese e lo spagnolo, ma anche numerose lingue asiatiche. Il cinese mandarino, per esempio, è parlato da oltre un miliardo di persone, mentre l'hindi da più di 600 milioni. Come si dice "buon compleanno" in queste due lingue? Puoi dire "shēngrì kuàilè" in cinese (scritto 生日快乐) e "janmadin kee shubhakaamanaen" in hindi (che si scrive जन्मदिन की शुभकामनाएं). Tra le lingue maggiormente diffuse c'è anche l'arabo, con oltre 270 milioni di parlanti, in cui puoi dire "eid melad sa'eed" (ovvero عيد ميلاد سعيد) per augurare un buon compleanno a qualcuno.

Tra le lingue con un sistema di scrittura differente da quello a cui siamo abituati, oltre al cinese spiccano il giapponese (お誕生日おめでとう, che si dice "otanjoubi omedetou") e il coreano (생일 축하 해요, che si pronuncia "saeng-il chugha haeyo"). Nella regione del Bengala c'è anche il bengalese, in cui puoi scrivere শুভ জন্মদিন e dire "Śubha janmadina". In Pakistan e in India, inoltre, si parla il dogri (सालगिरह् मबारक), e alle Maldive si usa il dhivehi (އުފާވެރި އުފަންދުވަހެއް). Se vuoi dire "buon compleanno" a un thailandese, dovrai scrivere สุขสันต์วันเกิด, da pronunciare "S̄uk̄hs̄ạnt̒ wạn keid".

Per augurare un buon compleanno in Indonesia e in Malesia puoi utilizzare la lingua giavanese, e dire dunque "Sugeng tanggap warsa". Alle Hawaii si dice "hauʻoli lā hānau" (in hawaiano), in Sudafrica e in Mozambico si dice "siku lerinene ro velekiwa" (in tsonga), nelle Filippine puoi dire "Maligayang kaarawan" (in filippino), e in Madagascar "tratry ny tsingerintaona nahaterahana" (in malgascio). Per sapere come si scrivono gli auguri di buon compleanno in tutte le lingue puoi fare riferimento alla lista che trovi qui sotto.

Auguri di buone feste in tutti i Paesi

Come abbiamo visto, esistono numerose lingue in tutto il mondo. Al giorno d'oggi si contano oltre 7000 lingue, ma alcune di esse sono molto più diffuse e comuni rispetto ad altre. Oltre a quelle menzionate nel paragrafo precedente, come il cinese, l'arabo e il giapponese, esistono altre lingue che utilizzano dei sistemi di scrittura diversi dal nostro. Parliamo dell'hindi (India), in cui "buone feste" si dice छुट्टियां आनंददायक हों, ovvero "chhuttiyaan aanandadaayak hon", e del thai (Thailandia), in cui puoi scrivere สุขสันต์วันหยุด, che si pronuncia "S̄uk̄hs̄ạnt̒ wạn h̄yud".

E ancora, puoi augurare buone feste a qualcuno in basco scrivendo "jai zoriontsuak", in assamese con শুভ বন্ধৰ দিন, in chirghiso con Майрамыңыздар менен (la cui pronuncia è "Mayramıŋızdar menen"), in konkani con सुटयेचीं परबीं, in xhosa con "iholide ezimnandi", e in gaelico scozzese con "saor-làithean sona". Ovunque ti trovi nel mondo, fare gli auguri di buone feste nella lingua locale è sempre un gesto apprezzato di educazione e di rispetto. Per sapere come si traduce e come si pronuncia l'espressione "buone feste" in tutte le altre lingue, continua a leggere.

I simboli della pace

Se chiudi gli occhi e pensi ai simboli della pace, probabilmente ti verranno in mente l'ulivo e la colomba, la bandiera dai colori dell'arcobaleno, oppure il simbolo associato agli hippie. Questo perché ad alcuni simboli sono stati attribuiti dei significati precisi durante il tempo, ormai così famosi da essere riconosciuti a livello universale. È il caso dell'ulivo, che indicava la vittoria e la pace già dal tempo degli antichi romani e greci. Inoltre l'ulivo era anche il simbolo di Eirene, dea greca della pace, o di Pax per i romani.

Nonostante in passato fosse stata associata alla guerra e a Inanna-Ishtar, dea del potere e della guerra in Mesopotamia, la colomba diviene un importante simbolo di pace con l'avvento della religione cristiana. Nelle antiche raffigurazioni, infatti, era proprio una colomba a portare un ramoscello di ulivo che, come abbiamo visto prima, era un oggetto già associato alla pace. Questo deriverebbe dalla storia di Noè, in cui una colomba riportò un ramoscello di ulivo sull'arca indicando che le acque si erano ritirate. Ma la colomba è stata un segno di pace per molto tempo anche in altre culture, come quella giapponese.

L'arcobaleno è l'emblema della connessione tra umani e dei, come nella mitologia scandinava. Per il cristianesimo, invece, l'arcobaleno apparso a Noè segnalava la fine del diluvio e il perdono di Dio. Il simbolo della pace, infine, è stato presentato nel 1958 e si è diffuso a partire dagli anni Sessanta in tutto il mondo come il simbolo della Campagna per il Disarmo Nucleare. Questo simbolo, che presenta le lettere CND (Campaign for Nuclear Disarmament), viene adottato dai partecipanti alle proteste contro la guerra e diventa presto un segno di pace e di armonia, di integrazione e di tolleranza.

Come si dice ciao in tutte le lingue del mondo

Abbiamo visto sopra come si dice "ciao" nelle lingue più diffuse nel mondo, dal cinese mandarino all'arabo, dall'inglese allo spagnolo, dal russo all'hindi. Qui di seguito trovi i modi di dire ciao in tutte le lingue del mondo, da quelle più parlate a quelle meno comuni.

Afrikaans - hallo

Albanese - përshëndetje

Amarico - ሃይ

Arabo - ٱلسَّلَامُ عَلَيْكُمْ

Armeno - Ողջու՜յն

Assamese - নমস্কাৰ

Aymara - Kamisaki

Azero - salam

Bambara - aw ni baara

Basco - kaixo

Bengalese - হ্যালো

Bhojpuri - एहो

Bielorusso - прывітанне

Birmano - ဟိုင်း

Bosniaco - zdravo

Bulgaro - здрасти

Catalano - hola

Cebuano - kumusta

Ceco - Ahoj

Chichewa - moni

Chirghiso - салам

Cinese (semplificato) - 你好

Cinese (tradizionale) - 你好

Coreano - 안녕하세요

Corso - salute

Creolo haitiano - alo

Croato - bok

Curdo (kurmanji) - merheba

Curdo (sorani) - سڵاو

Danese - Hej

Dhivehi - އައްސަލާމް ޢަލައިކުމް

Dogri - नमस्ते

Ebraico - היי

Esperanto - saluton

Estone - Tere

Ewe - Alekee

Filippino - helo

Finlandese - Hei

Francese - salut

Frisone - hoi

Gaelico scozzese - halò

Galiziano - ola

Gallese - helo

Georgiano - გამარჯობა

Giapponese - やあ

Giavanese - hi

Greco - γεια

Guarani - Mba'éichapa

Gujarati - હાય

Hausa - sannu

Hawaiano - hui

Hindi - नमस्ते

Hmong - nyob zoo

Igbo - ndewo

Ilocano - Hi

Indonesiano - hai

Inglese - hi

Irlandese - Haigh

Islandese - hæ

Italiano - ciao

Kannada - ನಮಸ್ತೆ

Kazako - сәлем

Khmer - សួស្តី

Kinyarwanda - muraho

Konkani - हाय

Krio - kushɛ

Lao - ສະບາຍດີ

Lettone - Sveiki

Lingala - Mbote

Lituano - labas

Luganda - Nkulamusizza

Lussemburghese - Salut

Macedone - здраво

Maithili - नमस्कार

Malayalam - ഹായ്

Malese - hai

Malgascio - salut

Maltese - Bonġu

Māori - kia ora

Marathi - हाय

Mizo - Chibai

Mongolo - сайн уу

Nepalese - नमस्ते

Norvegese - hei

Odia (oriya) - ନମସ୍କାର

Olandese - hoi

Oromo - Akkam

Pashto - سلام

Persiano - سلام

Polacco - cześć

Portoghese - Oi

Punjabi - ਹੈਲੋ

Quechua - Allinllachu

Rumeno - Salut

Russo - Привет

Samoano - talofa

Sanscrito - नमस्कार

Sepedi - Thobela

Serbo - Здраво

Sesotho - dumela

Shona - mhoro

Sindhi - هاءِ

Singalese - හායි

Slovacco - Ahoj

Sloveno - živjo

Somalo - waan ku salaamay

Spagnolo - hola

Sundanese - Halo

Svedese - Hej

Swahili - habari

Tagico - салом

Tamil - வணக்கம்

Tataro - сәлам

Tedesco - hallo

Telugu - హాయ్

Thai - สวัสดี

Tigrino - ሰላም

Tsonga - Xewani

Turco - Merhaba

Turcomanno - salam

Ucraino - Привіт

Uiguro - ياخشىمۇسىز

Ungherese - Szia

Urdu - ہیلو

Uzbeco - salom

Vietnamita - Chào

Xhosa - mholweni

Yiddish - הי

Yoruba - Pẹlẹ o

Zulu - sawubona

Corsi di lingua OnLine

Impara le lingue straniere in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Scopri i corsi online

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

Perché è utile far imparare canzoni in inglese a bambini?

Come abbiamo già detto in precedenza, la musica è un linguaggio universale. Insegnare canzoni in inglese ai bambini si rivela pertanto molto utile sin dai primi periodi, quando hanno un anno o due e ancora non riescono ad esprimersi correttamente. In questa fascia d'età la scelta migliore sono le canzoni che sfruttano il legame intuitivo tra espressione, voce e movimenti del corpo, ovvero tutte quelle canzoncine che prevedono un ballo in base alle parole che vengono pronunciate. Nella prima infanzia, infatti, un bambino non capisce tutto quello che sente neanche nella propria lingua madre, ma ogni parola associata a un gesto cattura la sua attenzione, in italiano e anche in inglese. Senza neanche accorgersene, riesce a immagazzinare il significato di tantissimi nuovi vocaboli ad ogni ascolto.

Ci sono diverse canzoni in inglese per bambini che si avvalgono del movimento come chiave di comunicazione. Per esempio:

  • Head Shoulders Knees and Toes, la nostra "Testa spalle gambe pie'", utile anche per imparare a riconoscere le diverse parti del corpo in inglese;
  • Baby Shark, molto in voga tra i bambini di ultima generazione;
  • Finger family, che associa il testo al movimento delle dita per imparare a distinguerle;
  • If you're happy and you know it!, che noi conosciamo come "Se sei felice e tu lo sai", permette ai bambini un'ampia interazione e li coinvolge in movimenti che li divertono tanto, come battere i piedi per terra e gridare allegramente.

Anche per i bambini più grandi, però, imparare canzoni in inglese è un esercizio estremamente utile, che permette loro di prendere familiarità con una lingua importante da conoscere per il loro futuro. Sapere l'inglese, oggi, è fondamentale in ogni ambito, e più si cresce più è impegnativo riuscire ad impararlo. Un bambino fa meno fatica ad apprendere, se ben stimolato, e non vi è stimolo migliore di una bella canzone! Oltretutto è un'attività piacevole che può svolgere con la sua famiglia, a scuola o con gli amici, e che gli consente di stringere forti legami di confidenza e amicizia.

Imparare le canzoni, infine, è un esercizio valido nello sviluppo e nel rafforzamento della memoria, nonché della capacità di mantenere la concentrazione su una determinata attività. Soprattutto per quei bambini che si distraggono facilmente o dei quali è difficile catturare l'attenzione, le canzoni in inglese giuste possono riuscire a catturare il loro interesse e intrattenerli a lungo.

Dove vuoi andare?

Scegli una delle nostre destinazioni per imaprare l'inglese divertendoti!

Scopri qui dove

In dativo, invece, si utilizzano per rispondere alla domanda "a chi? a che cosa?" quando il verbo riguarda il soggetto. La risposta, quindi, sarà qualcosa come "a se stesso" o "per se stesso". Vediamo un esempio:

  • Sie wäscht sich die Hände. = lei si lava le mani.
    Qui il complemento oggetto è "le mani", ma siccome sono le mani proprie di chi compie l'azione, allora è necessario il pronome riflessivo. Se la frase fosse stata "lei lava le mani del bambino", allora il complemento di termine non avrebbe avuto bisogno del riflessivo, ma di un pronome personale.

Ecco la tabella completa dei pronomi riflessivi declinati al dativo:

persona

pronome riflessivo

ich

mir

du

dir

er / sie / es

ihm / ihr / ihm

wir

uns

ihr

euch

sie / Sie

sich

Le due declinazioni appaiono molto simili, ma la differenza più grande la troviamo nella terza persona singolare. Nota come la forma "ihm" rimandi all'inglese "him", che ha lo stesso significato.

  • Ich sagte es ihm. = Gliel'ho detto.
  • I told him. = Gliel'ho detto.

Non è raro trovare somiglianze di questo genere tra inglese e tedesco: si tratta di due lingue germaniche che condividono alcune regole grammaticali e anche l'origine di una buona parte del lessico. Il 25% delle parole inglesi, infatti, è di origine germanica.

Inglese

Anche l'inglese è una delle lingue ufficiali delle Filippine, considerata di grande importanza nelle istituzioni scolastiche di ogni livello. Ma perché?

Prima del filippino, la lingua ufficiale delle Filippine è stata lo spagnolo -a causa della colonizzazione- e lo è rimasta per più di tre secoli consecutivi, e ha anche influenzato molto la lingua tagalog, soprattutto per quanto riguarda il vocabolario. Tuttavia, quando fu il turno degli americani raggiungere questo arcipelago ed occuparlo, lo spagnolo fu rimosso, e al suo posto furono imposti l'apprendimento e la pratica della lingua inglese. Questo accadeva all'inizio del 1900, ma fu nel 1935 che si cominciò davvero a insegnare l'inglese nelle scuole: quello è l'anno in cui la lingua inglese fu riconosciuta come lingua ufficiale delle Filippine, insieme al filippino.

Oggi la maggior parte degli abitanti di queste isole conosce perfettamente l'inglese e non solo: viene praticato durante le normali faccende della vita quotidiana, e spesso viene mischiato al filippino. Non è raro sentire gli abitanti parlare tra di loro un po' in una lingua e un po' in un'altra, ed è una situazione del tutto comune nei Paesi con un forte bilinguismo. Tuttavia, se ti capiterà di allontanarti dai centri più grandi e addentrarti nella provincia, ti accorgerai che via via che ci si allontana l'inglese viene a poco a poco abbandonato. Il livello linguistico che si ha, della lingua inglese, nelle zone meno turistiche, potremmo definirlo "di base".

La preposizione à

Forse quella che più identifica la lingua francese, la preposizione à abbiamo detto che si traduce con la nostra "a", ma in realtà può essere applicata in modi un po' diversi rispetto all'italiano, e spesso per tradurla in italiano dobbiamo ricorrere alle nostre preposizioni articolate.

Principalmente, si usa per:

  • Dare informazioni sull'orario
    à deux heures = alle dieci
  • Introdurre un complemento di stato in luogo
    à la maison = a casa
  • Introdurre un complemento di moto a luogo
    On va à la montagne! = Andiamo in montagna!
  • Indicare appartenenza o possesso.
    Ce stylo appartient à François. = Questa penna appartiene a François.
  • Indicare la funzione di un oggetto, spesso parlando di elettrodomestici
    J'ai acheté une nouvelle machine à laver. = Ho comprato una nuova lavatrice.

Come dicevamo, ci sono molte differenze nell'utilizzo delle preposizioni semplici in francese rispetto all'italiano. Ad esempio, in alcuni casi si utilizza al posto di altre preposizioni, per esempio quando in italiano abbiamo da + infinito:

Non c'è niente da temere = Il n'y a rien à craindre

E anche in molti casi dove noi useremmo la preposizione "in":

in tempo = à temps

in ginocchio = à genoux

in bicicletta = à bicyclette

in futuro = à l'avenir

in grado di = à méme de

In altri casi, invece, la preposizione à si omette:

  • Se segue un verbo di movimento + infinito:
    Devo andare a comprare i fiori = Je dois aller acheter des fleurs
  • In alcune espressioni, come per esempio i prezzi "al chilo":
    Questo formaggio costa 20€ al chilo! = Ce fromage coûte 20€ le kilo!

Attenzione anche ai seguenti casi particolari, in cui per istinto ci verrebbe da utilizzare la preposizione à ma in realtà sarebbe un errore:

  • A migliaia = par milliers
  • A voce = de vive voix
  • A colori = de colours
  • A memoria = par coeur

Vuoi partire per una vacanza studio?

Scegli una delle nostre destinazioni per imaprare divertendoti!

Scopri qui dove

Il verbo essere è irregolare e facilmente distinguibile dalle altre forme verbali, ma bisogna prestare attenzione alla prima persona singolare, "suis", perché risulta identica alla prima persona singolare del verbo suivre, che significa seguire. Naturalmente, avendo due significati molto diversi, i due verbi sono facilmente riconoscibili grazie al contesto, ma è importante comunque saperlo e ricordarlo. Vediamo un piccolo esempio:

  • Je suis italien mais je suis le football anglais. = Io sono italiano ma seguo il calcio inglese.

Per il resto, non c'è niente di complicato. Inseriamo adesso un po' di queste forme verbali in un contesto e vediamo qualche esempio:

  • Nous étions quatre à regarder le match. = Eravamo in quattro a vedere la partita.
  • Ce ne sera pas une petite poussière qui me fera reculer. = Non sarà un po' di polvere a farmi tornare indietro.
  • C'était il y a longtemps. = È stato molto tempo fa.
  • Ce seront des jours de pluie. = Saranno giorni di pioggia.
  • Nous sommes amis depuis l'école primaire. = Siamo amici dalle scuole elementari.
  • Non seulement vous étiez ensemble, mais vous ne m'avez pas invité! = Non solo eravate insieme, ma non mi avete invitato!
  • Cette statue fut réalisée en 1902. = Questa statua fu realizzata nel 1902.

Lingue minoritarie parlate in Lituania

Come avrai potuto notare, la percentuale di persone che in Lituania usano il lituano come prima lingua è alta, sì, ma non così tanto per essere l'unica lingua ufficiale. Questo perché all'interno della nazione sono presenti anche numerose minoranze linguistiche, a causa dell'immigrazione e della vicinanza del Paese con altri Stati linguisticamente molto diversi.

In particolare, in Lituania troviamo persone che parlano le seguenti lingue minoritarie:

  • Russo, con il 4,8% di diffusione;
  • Bielorusso, con l'1,3% di diffusione;
  • Polacco, con il 5,6% di diffusione

Per essere ancora più precisi, poi, possiamo dire che la comunità polacca della Lituania si concentra maggiormente nel sud-est del paese, mentre i russi si trovano prevalentemente all'interno delle città di Vilnius, Klaipeda e Visaginas. In quest'ultima, rappresentano addirittura il 52% della popolazione: praticamente c'è una città lituana in cui abitano più russi che lituani.

Il fatto, però, non ci stupisce. Il russo e il lituano sono in realtà due lingue molto simili tra di loro, che condividono molti aspetti della grammatica, tantissimi fonemi e il 90% del vocabolario. Certo, ci sono delle differenze sistematiche di pronuncia, ma le due lingue si somigliano molto più di quanto non facciano italiano e spagnolo, per rendere l'idea.

A causa della grande diffusione di russo e polacco, inoltre, il governo ne incoraggia l'utilizzo applicandone l'apprendimento all'interno delle istituzioni scolastiche e utilizzandole come mezzo di istruzione. Naturalmente questo accade nelle regioni in cui vengono parlate da una grande percentuale di abitanti.

Vienna lingua: differenza tra tedesco standard e austriaco

Attenzione, però: a Vienna la lingua parlata non è il tedesco standard, ma una delle sue varietà chiamata tedesco austriaco, e influenzata dall'austro-bavarese.

Ci sono ben 7 milioni di persone che parlano bavarese in Austria, oltre a conoscere naturalmente il tedesco standard: questo perché il tedesco è una lingua pluricentrica riconosciuta in molti Paesi come ufficiale -è anche una delle lingue parlate in Lussemburgo, per esempio- ed è normale che in ogni luogo in cui si parla assuma una forma un po' diversa.

In questo caso l'austro-bavarese presenta molte differenze, alcune anche nette, con il tedesco standard, e spesso è anche difficile comprenderlo per una persona di madrelingua tedesca. Pensare che a volte fanno fatica anche gli austriaci a capirsi, a causa delle tante differenze tra i dialetti regionali!

Certo è che avendo un ottimo livello di tedesco, vivere a Vienna è fattibile senza molti problemi. Per sviluppare le tue competenze, puoi affidarti a Sprachcaffe per una entusiasmante esperienza: un viaggio all'estero per imparare il tedesco, e tornare a casa con una competenza linguistica in più e la valigia piena di ricordi indimenticabili. E non solo: sarai anche molto più spigliato nel parlare una lingua straniera, e questo fa la differenza quando si viaggia!

A questo punto, però dobbiamo fare una precisazione necessaria. Tedeschi e austriaci, a causa della storia che lega i due Stati, non sono propriamente in buoni rapporti, anzi. Non è raro sentire austriaci che disprezzano i tedeschi e viceversa, ed è per questo che a Vienna la lingua è molto importante, e considerata una di quelle caratteristiche che distingue l'Austria dalla Germania. Se li scambiano per tedeschi, per intenderci, si offendono.

Ecco perché sarebbe meglio imparare, prima di partire, alcune espressioni e parole tipiche dell'austro-bavarese, in modo da rendersi più amichevoli agli occhi dei nativi.

Ci sono espressioni che esistono solo qui, come per esempio Graß God, letteralmente "che Dio ti saluti" o Servus/Servas, "al vostro servizio: sono saluti tipici del tedesco austriaco da utilizzare per immergersi appieno nell'atmosfera viennese.

Il tedesco che si parla qui è molto più simile alla lingua che si parla in Svizzera rispetto al tedesco standard, anche se con differenze sostanziali dal punto di vista grammaticale e di pronuncia.

Lingua polacca: caratteristiche generali

La lingua polacca è molto particolare, quasi unica nel suo genere: rispetto alle altre lingue slavo-occidentali, infatti, presenta molte differenze. Un esempio è la modifica che avviene ad alcune consonanti (come la t' che diventa ć, la d' che diventa e la r' che diventa rz), ma anche l'assenza di quantità e di intonazione, oltre a quella espressiva, la rendono davvero una lingua a sé stante rispetto alle altre della sua famiglia.

Le poche vocali presenti e le moltissime consonanti all'interno delle parole rendono la lingua polacca molto difficile da pronunciare, proprio come il ceco, ovvero la lingua che si parla a Praga, in Repubblica ceca. E anche in questo caso, infatti, troviamo alcuni scioglilingua inventati ad hoc dai polacchi per spaventare chi si approccia alla lingua per la prima volta. Un esempio è la frase:

"W Szczebrzeszynie chrząszcz i trzmiel brzmiąw trzcinie"

Il significato è: A Szczebrzeszyn un coleottero e un bombo suonano tra le canne.

Un'altra particolarità a livello di pronuncia riguarda le consonanti finali di una parola, che si leggono sempre sorde a prescindere dalla consonante realmente presente: la parola grat la leggeremo dunque grad, nonostante la t abbia un suono ben definito in parole nelle quali è presente in mezzo ad altre lettere.

Infine, da non sottovalutare il fatto che la lingua polacca è una lingua flessiva e che, proprio come la lingua parlata in Lituania, presenta ben sette casi di declinazione. Ne consegue che imparare il polacco richiede un approccio totalmente diverso rispetto a quello che serve, per esempio, per apprendere il francese: imparare a "pensare declinando" è un esercizio del tutto nuovo, comprensibile un po' di più da chi ha studiato greco o latino al liceo.

Tuttavia, l'apprendimento del polacco è necessario se si ha intenzione di rimanere nel Paese a lungo, magari proprio per motivi di studio o anche per trovare lavoro e fermarsi in modo definitivo. Per una semplice vacanza, invece, può essere sufficiente un buon livello di inglese, perciò ti consigliamo di migliorarlo con un corso di inglese online prima della partenza: così non avrai alcun tipo di problema e nulla potrà rovinare il tuo viaggio alla scoperta delle bellezze della Polonia.

Uno Malta - il locale numero uno di Paceville

Ed ecco invece che ci spostiamo nella zona della vita notturna per eccellenza, Paceville: la stragrande maggioranza di bar, locali e discoteche a Malta si trovano qui, o comunque nei dintorni. Primo tra tutti l'Uno Malta che, con un nome così, non può che aggiudicarsi il titolo di migliore locale della zona! Ed è stato nominato persino tra i 100 club migliori del mondo, perciò vale la pena trascorrere una serata qui durante la tua permanenza.

Il locale offre divertimento adatto a chiunque, in base a gusti e mood della serata. Infatti, le due sale disponibili sono dedicate l'una alla musica commerciale e RnB, mentre nell'altra ci si scatena sul rock alternativo. Questo è in realtà il Club Numero Uno, che corrisponde a solo un terzo di ciò che è l'Uno Malta. Si tratta della parte principale, ma abbiamo anche il ClubLounge, area attrezzata con tavoli e gazebo in cui rilassarsi al ritmo dell'RnB, e la Lax Club, una zona ancora più privata e intima con ingresso indipendente.

Insomma, parliamo di un vero e proprio villaggio dedicato alla musica e al divertimento. Con i suoi 4000 posti totali, i tre settori disponibili e i mille eventi organizzati, è una delle migliori discoteche di Malta.

Attenzione, però, perché apre solo durante la stagione estiva!

Sliema, una delle zona migliori dove alloggiare a Malta

Non troppo lontano dalla capitale La Valletta, Sliema rappresenta una posizione strategica per poter esplorare comodamente tutta l'isola. Infatti, offre un ottimo collegamento a tutte le altre zone grazie alla rete di autobus pubblici, e perciò ti permette di andare in esplorazione anche senza noleggiare un'automobile.

Uno dei vantaggi di Sliema, poi, è che si tratta di una cittadina adatta a tutti e a qualsiasi tipo di viaggio. Per chi cerca tranquillità, per chi viaggia con famiglia e bambini, per chi invece si vuole divertire: la risposta può essere sempre Sliema, senza ombra di dubbio. Questo perché parliamo di una località vivace, con bar e locali notturni piuttosto famosi, ma al tempo stesso in grado di garantire tranquillità e relax, negozi e vie dello shopping.

Se sogni di svegliarti con il profumo del mare non è però la scelta migliore, dato che a Sliema non ci sono delle spiagge propriamente dette. Sono state adibite alcune zone di lungomare nelle quali si può fare il bagno, ma per il turismo balneare puoi trovare a Malta dove alloggiare in sistemazioni decisamente più comode.

Paesi europei dove si parla inglese come lingua ufficiale

Anche se la maggior parte della diffusione dell'inglese è extra-UE, esistono anche tanti Paesi europei dove si parla inglese. Oltre all'Inghilterra, dove naturalmente ha avuto origine, e agli altri Paesi del Regno Unito, l'inglese è una lingua ufficiale anche di:

  • Malta, piccola isola del Mediterraneo che ha fatto parte dell'Impero britannico dal 1800 fino al 1964. A causa di questo suo status da colonia per quasi due secoli, l'inglese ha avuto modo di mettere radici e di diventare sempre più importante, e non a caso nel 1934 è stato riconosciuto ufficialmente tra le lingue che si parlano a Malta. La prima, a livello teorico, è ancora il maltese, ma l'inglese è comunque ampiamente diffuso e conosciuto dalla maggior parte della popolazione. Una particolarità interessante è che l'inglese parlato a Malta risulta essere molto influenzato dall'italiano, per via della vicinanza con la nostra penisola e per i flussi migratori.
  • Repubblica d'Irlanda, stato indipendente dal Regno Unito che mantiene tutt'oggi il gaelico irlandese come prima lingua ufficiale. L'inglese è riconosciuto come seconda lingua, anche se nell'effettivo la stragrande maggioranza della popolazione lo conosce e lo utilizza regolarmente.
  • Gibilterra: non si tratta propriamente di un Paese, ma di una città, e si trova in Spagna. Il fatto è che, a causa di questioni politiche, Gibilterra è un territorio d'oltremare del Regno Unito, anche se rivendicato dal Regno di Spagna. Qui, comunque sia, il 92% della popolazione è di madrelingua inglese, seppur lo spagnolo sia conosciuto e usato all'occorrenza.

Giorno 2: tra Mdina e Rabat

Per conoscere a fondo l'isola di Malta non può mancare una tappa nell'antica capitale, Mdina. Prima che l'isola venisse abbandonata dai Cavalieri dell'Ordine, infatti, era proprio Mdina il centro commerciale e culturale, il punto di riferimento principale dell'arcipelago maltese.

Situata a circa 25 minuti di distanza da La Valletta, Mdina è una città fortificata che ti farà entrare in un altro tempo, in un altro universo: se sei un fan di Game of Thrones, ti sorprenderà scoprire che proprio queste strade sono state grandi protagoniste della serie! La porta di Mdina è infatti nella serie l'ingresso di Approdo del Re, ma sono molte le location cinematografiche in giro per la città.

Quando scegli cosa vedere a Malta in 3 giorni ricordati di inserire nella lista anche la Chiesa di San Paolo, a Rabat: vicino a Mdina, rappresentano una tappa imperdibile anche per via delle suggestive catacombe.

Cerca di far avanzare un po' di tempo verso il tardo pomeriggio per raggiungere le Dingli Cliffs, imponenti e altissime falesie a picco sul mar Mediterraneo. Da qui vedere il tramonto è uno spettacolo che non si dimentica facilmente, e che ti consigliamo vivamente di non perderti.

Diffusione e differenze dello spagnolo colombiano

La Colombia è uno Stato molto grande: ventiseiesimo per dimensioni nel mondo e quarto in Sud America. Questo comporta un grande "spezzettamento" della lingua, con differenze sostanziali da una parte all'altra dello stesso Paese. Per questo, si tende a suddividere lo spagnolo colombiano in quattro aree:

  • Regione Amazzonica
  • Regione del Pacifico
  • Regione Andina
  • Costa caraibica

Ognuna di queste regioni presenta differenze linguistiche e caratteristiche proprie. Quella presa come standard rimane la variante parlata a Bogotà, città appartenente alla regione andina insieme a Medellin e Cali. Capitale della Colombia, è la città in cui la lingua presenta le caratteristiche fonetiche più semplici e comprensibili, con una pronuncia chiara che si ottiene scandendo bene ogni parola e senza troncare le lettere. È infatti questa la versione di spagnolo colombiano utilizzata dal governo, nell'istruzione e nei media.

Al contrario, la variante più difficile da comprendere è quella parlata nella costa caraibica, e conosciuta come Costeño. Qui le persone parlano più velocemente, con la tendenza a non pronunciare del tutto le parole. Se molti italiani pensano che basti aggiungere una "s" a fine parola per parlare in spagnolo, qui si dovranno ricredere perché la "s" sparisce del tutto, quando si trova alla fine. Non sentirai mai "màs o menos", ma qualcosa di molto simile a "ma' o meno". Come alle Isole Canarie e molto similmente a quanto accade in Andalusia, nel sud della Spagna.

Google Translate: il traduttore online gratis a portata di tutti

Il più famoso traduttore online gratis non poteva che essere quello messo a disposizione direttamente da Google, una delle aziende informatiche più famose e grandi al mondo. Aprendo il motore di ricerca si può accedere a una vasta quantità di tool gratuiti, e tra questi troviamo naturalmente Google Translate.

L'utilizzo è semplice e intuitivo: da una parte lo spazio per scrivere la frase da tradurre nella lingua originale, dall'altra lo spazio in cui comparirà automaticamente la traduzione nella lingua di destinazione. Se lo desideri, puoi premere il pulsante del microfono per farti leggere la frase tradotta, e questo ti è utile in due casi:

  • Stai imparando quella lingua e vuoi capire come pronunciare le parole;
  • Stai cercando di comunicare con una persona straniera nella sua lingua

Google Translate offre però molte altre funzionalità utili, come l'identificazione automatica di una lingua. Se leggi la parola "sveiki" per la prima volta e non sai che significa, ti basterà inserirla selezionando rileva lingua per scoprire che è "ciao" in lituano.

Uno dei grandi vantaggi di questo traduttore automatico è la possibilità di tradurre in 133 lingue usate nel mondo, dalle più comuni (inglese, francese, spagnolo, cinese mandarino…) alle più remote e sconosciute, come il chirghiso.

La grande varietà di lingue e la possibilità di tradurre testi fino a 5000 caratteri contribuiscono però a risultati un po' robotici, che non suonano troppo "umani". Google sta perfezionando il suo traduttore online anche sotto questo aspetto, utilizzando la traduzione automatica neurale (NMT) che permette al sistema di apprendere informazioni direttamente dalle query degli utenti, comprendendo così anche il contesto di riferimento.

Dove vuoi andare?

Scegli una delle nostre destinazioni per imaprare l'inglese divertendoti!

Scopri qui dove

Dove vuoi andare?

Scegli una delle nostre destinazioni per imaprare lo spagnolo divertendoti!

Scopri qui dove

Verbo ir in spagnolo: tempo presente indicativo

Prima di procedere vedendo tutta la coniugazione del verbo ir spagnolo, partiamo con la forma che più ti interessa: il presente indicativo.

persona

presente indicativo

traduzione

Yo

voy

vado

Tú

vas

vai

Él / Ella

va

va

Nosotros

vamos

andiamo

Vosotros

vais

andate

Ellos / Ellas

van

vanno

Proprio come accade in italiano, anche il verbo ir in spagnolo è irregolare in questo tempo (e in molti altri). Infatti, si discosta moltissimo dalla sua forma all'infinito, perciò è bene studiarlo a memoria per riconoscerlo a colpo d'occhio.

Per fortuna non è così difficile a causa della traduzione molto simile all'italiano: addirittura la terza persona singolare è esattamente la stessa!

Inoltre, si tratta di un verbo molto utilizzato e conosciuto in tutto il mondo, anche tra chi non parla spagnolo: "vamos" è una forma conosciuta da chiunque anche per via delle canzoni spagnole.

Razzmatazz: l’ex fabbrica per serate electro

Con i suoi 4.000 posti disponibili, il Razzmatazz è uno dei più grandi locali notturni a Barcellona. Complice il fatto che sia stata costruita all'interno di quella che, un tempo, era una fabbrica: infatti ci troviamo nell'area industriale, nel quartierePoblenou. Si tratta di un'istituzione non solo in questa città, ma in tutta la Spagna. E tra gli amanti del divertimento notturno è conosciuta in tutto il mondo come un posto leggendario e ambito.

Al Razz ci sono ben 5 sale, ognuna delle quali è dedicata a un genere musicale diverso, così da accontentare i gusti di tutti. In particolare potrai ballare sulle piste di:

  • Razz Club, sulle note indie rock
  • Sala Lolita, con musica hip hop e techno
  • The Loft, dove si ascolta techno-house tra strabilianti effetti di luce
  • Pop Bar, con i ritmi più soft dell'electro-pop
  • Rex Room, dove le cose si fanno serie: esperimenti musicali, acid ed electro-rock

In base al periodo dell'anno e agli eventi previsti, qui si ospitano spesso artisti e DJ di fama internazionale, così come concerti dal vivo prima della mezzanotte. Per ballare poi rimane tantissimo tempo, dato che il locale chiude alle 6 del mattino dal giovedì alla domenica.

Nonostante si tratti di un posto così affermato, l'ambiente del Razzmatazz è molto giovanile e informale, e infatti attira tanti giovani (e giovanissimi). Anche se non è prevista la selezione all'ingresso, vista la fama del locale sarebbe meglio arrivare con i biglietti già acquistati online.

Quando usare il verbo estar

Adesso la differenza è abbastanza chiara, no? Se usiamo ser per condizioni fisse, allora utilizzeremo estar come verbo essere spagnolo quando la frase esprime una condizione temporanea, stati d'animo o apparenze.

persona

presente indicativo

traduzione

Yo

estoy

sono / sto

Tú

estás

sei / stai

Él / Ella

está

è / sta

Nosotros

estamos

siamo / stiamo

Vosotros

estais

siete / state

Ellos / Ellas

están

sono / stanno

Ecco le situazioni in cui si utilizza il verbo estar in qualità di verbo essere:

  • Esprimere sentimenti, stati d'animo ed emozioni:

    Hoy Juan está muy triste, ¿sabes qué le pasa? = Oggi Juan è molto triste, sai perché?
    Estoy enamorado de ti. = Sono innamorato di te.
  • Indicare l'ubicazione di persone e cose, inteso come il punto in cui si trovano nel momento in cui si parla:

    ¿Buscas el cartero? Está allì, sobre la mesa. = Cerchi il portafogli? È lì, sul tavolo.
    Los vecinos no están, están en Madrid desde ayer. = I vicini non ci sono, sono a Madrid da ieri.
  • Indicare condizioni fisiche o stato civile:

    ¿Vosotros estáis casados? = Siete sposati?
    Tengo que decirte algo: estoy embarazada. = Devo dirti una cosa: sono incinta.

Naturalmente in questo ultimo caso parliamo di condizioni fisiche temporanee, e dipende molto dal contesto. Per esempio se una persona è bionda possiamo dire:

  • Esrubia, quando è bionda naturale o comunque lo è da quando la conosciamo;
  • Estárubia, se invece ha cambiato colore di capelli dall'ultima volta che l'abbiamo incontrata

Infine, il verbo estar può essere utilizzato anche con il senso più vicino all' italiano di "stare", quando è accompagnato dai tempi progressivi spagnoli:

Quién está conduciendo? = Chi sta guidando?

¡Estoy bajando, ya voy! = Sto scendendo, ora arrivo!

Ci sono poi due altri importantissimi usi che si fanno del verbo haber:

  • Formazione delle perifrasi impersonali che indicano la necessità, il bisogno o il dovere di fare qualcosa. In quel caso lo facciamo sempre accompagnare dal que:

    Hayque acostarse temprano si quiere despertar descansado. = Bisogna andare a dormire presto per svegliarsi riposati.

    Hayque trabajar mucho para alcanzar los objetivos. = Bisogna lavorare molto per

raggiungere gli obiettivi.

Hayque esperar, llegamos temprano. = Dobbiamo aspettare, siamo arrivati in anticipo.

  • Formazione di c'è, ci sono:

    Hay un perro cerca de la parada del bus. = C'è un cane vicino alla fermata del bus.

    ¿Hay una farmacia cerca? = C'è una farmacia qui vicino?

    Hay dos personas que no me gustan nada. = Ci sono due persone che non mi piacciono per niente. (Non c'è differenza tra singolare e plurale, si usa sempre hay)

Quando si usa il verbo tener

Tener, dal canto suo, svolge tutte le funzioni che mancano al verbo avere in spagnolo, che sono anche quelle che ci suonano più familiari in quanto italiani. Possesso, appartenenza e tutto quello che noi traduciamo con "io ho…".

Se ci pensi un po' su non suona nemmeno così strano, considerando che in diversi dialetti italiani si sostituisce avere con tenere, come per esempio accade nel napoletano.

Vediamo quindi come utilizzare il verbo tener nel modo corretto:

  • Esprimere possesso e appartenenza, seguito da complemento oggetto. L'appartenenza può riferirsi a cose fisiche e concrete (es. un gatto) ma anche astratte e figurate (emozioni, sensazioni, età…)

    Tengo 15 años = Ho 15 anni.

¿Tienes un lápiz que me pueda prestar? =Hai una matita da prestarmi?

Mi abuela siempre tiene razón. = Mia nonna ha sempre ragione.

Solo son las 11 y ya tengo hambre. = Sono solo le 11 e ho già fame.

  • Formazioni di frasi in cui si esprime obbligo o necessità. Al contrario di haber, però, in questo caso non parliamo di frasi impersonali, ma anche in questo caso abbiniamo il verbo avere spagnolo ad un que:

    Tenemosque decirte algo, mamà. = Dobbiamo dirti una cosa, mamma.

    Tienesque hacer cola al super. = Devi fare la coda al supermercato.

    Nos lo tienenque avisar hoy. = Devono farcelo sapere oggi.

C'è poi un altro caso molto particolare e insolito in cui si usa tenercome verbo ausiliare. Non è molto frequente, ma se ti capita di sentirlo sappi che chi lo sta dicendo è un po' infastidito! Infatti, si utilizza per sottolineare un atteggiamento ripetuto e reiterato che non sopporta, o comunque per parlare di qualcosa che provoca fastidio:

​​Te tengodicho que ordenas tu cuarto. = Ti ho detto / Ti sto dicendo di mettere a posto la tua stanza. (Sottotesto: Probabilmente è la quinta volta che te lo dico).


In altri casi, invece, si usa per parlare di qualcosa che non si è ancora concluso:

Tengoentendido que mañana no habrá clases. = Per quanto ne so domani non ci sono lezioni.

La differenza tra l'uso di haber e tener è abbastanza semplice da capire, alla fine. Ma possiamo comprenderla al meglio analizzando una frase in cui compaiono entrambi i verbi avere in spagnolo:

Tenía un móvil nuevo, pero lo hedejado* en el autobús.

Usiamo tenía per indicare il possesso del cellulare, ma he come ausiliare per la formazione del passato prossimo.

*In spagnolo è più comune utilizzare il pretérito (dejé) anche per un'azione accaduta poco tempo fa.

Sistema di scrittura del dhivehi

Una particolarità che caratterizza la lingua della Maldive è il sistema di scrittura utilizzato. Il dhivehi si serve della scritturathaana (ތާނަ), che presenta sia le caratteristiche di un vero alfabeto, sia quelle di abugida, ovvero un sistema ibrido che prevede grafemi che fondono insieme una consonante e una vocale intrinseca.

L'alfabeto thaana ha origini uniche, e si base sui numeri arabi per le prime nove lettere e sui numeri indiani locali per le nove successive. Ciò che resta sono consonanti native modificate con diacritici, mentre per quanto riguarda la "y" l'origine è sconosciuta. In tutto il thaana 24 caratteri, e si legge da destra verso sinistra.

A ހއ

B ހދ

D ނ

E ރ

F ބ

G ޅ

H ކ

Uއއ

Iއދ

K މ

L ފ

M ދ

N ތ

O ލ

P ގއ

Q ގދ

R ޏ

S ސ

Alla fine degli anni '70 il governo maldiviano decise di adattarsi all'alfabeto latino, ma per via delle innegabili grandi differenze tra i due sistemi di scrittura, il passaggio non è andato del tutto a buon fine. Per questa ragione, infatti, oggi possiamo imbatterci in numerose trascrizioni approssimative e non del tutto corrette a livello ortografico.

E se arrivi in nave?

Sebbene la maggior parte delle persone scelgano di arrivare in aereo, alcuni preferiscono la nave o il traghetto. Capire a Malta come muoversi se si sceglie di arrivare via mare, però, non è così ovvio: in base alla compagnia scelta puoi attraccare in diversi moli dell'isola, e da lì raggiungere il centro potrebbe essere più o meno complicato.

  • Virtu Ferries è la compagnia più comoda perché sbarca vicino a La Valletta, a Marsa. Da qui basta attraversare la strada per raggiungere la fermata degli autobus e trovare un autobus che porti alla capitale: sarà semplice, perché sono molte le linee che passano di qui.
  • Grimaldi Lines sbarca invece al molo di Kordin, che risulta un po' più scomodo. Sebbene in linea d'aria Kordin e Marsa siano l'uno di fronte all'altro, in realtà scendendo qui dovrai percorrere tutti il giro della baia per raggiungere La Valletta. Per farlo devi recarti alla fermata di Dwieli dove puoi prendere un autobus (linee 2, 3 o 4): preparati perché ti aspetta una salita intensa per arrivare alla fermata.
  • Infine, Ponte Ferries sbarca al molo Pinto. Non troppo male: sei a pochissima distanza dal molo Marsa, perciò ti consigliamo di recarti alla stessa fermata e troverai i vari bus per La Valletta.

Naturalmente il viaggio in nave ha una durata diversa in base al porto di partenza, e in alcuni casi parliamo di tante ore: la tratta Genova-Malta, per esempio, dura circa 23 ore. Se però vuoi portare l'automobile con te per muoverti a Malta con più indipendenza, questa è però l'unica soluzione.


Attenzione: portare con sé l'auto può essere una grande comodità per spostarsi a Malta, ma ricorda che la guida è a sinistra come nel Regno Unito!

Tipi di abbonamenti metro Londra: quali esistono

Ad oggi esistono diversi abbonamenti metro Londra che puoi stipulare per goderti al meglio il tuo viaggio. Le alternative a tua disposizione sono:

  • Travelcard, ovvero biglietti veri e propri che possono avere una durata variabile. Esiste la travelcard giornaliera, settimanale, mensile e persino annuale, e ha un costo diverso anche in base alle zone (gruppi di fermate) che copre.
  • Oyster card, un biglietto elettronico che puoi comprare in qualunque stazione metropolitana al costo di 7£. Il funzionamento è molto semplice: una volta che hai la tessera, puoi caricarvi sopra il denaro in anticipo, per poi passarlo sul lettore giallo all'uscita dei tornelli in modo da far scalare il denaro della tratta. Grazie all'applicazione relativa, poi, puoi monitorare il credito residuo direttamente dal cellulare, ed eventualmente ricaricarlo da lì. Oltre alla comodità, si riscontra un netto risparmio sulle tariffe singole, perciò fare questo tipo di abbonamento per la metropolitana di Londra conviene.

Verbo essere in inglese: TO BE

Entriamo ora nell'argomento con il verbo essere in inglese, la cui forma infinitiva è:

TO BE

Come spesso accade con i verbi più importanti di una lingua, to be è un verbo irregolare: segue infatti una coniugazione tutta sua, e lo possiamo notare già al present simple.

Qui la forma affermativa:

persona

present simple

traduzione

I

am ('m)

io sono

You

are('re)

tu sei

He / She / It

is('s)

egli è

We

are('re)

noi siamo

You

are('re)

voi siete

They

are('re)

essi sono

Egg: in cortile fino al mattino

Aperta nel 2003, Egg è una delle discoteche di Londra più belle esteticamente, costruita all'interno di un magazzino vittoriano in zona King's Cross. La sua atmosfera fa del tutto dimenticare di essere in una metropoli, soprattutto grazie all'ampio cortile in cui si balla aspettando le luci dell'alba: l'after party della domenica mattina all'Egg è un evento imperdibile.

Oltre al cortile, trovi qui tre sale in cui ballare e due bellissime terrazze.

I generi musicali che puoi trovare nelle sale di questo locale londinese sono perlopiù techno, trance e house, ma non mancano delle note di drum&bass a rendere l'atmosfera più chill e calda.

Per entrare devi essere almeno maggiorenne e, nonostante l'ambiente possa farlo pensare, non è previsto un particolare dress code: smart casual in questo caso è la risposta giusta.

Call Me Mr Lucky, un pub di Londra… da trovare

Non tutti sanno che esiste un'altra Londra "da bere", segreta e nascosta ad occhi indiscreti. Vi è infatti una fitta rete di bar e pub da trovare, nascosti dietro a locali senza insegna o, addirittura, a cui si accede attraverso altri bar.

È il caso di Call Me Mr Lucky, uno dei pub più strani di Londra: eccentrico, movimentato e un po' folle, è un luogo davvero imperdibile! Per accedere bisogna entrare nel famosissimo The Breakfast Club di London Bridge. Una volta dentro, proprio all'ingresso trovi un membro del team a cui dire la parola d'ordine. Ebbene sì, per accedere al pub segreto devi pronunciare una frase in codice!

"I'm here to get lucky": basta questo per essere scortati al piano inferiore e dare il via alla festa.

Se vuoi un consiglio, recati qui per l'happy hour dalle 17.00 alle 19.00 (ogni giorno) per cogliere lo spirito più vivace di questo posto, di cui ti stupirà l'atmosfera ideale tra chill e stravaganza.

Mesi in francese: pronuncia corretta

E ora passiamo a quella che, per molti, rappresenta la vera difficoltà della lingua francese: la pronuncia. È vero che ci sono suoni molto diversi dai nostri e che riprodurli non è così semplice, ma con l'aiuto della fonetica vedrai che prenderci la mano non sarà così tragico come credi. Ecco la pronuncia dei mesi in francese:

  • Janvier = ʒɑ̃.vje, dove il suono ʒ è la classica "g" trascinata francese, che possiamo sentire anche nella parola "Jacques". La vocale ɑ̃ va pronunciata a bocca piena, quasi fosse una "o", mentre la "n" si sente appena ed è un pieno suono nasale. Come spesso accade nelle parole francesi che finiscono in -er, la "r" è muta e l'accento cade sulla vocale. → gianvié
  • Février = fevʁije, che similmente a quanto accadeva prima diventa qualcosa tipo → fevrié
  • Mars = maʁs, molto semplice, la "s" finale sparisce e la "r" è la classica francese → mar
  • Avril = avʁil. Anche qui niente di particolarmente complicato, basta ricordarsi di arricciare la "r"e far cadere l'accento sulla "i", che si allunga leggermente. → avrìl
  • Mai = . Suono breve e semplicissimo, con la "e" chiusa del nostro "perché" →
  • Juin = ʒɥɛ̃. Anche se sembra un linguaggio sconosciuto, non c'è niente di troppo complesso neanche in Juin. L'unica difficoltà viene dalla "i", che si pronuncia come una via di mezzo tra una "e" e una "a", per poi andarsi a unire al suono nasale della "n" finale. → giuàn
  • Juillet = ʒɥijɛ. Stesso discorso anche qui, ma con la particolarità della doppia "elle". In francese si legge solitamente come in italiano, tranne quando è preceduta da una "i", e allora prende un suono simile a "gl", un po' come accade nella doppia "elle" in spagnolo. Nel caso di Juillet, quindi, leggeremo qualcosa come → giuiglié
  • Août = ut. Più semplice di così! → ùt
  • Septembre = sɛptɑ̃bʁ. Qui basta ricordarsi che la "e" si legge come una "a" piena (quando in fonetica è scritta così "ɑ̃" la devi sempre immaginare come una "a" pronunciata in fondo alla gola) e che la "e" finale è muta. → septambr
  • Octobre = ɔktɔbʁ. Discorso molto simile anche per octobre e per tutti i mesi in francese che finiscono in -bre. → octòbr
  • Novembre = nɔvɑ̃bʁnovambr
  • Décembre = desɑ̃bʁ → Qui giusto un po' di attenzione all'ipercorrettivismo: non siamo in inglese, quella "é" rimane una "e"! → desambr

Mesi in tedesco: pronuncia corretta

Nonostante la lingua tedesca sia in genere complicata da pronunciare, possiamo dire che i mesi in tedesco siano una (gradevole) eccezione. Infatti, la loro pronuncia è piuttosto simile all'italiano -con le dovute specifiche- e perciò impararla è davvero semplice.

Le parole corrispondenti ai mesi dell'anno si pronunciano come si scrivono, ma tenendo a mente che:

  • la lettera "J" non è la "g di gioco" che pronunciamo in inglese, ma più una via di mezzo tra una "gl" e una "i". Per riprodurla è sufficiente marcare bene la "i" e il gioco è fatto.
  • l'accento cade sempre sulla prima sillaba nella maggior parte dei casi, ovvero per quanto riguarda Januar, Februar, Marz, Mai, Juni, Juli.
  • Accento diverso per il mese di April, che invece va pronunciato con l'accento che cade sulla "i". In quel caso specifico, poi, è importante prestare attenzione alla pronuncia vocalica, che sarà quasi come stretta tra le due consonanti, e non pronunciata perfettamente.
  • Accento diverso per il mese di August, parola in cui lo poniamo sulla seconda "u". Ricorda inoltre che non è francese: il dittongo "au" si legge così come si scrive.
  • Anche i mesi che finiscono in -ber hanno, per lunghezza, l'accento che cade sulla seconda sillaba anziché sulla prima. Attenzione inoltre alla pronuncia della desinenza, molto simile all'inglese: "septembah", "oktobah" e così via. Per quanto riguarda November, non dimenticare che la "v" si pronuncia proprio come una "v di volpe", e non "u".

I mesi dell’anno in inglese: pronuncia

Ora che abbiamo visto quali sono e come si usano, vediamo la pronuncia di tutti i mesi dell'anno in inglese. Non preoccuparti: non è difficile, e poiché molti mesi sono simili -per esempio tutti quelli che finiscono in -ember-, capire il meccanismo sarà una passeggiata.

  • January = dʒænjuəri, dove sta per una "g di gente" e la "r" è la classica morbida e "arrotondata" dell'inglese. → genuéri
  • February = februəri. Stesso discorso per entrambe le "r", con un risultato simile a → februéri
  • March = mɑːtʃ. In questo caso la "r" non si pronuncia affatto, mentre il suono "" corrisponde alla nostra "c di ciao". → màch
  • April = eɪprəl, uno dei mesi in inglese che più dà problemi per quanto riguarda la pronuncia. In realtà basta scomporre la parola: la "a" iniziale va pronunciata esattamente come la lettera dell'alfabeto corrispondente in inglese ( ), la "r" è morbida e la "i" è tenuta tra le due consonanti con risultato una sorta di "o". Non quella della parola "potter", ma qualcosa che sta in mezzo tra "i" e "o" → eiprol
  • May = meɪ, molto più semplice perché si pronuncia esattamente come immagineresti → mei
  • June = dʒuːn, con la stessa iniziale vista in January e una "u" tenuta lunga, per almeno due tempi. La "e", invece, è muta. → giùn
  • July = dʒʊˈlaɪ. In questo caso la "u" è leggermente più corta e la parola finisce con la "y", che si pronuncia . → giulài
  • August = ɔːˈɡʌst. Anche qui si possono riscontrare alcune difficoltà, principalmente per via della pronuncia vocalica. Il dittongo "Au" con cui inizia la parola lo pronunciamo come se fosse una "o" seguita da una leggera "u", quasi come a voler rientrare con il suono. La "u" che si trova stretta tra le consonanti, invece, è un semplice suono gutturale quasi impercettibile. → ougast
  • September = sepˈtembə. Questo e i prossimi mesi sono i più semplici da pronunciare, perché nella parte iniziale si leggono praticamente come si scrivono. Per la parte in -ember, invece, puoi scegliere se pronunciare alla british (embah) oppure all'americana (embor con la r morbida). → septemba
  • October = ɒkˈtəʊbə → octoba
  • November = nəʊˈvembə → novemba
  • December = dɪˈsembə → disemba
  • Month = mʌnθ. Vediamo anche la parola "month" stessa, che significa "mese" in inglese. La pronuncia può dare un po' di problemi per via del "th" finale, che si pronuncia con la lingua tra i denti e buttando fuori l'aria. Il suono è simile a una "f", ma non deve essere effettuato come se fosse davvero una "f"! È importante notare, poi, che quando la parola si trova all'interno di una frase, emettere quel suono non è così semplice neanche per gli inglesi stessi che praticano la cosidetta connected speech. In quel caso, si pronuncia qualcosa simile a monts (la stessa cosa accade alla parola clothes).

GIORNO 2: Notting Hill e altri luoghi iconici

Ci sono zone di Londra famose in tutto il mondo e conosciute da ognuno di noi. Bene, pronto a visitarle tutte in un giorno solo?

Parti da Notting Hill, il quartiere alla moda famoso per le sue case color pastello e per il film di fama internazionale che porta il suo nome. Qui potrai divertirti a fare un po' di shopping londinese, perlopiù vintage, e a sentirti un vero local tra le bancarelle del Portobello Road.

Con soli 20 minuti di autobus raggiungi il Museo di Storia Naturale, tappa imperdibile per tutti ma soprattutto per chi viaggia con bambini. Ci sono i dinosauri, qui dentro, oltre a tutto il resto! Per chi è appassionato il tour giornaliero potrebbe anche finire qui: anche standoci tutto il giorno non si riesce a vedere tutto. Per un giro veloce, invece, un paio di ore bastano. Così resta il tempo per rilassarsi un po' in Hyde Park, o per fare una lunga passeggiata a Oxford Street: 2,5 km di strada con i negozi più famosi della città!

Proseguendo per questo viale arriverai poi a Soho, che per molti è il cuore pulsante della capitale: non puoi vedere Londra in 4 giorni senza passare di qua. Meglio se la sera, perché si tratta di un quartiere vivace e festoso, pieno di cose da fare. Tanti dei pub più famosi di Londra si trovano in questa zona, così come cinema, teatri e ristoranti.

Inoltre, passeggiando per le vie di Soho arriverai di certo a un altro dei luoghi iconici di Londra: Piccadilly Circus! Chi non ha mai sentito nominare questa Times Square europea?

Brighton Pier, il molo della città

Un'altra tappa da non perdere è poi il Brighton Pier, il molo della città inglese.

In sostanza, si tratta di una grande piattaforma che si addentra nel mare, ma detta così non rende il grado di divertimento che puoi trovare in questa zona della città!

Sì, perché la parte bella è tutto ciò che c'è all'esterno del molo, una sorta di Paese dei Balocchi che subito ti farà sentire come un bambino il giorno di Natale.

Bancarelle di ogni tipo invadono la strada, vendendo caramelle, waffle, popcorn e dolci tipici inglesi: non sarà il trionfo dell'healthy food, ma ogni tanto un po' di dolci non fanno male a nessuno!

Anche entrando nel molo troverai grande fonte di divertimento, ma se prima si trattava di un tipo di intrattenimento più fanciullesco, qui invece anche gli adulti troveranno il "loro". Immagina infatti un enorme casinò sospeso sul mare, con videogiochi e slot machine in ogni angolo: ecco, questo è l'interno del Brighton Pier.

Come se non bastasse, in fondo al Brighton Pier vi è un vero e proprio luna park, con giostre e attrazioni da non perdere.

Insomma, qui una bella giornata è assicurata, e salendo sulle scale in prossimità degli scivoli avrai modo anche di soddisfare i tuoi occhi con una meravigliosa vista sulle Seven Sisters, una serie di scogliere di gesso che si affacciano sul Canale della Manica.

Quando il Royal Pavilion passa alla regina Vittoria

Se il fratello di Giorgio IV, Guglielmo IV, condivide con lui la passione per la città di Brighton come sede delle vacanze, non è lo stesso per la nipote Vittoria. Quando la corona passa a lei, nel 1837, da subito sente di non sentirsi molto a suo agio in questa città. Diventata accessibile ai londinesi intorno al 1841, Brighton risulta a questo punto davvero affollata, troppo per i gusti della Regina Vittoria, la quale decide di vendere la dimora reale allacittà. Questo accade nel 1850, dopo però aver svuotato l'edificio di tutti gli oggetti d'arredamento e i mobili, la maggior parte dei quali oggi si trova a Buckingham Palace e al Castello di Windsor.

L'atto di vendita del Royal Pavilion alla città di Brighton lo rende unico nel suo genere. Parliamo infatti dell'unica Residenza Reale britannica a non essere proprietà né della Corona né dello Stato.

Parti con i soggiorni studio all'estero Sprachcaffe

Scegli di partire con Sprachcaffe per il tuo soggiorno studio all'estero - Estate INPSieme. Leader nel campo da oltre 30 anni Sprachcaffe ti offre fantastiche destinazioni per un'esperienza linguistica completa. Scopri la nostra programmazione: Soggiorni studio all'estero Sprachcaffe

College londinesi: quali sono i migliori

Se stai pianificando una vacanza studio a Londra, probabilmente ti starai chiedendo quali sono i college migliori. La città offre infatti un gran numero di scuole diverse, più di qualsiasi altra città del Regno Unito, e scegliere potrebbe risultare complicato e stressante. Sui vari siti web si trovano diverse classifiche che possono aiutarti nella tua ricerca, come ad esempio quella stilata da QS World University Rankings 2022. Questa lista ordina le migliori università del mondo basandosi su otto fattori specifici, come per esempio il numero di studenti iscritti e la reputazione accademica.

Secondo questa lista, le prime dieci università di Londra sono Imperial College London, University College London (UCL), King's College London, The London School of Economics and Political Science (LSE), Queen Mary University of London, City University of London, Birkbeck University of London, Royal Holloway University of London, Brunel University London, e SOAS University of London. Si tratta di scuole rinomate e selettive, dove gli studenti possono scegliere di studiare materie umanistiche e scientifiche, economiche e sociali, e molto altro ancora.

Per quanto riguarda i college, invece, devi sapere innanzitutto che la loro organizzazione è diversa da quella delle università. I college offrono agli studenti dei corsi professionali, non accademici, e tra di essi ci sono anche tanti corsi di inglese. Se vuoi trascorrere qualche mese in Inghilterra per imparare la lingua, ti consigliamo di optare per i corsi proposti dai vari college sparsi sul territorio inglese. A Londra, in particolare, trovi diverse scuole valide come il David Game College, la Edwards Language School, la TELC UK, la The London School of English, la St George International, la EC London 30+ e la St Giles International.

Noi di Sprachcaffe vogliamo aiutarti nella scelta della scuola giusta per il tuo corso d'inglese, e lo facciamo offrendoti varie opzioni per il viaggio. Unisciti ai tanti studenti internazionali che ogni anno scelgono di recarsi a Londra per migliorare le competenze linguistiche. Approfitta delle offerte che trovi qui su Sprachcaffe per iniziare un percorso educativo e divertente, per apprendere nuove parole ed espressioni e per visitare i musei, per chiacchierare con i nuovi compagni di classe e per girovagare per la città. Quindi cosa stai aspettando? Se vuoi conoscere il college che fa al caso tuo scrivici utilizzando questo modulo di contatto e ti risponderemo al più presto!

Buon compleanno in tutte le lingue del mondo

Leggi questa lista se vuoi sapere come si dice buon compleanno in tutte le lingue del mondo. Memorizza la frase nella lingua che preferisci, e dai un'occhiata al paragrafo successivo per sapere come si pronuncia.

Afrikaans - gelukkige verjaarsdag

Albanese - Gëzuar ditëlindjen

Amarico - መልካም ልደት

Arabo - عيد ميلاد سعيد

Armeno - Ծնունդդ շնորհավոր

Assamese - জন্মদিনৰ ওলগ জনালোঁ

Aymara - aski mara phuqhawi

Azero - Ad günün mübarək

Bambara - sanbε sanbε

Basco - Zorionak

Bengalese - শুভ জন্মদিন

Bhojpuri - जन्म दिन के शुभ कामना

Bielorusso - З Днём Нараджэння

Birmano - ပျော်ရွင်ဖွယ်ရာမွေးနေ့

Bosniaco - sretan rođendan

Bulgaro - Честит Рожден ден

Catalano - feliç aniversari

Ceco - Všechno nejlepší k narozeninám

Chichewa - tsiku labwino lobadwa

Chirghiso - туулган күнүң менен

Cinese (semplificato) - 生日快乐

Cinese (tradizionale) - 生日快樂

Coreano - 생일 축하 해요

Corso - felice anniversariu

Creolo haitiano - bòn fèt

Croato - sretan rođendan

Curdo (kurmanji) - rojbûna te pîroz be

Curdo (sorani) - یادی لەدایک بوونت پیرۆز بێت

Danese - Tillykke med fødselsdagen

Dhivehi - އުފާވެރި އުފަންދުވަހެއް

Dogri - सालगिरह् मबारक

Ebraico - יום הולדת שמח

Esperanto - Feliĉan naskiĝtagon

Estone - palju õnne sünnipäevaks

Ewe - dzigbe zã nyuie na wò

Filippino - Maligayang kaarawan

Finlandese - hyvää syntymäpäivää

Francese - Bon anniversaire

Frisone - lokkige jierdei

Gaelico scozzese - co-là-breith math

Galiziano - feliz Aniversario

Gallese - penblwydd hapus

Georgiano - გილოცავ დაბადების დღეს

Giapponese - お誕生日おめでとう

Giavanese - Sugeng tanggap warsa

Greco - χαρούμενα γενέθλια

Guarani - vy'apavẽ

Gujarati - જન્મદિવસ ની શુભકામના

Hausa - barka da ranar haihuwa

Hawaiano - hauʻoli lā hānau

Hindi - जन्मदिन की शुभकामनाएं

Hmong - zoo siab hnub yug

Igbo - ezi ncheta ọmụmụ

Ilocano - naragsak a panagkasangay

Indonesiano - Selamat ulang tahun

Inglese - happy birthday

Irlandese - lá breithe shona duit

Islandese - til hamingju með afmælið

Italiano - buon compleanno

Kannada - ಬೂನ್ ಕಂಪ್ಲೀನ್ನೊ

Kazako - бұл толық емес

Khmer - រីករាយ​ថ្ងៃ​កំណើត

Kinyarwanda - Isabukuru nziza

Konkani - जल्मदिसाची परबी

Krio - api batde

Lao - ສຸກ​ສັນ​ວັນ​ເກີດ

Lettone - daudz laimes dzimšanas dienā

Lingala - mbotama elamu

Lituano - su gimtadieniu

Luganda - amazaalibwa amalungi

Lussemburghese - Alles Guddes fir däi Gebuertsdag

Macedone - среќен роденден

Maithili - जन्मदिनक शुभकामना

Malayalam - ജന്മദിനാശംസകൾ

Malese - selamat Hari lahir

Malgascio - tratry ny tsingerintaona nahaterahana

Maltese - għeluq sninu

Māori - hari huritau

Marathi - वाढदिवसाच्या हार्दिक शुभेच्छा

Mizo - piancham Chibai

Mongolo - Төрсөн өдрийн мэнд

Nepalese - जन्मदिनको शुभकामना

Norvegese - Gratulerer med dagen

Odia (oriya) - ଜନ୍ମଦିନର ଅଭିନନ୍ଦନ

Olandese - van harte gefeliciteerd

Oromo - baga guyyaa dhaloota kee geesse

Pashto - کلیزه دی نیکمرغه

Persiano - تولدت مبارک

Polacco - Wszystkiego najlepszego z okazji urodzin

Portoghese - feliz Aniversário

Punjabi - ਜਨਮਦਿਨ ਮੁਬਾਰਕ

Quechua - punchawniykipi kusikuni

Rumeno - la multi ani

Russo - С днем ​​рождения

Samoano - manuia asofanau

Sanscrito - शुभं जन्मदिनम्‌

Sepedi - matswalo a mabotse

Serbo - срећан рођендан

Sesotho - letsatsi le monate la tsoalo

Shona - bhavhadhe rinofadza

Sindhi - جنم ڏينهن مبارڪ

Singalese - සුබ උපන් දිනයක්

Slovacco - šťastné narodeniny

Sloveno - vse najboljše

Somalo - dhalasho Wacan

Spagnolo - feliz cumpleaños

Sundanese - Wilujeung tepang taun

Svedese - Grattis på födelsedagen

Swahili - furaha ya kuzaliwa

Tagico - зодрӯз муборак

Tamil - பிறந்தநாள் வாழ்த்துக்கள்

Tataro - Туган көн белән

Tedesco - Alles Gute zum Geburtstag

Telugu - పుట్టినరోజు శుభాకాంక్షలు

Thai - สุขสันต์วันเกิด

Tigrino - እንኳዕ ተወለድካ

Tsonga - siku lerinene ro velekiwa

Turco - doğum günün kutlu olsun

Turcomanno - Doglan günüň bilen

Ucraino - З Днем Народження

Uiguro - تۇغۇلغان كۈنىڭىزگە مۇبارەك

Ungherese - boldog születésnapot

Urdu - سالگرہ مبارک

Uzbeco - Tug'ilgan kuning bilan

Vietnamita - chúc mừng sinh nhật

Xhosa - ndikunqwenelela usuku lokuzalwa

Yiddish - גליקלעך דיין געבורסטאָג

Yoruba - o ku ojo ibi

Zulu - Usuku olumnandi lokuzalwa

Corsi di lingua OnLine

Impara le lingue straniere in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Scopri i corsi online

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

Pace in tutte le lingue

Leggi qui di seguito e impara a scrivere la parola pace in tutte le lingue del mondo.

Afrikaans - vrede

Albanese - paqen

Amarico - ሰላም

Arabo - سلام

Armeno - խաղաղություն

Assamese - শান্তি

Aymara - ch'ujtawi

Azero - sülh

Bambara - hɛrɛ

Basco - bakea

Bengalese - শান্তি

Bhojpuri - शांति

Bielorusso - свет

Birmano - ငြိမ်းချမ်းရေး

Bosniaco - mir

Bulgaro - мир

Catalano - pau

Cebuano - kalinaw

Ceco - mír

Chichewa - mtendere

Chirghiso - тынчтык

Cinese (semplificato) - 和平

Cinese (tradizionale) - 和平

Coreano - 평화

Corso - pace

Creolo haitiano - lapè

Croato - mir

Curdo (kurmanji) - aşîtî

Curdo (sorani) - ئاشتی

Danese - fred

Dhivehi - އަމާންކަން

Dogri - रमान

Ebraico - שָׁלוֹם

Esperanto - pacon

Estone - rahu

Ewe - ŋutifafa

Filippino - kapayapaan

Finlandese - rauhaa

Francese - paix

Frisone - frede

Gaelico scozzese - sìth

Galiziano - paz

Gallese - heddwch

Georgiano - მშვიდობა

Giapponese - 平和

Giavanese - tentrem

Greco - ειρήνη

Guarani - py'aguapy

Gujarati - શાંતિ

Hausa - zaman lafiya

Hawaiano - maluhia

Hindi - शांति

Hmong - kev thaj yeeb

Igbo - udo

Ilocano - kapia

Indonesiano - perdamaian

Inglese - peace

Irlandese - síocháin

Islandese - friður

Italiano - pace

Kannada - ಶಾಂತಿ

Kazako - бейбітшілік

Khmer - សន្តិភាព

Kinyarwanda - amahoro

Konkani - शांती

Krio - pis

Lao - ສັນຕິພາບ

Lettone - miers

Lingala - kimya

Lituano - ramybė

Luganda - emirembe

Lussemburghese - Fridden

Macedone - мир

Maithili - शांति

Malayalam - സമാധാനം

Malese - kedamaian

Malgascio - fandriampahalemana

Maltese - paċi

Māori - te rangimarie

Marathi - शांतता

Mizo - remna

Mongolo - амар амгалан

Nepalese - शान्ति

Norvegese - fred

Odia (oriya) - ଶାନ୍ତି

Olandese - vrede

Oromo - nagaa

Pashto - سوله

Persiano - صلح

Polacco - pokój

Portoghese - Paz

Punjabi - ਸ਼ਾਂਤੀ

Quechua - wakin

Rumeno - pace

Russo - мир

Samoano - filemu

Sanscrito - शान्तिः

Sepedi - khutšo

Serbo - мир

Sesotho - kgotso

Shona - rugare

Sindhi - امن

Singalese - සාම

Slovacco - mier

Sloveno - mir

Somalo - nabad

Spagnolo - paz

Sundanese - karapihan

Svedese - fred

Swahili - amani

Tagico - сулх

Tamil - சமாதானம்

Tataro - тынычлык

Tedesco - Frieden

Telugu - శాంతి

Thai - ความสงบ

Tigrino - ሰላም

Tsonga - ntshamiseko

Turco - Barış

Turcomanno - parahatçylyk

Ucraino - мир

Uiguro - تىنچلىق

Ungherese - béke

Urdu - امن

Uzbeco - tinchlik

Vietnamita - hòa bình

Xhosa - uxolo

Yiddish - שלום

Yoruba - alafia

Zulu - ukuthula

Come si pronuncia ciao in tutte le lingue del mondo

A volte ciò che si scrive non corrisponde a come si pronuncia, e questo è valido sia per il nostro alfabeto che per gli altri alfabeti utilizzati nel mondo. Per noi italiani alcune parole potrebbero essere più difficili da pronunciare rispetto ad altre, soprattutto se non conosciamo i caratteri che la compongono. È il caso del giapponese o del cinese, per esempio, ma anche di lingue europee come il bulgaro, il greco e il russo. Qui sotto puoi trovare la pronuncia della parola ciao in tutte le lingue che usano un alfabeto diverso dal nostro, in modo tale da facilitare le interazioni con le persone provenienti da ogni parte del globo.

Amarico - hayi

Arabo - as-salāmu ʿalaykum

Armeno - Voghju՜yn

Bengalese - Hyālō

Bielorusso - pryvitannie

Birmano - hine

Bulgaro - zdrasti

Chirghiso - salam

Cinese (semplificato) - Nǐ hǎo

Cinese (tradizionale) - Nǐ hǎo

Coreano - annyeonghaseyo

Dhivehi - assalaam 'alaikum

Georgiano - gamarjoba

Giapponese - Yā

Greco - geia

Gujarati - Hāya

Hindi - namaste

Kannada - Namaste

Kazako - sälem

Khmer - suostei

Lao - sabaidi

Macedone - zdravo

Malayalam - hāy

Marathi - Hāya

Mongolo - sain uu

Nepalese - Namastē

Punjabi - Hailō

Russo - Privet

Serbo - Zdravo

Singalese - hāyi

Tagico - salom

Tamil - Vaṇakkam

Telugu - Hāy

Thai - S̄wạs̄dī

Ucraino - Pryvit

Yiddish - hi

Come si dice grazie in tutte le lingue

Con noi di Sprachcaffe puoi raggiungere alti livelli linguistici partendo per varie destinazioni e frequentando i corsi nelle nostre scuole di lingua in giro per il mondo. Se devi partire per un viaggio a breve, tuttavia, ti basterà conoscere le basi della lingua del posto in cui ti stai recando, come i saluti e i ringraziamenti. Vuoi imparare a dire grazie in tutte le lingue del mondo, in modo da non avere mai problemi all'estero? Trova qui sotto la lingua che ti interessa!

Afrikaans - Dankie

Albanese - faleminderit

Amarico - አመሰግናለሁ

Arabo - اشكرك

Armeno - շնորհակալություն

Assamese - ধন্যবাদ

Aymara - pay suma

Azero - çox sağ ol

Bambara - a' ni cɛ

Basco - eskerrik asko

Bengalese - ধন্যবাদ

Bhojpuri - धन्यबाद

Bielorusso - Дзякуй

Birmano - ကျေးဇူးတင်ပါသည်

Bosniaco - hvala ti

Bulgaro - Благодаря ти

Catalano - gràcies

Cebuano - salamat

Ceco - Děkuju

Chichewa - Zikomo

Chirghiso - рахмат

Cinese (semplificato) - 谢谢你

Cinese (tradizionale) - 謝謝你

Coreano - 감사합니다

Corso - grazie

Creolo haitiano - mèsi

Croato - Hvala vam

Curdo (kurmanji) - spas dikim

Curdo (sorani) - سوپاس

Danese - tak skal du have

Dhivehi - ޝުކުރިއްޔާ

Dogri - थुआढ़ा धन्नवाद

Ebraico - תודה

Esperanto - Dankon

Estone - aitäh

Ewe - akpe na wò

Filippino - Salamat

Finlandese - Kiitos

Francese - Merci

Frisone - tanke

Gaelico scozzese - tapadh leat

Galiziano - grazas

Gallese - Diolch

Georgiano - გმადლობთ

Giapponese - ありがとうございます

Giavanese - matur nuwun

Greco - σας ευχαριστώ

Guarani - aguyje

Gujarati - આભાર

Hausa - na gode

Hawaiano - mahalo iā ʻoe

Hindi - धन्यवाद

Hmong - ua tsaug

Igbo - Daalụ

Ilocano - aagyaman

Indonesiano - terima kasih

Inglese - thank you

Irlandese - go raibh maith agat

Islandese - Þakka þér fyrir

Italiano - grazie

Kannada - ಧನ್ಯವಾದಗಳು

Kazako - рақмет сізге

Khmer - សូមអរគុណ

Kinyarwanda - murakoze

Konkani - तुका देव बरें करूं

Krio - tɛnki

Lao - ຂອບ​ໃຈ

Lettone - Paldies

Lingala - matondi

Lituano - Ačiū

Luganda - weebale

Lussemburghese - merci

Macedone - Ви благодарам

Maithili - अहां कें धन्यवाद

Malayalam - നന്ദി

Malese - terima kasih

Malgascio - Misaotra anao

Maltese - Grazzi

Māori - whakawhetai koe

Marathi - धन्यवाद

Mizo - ka lawm e

Mongolo - баярлалаа

Nepalese - धन्यवाद

Norvegese - Takk skal du ha

Odia (oriya) - ଧନ୍ୟବାଦ

Olandese - bedankt

Oromo - galatoomaa

Pashto - له تاسو مننه

Persiano - متشکرم

Polacco - Dziękuję Ci

Portoghese - obrigada

Punjabi - ਤੁਹਾਡਾ ਧੰਨਵਾਦ

Quechua - riqsikuyki

Rumeno - mulțumesc

Russo - Спасибо

Samoano - fa'afetai

Sanscrito - धन्यवाद

Sepedi - ke a leboga

Serbo - Хвала вам

Sesotho - kea leboha

Shona - wazviita

Sindhi - تنهنجي مهرباني

Singalese - ඔයාට ස්තූතියි

Slovacco - Ďakujem

Sloveno - Hvala vam

Somalo - mahadsanid

Spagnolo - gracias

Sundanese - hatur nuhun

Svedese - tack

Swahili - Asante

Tagico - сипос

Tamil - நன்றி

Tataro - рәхмәт

Tedesco - danke schön

Telugu - ధన్యవాదాలు

Thai - ขอบคุณ

Tigrino - የቕንየለይ

Tsonga - inkomu

Turco - teşekkür ederim

Turcomanno - sagbol

Ucraino - Дякую тобі

Uiguro - رەھمەت سىزگە

Ungherese - köszönöm

Urdu - شکریہ

Uzbeco - rahmat

Vietnamita - cảm ơn

Xhosa - enkosi

Yiddish - אדאנק

Yoruba - e dupe

Zulu - Ngiyabonga

Quali sono gli avverbi di tempo in inglese? Spiegazione e traduzione

Per distinguere meglio gli avverbi di tempo inglesi e imparare a riconoscerli e usarli nel modo corretto, li possiamo dividere in diverse categorie. A seconda del tipo di informazione che ci danno, infatti, possiamo trovare avverbi di tempo che indicano:

  • Quando è avvenuta un'azione
  • La durata dell'azione descritta dal verbo
  • La frequenza con cui quell'azione è accaduta o accade, a seconda del tempo verbale in cui ci troviamo

Gli avverbi di tempo che indicano il quando sono:

  • today = oggi
  • tomorrow = domani
  • yesterday = ieri
  • now = ora
  • before = prima
  • after = dopo
  • later = dopo, più tardi rispetto al momento dell'azione
  • next week/month/year = settimana prossima, il mese prossimo, l'anno prossimo
  • last year = l'anno scorso
  • during = durante
  • the next day = il giorno dopo
  • in the morning/afternoon/evening = di mattina, di pomeriggio o di sera
  • as the same time as = allo stesso tempo di
  • by and by = prima o poi
  • yesterday morning/afternoon/evening = ieri mattina, ieri pomeriggio o ieri sera
  • last week = settimana scorsa

Gli avverbi di tempo in inglese che indicano la frequenza con cui avveniva un'azione nel passato, o avviene nel presente sono molti. In questa categoria troviamo la maggior parte degli avverbi di tempo con il suffisso-ly, ovvero quelli che abbiamo visto prima, ma ne esistono anche molti altri. Ecco i più frequenti:

  • usually = di solito, solitamente
  • generally = generalmente
  • often = spesso
  • never = mai
  • ever = mai
  • continuously = continuamente
  • always = sempre
  • forever = per sempre
  • rarely = raramente
  • seldom = raramente, qualche volta
  • sometimes = ogni tanto, a volte
  • eight times = otto volte
  • five days a week = cinque giorni a settimana
  • two hours a day = due ore al giorno
  • once a year = una volta all'anno
  • twice a day = due volte al giorno

Gli avverbi di tempo che indicano la durata con la quale avviene un'azione sono costituiti principalmente dalle due preposizioni for e since.
For viene utilizzata per indicare effettivamente per quanto tempo è durata un'azione, mentre since si usa per indicare il punto preciso nel tempo in cui quell'azione è iniziata o si è conclusa. Entrambi si traducono come "da", e possono quindi riferirsi allo stesso evento, ma parlandone da un punto di di vista differente:

  • For seven years = da sette anni
  • Since 2016 = dal 2016

Infine, sempre per indicare la durata possiamo trovare espressioni come all day, all night e così via.

Verbi riflessivi: quali sono?

Passiamo ora ad analizzare i verbi riflessivi in tedesco: quali sono? Molto banalmente, sono verbi riflessivi tutti quei predicati che vengono accompagnati da un pronome riflessivo per riflettere l'azione nei confronti del soggetto che la sta compiendo verso se stesso.

Sul dizionario è facile riconoscerli, perché si trovano sempre all'infinito preceduti da sich.

  • Sich beeilen = sbrigarsi
  • Sich anzeigen = vestirsi
  • Sich irren = sbagliarsi
  • Sich entscheiden = decidersi
  • Sich verlaufen = perdersi

Attenzione a non dare per scontato che tutti i verbi riflessivi in tedesco lo siano anche in italiano, e tradurre quindi direttamente dalla nostra lingua secondo la regola appena vista. In realtà, non è così raro che un verbo non sia riflessivo in tedesco quando invece in italiano lo è. Qualche esempio:

  • heißen = chiamarsi. In italiano è riflessivo, mentre in tedesco no.
  • aufstehen = alzarsi. Anche in questo caso saremmo portati a "riflessivizzarlo", ma in tedesco sarebbe sbagliato.
  • einschlafen = addormentarsi. Da notare, inoltre, che si tratta di un perfetto esempio di verbo separabile in tedesco.

Possiamo dividerli in due categorie:

  • i verbi riflessivi veri, (puri) ovvero quelli che nascono proprio come riflessivi e, se togliessimo il pronome dalla loro coniugazione, vorrebbero dire tutt'altro o suonerebbero totalmente privi di senso.

    Esempi:
    sich beileen = sbrigarsi

sich erholen = rilassarsi
sich langweilen = annoiarsi

sich waschen = lavarsi
sich schämen = vergognarsi

  • i verbi riflessivi falsi, (apparenti) ovvero tutti quelli che generalmente non sono riflessivi e non hanno il pronome, ma aggiungendolo lo possono diventare per rispondere a esigenze comunicative specifiche.

    Esempi:
    duschen = lavare, come per esempio "lavare il cane"
    Abbinato a un pronome riflessivo, può assumere il significato riflessivo di "lavarsi", come nella frase: Ich duschemeineHaare (io mi lavo i capelli)

putzen = pulire, come per esempio "pulire la cucina".
Abbinato a un pronome riflessivo tedesco, però, può assumere il significato riflessivo di pulirsi/lavarsi, come nella frase: Ich putzemeineZähne (io mi lavo i denti)

abtrocknen = asciugare, come per esempio "asciugare il piatto.
Abbinato a un pronome riflessivo, può assumere il significato riflessivo di "asciugarsi", come nella frase: Ich trocknemirdie Haare ab (io mi asciugo i capelli)

Una categoria a parte è costituita dai verbi reciproci, che affiancano i verbi riflessivi per aggiungervi il significato di "a vicenda", "reciprocamente". È per questa ragione che i verbi reciproci vengono utilizzati solo al plurale.

Esempio:

sich kennen = conoscersi (a vicenda).
Ich glaube, wir kennen uns. = noi ci conosciamo a vicenda.

sich sehnen = guardarsi, vedersi l'un l'altro

Wir sehen uns. = noi ci guardiamo l'un l'altro

Dove vuoi andare?

Scegli una delle nostre destinazioni per imaprare l'inglese divertendoti!

Scopri qui dove

La preposizione avec

La preposizione semplice avec traduce il nostro "con", e serve dunque a introdurre gli stessi complementi che introduce in italiano: compagnia, mezzo e modo.

Vediamo qualche esempio di utilizzo:

  • Complemento di compagnia
    J'ai vu Marie avec Julie hier soir. = Ho visto Marie con Julie ieri sera.
    Avec toi, tout est plus amusant. = Con te tutto è più divertente.
    Viens avec nous! = Vieni insieme a noi!
  • Complemento di mezzo
    J'ai cassé la noix de coco avec le marteau. = Ho rotto la noce di cocco con il martello.
    Avec un peu de chance, nous le ferons. = Con un po' di fortuna ce la faremo.
  • Complemento di modo
    C'est avec plaisir que je vous rejoins pour un café. = È con piacere che mi unisco a lei per un caffè.

Il l'a répété avec insistance. = Lo ha ripetuto con insistenza.

Avec persévérance, vous pouvez atteindre n'importe quel objectif. = Con costanza puoi raggiungere ogni obiettivo.

Anche in questo caso, ci sono alcune differenze di traduzione a cui badare. Quando parliamo di mezzi, intesi come mezzi di trasporto, dove noi utilizziamo il "con" in francese si adoperano altre preposizioni:

con l'aereo = par avion

Anche quando parliamo di condizioni meteorologiche non utilizziamo avec:

con questo tempo = par ce temps

Probabilmente ti suonerà molto strano, ma quando vogliamo dire con + una parte del corpo, in francese non utilizziamo avec bensì de:

con i miei occhi = de mes yeux

con le mie mani = de mes mains

La lingua parlata in Olanda è molto simile alla lingua parlata a Bruxelles, chiamata spesso olandese belga. Esistono naturalmente delle differenze, che riguardano in particolar modo la pronuncia, il vocabolario e i modi di dire legati al territorio e alla cultura del posto, ma niente che impedisca la comprensione tra un belga e un olandese durante una conversazione. Possiamo paragonare il livello di differenza linguistica a quella che c'è tra lo spagnolo di Madrid e lo spagnolo come si parla a Cuba, per intenderci.

Inoltre, a Bruxelles la lingua olandese è quella più utilizzata per la comunicazione con le autorità comunali e riguardo ai risultati elettorali dei partiti che hanno come lingua madre l'olandese.

Francese

A Bruxelles la lingua francese è la seconda ufficiale insieme all'olandese, e corrisponde anche alla seconda più parlata. La comunità francese del Belgio si concentra, infatti, prevalentemente nella regione meridionale della Vallonia e proprio nella capitale Bruxelles, che si rivela essere anche il luogo ideale per mettere in pratica le proprie competenze linguistiche. Studiare francese a Parigi ti tornerà utile se vorrai trasferirti in Belgio, perché il francese che si parla qui è pressoché identico a quello parlato in Francia, ma anche alla lingua che si parla in Tunisia. Certo, cambia un po' nella pronuncia e nei modi di dire, che sono sempre strettamente legati alla cultura di un Paese, ma conoscere il francese standard è un requisito linguistico più che sufficiente per imparare a relazionarsi con Bruxelles e con le persone che ci vivono, entrare nella comunità e sentirsi finalmente a casa anche in un luogo straniero.

In tutto il Belgio, il francese è utilizzato come prima lingua dal 40% della popolazione, che corrisponde a circa 4,5 milioni di persone: quasi metà del Paese intero lo utilizza come prima lingua, mentre la maggior parte dei restanti lo conoscono e lo adoperano come seconda.

Coniugazione del verbo avere in francese e utilizzo: avoir

Passiamo adesso al verbo avere francese, che corrisponde al verbo avoir e ai suoi utilizzi. Quando viene utilizzato come verbo principale in una frase, il verbo avoir assume diversi significati. Per l'esattezza, possiamo utilizzarlo per:

  • Indicare il possesso dell'oggetto a cui si riferisce.
    J'ai rendez-vous chez le dentiste. = Ho un appuntamento dal dentista.
  • Indicare particolari fisici di un soggetto.
    Elle a de longs cheveux auburn. = Lei ha lunghi capelli ramati.
  • Indicare l'età del soggetto a cui si riferisce il verbo.
    Nous avons 50 ans ensemble. = Abbiamo cinquant'anni in due.

Vediamo adesso la sua coniugazione nei tempi semplici del modo indicativo:

indicativo

persona

presente

imperfetto

passato semplice

futuro semplice

Je

ai

avais

eus

aurai

Tu

as

avais

eus

auras

Il / Elle

a

avait

eut

aura

Nous

avons

avions

eûmes

aurons

Vous

avez

aviez

eûtes

aurez

Ils / Elles

ont

avaient

eurent

auront

Come puoi notare, entrambe le coniugazioni di verbo essere e avere in francese presentano delle irregolarità, perciò l'unico modo per saperli bene è impararli a memoria. Guarda questi esempi per iniziare a riconoscerli all'interno di una frase:

  • J'ai un nouveau pull aujourd'hui. = Ho un maglione nuovo oggi.
  • Nous avions un chien quand nous étions petits. = Avevamo un cane quando eravamo piccoli.
  • Si nous avons de la chance, il fera beau demain. = Se avremo fortuna, domani ci sarà il sole.
  • Tu n'eus aucun respect pour nous ce jour-là. = Non avesti alcun rispetto per noi quel giorno.
  • Cette maison aura mille marches après les travaux. = Questa casa avrà mille gradini dopo i lavori.
  • Maria et Carlo ont un fils de trois ans. = Maria e Carlo hanno un figlio di tre anni.
  • Quand nous irons en Amérique, j'aurai déjà 30 ans. = Quando andremo in America avrò già trent'anni.
  • Tu avais peur du noir quand tu étais enfant. = Avevi paura del buio da bambino.

Cosa aspetti a partire?

Configura la tua vacanza studio: scegli il periodo, la durata del corso e la tua sistemazione! Con pochi click fai il tuo

PREVENTIVO

Dove vuoi andare?

Scegli una delle nostre destinazioni per imaprare il tedesco divertendoti!

Scopri qui dove

Vuoi partire per una vacanza studio?

Scegli una delle nostre destinazioni per imaprare divertendoti!

Scopri qui dove

Twenty-Two - la discoteca a Malta più alta!

Sì, perché il Twenty-Two vanta una posizione esclusiva all'ultimo piano del più alto grattacielo di Malta, il Portomaso Business Tower. C'è chi balla sotto le stelle e chi quasi le raggiunge, ed è questo che proverai all'interno di questo incredibile locale.

Eleganza e modernità si combinano insieme, creando un ambiente accogliente ma al tempo stesso sofisticato ed esclusivo. Se durante i giorni della settimana può sembrare un locale tranquillo, elegante e chill, nel quale sorseggiare amabilmente del vino, nel week-end si trasforma diventando uno dei locali notturni più amati di Malta.
Si tratta di una discoteca di altissimo livello, e non solo perché si trova al ventiduesimo piano: la musica e gli eventi offerti sono di raffinata qualità, così come l'arredo e i cocktail.


Proprio per queste sue caratteristiche, ti consigliamo innanzitutto di prenotare in anticipo, e poi di informarti sul dress code perché l'abbigliamento elegante è richiesto esplicitamente.

Anche se è aperto a tutti, poi, a differenza delle altre discoteche di Malta, il Twenty-Two attira persone di età leggermente superiore. Difficile trovare 18enni sulle sue piste, ma più tra i 25 e i 40 anni. Questo anche perché la musica proposta è spesso improntata sullo stile degli anni '80 e dei '90.

Mellieha - a due passi dalle spiagge più belle

Per esempio nella località di Mellieha, una delle più amate per l'estate. È qui, infatti, che si trovano alcune delle spiagge più belle di tutta l'isola di Malta, come la Golden Beach, la cui sabbia dorata la fa somigliare a un deserto (ma a picco sul mare), oppure la Ghajn Tuffieha Bay, da molti considerata la più bella spiaggia di Malta in assoluto. Incastonata in una scogliera e raggiungibile con una breve scalinata, offre un panorama suggestivo e un ambiente riparato, intimo e impagabile.

Mellieha è quindi la località dove conviene alloggiare a Malta se si cerca relax in spiaggia, sole e mare, ma rappresenta anche un buon punto di partenza per raggiungere le altre città di Malta e un centro ben servito di qualunque comfort utile, dai supermercati ai locali. Oltretutto, possiamo anche parlare di convenienza vera e propria: tra le zone di Malta, infatti, Mellieha è una delle più economiche in cui alloggiare.

Fai una vacanza studio a Malta!!

Scopri questa splendida isola del Mediterraneo e impara l'inglese divertendoti!

Vedi le nostre proposte per Malta

Giorno 3: escursione a Comino

Ricordiamo che Malta non è soltanto un'isola, ma un arcipelago composto da tre isole: Malta, Gozo e Comino. Volendo, in uno stesso giorno puoi riuscire anche a visitarle entrambe, ma se il tempo stringe e ti trovi costretto a scegliere, ti consigliamo di preferire l'escursione a Comino. Questo perché è qui che si trova una delle perle preziose dell'arcipelago maltese, una destinazione che da sola vale tutto il viaggio: la Blue Lagoon.

Con le sue acque turchesi, la sabbia bianca e fine e un'esplosione di natura a circondare il tutto, la Laguna Blu è un vero e proprio paradiso terrestre in grado di lasciare chiunque senza parole dallo stupore.

Niente di meglio per concludere il viaggio in bellezza di una gita a Comino, dunque, magari con tanto di passeggiata verso la Torre. Per raggiungerla farai una breve passeggiata (circa 15 minuti) panoramica costeggiando il mare e, se trovi una bandiera sulla cima, significa che puoi anche entrare e accedere al tetto. Da lassù la vista sul mare e sull'arcipelago è davvero meravigliosa.

Direttamente da qua, se avanza tempo, puoi raggiungere l'isola di Gozo, anch'essa teatro di numerose scene de Il Trono di Spade a causa dei suoi panorami suggestivi e dal sapore antico. Camminare per La Cittadella e per la città vecchia di Victoria ti farà sentire come catapultato in un passato lontano e lontano, con le anziane sedute fuori dai palazzi a cucire merletti ed enormi edifici in arenarie con le persiane colorate.

Lingua creola di San Andrés e Providencia

Oltre allo Stato vero e proprio, la Colombia vanta anche numerose isole, abitate e non. Due di queste isole presentano una particolarità linguistica, ovvero una seconda lingua ufficiale. Stiamo parlando di San Andrés e Providencia, sulle quali nel tempo si è sviluppata una lingua conosciuta come la lingua creola di San Andrés. Viene parlata dai nativi Raizal, e ha la caratteristica di basarsi sull'inglese, a differenza di quanto accadeva per la lingua creola parlata a Cuba, che invece si basa sull'inglese.

Questo fa sì che anche l'inglese stesso sia una lingua parlata in Colombia, perlomeno in questa zona del suo arcipelago, nonostante non venga riconosciuto come lingua ufficiale.

Reverso Context: tra i migliori traduttori online

Quando segui un corso di lingua e hai bisogno di un traduttore online, ben presto ti rendi conto dei limiti che ha il tool di Google. Se traduci una singola parola ti dà anche qualche consiglio su sinonimi e altri significati, certo, ma manca qualcosa di importantissimo: il contesto.

Ecco che, tra i migliori traduttori online gratis che puoi trovare, c'è sicuramente Reverso Context. Il suo funzionamento è simile a quello di prima, intuitivo e immediato. La differenza sostanziale è che, qualsiasi parola, modo di dire o locuzione tu gli chieda di tradurre, la inserirà in un contesto. I risultati che otterrai saranno diverse frasi in cui quella parola è presente, in modo che tu possa comprendere appieno ogni sua sfumatura di significato. Prendendo per esempio l'espressione "ho perso la testa" e volendola tradurre in spagnolo, letteralmente sarebbe "perdí la cabeza". Che, per fortuna, anche in spagnolo ha senso. Ma per darti ulteriore contesto lo inserisce in una frase come: "Cuando vi lo que hicieron, perdí la cabeza."

Oltretutto, Reverso Context offre diverse traduzioni di una stessa frase/espressione, così da poter scegliere quella più adatta al contesto di riferimento. Nel nostro esempio "mevolví loco", "perdí el control", "perdí la razón", "me asusté" e così via.

Anche qui hai la possibilità di ascoltare la traduzione parlata, in modo da capirne la pronuncia.

Tra le pecche di questo traduttore on line vi è la scarsa quantità di lingue disponibili: sono venticinque, e oltre alle più diffuse troviamo anche il turco, il coreano, l'ucraino e la lingua hindi.

Giorno 2

Il secondo giorno comincia con una visita ad un'altra meraviglia regalataci da Gaudí: CasaBatlló. Prendi la metro L2 e fermati a Passeig de Gràcia per raggiungerla comodamente e lasciati incantare dalla sua stravaganza: già da fuori ti farà impazzire con la sua facciata eccentrica e bizzarra. E dentro è ancora meglio, per questo non puoi esimerti dal visitare una delle sette meraviglie di Barcellona! La permanenza prevista è di circa 2 ore, senza contare la lunga fila che ti aspetta per entrare.

Appena esci prenditi un po' di tempo per pranzare e poi dirigiti verso l'ennesima opera di Antonio Gaudí simbolo di Barcellona: Parc Güell. Parliamo di un altro patrimonio dell'UNESCO, oltre che di una tappa imperdibile: il Parc Güell è un vero e proprio giardino-città, colorato e stravagante come le altre opere dell'architetto spagnolo più rivoluzionario di sempre. Prenditi tutto il pomeriggio per passeggiare tra le vie di questo giardino incantato e per visitare i vari musei che si trovano all'interno, come Casa del Guarda e Casa-Museu Gaudí.

Piccolo consiglio: salendo sull'escalinata del drac avrai una meravigliosa vista su Barcellona, perfetta per fare foto indimenticabili.

Concludi poi la serata al Barrio Gotico per assaporare un po' della tipica movida spagnola, tra club e locali.

Giorno 3

Il terzo e ultimo giorno non può cominciare che dalla Plaça de Catalunya, uno dei punti più vivi della città. Ti sembrerà strano leggere una semplice piazza tra le cose da vedere a Barcellona, ma questo è perché non stiamo parlando di una semplice piazza! Questo è il cuore pulsante della città, un punto di incontro circondato di verde e di locali, tra cui molti storici: il luogo perfetto per l'ultima indimenticabile colazione.

Con una passeggiata di quindici minuti arrivi poi al Museo Picasso, tra i più visitati di Barcellona: qui troverai quasi 4.000 opere del grande artista malagueño! E se un giorno vorrai scoprire ancora di più su di lui, potrai partire con noi per una vacanza studio a Malaga e visitare anche la sua casa natale.

La visita dura almeno un'ora e mezza, e se sei un grande appassionato puoi optare per il tour guidato per saperne di più.

A questo punto il tempo che resta a disposizione è davvero poco, e ti servirà per preparare le tue cose e recarti in aeroporto per tornare a casa. Le cose da vedere a Barcellona in 3 giorni le hai viste tutte, ma se avessi più tempo? Ecco cosa manca!

Coniugazione verbo ir spagnolo: tempi semplici

Passiamo adesso ad analizzare la coniugazione del verbo ir spagnolo, iniziando con i tempi semplici dei modi più utilizzati: indicativo, congiuntivo e condizionale.

Indicativo

Abbiamo già visto il presente, perciò passiamo ai tempi che mancano:

persona

pretérito imperfecto (imperfetto)

Yo

iba

Tú

ibas

Él / Ella

ibas

Nosotros

íbamos

Vosotros

ibais

Ellos / Ellas

iban

Qui possiamo notare una ritrazione dell'accento, che cade sempre sulla "i" iniziale, anche nella prima persona plurale íbamos.

persona

pretérito (passato remoto)

Yo

fui

Tú

fuiste

Él / Ella

fue

Nosotros

fuimos

Vosotros

fuisteis

Ellos / Ellas

fueron

Il passato remoto del verbo ir spagnolo è irregolare come in italiano, e anche nella traduzione i due verbi si somigliano molto. In spagnolo risulta però più utilizzato, mentre in italiano viene spesso sostituito dal passato prossimo anche quando si tratta di tempi lontani.

persona

futuro simple (futuro)

Yo

iré

Tú

irás

Él / Ella

irá

Nosotros

iremos

Vosotros

iréis

Ellos / Ellas

irán

Le forme composte invece:

persona

pretérito perfecto (passato prossimo)

pretérito pluscuamperfecto (trapassato prossimo)

Futuro anterior (futuro anteriore)

Yo

he ido

había ido

habré ido

Tú

has ido

habías ido

habrás ido

Él / Ella

ha ido

había ido

habrá ido

Nosotros

hemos ido

habíamos ido

habremos ido

Vosotros

habéis ido

habíais ido

habréis ido

Ellos / Ellas

han ido

habían ido

habrán ido

Come puoi notare, il verbo spagnolo ir utilizza l'ausiliare haber e la forma del participio passato ido.

Sala Apolo: per notti di pura follia

Una discoteca a Barcellona che proprio non puoi perderti è la Sala Apolo, situata nel quartiere di El Poble-Sec. Se da fuori rischia di fuorviare perché ricorda un po' un teatro, una volta varcata la soglia ti permette di accedere a un mondo diverso, inaspettato e a tratti un po' folle. Sulle note della musica elettronica migliore della città, il sabato sera qui è davvero imperdibile. Ma questo è solo il piano terra!

La discoteca Sala Apolo ha infatti un'altra sala, dedicata alla musica pop rock e all'esplorazione di generi: le serate a tema, programmate per tutta la settimana, si addentrano nel campo di indie rock, pop e musica urban. Ogni giorno è una festa nella Sala Apolo, un'esperienza nuova e straordinaria: parliamo del locale di Barcellona più eclettico che ci sia.

In realtà ci sarebbe poi anche una terza sala, più piccola e intima, che però apre soltanto la domenica sera.

Anche qui non mancano ospiti e DJ internazionali con i loro imperdibili show, e in base all'evento proposto gli orari possono cambiare. In genere, comunque, si chiude tra le 5 e le 6 del mattino.

Naturalmente l'ingresso è consentito solo ai maggiorenni, e viene richiesta l'esibizione di un documento d'identità all'entrata per confermare l'età.
In ogni caso l'atmosfera è rilassata e tranquilla, infatti non è previsto un vero e proprio dress code: l'unico "no" riguarda i vestiti sportivi, che non sono ammessi.

Coniugazione verbo essere in spagnolo: ser

Dopo aver visto la coniugazione del verbo essere in spagnolo al presente indicativo, procediamo adesso con le tabelle degli altri tempi verbali.

Prima i tempi semplici del modo indicativo:

indicativo(tempi semplici)

persona

pretérito imperfecto

pretérito

futuro

Yo

era

fui

seré

Tú

eras

fuiste

serás

Él / Ella

era

fue

será

Nosotros

éramos

fuimos

seremos

Vosotros

erais

fuisteis

seréis

Ellos / Ellas

eran

fueran

serán

Niente di complicato, insomma: la coniugazione ricorda molto quella italiana in ognuno di questi tempi, in particolare l'imperfetto e il passato remoto sono molto simili.


Per passare ai tempi composti, ti serve sapere che:

  • Il verbo ausiliare utilizzato è haber (come sempre);
  • Il participio passato del verbo ser è sido

indicativo(tempi composti)

persona

pretérito perfecto compuesto

Pluscuamperfecto

futuroanterior

Yo

he sido

había sido

habré sido

Tú

has sido

habías sido

habrás sido

Él / Ella

ha sido

había sido

habrá sido

Nosotros

hemos sido

habíamos sido

habremos sido

Vosotros

habéis sido

habíais sido

habréis sido

Ellos / Ellas

han sido

habían sido

habrán sido

Ti risparmiamo il pretérito anterior (trapassato remoto), praticamente in disuso.

Vediamo ora il congiuntivo:

congiuntivo(tempi semplici)

persona

presente

imperfecto

Yo

sea

fuera / fuese

Tú

seas

fueras / fueses

Él / Ella

sea

fuera / fuese

Nosotros

seamos

fuéramos / fuésemos

Vosotros

seáis

fuérais / fuéseis

Ellos / Ellas

sean

fueran / fuesen

congiuntivo(tempi composti)

persona

pretérito perfecto

pluscuamperfecto

Yo

haya sido

hubiera / hubiese sido

Tú

hayas sido

hubieras / hubieses sido

Él / Ella

haya sido

hubiera / hubiese sido

Nosotros

hayamos sido

hubiéramos / hubiésemos sido

Vosotros

hayáis sido

hubierais / hubieseis sido

Ellos / Ellas

hayan sido

hubieran / hubiesen sido

Come accade in spagnolo nella maggior parte dei casi, il congiuntivo imperfetto semplice e composto ha due forme. Puoi scegliere quella che preferisci, ma per quanto riguarda il verbo essere la forma in fuer- è considerata più colloquiale e informale.

Passiamo ora al condizionale:

condizionale

persona

presente

compuesto

Yo

sería

sería sido

Tú

serías

serías sido

Él / Ella

sería

sería sido

Nosotros

seríamos

seríamos sido

Vosotros

seríais

seríais sido

Ellos / Ellas

serían

serían sido

Attenzione: seríamos sido,non "sidos". Anche se in italiano traduciamo "saremmo stati", in spagnolo il participio passato non va mai concordato con genere e tempo del soggetto.

Coniugazione del verbo avere spagnolo: HABER

Ora che sai tutto sul verbo haber, non ti resta che scoprire la sua coniugazione! Siccome si tratta di un verbo così importante, ti consigliamo di impararla a memoria come uno dei primi argomenti, perché ti tornerà utile per studiare anche gli altri.

Partiamo con l'indicativo:

indicativo(tempi semplici)

persona

presente

pretérito imperfecto

pretérito

futuro

Yo

he

había

hube

habré

Tú

has

habías

hubiste

habrás

Él / Ella

ha

había

hubo

habrá

Nosotros

hemos

habíamos

hubimos

habremos

Vosotros

habéis

habíais

hubisteis

habréis

Ellos / Ellas

han

habían

hubieron

habrán

indicativo(tempi composti)

persona

pretérito perfecto compuesto

pretérito pluscuamperfecto

pretérito

anterior

futuro anterior

Yo

he habido

había habido

hube habido

habré habido

Tú

has habido

habías habido

hubiste habido

habrás habido

Él / Ella

ha habido

había habido

hubo habido

habrá habido

Nosotros

hemos habido

habíamos habido

hubimos habido

habremos habido

Vosotros

habéis habido

habíais habido

hubisteis habido

habréis habido

Ellos / Ellas

han habido

habían habido

hubieron habido

habrán habido

Vediamo ora il congiuntivo:

congiuntivo(tempi semplici)

persona

presente

imperfecto

Yo

haya

hubiera / hubiese

Tú

hayas

hubieras / hubieses

Él / Ella

haya

hubiera / hubiese

Nosotros

hayamos

hubiéramos / hubiésemos

Vosotros

hayáis

hubierais / hubieseis

Ellos / Ellas

hayan

hubieran / hubiesen

congiuntivo(tempi composti)

persona

pretérito perfecto

pluscuamperfecto

Yo

haya habido

hubiera / hubiese habido

Tú

hayas habido

hubieras / hubieses habido

Él / Ella

haya habido

hubiera / hubiese habido

Nosotros

hayamos habido

hubiéramos / hubiésemos habido

Vosotros

hayáis habido

hubierais / hubieseis habido

Ellos / Ellas

hayan habido

hubieran / hubiesen habido

Come sempre, anche il verbo avere ha due forme per il congiuntivo imperfetto e per il trapassato prossimo. La forma in -ese è quella che più assomiglia all'italiano (avessi → hubiese), ma è anche quella utilizzata con meno frequenza in spagnolo. Hubiera risulta più informale e colloquiale, pertanto è la più utilizzata nel linguaggio comune.

È interessante notare la tendenza a preferire hubiese quando si vuole esprimere un desiderio quasi rassegnato, di qualcosa che non c'è e non può esserci o che si è conclusa, andando diversamente da come volevamo. Per esempio è più probabile trovare hubiese dopo un ojalá, parola che significa "speriamo, magari, come vorrei che…". Esempio:

  • Ojalá hubiese más oportunidades de trabajo en esta ciudad. = Magari ci fossero più opportunità di lavoro in questa città.

In ogni caso però non c'è una regola fissa: si possono utilizzare entrambi allo stesso modo. Durante una vacanza studio in Spagna avrai modo di ascoltare i nativi spagnoli parlare, e in base a cosa scelgono loro potrai adattare il tuo modo di utilizzare hubiera e hubiese, così da suonare più nativo.

Detto questo, vediamo ora il condizionale:

condizionale

persona

presente

compuesto

Yo

habría

habría habido

Tú

habrías

habrías habido

Él / Ella

habría

habría habido

Nosotros

habríamos

habríamos habido

Vosotros

habríais

habríais habido

Ellos / Ellas

habrían

habrían habido

Vacanze studio in Spagnolo

Impara lo spagnolo in modo efficace e vivi un'esperienza indimenticabile!

Scopri le nostre destinazioni

Organizza con noi la tua prossima vacanza studio!

Cosa aspetti a partire?

Configura la tua vacanza studio: scegli il periodo, la durata del corso e la tua sistemazione! Con pochi click fai il tuo

PREVENTIVO

Costi degli abbonamenti metro a Londra

Come avrai di certo già capito, Londra non è una città propriamente economica. Soprattutto per quanto riguarda gli spostamenti i costi sono piuttosto alti… anche se poi la città si rifà dandoti l'occasione di entrare nei musei gratuitamente!

Detto questo, comunque, è importante capire quale tipo di card acquistare per trarre il maggior vantaggio, considerando che, se hai intenzione di usare la metro per almeno due volte in un giorno, conviene sempre di più l'abbonamento rispetto al biglietto singolo.

Il costo dell'abbonamento metro a Londra varia al variare della durata, certamente, ma anche delle zone che "copre". Con una singola card non è detto che tu possa muoverti liberamente in tutta la città, ma puoi scegliere un abbonamento valido per il gruppo di fermate che ti interessa.

Per quanto riguarda le tariffe, prendi in considerazione questi costi:

  • Travelcard giornaliera: 7,70£ per zone 1-2, 9£ per zone 1-3, 11£ per zone 1-4, 13,10£ per zone 1-5, 14,10£ per zone 1-6, 15,30£ per zone 1-7, 18,10£ per zone 1-8, 20£ per zone 1-9 (tutte)
  • Travelcard settimanale: da 38£
  • Travelcard mensile: tra 147£
  • Travelcard annuale: tra 1628 a 4244£, ma a meno che tu non voglia partire per unanno all'estero a Londra, questa non ti interessa troppo

Va fatta una specifica per quanto riguarda i bambini e i minori di 17 anni. Infatti, si applicano tariffe diverse in base alle fasce d'età:

  • i bambini da 0 a 11 anni viaggiano gratuitamente su tutti i mezzi di trasporto pubblici londinesi;
  • i bambini da 11 a 15 anni hanno sconti vantaggiosi per la metropolitana, mentre viaggiano gratis su tram e autobus;
  • i ragazzi di 16 e 17 anni hanno la possibilità di acquistare una Zip Oyster +16 per avere diversi sconti

Detto questo, se invece tu avessi bisogno di un abbonamento metro Londra per 3 giorni, 4 o 5? Vediamo le soluzioni più convenienti in base alla lunghezza del tuo viaggio e al tipo di itinerario che intendi seguire nei tuoi giorni londinesi.

Per la forma negativa:

subject + present simple + not +

I amnot italian. = (Io) Non sono italiano.

Per la forma interrogativa:

present simple + subject

Are you italian? = Sei italiano?

Questo coniugazione è uno dei primi argomenti da studiare a memoria per lo studio della lingua inglese e per la sua comprensione.

Per quanto riguarda la sua traduzione, il verbo to be lo traduciamo naturalmente con il nostro verbo "essere", inteso come stare, trovarsi in un luogo. In base all'uso che ne facciamo, però, possiamo notare diversi significati di questo stesso verbo.

Usi del verbo to be

Abbiamo appena visto che il primo significato del verbo to be è proprio essere, nel senso di trovarsi in un luogo, stare, avere determinate qualità. Qualche esempio:


We are at the cinema right now. = Noi siamo al cinema in questo momento.
Are you home? = Sei a casa?

She's at the dentist. = Lei è dal dentista.
Rome is very beautiful. = Roma è veramente bellissima.

Il verbo to be si usa anche per:

  • Esprimere l'età, la provenienza e la professione di un soggetto:

    Is he a doctor? = Lui è un dottore?
    You're young, you're just nineteen! = Sei giovane, hai solo diciannove anni!
    I'm from Germany, and you? = Io vengo dalla Germania, e tu?
  • Esprimere benessere/malessere, stati fisici e stati emotivi:

    Are you okay? = Stai bene?
    Yes, I'm fine. = Sì, sto bene.
    Who's hungry? I brought some food! = Chi ha fame? Ho portato del cibo!
    You are sad now, but it will go better, I promise. = Adesso sei triste, ma andrà meglio, te lo prometto.
  • Indicare temperatura, costo, ritardo e anticipo:

    It's very hot today. = Oggi fa davvero caldo.
    Sorry, I'm late again… = Scusate, sono di nuovo in ritardo…
    Are you on time? Unbelievable! = Sei in orario? Incredibile!
    How much is it? It's 9.99£. = Quanto costa? 9.99£.
  • Be + to do something è un costrutto che si usa per indicare un ordine o un'aspettativa molto forte, come se il soggetto la considerasse un'imposizione.

    All staff are to wear uniforms. = Tutto lo staff deve indossare la divisa.
    She's not to be blamed. = Non è (certo) da biasimare.

Abbiamo detto poi che il verbo avere e essere in inglese sono entrambi impiegati nella creazione di altre forme verbali, in quanto verbi ausiliari. Per quanto riguarda il verbo to be, lo usiamo per:

  • la costruzione dei verbi progressivi (continuous):

    You are running home. = Stai correndo a casa.
    It's snowing outside! = Sta nevicando là fuori!
  • la costruzione della forma passiva:

    This theory was proven by the facts. = Questa teoria è stata dimostrata dai fatti.
    The building was built in 1954. = L'edificio è stato costruito nel 1954.

Ministry of Sound: uno dei migliori locali notturni a Londra

Senza ombra di dubbio il Ministry of Sound è a Londra una delle discoteche più amate e frequentate, nonché una delle "storiche". Nato nel 1991, si trova in quello che ai tempi era un parcheggio per gli autobus, per ispirazione alle tipiche location della lontana ma ambita New York. Fino a non molto tempo fa il Ministry of Sound era in assoluto il migliore locale di Londra, e per molti continua ad essere un vero e proprio tempio della musica, nonostante le molte alternative disponibili oggi.

Certo è che si tratta di un luogo in cui la musica è la protagonista indiscussa: in particolare la musica house, ma non mancano anche altri generi. DJ e artisti famosi a livello internazionale come Marshmello, Sandy Rivera e Idris Elba hanno fatto serate in questo tempio e di certo continueranno a essere invitati per eventi futuri.

Il Ministry of Sound è poi un locale enorme, con ben quattro sale in cui scatenarsi al ritmo della musica:

  • The Box, la zona in cui la qualità della musica è maggiore per via dei potenti altoparlanti;
  • The Baby Box, una saletta più intima e appartata;
  • The 103, area dedicata agli artisti emergenti e alle loro intuizioni;
  • The Loft, una sala molto particolare in cui poter scovare le etichette discografiche

All'interno del locale è presente persino uno shop, con gadget a tema per non dimenticare mai la serata più assurda di tutta la tua vita!

Attenzione perché all'entrata è prevista la selezione e pare che lo staff del MoS sia molto selettivo: l'abbigliamento elegante qui ci vuole tutto. Meglio anche prenotare il biglietto online, soprattutto se è prevista qualche serata particolare.

The French House, per un pomeriggio gallico

Nonostante il nome faccia pensare a tutt'altra parte del mondo, The French House è considerato uno dei pub più tipici di Londra, nonché uno dei più amati. Lo troviamo al 49 Dean St. di Soho, nel West End della città, ed è aperto dal 1891. Non uno dei più antichi in assoluto, quindi, ma nel suo "poco" tempo ha segnato la storia: quando il proprietario Herr Schmidt, tedesco, fu deportato durante la Seconda Guerra Mondiale, il pub divenne il luogo d'incontro dei membri della Resistenza francese. Tra questi, anche De Gaulle era solito frequentarlo.

Da quel momento, The French House ha assunto caratteristiche e tradizioni tutte sue. Si servono soltanto mezze pinte di birra, tranne il 1° aprile quando invece vengono servite intere. E quel giorno a spillare la prima pinta dev'essere il cantante dei Madness, Suggs, in onore di sua madre che lavorò qui come cameriera. Tra i nomi celebri della clientela di questo pub a Londra troviamo anche l'indimenticata Edith Piaf.

Si tratta di una tappa obbligata se cammini per Soho: l'atmosfera retrò senza TV né cellulari, gli arredi francesi e le luci soffuse ti tratterranno al suo interno per ore e ore.

Stagioni in francese: come si scrivono e traduzione

Passiamo ora alle stagioni in francese, un altro argomento molto interessante e utile da conoscere. E, per nostra fortuna, anche molto semplice: come possiamo immaginare si tratta infatti di quattro semplici parole da apprendere a memoria una volta e tirare fuori all'occorrenza.

  • Printemps = primavera
  • Été = estate
  • Automne = autunno
  • Hiver = inverno

Anche in questo caso non è necessario utilizzare la maiuscola se non a inizio frase.

Esempi di utilizzo:

Le printemps a enfin commencé. = Finalmente è cominciata la primavera.

L'automne est la saison la plus romantique. = L'autunno è la stagione più romantica.

Quel bel été! = Che bella estate!

Il tuo occhio attento avrà notato una differenza sostanziale tra le stagioni in francese e quelle in italiano: il genere dell'articolo. Nella lingua francese, infatti, le stagioni sono tutte maschili, anche primavera ed estate. Attenzione, quindi, negli esercizi di traduzione a concordare correttamente articolo/aggettivo e stagione.

Mesi e stagioni in francese condividono anche l'utilizzo della preposizione EN, ma vi è un'eccezione: con le printemps, ovvero la primavera, utilizzeremo la preposizione AU.


Esempi:

En automne, les feuilles tombent. = In autunno cadono le foglie.

Nous y irons en hiver, quand il y aura de la neige. = Ci andremo in inverno, quando ci sarà la neve.

Je suis allé au Japon au printemps et c'était incroyable. = Sono stato in Giappone in primavera ed è stato incredibile.

Corsi di tedesco OnLine

Impara il tedesco in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Scopri i corsi On Line>>

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

Corsi di tedesco OnLine

Impara il tedesco in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Scopri i corsi On Line>>

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

Dove vuoi andare?

Scegli una delle nostre destinazioni per imaprare l'inglese divertendoti!

Scopri qui dove

Clock Tower

Il punto di snodo della città: è così che potremmo definire la Clock Tower, ovvero la torre dell'orologio, il piccolo Big Ben di Brighton.

Si tratta di un punto importante perché si trova al centro di un incrocio: se dalla Clock Tower parti verso nord arrivi alla stazione dei treni, mentre se scendi a sud raggiungi il mare.


Si tratta di una struttura in stile classico, fatta costruire nel 1888 per celebrare il cinquantenario della Regina Vittoria, la cui storia è particolarmente legata alla città di Brighton, come abbiamo avuto modo di scoprire prima.

La Clock Tower è sempre bella da vedere, ma se ti capita di visitare Brighton durante il periodo delle feste natalizie lo sarà ancora di più. Infatti, in quel momento dell'anno viene addobbata con luminarie che si propagano dall'orologio verso la città, illuminando tutta la zona circostante: è un vero spettacolo in quel periodo!

Royal Pavilion Brighton: cosa vedere

Visitare il Royal Pavilion di Brighton è una tappa obbligatoria del tuo viaggio: diventato simbolo della città, si tratta di un vero e proprio punto di riferimento. Considera che l'edificio è grande ma non troppo, quindi almeno un'ora-un'ora e mezza ti ci vorrà per poter apprezzare ogni stanza al meglio.

Tra le zone più amate in assoluto c'è la Music Room, dove troverai nove lampadari a forma di fiore di loto a illuminare la stanza. Sul soffitto a cupola non mancano le decorazioni di dragoni scolpiti, e tele rosse sulle pareti. Questa stanza è tanto grande da poter accogliere un'orchestra composta da settanta strumenti.

Non perderti la Great Kitchen, ovvero la cucina del palazzo. Nella sua innovativa modernità, per la sua epoca, risulta una vera chicca: pensa che era già dotata dell'attrezzatura per cuocere a vapore, e aveva una costante fornitura di acqua.

Salendo al primo piano troverai la zona degli appartamenti, con le stanze da letto dei reali. Una particolarità incredibile è il letto originale del re, il quale era in grave sovrappeso: la struttura è dotata di una tecnologia di ribaltamento all'avanguardia che serviva per agevolare il suo movimento quando si alzava.

Imperdibili anche il salone principale con la Long Gallery, una lunga passeggiata interna dove è possibile ammirare dipinti, opere d'arte e oggetti esotici di vario genere. Per finire, la Sala dei Banchetti: immensa e opulenta, è il vero cuore del Royal Pavilion di Brighton. Qui si tenevano le lussuose feste reali, si mangiava e beveva sotto un imponente lampadario alto 9 metri e pesante una tonnellata.

Insomma, camminando all'interno del Royal Pavilion potrai fare un salto temporale e vivere, per una mattinata, in pieno stile reale. E appena uscito trovare un po' di sano relax nei giardini verdi e curati che circondano il palazzo, dove la gente ama fermarsi er un pic-nic.

Corsi di lingua OnLine

Impara le lingue straniere in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Scopri i corsi online

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

Augurare buone feste in tutte le lingue del mondo

Dopo aver visto cosa vuol dire "buone feste" e come si dice in varie località del globo, qui riportiamo gli auguri di buone feste in tutte le lingue del mondo.

Afrikaans - gelukkige vakansies

Albanese - gëzuar festat

Amarico - መልካም በዓል

Arabo - اجازة سعيدة

Armeno - ուրախ արձակուրդ

Assamese - শুভ বন্ধৰ দিন

Aymara - kusisita Fiestas urunakanxa

Azero - Bayramınız mübarək

Bambara - seli dumanw

Basco - jai zoriontsuak

Bengalese - শুভ ছুটির দিন

Bhojpuri - छुट्टी के दिन के शुभकामना बा

Bielorusso - са святам

Birmano - ပျော်ရွှင်ဖွယ်အားလပ်ရက်များ

Bosniaco - sretni praznici

Bulgaro - весели празници

Catalano - bones festes

Cebuano - malipayong pasko

Ceco - šťastné svátky

Chichewa - Tchuthi chabwino

Chirghiso - Майрамыңыздар менен

Cinese (semplificato) - 节日快乐

Cinese (tradizionale) - 節日快樂

Coreano - 즐거운 휴일

Corso - boni vacanze

Creolo haitiano - Bòn Jou Ferye

Croato - sretni blagdani

Curdo (kurmanji) - cejnan pîroz be

Curdo (sorani) - پشوویەکى خۆش،جەژنەکانت پیرۆز

Danese - god ferie

Dhivehi - ހެޕީ ހޮލިޑޭސް

Dogri - छुट्टियाँ की शुभकामनाएं

Ebraico - חג שמח

Esperanto - feliĉajn Feriojn

Estone - häid pühi

Ewe - dzidzɔ Ŋkekenyuiwo

Filippino - maligayang Piyesta Opisyal

Finlandese - hyvää vappua

Francese - Bonnes fêtes

Frisone - lokkige Holidays

Gaelico scozzese - saor-làithean sona

Galiziano - felices vacacións

Gallese - Gwyliau hapus

Georgiano - ბედნიერი დღესასწაულები

Giapponese - 楽しい休日

Giavanese - Sugeng Liburan

Greco - καλές διακοπές

Guarani - vy'apavê Fiestas-pe

Gujarati - ખુશ રજાઓ

Hausa - Barka da Sallah

Hawaiano - hauʻoli lā hoʻomaha

Hindi - छुट्टियां आनंददायक हों

Hmong - zoo siab hnub so

Igbo - Ezi ezumike

Ilocano - naragsak nga Piesta

Indonesiano - Selamat berlibur

Inglese - happy Holidays

Irlandese - Laethanta Saoire Shona

Islandese - Gleðilega hátíð

Italiano - buone feste

Kannada - ಸಂತೋಷದ ರಜಾದಿನಗಳು

Kazako - мерекелеріңіз құтты болсын

Khmer - រីករាយ​ថ្ងៃ​ឈប់សម្រាក

Kinyarwanda - iminsi mikuru myiza

Konkani - सुटयेचीं परबीं

Krio - gladi Ɔlide dɛn

Lao - ສຸກສັນວັນພັກຜ່ອນ

Lettone - priecīgas brīvdienas

Lingala - ba Fêtes ya esengo

Lituano - linksmų švenčių

Luganda - Ennaku enkulu ennungi

Lussemburghese - Schéin Vakanz

Macedone - среќни празници

Maithili - छुट्टी के शुभकामना

Malayalam - സന്തോഷകരമായ അവധിദിനങ്ങൾ

Malese - selamat bercuti

Malgascio - mirary fety sambatra

Maltese - Festi t-tajba

Māori - Hararei harikoa

Marathi - सुट्टीच्या शुभेछा

Mizo - Holidays hlim takin hmang rawh

Mongolo - баярын мэнд

Nepalese - शुभ बिदा

Norvegese - glade høytider

Odia (oriya) - ଶୁଭ ଛୁଟିଦିନ

Olandese - Prettige Feestdagen

Oromo - baga Ayyaana geessan

Pashto - خوشحاله رخصتۍ

Persiano - تعطیلات شاد

Polacco - Wesołych Świąt

Portoghese - boas festas

Punjabi - ਛੁੱਟੀਆਂ ਮੁਬਾਰਕ

Quechua - kusisqa Fiestas

Rumeno - sărbători fericite

Russo - Счастливых праздников

Samoano - manuia Aso malolo

Sepedi - Matšatši a Maikhutšo a mabotse

Serbo - срећни празници

Sesotho - Matsatsi a phomolo a monate

Shona - Zororo rinofadza

Sindhi - موڪلن جا خوشين وارا ڏينهن

Singalese - සුභ නිවාඩු දිනයක්

Slovacco - šťastné prázdniny

Sloveno - vesele praznike

Somalo - Fasax wanagsan

Spagnolo - felices fiestas

Sundanese - wilujeng lebaran

Svedese - glad helg

Swahili - Likizo njema

Tagico - ид муборак

Tamil - மகிழ்ச்சியான விடுமுறை நாட்கள்

Tataro - Бәйрәм белән

Tedesco - schöne Feiertage

Telugu - శుభ శెలవుదినాలు

Thai - สุขสันต์วันหยุด

Tigrino - ርሑስ በዓላት

Tsonga - Tiholideyi letinene

Turco - mutlu tatiller

Turcomanno - baýramyňyz gutly bolsun

Ucraino - щасливих свят

Uiguro - بايرىمىڭىزغا مۇبارەك بولسۇن

Ungherese - kellemes Ünnepeket

Urdu - خوش چھٹیاں

Uzbeco - bayramlar bilan

Vietnamita - ngày lễ vui vẻ

Xhosa - iholide ezimnandi

Yiddish - גליקלעך האָלידייַס

Yoruba - dun Isinmi

Zulu - Amaholide ajabulisayo

Corsi di lingua OnLine

Impara le lingue straniere in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Scopri i corsi online

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

Come si pronuncia grazie in tutte le lingue

Conoscere la grafia di una parola spesso risulta completamente inutile, se poi non sappiamo qual è la sua pronuncia. Ciò accade con le lingue che utilizzano un alfabeto diverso dal nostro, e che quindi probabilmente non conosciamo se non ci è capitato di studiarlo. In arabo, per esempio, la pronuncia di اشكرك è "ashkuruk", mentre in lao "grazie" si dice "khob chai" e si scrive ຂອບ​ໃຈ. E ancora, in bengalese la grafia della parola "grazie" è ধন্যবাদ, che si pronuncia "Dhan'yabāda", mentre se vuoi ringraziare qualcuno in Grecia dovrai dire "sas efcharistó", scritto σας ευχαριστώ. Impara con noi di Sprachcaffe la pronuncia della parola "grazie" di alcune delle lingue con un altro alfabeto, come il cinese e il coreano, l'amarico e il greco, il nepalese e varie altre.

Amarico - āmeseginalehu

Arabo - ashkuruk

Armeno - shnorhakalut'yun

Bengalese - Dhan'yabāda

Bielorusso - Dziakuj

Birmano - kyaayyjuutainparsai

Bulgaro - Blagodarya ti

Chirghiso - rahmat

Cinese (semplificato) - Xièxiè nǐ

Cinese (tradizionale) - Xièxiè nǐ

Coreano - gamsahabnida

Dhivehi - shukuriyyaa

Georgiano - gmadlobt

Giapponese - Arigatōgozaimasu

Greco - sas efcharistó

Gujarati - Ābhāra

Hindi - dhanyavaad

Kannada - Dhan'yavādagaḷu

Kazako - raqmet sizge

Khmer - saum arkoun

Lao - khob chai

Macedone - Vi blagodaram

Malayalam - nandi

Marathi - Dhan'yavāda

Mongolo - bayarlalaa

Nepalese - Dhan'yavāda

Punjabi - Tuhāḍā dhanavāda

Russo - Spasibo

Serbo - Hvala vam

Singalese - oyāṭa stūtiyi

Tagico - sipos

Tamil - Naṉṟi

Telugu - Dhan'yavādālu

Thai - K̄hxbkhuṇ

Ucraino - Dyakuyu tobi

Yiddish - adank

Usare gli avverbi di tempo in inglese nelle domande

Le frasi interrogative sono sempre quelle che causano più problemi nello studio dell'inglese, perché presentano una struttura molto diversa da ciò a cui siamo abituati. E quando andiamo ad aggiungere altri elementi oltre a soggetto e verbo le cose si complicano! Come in questo caso, in cui bisogna trovare un posto agli avverbi di tempo in inglese nelle domande.

Per chiedere informazioni riguardo a quando è accaduta o accade una determinata azione, basterà iniziare la frase con "When…?", che significa proprio "Quando…?".

Mentre, per fare una domanda sulla durata di un'azione, le parole con cui iniziare la frase interrogativa saranno: "How long…?", che significa "Per quanto (tempo)…?"

  • When do you think you will come back home? = Quando pensi di tornare a casa?
  • How long have you lived in Hong Kong? = Per quanto tempo hai vissuto ad Hong Kong? (possiamo anche dire "how much time?"

Discorso diverso per quanto riguarda le domande sulla frequenza di un'azione, che in questo caso prevedono l'uso degli avverbi di tempo corrispondenti. La forma standard prevede l'utilizzo delle parole "How often…?", che letteralmente significa "Quantospesso…?", ma volendo è possibile applicare anche la classica forma delle frasi interrogative, con l'ausiliare do:

  • Do you often eat Chinese food? = Mangi spesso cibo cinese?
  • Do they always act like this? = Si comportano sempre così?
  • Does she ever think of me? = Lei pensa mai a me? (si usa sempre ever nelle domande per dire "mai", never è sbagliato in questo caso)
  • What time do you usually have lunch? = A che ora pranzi di solito?

Se vogliamo sapere una frequenza precisa, possiamo chiedere "How many times…?"

  • How many times a day do you eat rice? = Quante volte a settimana mangi il riso?

Uso di still e yet nelle domande

È necessario fare un discorso a parte per quanto riguarda gli avverbi di tempo still e yet, che entrambi possono voler dire "ancora", ma si usano in contesti diversi.

Yet si utilizza nelle frasi negative e interrogative. A seconda della posizione, indica qualcosa che non è ancora successo o che si prevedeva che sarebbe dovuto già succedere. Se è presente, yetva collocato dopo ilnot, altrimenti si mette alla fine della frase.

  • Have you finished dinner yet? = Hai già finito di cenare? (tono normale, è una semplice domanda)
  • Haven't you finished dinner yet? Ancora non hai finito di cenare? (tono di sorpresa, ci stai mettendo più del previsto)
  • She hasn't call me yet. = Non mi ha ancora chiamato. (me lo aspettavo)

Still, invece, si può usare anche nella forma affermativa. Nelle frasi principali si colloca dopo il verbo ausiliare ma prima del verbo principale, eccezion fatta in caso il verbo principale sia to be: in quel caso, come abbiamo visto in precedenza per gli altri avverbi di tempo, andrà messo dopo. Nelle frasi interrogative, invece, va sempre messo prima del verbo principale.

  • Are you still here? = Sei ancora qui?
  • I just woke up, but I'm still tired. = Mi sono appena svegliato, ma ho ancora sonno.
  • Does she still go to yoga? = Va ancora a yoga?

Ordine degli avverbi di tempo in inglese

Analizziamo la frase: Mi lavo i denti tutti i giorni, tre volte al giorno. In questo costrutto sono presenti ben due avverbi di tempo, uno di seguito all'altro, e possiamo cambiarli di posizione tra di loro senza impattare granché sul suo significato. Se la volessimo tradurre in inglese, però, come dovremmo comportarci?

Al contrario del nostro caso in italiano, la lingua inglese prevede un ordine ben preciso da seguire, qualora si vogliano inserire due avverbi di tempo in una stessa frase. La gerarchia da rispettare è la seguente:

  • avverbi di durata, (A)
  • avverbi di frequenza (B)
  • avverbi che indicano quando (C)


Vediamo qualche esempio per capire meglio il concetto:

  • I brush my teeth three times a day (B) every day (C). = Mi lavo i denti tutti i giorni, tre volte al giorno.
  • You worked out weekly (B) last year (C). = Ti sei allenato settimanalmente, l'anno scorso.
  • She works for 40 hours (A) every week (B). = Lavora 40 ore ogni settimana.

Seguendo lo stesso ordine, di conseguenza, è possibile inserire in una stessa frase anche tre avverbi di tempo in inglese:

  • I've been reading a book for an hour (A) four days a week (B) in the last few months (C). = Negli ultimi mesi sto leggendo un libro per un'ora al giorno quattro volte a settimana.
  • I go to the seaside for two weeks (A) every summer (B) in August (C). = Ogni anno vado al mare per due settimane ad Agosto.

Corsi di tedesco OnLine

Impara il tedesco in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Scopri i corsi On Line>>

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

Lingua delle Filippine: le lingue autoctone

Queste che abbiamo visto sino ad ora sono solo le lingue ufficiali, ma in realtà le lingue native che si parlano qui sono la bellezza di 182, e sono solo quelle più parlate!

La diffusione di questi linguaggi è iniziata talmente tanto indietro nel tempo che oggi sono proprio radicati nella cultura della gente del posto, che continua ad utilizzarli ancora ora nonostante la presenza di due lingue ufficiali così preponderante. Le 8 lingue indigene più diffuse in assoluto sono:

  • Tagalog, che come abbiamo visto viene parlato da più di un terzo della popolazione;
  • Waray-waray, una lingua austronesiana parlata qui, nelle province del Somar Settentrionale e Orientale)
  • Lingua cebuana, il cui nome deriva dall'isola filippina di Cebu, e che fa parte del sottogruppo del visayano;
  • Lingua ilocana, la terza più parlata dopo le lingue ufficiali;
  • Lingua Hiligaynon, diffusa specialmente nelle province di Hailo, Sultan, Kudarat, Guimaras e Negros Occidental;
  • Lingua Kapampangan, diffusa nella regione del Luzon centrale;
  • Lingue bicolane, che prendono il nome dalla regione di Bicol, in cui vengono praticate;
  • Lingua Pangasinan, che prima si scriveva utilizzando il baybayin, antico sistema di scrittura del tagalog.

Ma troviamo ampiamente diffuse anche le lingue maranao, maguindanao, kinaray-a, bicolana di Albay e tausug. Ognuna di queste tredici lingue è parlata da almeno un milione di persone, e consideriamo che le Filippine ospitano più di 113 milioni di abitanti.

La maggior parte di queste lingue parlate nelle Filippine appartiene al sottogruppo della lingua malese-polinesiana, che appartiene a sua volta alla famiglia linguistica austronesiana

L'unica eccezione la fa il chavacano, un linguaggio creolo basato sullo spagnolo e grande testimonianza odierna della colonizzazione spagnola avvenuta in queste terre. Il chavacano è l'unica lingua creola che si parla nelle Filippine, ed è diverso da altre lingue della stessa origine, per esempio il creolo haitiano, lingua che si parla a Cuba. Ad ogni modo deriva dallo spagnolo, ed è stato parlato per circa 400 anni: questo lo classifica come una delle lingue creole più antiche in tutto il mondo.

La preposizione de

Adesso parliamo della preposizione de, una di quelle che ha più utilizzi in assoluto nella lingua francese. Questo perché corrisponde non ad una, ma a due delle nostre preposizioni semplici, e infatti la possiamo tradurre sia con "di" sia con "da" a seconda del contesto. In realtà, in alcuni casi possiamo tradurla anche come "in", e in altri persino come "con"! Insomma, imparare ad usarla è fondamentale per riuscire ad acquisire sicurezza quando si parla in francese.

La preposizione de si utilizza per:

  • Indicare la provenienza
    Sara vient de Gênes. = Sara viene da Genova.
  • Parlare dell'autore di un'opera
    J'ai vu le dernier chef-d'œuvre de Banksy = Ho visto l'ultimo capolavoro di Banksy.
  • Introdurre il complemento di specificazione
    C'est le déjeuner de Ben, ne le mange pas. = È il pranzo di Ben, non mangiarlo.
  • Introdurre il complemento di modo
    Se comporte de manière agressive. = Si comporta in modo aggressivo
    Quand il vous parle, il le fait d'une voix douce. = Quando ti parla, lo fa con voce dolce. (con una parola che inizia per vocale, possiamo eliminare la -e e sostituirla con un apostrofo)

Si utilizza la preposizione de anche dopo la formula verbo etre + aggettivo + infinito:

Esempio:
Il est interdit de marcher sur l'herbe. = È vietato calpestare le aiuole.

E dopo alcuni verbi, in frasi nelle quali, di solito, in italiano va omessa:

  • Il suffitde parler et tout est résolu = Basta parlare e tutto è risolto.
  • Un homme s'est approchéde ma maison = Un uomo si è avvicinato a casa mia.
  • On ferait mieux de rentrer, il va pleuvoir. = Ci conviene rientrare, sta per piovere.

Al contrario, omettiamo il de in francese dopo i verbi di opinione, quando invece in italiano lo metteremmo. I verbi di opinione sono quelli che introducono un pensiero, come: croire (credere), penser (pensare), souhaiter (desiderare), affirmer (affermare), dire (dire), espérer (sperare). Vediamo qualche esempio anche di questo caso:

  • J'espère pouvoir vous voir demain matin. = Spero di riuscire a salutarti domattina.
  • Je pense avoir gagné le pari. = Penso di aver vinto la scommessa.

Anche in questo caso bisogna prestare attenzione a certe espressioni comuni che in italiano hanno notoriamento il "di", e che invece in francese vengono introdotte da un'altra preposizione:

  • d'estate = en été
  • d'inverno = en hiver
  • di giorno = le jour (qui addirittura sostituiamo la preposizione con l'articolo determinativo)
  • di notte = la nuit
  • di nascosto = en cachette

Bruxelles lingua: le lingue immigrate

Sin dalla fine del secondo conflitto mondiale, il Belgio è stato una delle nazioni maggiormente interessate dal fenomeno dell'immigrazione, con moltissimi cittadini europei e non che raggiungevano la grande capitale Bruxelles per questioni lavorative.

Non ci stupisce, quindi, scoprire che la lingua parlata a Bruxelles non si limita agli idiomi ufficiali e ai dialetti di belgi di altre zone del Paese trasferiti nella capitale, ma che sono presenti anche minoranze linguistiche immigrate di notevole entità.

Una delle principali è proprio l'italiano. Se pensiamo che lo scorso secolo, alla fine degli anni '70 la popolazione straniera belga era composta da 900.000 persone e che un terzo di queste erano italiane, ecco che oggi a Bruxelles l'italiano è una minoranza ben consolidata. Oggi il numero è leggermente calato, con circa 250.000 italiani residenti in Belgio, e dunque altrettante persone che parlano italiano come lingua madre. Una presenza notevole, ma sicuramente la diffusione di questa lingua non è sufficientemente ampia per pensare di vivere a Bruxelles sapendo solo l'italiano.

Per quanto riguarda le zone, invece, la concentrazione dell'italiano riguarda principalmente l'area metropolitana di Bruxelles e la regione della Vallonia, a sud del Paese.

Più diffuso ancora dell'italiano c'è il marocchino, ovvero la lingua araba parlata in Marocco: questo perché la comunità marocchina presente in Belgio sfiora i 360.000 abitanti ed è in assoluto quella più numerosa.

Le altre lingue parlate dai residenti immigrati a Bruxelles sono il turco, lo spagnolo e il portoghese, anche se in percentuali decisamente più piccole.

Verbo essere e avere in francese come ausiliari

Come abbiamo accennato all'inizio di questo articolo, i verbi essere e avere in francese hanno l'importante funzione di essere verbi ausiliari, ovvero di aggiungersi ad un altro verbo nella formulazione dei tempi composti. Senza questi due verbi, sarebbe impossibile creare frasi con forme verbali più complesse, come per esempio tradurre "avrà pensato" o "siamo scappati!".

Anche in italiano sono ausiliari, ma il verbo avere e essere in francese come ausiliari hanno un ruolo un po' diverso rispetto a quello a cui siamo abituati; per certi versi, le regole che determinano l'uso dell'uno o dell'altro somigliano più a quelle della grammatica spagnola.

Infatti, il verbo avoir si utilizza come ausiliare in maniera molto "strana" per noi: supporta il verbo être nella creazione dei tempi composti. In pratica, avviene ciò che per noi suona un po' come "ho stato". Vediamo qualche esempio:

  • J'aiété clair? = Sono stato chiaro?
  • Il aura été ravi de vous rencontrer. = Sarà stato felice di incontrarti.
  • Mon ordinateur n'a pas été livré. = Il mio computer non è stato spedito.

Il verbo avoir come ausiliare si usa anche con:

  • Verbi neutri e impersonali come geler, suffire, neiger, falloir, e pleuvoir.
    Il a plu tout le mois. = Ha piovuto tutto il mese.

    Quelques secondes ont suffi pour le comprendre. = Sono bastati pochi secondi per capirlo.
  • Verbi che servono a indicare un cambiamento, come changer, augmenter, grossir, maigrir, rougir, diminuer, vieillir.

    Il a rougi dès qu'il t'a vu. = È arrossito appena ti ha vista.
    Le chiffre d'affaires a augmenté de 30%. = Il fatturato è aumentato del 30%.
    On ne peut plus courir, on a trop vieilli. = Non possiamo più correre, siamo invecchiati troppo
  • Altri verbi dove in alcuni casi ci aspetteremmo il verbo essere, come per esempio plaire, éclater, durer, sembler, réussir, vivre, triompher, survivre, exister, fluir, glisser, coutre, disparaître, déplaire, sauter e succéder.

    Nous avons vécu une vie bien remplie. = Abbiamo vissuto una vita piena.
    Les dinosaures ont existé. = I dinosauri sono esistiti.
    Vous avez duré 8 ans en couple. = Siete durati otto anni come coppia.
    Elle a survécu à un accident d'avion. = Lei è sopravvissuta ad un incidente aereo.

Inoltre, di base il verbo avoir è l'ausiliare da utilizzare per i verbi transitivi, ovvero quelli che reggono il complemento oggetto:

  • J'ai écouté ta chanson. = Ho ascoltato la tua canzone.
  • Nous avions acheté des bananes, où sont-elles ? = Avevamo comprato le banane, dove sono?

Parlando invece del verboêtre, utilizzato in qualità di ausiliare assume un ruolo molto simile al verbo essere della lingua italiana. Infatti, lo usiamo insieme a:

  • Verbi intransitivi che indicano movimento come aller, venir, partir, arriver, entrer, sortir, descendre, monter, passer, rester, tomber, retourner. (Non tutti i verbi di movimento, però, come abbiamo visto poco fa.)

    Tu es venu quand je n'étais pas là. = Sei venuto quando non c'ero.
    Ils sont retournés à cet endroit ennuyeux. = Sono tornati in quel posto noioso.
    Lorsque Joe est arrivé, il n'y avait personne. = Quando Joe è arrivato, non c'era nessuno.
  • Per formare il tempo composto dei verbi pronominali, ovvero i verbi che esistono soltanto nella loro forma riflessiva, accompagnati dunque da un pronome riflessivo.

    Quand il s'est levé ce matin, il faisait encore nuit. = Quando si è alzato stamattina, era ancora buio.
    On se sera débarrassé de ce canapé. = Ci si sbarazzerà di quel divano.
  • Per creare la forma passiva dei verbi.

    Le monument est construit par de nombreux ouvriers. = Il monumento è costruito da molti operai.
    La carte est maintenant perdue. = La mappa è perduta ormai.

Lituania lingua: origini del lituano e caratteristiche

Come abbiamo detto, la lingua lituana è davvero molto antica, una tra le più simili alla lingua da cui si sono generati i linguaggi della famiglia indoeuropea. Ma quanto è antica effettivamente?

Molto, se pensiamo alle sue grandi similitudini con il sanscrito, con cui condivide gran parte del vocabolario. È una delle pochissime lingue a presentare ancora caratteristiche così antiche, come il fatto di mantenere la "s" delle radici indoeuropee: la maggior parte delle altre lingue con le medesime origini hanno provveduto, nel tempo, a eliminarla.. Possiamo notare questa caratteristica in parole come nizdos, che diventa "nido" per noi e "nest" in inglese.

Anche se imparentate e geograficamente simili, poi, molti credono che lituano ed estone siano molto simili, ma vi è una grande differenza a separare queste due lingue, ed è proprio l'origine! Infatti, l'estone è una lingua uralica di famiglia finnica, vale a dire quelle parlate prevalentemente in Finlandia e in Estonia. La lingua lituana non è né una lingua finnica né una lingua slava, invece.

Oggi come oggi, il lituano è suddiviso in due diversi dialetti: Aukstaitian e Samogitian, a loro volta suddivisi in sotto-dialetti. In base alla zona, troviamo di entrambi le versioni di ovest, sud o est. Le origini del lituano standard sono da ricercare nel dialetto Aukstaitian che si parla a ovest della Lituania.

Lingue minoritarie a Vienna

Vienna è una città estremamente amata dal resto degli abitanti europei: la maggior affluenza di immigrati a Vienna proviene dalla Romania, a seguire dalla Germania e subito dopo dagli austriaci provenienti da altre città, ma vi sono fisse alcune comunità serbe e turche ormai radicate. Si tratta della quinta città europea più popolosa, subito dopo Berlino, Madrid, Roma e Parigi, e questa grande densità demografica naturalmente si riflette anche a Vienna sulla lingua parlata.

Il turco è la lingua minoritaria più numerosa, con il 2,3% della popolazione che la parla. Il dato non è molto alto, perché in realtà ormai la comunità turca è qui da generazioni e conosce il tedesco al livello degli austriaci nativi.

Le altre lingue che troviamo in maniera abbastanza diffuse sono:

  • Croato del Burgenland, lingua ufficiale del Burgenland: 2,5%. A Vienna, i croati del Burgenland sono riconosciuti e tutelati come minoranza:
  • Serbo, 2,2 %;

Molti austriaci, inoltre, hanno competenze basilari in italiano, imparate a scuole o durante le vacanze in Italia: sono molti gli abitanti dell'Austria che amano visitare il nostro Paese durante i giorni liberi!

Per quanto riguarda l'inglese, invece, a Vienna è piuttosto diffuso a causa della grande affluenza turistica che subisce ogni anno la capitale austriaca. Il livello di inglese non è abbastanza alto per vivere qui, però: a Vienna la lingua ufficiale è il tedesco e il tedesco si parla. Per entrare nel cuore della gente del posto, dovrai imparare la lingua e utilizzarla in ogni circostanza.

Non dimentichiamo poi la diffusione elevata del dialetto alemannico, un sotto-dialetto che si parla nel Vorarlberg e che appartiene allo stesso sottogruppo di cui fanno parte i dialetti parlati in Francia nel sud dell'Alsazia e in Svizzera settentrionale.

Lingue minoritarie parlate in Polonia

In Polonia la lingua è molto omogenea, come abbiamo visto, ma sono comunque presenti moltissime lingue minoritarie, seppur con piccole percentuali di diffusione.

La prima tra tutte è sicuramente il casciubo (o Kashubian), una lingua slava diversa dal polacco che appartiene al gruppo delle lingue lechitiche. Si pensa che sia nato dalla lingua parlata dal gruppo indigeno Pomerania, giunto in questi luoghi ben prima della popolazione polacca. Il casciubo viene infatti parlato prevalentemente nel voivodato di Pomerania, dove trova più di 50 000 parlanti (su 100 mila totali in tutta la Polonia): oltre a presentare differenze con la lingua polacca, può modificarsi molto anche a seconda che sia parlato da un kashubiano del nord o del sud, al punto da faticare a comprendersi a vicenda. Questa è la lingua minoritaria più diffusa in Polonia, ma ne troviamo anche altre come:

  • Tedesco, con 96 mila parlanti;
  • Bielorusso, con 26 mila parlanti;
  • Ucraino, con 25 mila parlanti;
  • Romanì, con 15 mila parlanti (è la lingua parlata dalla popolazione rom, diffusa qui e in molti altri Paesi dell'Europa settentrionale e nella parte più a est;
  • Rusyn, con 5 mila parlanti (è una lingua slava parlata dai Russini qui e in altre zone di Russia, Slovacchia e altri paesi confinanti);
  • Lituano, con 5 mila parlanti;
  • Armeno, con 2 mila parlanti;

È interessante sapere, poi, che proprio in Polonia è nata la lingua esperanto, un linguaggio artificiale creato dal medico linguista Ludwik Lejzer Zamenhof per facilitare la comunicazione tra popolazioni di cultura diversa. L'esperanto in Polonia e in Croazia è stato dichiarato patrimonio immateriale dell'umanità.

Clique Club - divertimento sotterraneo

Si cambia totalmente genere con il Clique Club, passando dalla cima di un grattacielo a un locale sotterraneo. Ebbene sì, questa discoteca di Malta, sempre nella zona di Paceville, è una piccola perla nascosta nei sotterranei del centro, poco sopra la scalinata di Santa Rita.

Se detto così fa immaginare un'atmosfera più intima e tranquilla avrai da ricrederti: al Clique Club ci si scatena sulle note metalliche di House, Deep House e Tech House! Il divertimento è assicurato per tutto l'anno e fino alle sette del mattino: è il luogo perfetto per lasciarsi andare totalmente e vivere le serate più selvagge e liberatorie. L'ambiente di certo aiuta, grazie a macchine del fumo, proiettori ovunque, laser e un bar che propone ottime offerte sui drink.

Fondamentale qui dentro la figura del DJ: avrai modo di conoscere i più famosi artisti maltesi e non, che daranno vita a serate ed eventi da non dimenticare.

Saint Julian’s - il cuore della movida

Se invece stai cercando divertimento notturno, feste e tante occasioni per ballare, allora dove alloggiare a Malta viene da sé: a Saint Julian's! Si trova nei dintorni di Sliema, ma di certo non condivide la sua indole tranquilla: St. Julian's è una cittadina movimentata, vivace, piena di opportunità e di occasioni di divertimento di giorno e, soprattutto, di sera.

Se durante la giornata avrai modo di fare il bagno sul lungomare o prendere l'autobus per raggiungere in breve tempo spiagge incredibili come la St George's Bay, una volta calato il sole le feste non si faranno di certo attendere. Anzi, la città pare prendere vita, con musica proveniente da ogni dove e persone di tutte le età che hanno solo voglia di ballare, conoscere gente e divertirsi.

L'atmosfera unica di Saint Julian's è uno dei vantaggi che ti offriamo su Sprachcaffe con le vacanze studio a Malta per adulti: proprio qui, infatti, nel cuore vibrante dell'isola, abbiamo deciso di posizionare la nostra scuola di lingue. E comodamente raggiungibili a piedi o con i mezzi pubblici si trovano in zona anche gli alloggi che offriamo ai nostri studenti, per un'esperienza linguistico-culturale immersiva e coinvolgente. Di mattina studi l'inglese in un contesto madrelingua, di pomeriggio ti rilassi in spiaggia e di sera ti scateni in una delle più famose discoteche di Malta: cosa c'è di più bello?

Paesi europei dove si parla inglese come seconda lingua

Ormai conoscere l'inglese è quasi fondamentale, soprattutto per alcune carriere professionali. O semplicemente per aprirsi quante più opportunità possibili nella vita, dai viaggi alle amicizie. Per queste ragioni i Paesi dove si parla inglese a livello ufficiale non sono gli unici in cui questa lingua si studia e si pratica, anzi: se ci pensi, anche qui da noi in Italia lo studiamo a scuola sin dalla prima elementare.

C'è chi però ci riesce con più successo, come per esempio:

  • Paesi Bassi: nonostante non sia annoverato tra le lingue ufficiali dell'Olanda, stiamo parlando del Paese europeo dove si parla meglio l'inglese, con una percentuale del 95%. In pratica, tutti lo conoscono e lo utilizzano quotidianamente in qualunque contesto, anche per gli studi universitari.
  • Danimarca: la lingua ufficiale è il danese, ma il livello di inglese della popolazione è davvero impressionante. Quasi tutti lo parlano fluentemente e, volendo, si potrebbe tranquillamente vivere in questo Paese senza conoscere il danese. Certo è che rimane quella la lingua della convivialità, perciò per entrare davvero nello spirito locale rimane necessario. A livello pratico però non lo è, e questo perché sin da bambini i danesi sono abituati ad ascoltare l'inglese, a guardare cartoni animati e film senza doppiaggio e senza sottotitoli.
  • Svezia: stesso discorso per la Svezia, Paese in cui l'86% delle persone conosce l'inglese perfettamente nonostante non sia la prima lingua.
  • Finlandia: si unisce alla lista anche un altro Paese scandinavo, ovvero la Finlandia. Seppur mantenga il finlandese come lingua ufficiale, anche qui l'86% della popolazione si trova a proprio agio a portare avanti conversazioni in inglese.
  • Repubblica di Cipro: ovvero il sud dell'Isola di Cipro, entrato nell'Unione Europa nel 2004. Il nord, invece, fa parte di uno Stato indipendente riconosciuto soltanto dalla Turchia. Nella parte europea dell'isola l'inglese non rappresenta una lingua ufficiale, ma a causa del dominio britannico durato fino al 1960, la lingua inglese si è comunque diffusa e ad oggi risulta ancora ampiamente utilizzata.

Vuoi partire per una vacanza studio?

Scegli una delle nostre destinazioni per imaprare divertendoti!

Scopri qui dove

Vacanze studio in Spagnolo

Impara lo spagnolo in modo efficace e vivi un'esperienza indimenticabile!

Scopri le nostre destinazioni

Organizza con noi la tua prossima vacanza studio!

DeepL Translate: il traduttore online migliore al mondo

Da molti DeepL Translate è considerato il traduttore online più affidabile, preciso e semplice da utilizzare. Il fatto che sia gratis lo rende anche più accattivante, se possibile. Ma perché è così tanto apprezzato?

Per la precisione e l'accuratezza delle sue traduzioni, che riescono a raggiungere livelli davvero impressionante, quasi pareggiando il lavoro di un traduttore professionista. La differenza sostanziale tra traduzione automatica e "umana" è sempre che nel secondo caso si aggiunge una componente personale a cui il computer non potrà mai accedere.

Ad ogni modo, DeepL Translate ci va molto vicino, e ti permette di fare diversi interventi sulla tua traduzione per renderla quanto più perfetta possibile. Oltre a poter tradurre una parola, una frase o un testo intero, hai la possibilità di modificare la singola parola nella traduzione, scegliendo alternative che ti piacciono di più o che ritieni più adatte. Sinonimi e suggerimenti ti permettono di ottimizzare al meglio il risultato finale.

Ci sono 33 lingue a disposizione, con la funzionalità di rilevazione automatica e la scrittura assistita per migliorare la qualità delle traduzioni.

Un grande vantaggio è poi la possibilità di tradurre dei file importandoli sul sito: i primi tre sono gratis, per gli altri sarà necessario sottoscrivere un abbonamento.

Cosa aspetti a partire?

Configura la tua vacanza studio: scegli il periodo, la durata del corso e la tua sistemazione! Con pochi click fai il tuo

PREVENTIVO

Cosa vedere a Barcellona in 5 giorni

Con un paio di giorni di vacanza in più puoi arricchire il tuo viaggio davvero tantissimo. Una delle attrazioni che abbiamo saltato e che però rendono iconica Barcellona nel mondo è lo Stadio Camp Nou. La città è sede di una delle squadre di calcio più forti a livello internazionale, l'FC Barcelona, con idoli che hanno fatto la storia come Johan Cruijff e Lionel Messi. Con il biglietto per accedere allo stadio puoi anche visitare il Museo dell'FC Barcelona, e se invece opti per il tour guidato accedi anche a spogliatoi, tribune, sala stampa e al tunnel che porta al campo da gioco. Una vera emozione!

In base a quanto sei interessato, la tua visita può durare dalle 2 ore ad un'intera mattinata.

Tra le cose da vedere a Barcellona in 5 giorni puoi aggiungere anche la Fondazione JoanMiró, un'istituzione culturale che custodisce la collezione del grande pittore catalano. Tra surrealismo e avanguardia, si tratta di una visita che non può davvero mancare.

La fondazione si trova sulla collina Montjuïc, non distante da un'altra attrazione imperdibile: il Parc de la Ciutadella. Questo immenso parco è uno dei simboli di Barcellona, il polmone verde della città: con i suoi oltre 17 ettari, è il luogo ideale per dedicarsi al relax e allo svago, facendo magari un bel pic nic. Ma non solo: qui dentro potrai scoprire tante attrazioni curiose, come il Castello dei tre dragoni, l'Umbraculo e la Cascata Monumentale.

Non lontano da qui poi c'è anche la Barceloneta, la spiaggia più famosa e vivace di tutta la città.

Subjuntivo (congiuntivo)

E adesso vediamo come si comporta il verbo spagnolo ir nei tempi del congiuntivo:

persona

presente

pretérito imperfecto

futuro simple

Yo

vaya

fuera / fuese

fuere

Tú

vayas

fueras / fuese

fueres

Él / Ella

vaya

fuera / fuese

fuere

Nosotros

vayamos

fuéramos / fuésemos

fuéremos

Vosotros

vayáis

fuerais / fueseis

fuereis

Ellos / Ellas

vayan

fueran / fuesen

fueren

Come succede sempre nella lingua spagnola, il pretérito imperfecto del subjuntivo presenta due coniugazioni diverse, e puoi scegliere tu quale utilizzare. A seconda del contesto, però, gli spagnoli preferiscono usare l'una o l'altra, perciò quando li ascolti bada a quale scelgono in base alla situazione e adeguati, così da suonare più nativo.

Anche qui, le forme composte si servono dell'ausiliare haber:

persona

pretérito perfecto

pretérito pluscuamperfecto

futuro anterior

Yo

haya ido

hubiera / hubiese ido

hubiere ido

Tú

hayas ido

hubieras / hubieses ido

hubieres ido

Él / Ella

haya ido

hubiera / hubiese ido

hubiere ido

Nosotros

hayamos ido

hubiéramos / hubiésemos ido

hubiéremos ido

Vosotros

hayáis ido

hubierais / hubieseis ido

hubiereis ido

Ellos / Ellas

hayan ido

hubieran / hubiesen ido

hubieren ido

Bling Bling: la discoteca di Barcellona più elegante ed esclusiva

Se cerchi un locale notturno a Barcellona elegante, raffinato e che ti faccia sentire un vero VIP almeno per una sera, allora amerai fare serata al Bling Bling. Arredamento curato nei minimi dettagli, atmosfera di classe e cocktail sofisticati sono ciò che ti devi aspettare qui dentro, insieme a una clientela chic e con un'età media tra 25 e 40 anni. Non una discoteca per giovanissimi, ecco, ma più per persone adulte in cerca di divertimento sì, ma con stile. D'altronde ci troviamo a Carrer de Tuset, la strada più esclusiva della zona alta di Barcellona!

Viene da sé che l'ingresso non sia consentito a chiunque: presentarsi con un abbigliamento consono è fondamentale per riuscire a entrare. Richiesta obbligatoriamente la camicia per gli uomini, e un abbigliamento elegante (con tacchi) per le donne.

Che serata aspettarsi al Bling Bling? Qui la musica proposta è principalmente quella commerciale, ma non mancano canzoni latine a scaldare un po' il ritmo. Per la musica house è prevista una sala totalmente dedicata, e in più il locale più in di Barcellona ha anche una sala VIP. DJ set di artisti locali e internazionali sono all'ordine del giorno, ma ciò che proprio non puoi perderti è la serata universitaria del giovedì: Obsession Night, un evento che non si può dimenticare.

La discoteca Bling Bling non è aperta tutti i giorni, ma soltanto dal giovedì alla domenica.

Coniugazione verbo essere in spagnolo: estar

Passiamo ora alla coniugazione del verbo essere in spagnolo estar, partendo con i tempi del modo indicativo:

indicativo(tempi semplici)

persona

pretérito imperfecto

pretérito

futuro

Yo

estaba

estuve

estaré

Tú

estabas

estuviste

estarás

Él / Ella

estaba

estuvo

estará

Nosotros

estábamos

estuvimos

estaremos

Vosotros

estabais

estuvisteis

estaréis

Ellos / Ellas

estaban

estuvieron

estarán

indicativo(tempi composti)

persona

pretérito perfecto compuesto

pluscuamperfecto

futuro anterior

Yo

he estado

había estado

habré estado

Tú

has estado

habías estado

habrás estado

Él / Ella

ha estado

había estado

habrá estado

Nosotros

hemos estado

habíamos estado

habremos estado

Vosotros

habéis estado

habíais estado

habreis estado

Ellos / Ellas

han estado

habían estado

habrán estado

Vediamo ora il congiuntivo:

congiuntivo(tempi semplici)

persona

presente

imperfecto

Yo

esté

estuviera / estuviese

Tú

estés

estuvieras / estuvieses

Él / Ella

esté

estuviera / estuviese

Nosotros

estemos

estuviéramos / estuviésemos

Vosotros

estéis

estuvierais / estuvieseis

Ellos / Ellas

estén

estuvieran / estuviesen

congiuntivo(tempi composti)

persona

pretérito perfecto

pluscuamperfecto

Yo

haya estado

hubiera / hubiese sido

Tú

hayas estado

hubieras / hubieses sido

Él / Ella

haya estado

hubiera / hubiese estado

Nosotros

hayamos estado

hubiéramos / hubiésemos estado

Vosotros

hayáis estado

hubierais / hubieseis estado

Ellos / Ellas

hayan estado

hubieran / hubiesen estado

Vacanze studio in Spagnolo

Impara lo spagnolo in modo efficace e vivi un'esperienza indimenticabile!

Scopri le nostre destinazioni

Organizza con noi la tua prossima vacanza studio!

Altre lingue parlate alle Maldive

Grazie alla loro grande attrattiva turistica, le 26 isole delle Maldive ospitano anche diverse lingue minoritarie, alcune delle quali parlate da una grande fetta di popolazione. Vediamo quindi che lingue si parlano alle Maldive oltre al dhivehi.

Inglese

Sì, se te lo stavi chiedendo la risposta è sì: puoi partire per una vacanza alle Maldive conoscendo solo l'inglese. Un corso di lingua inglese online è più che sufficiente per un viaggio in questo paradiso: anche se comunicare in lingua locale rimane comunque più efficace, l'inglese è molto diffuso e conosciuto dai maldiviani.

Questo perché la lingua inglese viene insegnata nelle scuole, e perciò chiunque abbia un medio livello di istruzione sa come sopravvivere parlando in inglese. A maggior ragione oggi, che le scuole maldiviane offrono tutte le lezioni in lingua inglese fuorché quelle specifiche dello studio della lingua dhivehi.

All'interno dei resort, dei villaggi turistici e dei locali, l'inglese è parlato da tutti e perciò la comunicazione "da vacanza" non conosce barriere linguistiche, sia nelle zone più frequentate come la capitale Malé, sia in località meno conosciute.

La diffusione della lingua inglese alle Maldive oggi come oggi risulta in crescita costante, e perciò è sempre più facile frequentare i diversi atolli con questa sola competenza linguistica.

Come spostarsi a Malta con i mezzi pubblici

Mettiamo invece che scegli di partire senza macchina: come spostarsi a Malta con i mezzi pubblici? È fattibile o il Paese non dispone di collegamenti validi?

Vista la natura turistica dell'isola, Malta offre un buon servizio di trasporto pubblico, e anche se durante i periodi di alta stagione possono verificarsi rallentamenti o ritardi, in genere affidarsi ai mezzi pubblici è la scelta migliore.

Le opzioni a disposizione però sono poche: considera infatti che l'isola di Malta non dispone di una rete ferroviaria. In poche parole: non ci sono treni, ma solo bus e traghetti.

Bus

L'autobus è il mezzo pubblico più utilizzato a Malta, nonché l'unico che si muove per le strade e collega le varie città e i punti di interesse. In linea generale l'ideale è di spostarsi a Malta a piedi quando si tratta di una singola zona da visitare, per non perdersi neanche un dettaglio e perché comunque si tratta di città piccole, anche la capitale stessa. Per muoversi da una zona all'altra però l'autobus è fondamentale, perché le tratte sono abbastanza lunghe e non percorribili a piedi.

Tutto l'arcipelago di Malta è ben collegata grazie alle oltre 100 linee disponibili (18 delle quali a Gozo). Incluse troviamo anche 8 linee notturne, comode per spostarsi a Malta tra una discoteca e l'altra o per raggiungere l'aeroporto dopo la sera.

Gli autobus più efficienti sono quelli che presentano la dicitura TD, ovvero Tallinja Direct. Questi mezzi, infatti, percorrono un itinerario circolare, raggiungendo le principali destinazioni turistiche di Malta in meno tempo, facendo molte meno fermate. Tra queste, alcune delle più utilizzate sono:

  • TD14, che va verso Rabat (centro)
  • TD2 e TD13, che vanno invece verso nord con destinazione Bugibba e Saint Julian's
  • TD10 che invece ti porta a Marsaxlokk (sud)

Un biglietto corsa singola costa 2€ e ha una durata di 2 ore. Per la stessa durata, il biglietto notturno ha un costo di 3€.

Se hai intenzione di utilizzare i mezzi piuttosto spesso, allora ti conviene acquistare le card per turisti, abbonamenti che permettono di risparmiare e spostarsi a Malta in bus con più comodità. Esistono due opzioni:

  • 7-Day Explore Card, che costa 21€ e ti dà libero accesso a tutti gli autobus diurni e notturni;
  • 7-Day Explore Card Plus, che oltre ai bus ti permette anche di prendere due volte il traghetto e utilizzare due volte il servizio di bike sharing. Ha un costo di 39€.

 

Dove vuoi andare?

Scegli una delle nostre destinazioni per imaprare l'inglese divertendoti!

Scopri qui dove

Fai una vacanza studio a Malta!!

Scopri questa splendida isola del Mediterraneo e impara l'inglese divertendoti!

Vedi le nostre proposte per Malta

Cargo: ballare sotto la ferrovia

Se c'è qualcosa che accomuna le varie discoteche di Londra, quella è la posizione molto particolare in cui vengono costruite. Questo è il caso anche di Cargo, uno dei locali più amati: si trova sotto gli archi della ferrovia di Shoreditch, nella zona East London di cui rappresenta il cuore della scena musicale.

All'interno di Cargo puoi trovare ogni sera gli eventi più disparati, con generi musicali che spaziano dall'hip hop al pop elettrico. La caratteristica che lo rende unico nel suo genere è però la musica dal vivo, in particolare rock psichedelico e jazz: l'atmosfera qui dentro è davvero magica! E anche qui non mancano DJ set di artisti famosi come Wadeteo, Deya, Levelz e Chris Lawes.

E se poi ti viene fame, Cargo ospita al suo interno persino un'area food con un menù vario e perfetto per ricaricare le energie tra un ballo scatenato e l'altro: un'altra caratteristica che lo rende uno dei locali più particolari di tutta la città.

Avrai capito che il clima al Cargo è più rilassato e disteso rispetto ad altri locali di Londra che abbiamo visto fino ad ora. Nonostante questo, però, attenzione all'abbigliamento: non è richiesta particolare eleganza, ma sono severamente proibite le tute. Insomma, come prima: smart casual e passa la paura.

Il costo dell'ingresso varia in base alla serata, ma il venerdì sera è gratuito se entri prima delle 22.

Evans & Peel Detective Agency, molto più di un pub a Londra

Se vuoi vivere una serata fuori dal comune, l'Evans & Peel Detective Agency è di certo la location da raggiungere. Si trova al 310C di Courts Road, non troppo lontano dal Museo di Storia Naturale, ed è un luogo in grado di regalarti una vera e propria esperienza.

Non un semplice pub, ma (anche) un'agenzia investigativa in cui subire un interrogatorio per risolvere un caso. In pratica quando entri è un detective ad accoglierti, chiedendoti il motivo della visita e facendoti domande incalzanti. La regola non scritta è stare al gioco, inventando un caso e vivere una serata coinvolgente e memorabile!

Quando poi ti viene data l'autorizzazione per sederti al tavolo, hai la possibilità di ordinare i cocktail più originali e iconici, che prendono il nome dai gangster più famosi a livello internazionale. Puoi anche lasciarti consigliare dai barman e affidarti alla loro creatività, di cui sono notoriamente ricchi.

È uno dei pub più strani di Londra, ma per lo stesso motivo anche tra i più ambiti. Per questo si rende fondamentale arrivare con prenotazione già effettuata. E attenzione, perché la prenotazione è valida per un tempo massimo di 2 ore, al termine delle quali verrai gentilmente invitato a lasciare il pub per cedere il tuo posto ai prossimi clienti.

Vuoi imparare il francese?

Scegli una delle nostre destinazioni per imaprare il francese divertendoti!

Scopri qui dove

Stagioni in tedesco: come si scrivono e traduzione

Adesso che abbiamo chiarito tutto il possibile riguardo ai mesi, passiamo alle stagioni in tedesco. Argomento altrettanto importante ma naturalmente più breve, sono giusto quattro paroline semplici semplici da imparare a memoria nell'arco di una lezione! Anzi, cinque parole se ci mettiamo in mezzo anche il vocabolo stesso "stagione", che in tedesco si traduce così:

Jahreszeit, dove Jahr significa "anno" e Zeit significa "tempo"

Vediamo ora come si scrivono tutte le stagioni in tedesco, per poi analizzare le differenze riscontrate come prima:

  • derFrühling = la primavera
  • derSommer = l'estate
  • derHerbst = l'autunno
  • derWinter = l'inverno

Anche in questo caso, troviamo sempre le parole corrispondenti alle stagioni con la lettera maiuscola. Forse se sei alle tue prime lezioni di tedesco la cosa ti stupisce, ma in realtà è del tutto normale in questa lingua trovare parole comuni con la maiuscola. Questo perché la regola tedesca vuole tutti i sostantivi scritti con la maiuscola, indipendentemente dalla loro natura.

Esempi:

Endlich ist derFrühling da. = Finalmente è arrivata la primavera.

Ich mag denHerbst nicht; es regnet immer. = Non amo l'autunno, piove sempre.

Come prima, poi, le possiamo vedere precedute tutte dall'articolo determinativo der. A differenza dell'italiano, tutte le stagioni in tedesco sono di genere maschile, anche primavera ed estate.

Esempi:

DerSommer ist so schön! = L'estate è così bella!

Meine Lieblingsjahreszeit ist derFrühling. = La mia stagione preferita è la primavera.

Se vogliamo esprimere un complemento di luogo (reale o figurato), utilizziamo con le stagioni la preposizione articolata IM, composta dalle preposizioni semplici IN + DEM.

Esempi:

Blumen blühen im Frühling. = Inprimavera sbocciano i fiori.

Im Herbst geht es dann endlich nach München. = In autunno finalmente andremo a Monaco*.

*Forse partono per una delle nostrevacanze studio a Monaco? Allora capiamo tutto quell'entusiasmo!

Stagioni in tedesco: come si scrivono e traduzione

Stagioni in inglese: come si scrivono e traduzione

Passiamo ora alle stagioni in inglese, un altro argomento molto importante da conoscere e anche molto semplice. Anche se si discostano abbastanza dalla loro traduzione italiana, infatti, le stagioni sono solo quattro, e questo significa solo quattro parole da memorizzare. O forse cinque: magari non lo sai, ma l'autunno può essere detto in due modi diversi in inglese.

  • Spring → primavera
  • Summer → estate
  • Autumn → autunno. Possiamo dire anche Fall, forma diffusa in particolar modo negli Stati Uniti.
  • Winter → inverno.

A differenza dei mesi, le stagioni in inglese non vogliono rigorosamente la lettera maiuscola, anche se vengono spesso scritte in questo modo. È preferibile la minuscola, ma utilizzare la maiuscola non è considerato un errore troppo grave.


Esempi di utilizzo:

Summer is my favourite season. → L'estate è la mia stagione preferita.

During this Winter I studied a lot. → Durante questo inverno ho studiato molto.

Anche in questo caso dobbiamo chiederci quale sia la preposizione di tempo più corretta da utilizzare. E nuovamente la risposta giusta è IN, accompagnata dall'articolo determinativo "the" per indicare una precisa stagione o senza null'altro, per un tempo più generico e indefinito.

Esempi:

I used to go to Tuscany in summer. → Ero solito andare in Toscana inestate / d'estate.

I went to Tuscany in the summer of 2023. → Sono andato in Toscana nell'estate del 2023.

GIORNO 3: in giro per The City

Uno dei simboli di Londra è la Cattedrale di St Paul, all'interno della quale potrai camminare tra le gallerie e apprezzarne la bellezza in ogni dettaglio, ma anche entrare nella cripta per un'esperienza completa. Così inizia il terzo giorno di questo itinerario Londra di 4 giorni: nel quartiere della City of London.

Dopo la visita alla cattedrale puoi goderti il cosiddetto quartiere degli affari, dove Londra si fa più innovativa e presenta grattacieli di forme strane e futuristiche, come The Gherkin. A un quarto d'ora di cammino da qui vi è anche la famosa Tower Bridge, dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO e riadattata a museo storico-medievale.

Prenditi il resto del giorno per visitare poi un altro paio di musei imperdibili: il Tate Britain, che ospita una ricchissima collezione di arte britannica, e il Tate Modern, che è invece un viaggio nell'arte moderna e contemporanea di tutto il mondo.

Non lontano da qui vi è il Millennium Bridge, il ponte in acciaio sospeso sul Tamigi: una passeggiata qui sopra è d'obbligo! A poca distanza da qui puoi approfittare per immergerti nuovamente nello spirito più sincero di Londra, entrando nel Borough Market. Si tratta di uno storico mercato gastronomico in cui oggi è possibile assaggiare qualsiasi tipo di cibo tipico britannico e street food, sempre tipico o di stampo internazionale. Già in generale Londra è una città pienamente multietnica, ma entrando all'interno di questo mercato avrai modo di sentirti un vero cosmopolita, passeggiando per i gusti e i sapori di ogni Paese del mondo, o quasi.

E perché non concludere l'ultima vera serata londinese con un po' di festa? Ci sono tantissime discoteche a Londra sparse in tutta la città: prenota il tuo biglietto (sono spesso molto affollate) e balla fino a notte fonda. L'importante è che tu sia carico perché il prossimo è l'ultimo giorno del nostro itinerario a Londra in 4 giorni: c'è da camminare!

Dove vuoi andare?

Scegli una delle nostre destinazioni per imaprare l'inglese divertendoti!

Scopri qui dove

Dove vuoi andare?

Scegli una delle nostre destinazioni per imaprare l'inglese divertendoti!

Scopri qui dove

College a Londra estivi per vacanza studio

Studiare in uno dei prestigiosi college di Londra è il sogno di molti italiani che intendono imparare l'inglese. Che sia in gruppo o da soli, a 15, a 30 o a 50 anni, per due settimane, per un semestre o per un anno intero, noi di Sprachcaffe consigliamo a tutti questa indimenticabile esperienza. In particolare, sul nostro sito puoi trovare anche pacchetti e offerte per una vacanza studio per il periodo estivo. Scegli un percorso formativo di tre mesi e una full-immersion in un contesto stimolante e dinamico in una delle città più importanti d'Europa e del mondo intero. Sviluppa nuove competenze, incontra altri studenti stranieri, esercitati con i professori madrelingua, coltiva la tua passione!

I ragazzi che decidono di trascorrere uno o più anni o anche solo un'estate all'estero, e nello specifico in grandi città come Londra, sviluppano un importante senso di indipendenza e di consapevolezza. Vivere per un periodo da soli, muoversi in autonomia, portare avanti lo studio e i propri hobby gestendo tempo e denaro, consente a tutti di crescere e di maturare sotto tanti punti di vista. Tutto questo, unito al fatto che trasferirsi momentaneamente in un Paese anglofono è il modo migliore per imparare la lingua inglese, costituisce parte della lista dei pro di partecipare a una delle nostre vacanze studio a Londra.

College a Londra per italiani

Vuoi sapere quali sono i migliori college di Londra per italiani? Quelli dove si studia la lingua, dove ci si mescola con tante culture diverse ogni giorno, dove si vive tra le comodità di una grande città ma allo stesso tempo anche a contatto con la natura. Insomma, esiste il college perfetto per gli italiani che vogliono studiare all'estero? La risposta è indubbiamente sì, perché ogni scuola offre agli iscritti opportunità diverse e, come abbiamo detto in precedenza, a Londra ci sono numerose università tra cui poter scegliere.

La capitale del Regno Unito presenta un'importante diversità culturale, con persone provenienti da ogni parte del globo che hanno portato usi e tradizioni diverse, e che ora sono unite dalla stessa lingua e dal ritmo di vita della stessa città. Se vuoi recarti a Londra per essere costretto a parlare inglese tutti i giorni in varie circostanze, ti invitiamo caldamente ad abbracciare la sfida. Parti e divertiti, confrontati con i londinesi, crea connessioni con gli altri studenti, sii aperto a nuove conoscenze anche al di fuori delle lezioni. Un'esperienza a Londra può allargare i tuoi orizzonti e le tue vedute, ma anche aprirti la strada a incredibili possibilità lavorative.

Pronuncia degli auguri di compleanno

Qual è la pronuncia corretta per gli auguri di compleanno nelle varie lingue? Ci sono alcuni popoli in giro per il mondo che utilizzano degli alfabeti completamente diversi dal nostro, e quindi tradurre il loro sistema di scrittura può essere molto difficile per noi italiani. Qui di seguito trovi la pronuncia di "buon compleanno" in tutte le lingue.

Amarico - melikami lideti

Arabo - eid melad sa'eed

Armeno - Tsnundd shnorhavor

Bengalese - Śubha janmadina

Bielorusso - Z Dniom Naradžennia

Birmano - pyawrwin hpwalrar mwaynae

Bulgaro - Chestit Rozhden den

Chirghiso - tuulgan künüŋ menen

Cinese (semplificato) - Shēngrì kuàilè

Cinese (tradizionale) - Shēngrì kuàilè

Coreano - saeng-il chugha haeyoDhivehi - ufaaveri ufandhuvaheh

Georgiano - gilotsav dabadebis dghes

Giapponese - otanjoubi omedetou

Greco - charoúmena genéthlia

Gujarati - Janmadivasa nī śubhakāmanā

Hindi - janmadin kee shubhakaamanaen

Kannada - Būn kamplīnnoKazako - bul tolıq emes

Khmer - rikreay​ thngai​ kamnaet

Lao - suk san van koedMacedone - sreḱen rodenden

Malayalam - janmadināśansakaḷ

Marathi - Vāḍhadivasācyā hārdika śubhēcchā

Mongolo - Törsön ödriin mend

Nepalese - Janmadinakō śubhakāmanā

Punjabi - Janamadina mubāraka

Russo - S dnem ​​rozhdeniya

Serbo - srećan rođendanSingalese - suba upan dinayak

Tagico - zodrūz muʙorak

Tamil - Piṟantanāḷ vāḻttukkaḷ

Telugu - Puṭṭinarōju śubhākāṅkṣalu

Thai - S̄uk̄hs̄ạnt̒ wạn keid

Ucraino - Z Dnem Narodzhennya

Yiddish - gliklekh deyn geburstog

Buone feste: la pronuncia in ogni lingua

Anche se noi italiani siamo abituati a un sistema di scrittura, ovvero il nostro alfabeto, esistono numerose lingue straniere che si basano su caratteri differenti. Dopo la traduzione di buone feste in tutte le lingue del mondo, qui sotto trovi la pronuncia di "buone feste" in quelle lingue che usano un alfabeto diverso.

Amarico - melikami be'ali

Arabo - ajazat saeida

Armeno - urakh ardzakurd

Bengalese - Śubha chuṭira dina

Bielorusso - sa sviatam

Birmano - pyawshwinhpwal aarrlautraat myarr

Bulgaro - veseli praznitsi

Chirghiso - Mayramıŋızdar menen

Cinese (semplificato) - Jiérì kuàilè

Cinese (tradizionale) - Jiérì kuàilè

Coreano - jeulgeoun hyuil

Dhivehi - hepee holideys

Georgiano - bednieri dghesasts'aulebi

Giapponese - Tanoshī kyūjitsu

Greco - kalés diakopés

Gujarati - Khuśa rajā'ō

Hindi - chhuttiyaan aanandadaayak hon

Kannada - Santōṣada rajādinagaḷu

Kazako - merekeleriñiz quttı bolsın

Khmer - rikreay​ thngai​ chhbsamreak

Lao - suksanvan phakphon

Macedone - sreḱni praznici

Malayalam - santēāṣakaramāya avadhidinaṅṅaḷ

Marathi - Suṭṭīcyā śubhēchā

Mongolo - bayaryn mend

Nepalese - Śubha bidā

Punjabi - Chuṭī'āṁ mubāraka

Russo - Schastlivykh prazdnikov

Serbo - srećni praznici

Singalese - subha nivāḍu dinayak

Tagico - id muʙorak

Tamil - Makiḻcciyāṉa viṭumuṟai nāṭkaḷ

Telugu - Śubha śelavudinālu

Thai - S̄uk̄hs̄ạnt̒ wạn h̄yud

Ucraino - shchaslyvykh svyat

Yiddish - gliklekh holidays

Pronuncia di pace in tutte le lingue

Ogni famiglia linguistica utilizza dei grafemi e dei fonemi differenti, a seconda del luogo e del modo di origine. È il caso delle lingue slave, come il russo, il bulgaro, il macedone, il serbo e il bielorusso, caratterizzate dall'alfabeto cirillico, oppure dei sinogrammi cinesi, migliaia di caratteri con significati e suoni diversi tra loro. Per facilitare lo studio di tutte quelle lingue che usano caratteri diversi da quelli del nostro alfabeto, ecco qui una lista di pronunce della parola pace in tutte le lingue.

Amarico - selami

Arabo - salam

Armeno - khaghaghut'yun

Bengalese - Śānti

Bielorusso - sviet

Birmano - ngyaaimhkyamrayy

Bulgaro - mir

Chirghiso - tınçtık

Cinese (semplificato) - Hépíng

Cinese (tradizionale) - Hépíng

Coreano - pyeonghwa

Dhivehi - amaankan

Georgiano - mshvidoba

Giapponese - Heiwa

Greco - eiríni

Gujarati - Śānti

Hindi - shaanti

Kannada - Śānti

Kazako - beybitşilik

Khmer - santiphap

Lao - santiphab

Macedone - mir

Malayalam - samādhānaṁ

Marathi - Śāntatā

Mongolo - amar amgalan

Nepalese - Śānti

Punjabi - Śāntī

Russo - mir

Serbo - mirSingalese - sāma

Tagico - sulx

Tamil - Camātāṉam

Telugu - Śānti

Thai - Khwām s̄ngb

Ucraino - myr

Yiddish - shlum

Dove posizionare nella frase i pronomi riflessivi in tedesco

In base agli altri elementi che compongono la frase in cui è inserito, il pronome riflessivo può assumere diverse posizioni. In generale, però, il pronome va sempre messo il più vicino possibile al soggetto a cui si riferisce. È questo il caso delle frasi secondarie, per esempio: non ha una posizione specifica da dover rispettare, ma va messo quanto più vicino possibile al soggetto.

Se si trova in una frase principale, il pronome va messo in terza posizione, subito dopo il soggetto e il verbo coniugato.

Esempio:
Sie hat sich nur die haare gekämmt. = Lei si è appena pettinata.

Se però, sempre in una frase principale, il terzo posto è già occupato da un altro elemento di testo, allora metteremo il pronome in quarta posizione, a seguire soggetto, verbo e l'eventuale elemento.

Esempio:
Heute hat sie sich schon die haare gekämmt. = Oggi lei si è già pettinata.

In alcuni casi, invece, puoi scegliere se posizionarlo prima o dopo il soggetto, a seconda della lunghezza della frase e del sostantivo a cui si riferisce.

Esempi:

Ich wollte michJohn schon seit vielen Jahren vorstellen. = Era molto tempo che volevo presentarmi a John.

Ich wollte Johnmich schon seit vielen Jahren vorstellen. = Era molto tempo che volevo presentarmi a John.

Se si trova in una frase subordinata, il pronome riflessivo va messo dopo il soggetto o subito dopo la virgola, se presente.

Esempi:
Ich habe keine Zeit,mich für die Party anzuziehen. = Non ho tempo di vestirmi per la festa.

John sagte, er freue sich auf morgen. = John ha detto di essere emozionato per domani.

Infine, nelle frasi interrogative il pronome riflessivo va posto in terza posizione, dopo soggetto e verbo.

Esempi:
Interessieren Sie sich für Geschichte? = Tu ti interessi di storia?

Putzen Sie Ihre Zähne vor dem Frühstück? = Ti lavi i denti prima di colazione?

Lingue straniere nelle Filippine

E se non dovessero bastare tutte le varietà linguistiche presenti nelle Filippine in modo autoctono, troviamo qui anche diverse lingue straniere, a causa dell'immigrazione.

Le lingue immigrate più diffuse sono rappresentate in primis da vari tipi di cinese: per la immensa popolazione della Cina, infatti, le Filippine sono una delle mete preferite (e più vicine) per cambiare vita. Dopo il cinese, poi, troviamo: arabo, giapponese, spagnolo, malese, coreano e tamil, lingua dravidica meridionale che si parla principalmente in India, in Sri Lanka e a Singapore.

Un fatto interessante riguardo alle lingue immigrate che si parlano nelle Filippine è che lo Stato, attraverso la costituzione, ne incoraggia l'utilizzo. In particolare, spinge la popolazione ad adoperare le lingue araba e spagnola: se deciderai di raggiungere le Filippine e restarci per molto più tempo di una semplice vacanza, potrebbe tranquillamente essere sufficiente servirsi dello spagnolo per comunicare (a seconda della zona in cui vai), perciò ti consigliamo un corso di spagnolo online prima della partenza per perfezionare le competenze linguistiche. In alternativa, l'inglese è più che sufficiente per riuscire a farsi capire, comunicare e anche fare amicizia, poiché rappresenta una delle lingue ufficiali del Paese, utilizzate nella quotidianità della maggior parte della popolazione. Sempre, però, restando nelle zone più popolate e turistiche delle Filippine, altrimenti si entra in zone nelle quali è più probabile che le persone parlino tra di loro utilizzando una delle lingue native di minoranza.

Vuoi imparare il francese?

Scegli una delle nostre destinazioni per imaprare il francese divertendoti!

Scopri qui dove

Altre lingue che si parlano a Bruxelles

Per rispondere alla domanda: "Che lingua parlano a Bruxelles?", però, non abbiamo ancora finito. Così come in tutto il Belgio, infatti, all'interno della capitale belga sono presenti anche altre minoranze linguistiche, a partire dal tedesco, che a livello nazionale conta come terza lingua ufficiale del Paese. Simile al tedesco standard per via della sua introduzione e ammissione successiva alla prima Guerra Mondiale, la sua diffusione non supera l'1% all'interno del Paese, con soltanto lo 0,4% di persone madrelingua. Si utilizza maggiormente nelle zone orientali della provincia di Liegi, che si trova proprio al confine con la Germania.

A Bruxelles e nello Stato belga troviamo anche la lingua del Lussemburgo, meglio conosciuta come lussemburghese. Si sente parlare principalmente nell'arrondissement di Arelerland, nella provincia più meridionale della Vallonia, che si chiama anch'essa Lussemburgo. In realtà la zona di Arelerland utilizzava tradizionalmente il lussemburghese, ma oggi questa lingua si sta vedendo sostituire dal più pratico francese.

Non dimentichiamo, poi, la presenza a livello nazionale di dialetti fiamminghi come il limburghese, il brabantino, il fiammingo orientale e il fiammingo occidentale. Nella regione tedescofona del Belgio, poi, si utilizzano anche alcuni dialetti basso-germanici, detti "platdiets" che suonano come una via di mezzo tra il lussemburghese e il tedesco. Infine, si trovano anche i dialetti francesi nella parte francofona del Paese, come vallone, piccardo, champenois e lorenese.

Vuoi imparare il francese?

Scegli una delle nostre destinazioni per imaprare il francese divertendoti!

Scopri qui dove

Lituania lingua: le basi del lituano

Se stai per partire per un incredibile viaggio in Lituania, sappi che l'inglese non ti basterà per comunicare, a meno che tu non abbia bisogno di saper gestire una conversazione estremamente basilare.

Infatti, la lingua inglese è studiata e conosciuta con un buon livello dall'80% della popolazione giovane. Ma le persone più adulte o anziane, invece, conoscono l'inglese con una percentuale simile a quella che troviamo in Italia tra le persone della stessa età oggi: abbastanza bassa. Pertanto, ti consigliamo di imparare alcune di queste semplici parole in lituano e frasi utili quando si viaggia: così facendo, non avrai nessun problema a farti capire durante il tuo viaggio!

  • Laba diena = Buongiorno, buonasera (è indifferente)
  • Labas! = Ciao! (versione standard)
  • Viso! = Ciao! (versione informale, da usare come saluto per quando ci si incontra)
  • Viso gero = Arrivederci ciao ("ciao" da utilizzare solo come congedo, non per quando ci si incontra)
  • Iki pasimatymo = Arrivederci (detto in modo più formale)
  • Aš nesuprantu = Non capisco
  • Atiprašau = Mi scusi
  • ačiū = Grazie (sì, pronunciandolo sembra proprio uno starnuto, in effetti!)
  • prašom = Per favore
  • No = Ne
  • Sì = Taip
  • Gal = forse
  • Kaip laikotės = Come stai?
  • Ačiū šekasi labai gerai, jūs ? = Molto bene grazie, tu?
  • Aš norėčiau į… = Vorrei andare… (utile come incipit per chiedere informazioni)
  • Kaip man nueiti į... ? = Come si va a…
  • Viešbutis = Hotel
  • Stotis = Stazione
  • Aš alergiškas = Sono allergico (importantissimo imparare questa frase in tutte le lingue dei Paesi che si visitano, se si hanno allergie di tipo alimentare! Da usare con sicurezza nei ristoranti per evitare problemi.)

Naturalmente dovrai allenare anche un po' la pronuncia, prima di partire: ti sarai reso conto della presenza di lettere e suoni molto diversi da quelli italiani! In particolare, il lituano aggiunge all'alfabeto latino classico alcune vocali con la codetta: ą, ę e ų, che comunque si pronunciano in modo molto simile alle rispettive vocali senza la codetta. Certo, la differenza c'è, ma niente che ti impedisca di essere compreso da un lituano madrelingua, per intenderci. Ci sono poi altri suoni aggiuntivi nell'alfabeto lituano, che invece presentano il digramma:

  • č, che si pronuncia come la nostra "c di cena". Al contrario, la "c" classica in lituano si pronuncia come una zeta aspra, il suono "ts" caratteristico delle lingue slave;
  • š, lettera molto frequente che si pronuncia come il nostro "sc di sci";
  • ž, che corrisponde ad una "j" francese,

Parole tipiche del tedesco di Vienna

Per i motivi che abbiamo visto prima, è importante recarsi a Vienna con una buona conoscenza di frasi ed espressioni in tedesco austriaco, e non standard. Sapere il tedesco classico è la base fondamentale, ma conoscere queste parole ed espressioni più tipiche ti renderà la vita viennese molto più semplice. Anche perché anche le parole più classiche del tedesco, quelle che tutti conoscono, qui possono essere dette in un modo totalmente diverso!

  • Erdapfel = patate. Il più classico "kartoffel" noto in tutto il mondo qui non solo non si usa, ma è pure visto male. Meglio dire "erdapfel".
  • Paradeiser = pomodoro, anziché il "tomate" dello standard.
  • Orange = arancia, che in tedesco si dice invece "Apfelsine".
  • Opa, Oma = Nonno, nonna. La differenza qui è enorme, perché in tedesco si dice "Grossvater" e "Grossmutter".
  • Ross = cavallo, anziché "pferd".
  • Dirne = ragazza, che in tedesco standard è invece "madchen".
  • Jause = merenda. Molto più veloce e semplice del tedesco "nachmittagsmahlzeit"!
  • Auf Wiederschauen oder Servus = arrivederci. Questo è molto importante, ed è da utilizzare al posto del classico "auf Wiedersehen".

Lingua della Polonia: la questione dello yiddish

Tra quelle minoritarie, in Polonia la lingua preponderante un tempo è stata lo yiddish, oggi quasi scomparso.

Lo yiddish è una lingua germanica che deriva dall'alto tedesco, ma che ha raccolto un enorme patrimonio linguistico dall'ebraico e dallo slavo, di cui utilizza gran parte del vocabolario. Durante il Medioevo, veniva utilizzata come lingua volgare dalle comunità ebraiche dell'Europa centrale, e nel tempo era rimasto come linguaggio tra coloro che professavano questa religione.

In Polonia la lingua yiddish era la seconda lingua più parlata, con oltre 5 milioni di persone che la praticavano assiduamente, e questo fino al tragico anno 1939. Da quel momento in poi, con la Seconda Guerra Mondiale e lo sterminio della popolazione ebraica, la lingua yiddish è quasi totalmente scomparsa all'interno del Paese: oggi in Polonia possiamo contare meno di 20.000 persone che la parlano ancora. Una differenza spaventosa che, oggi come oggi, ci permette di renderci davvero conto della vastità di ciò che è avvenuto.

Footloose Fun Bar

Non si può non parlare anche del Footloose Fun Bar, una discoteca a Malta situata sempre nel centro della movida, tra Paceville e St. Julian's. Si tratta infatti di uno dei locali più frequentati in assoluto, soprattutto da studenti in erasmus o dai giovani che scelgono di visitare Malta per le vacanze estive. Uno dei motivi è di certo il costo dei drink: l'offerta proposta ti permette di bere spendendo davvero poco! Ma di certo non è l'unica ragione per la fama di questo locale notturno a Malta, anzi: l'apertura tutti i giorni e la musica commerciale lo rendono un punto di riferimento per chiunque abbia voglia semplicemente di divertirsi. Insomma, è il locale che mette d'accordo anche i gruppi di amici totalmente diversi l'uno dall'altro!

Molto apprezzati anche i remix proposti, così come il grande spazio a disposizione che ti permette di ballare e saltare per tutta la notte con amici vecchi e tantissime, possibili nuove conoscenze.

Bugibba: dove alloggiare a Malta per un’esperienza a misura di tutti

Con caratteristiche e servizi simili a Sliema, Bugibba è un ottimo punto dove alloggiare a Malta se si cerca divertimento sì, ma anche tranquillità. E soprattutto mare: qui, all'interno della Saint Paul's Bay, troverai una quantità infinita di spiagge sabbiose su cui stenderti a prendere il sole, e acque limpide in cui nuotare o praticare numerosi sport acquatici. Dal parasailing al jet ski, Bugibba è il paradiso del divertimento "a misura di famiglia", con tante opportunità adatte a grandi e piccini che consentono di vivere vacanze complete al 100%.


La cosa bella è che qui i servizi offerti sono tanti e tutti a portata di mano: se non hai granché voglia di esplorare ma solo di rilassarti, troverai in zona tutto ciò che ti occorre. Nel caso in cui tu invece volessi muoverti nessun problema: i collegamenti con i mezzi sono ottimi, un po' come su tutta l'isola. Puoi persino raggiungere le altre isole appartenenti all'arcipelago di Malta -Gozo e Comino- per delle gite fuori porta da non dimenticare.

Bugibba è però un ottimo punto dove alloggiare a Malta anche per giovani: la vita notturna c'è e si fa sentire, ma non risulta mai invadente o eccessiva per cui rimane una zona adatta a un divertimento più rilassato.

Proprio per la sua atmosfera piacevole, coinvolgente ma tranquilla, è qui che abbiamo deciso di fondare la nostra scuola Sprachcaffe per gli studenti più giovani. Decidendo di partecipare alle nostre vacanze studio a Malta per ragazzi, fino a 17 anni ti troverai immerso in un contesto pittoresco nel cuore di Bugibba, nella rinomata Saint Paul's Bay, a due passi dal mare e da numerosi bar, ristoranti e internet cafè.

Questa è un'opportunità davvero unica, che ti consente di imparare l'inglese in un contesto madrelingua, ma senza rinunciare al puro e semplice divertimento. Anzi, se sei minorenne e partecipi alle vacanze per i più giovani, sarai tenuto a divertirti grazie al ricco programma di attività che organizzeremo per te!

Paesi nel mondo dove si parla inglese

Come abbiamo accennato prima, l'inglese è una delle poche presenti in tutti i cinque continenti. Se ora ci siamo limitati a vedere la diffusione a livello europeo o madrelingua, è giunto il momento di ampliare ancor più gli orizzonti e vedere quali sono i Paesi nel mondo dove si parla inglese, continente per continente.

Americhe

Oltre agli Stati Uniti e al Canada, nelle Americhe si parla inglese nei seguenti Stati:

  • Bahamas
  • Barbados
  • Antigua e Barbuda
  • Belize
  • Trinidad e Tobago (insieme allo spagnolo)
  • Anguilla, Isole Falkland, Ascensione, Isole Vergini Britanniche, Montserrat, Sant'Elena, Bermuda (territorio d'oltremare britannico)
  • Porto Rico (insieme allo spagnolo)
  • Isole Vergini Americane
  • Dominica
  • Guyana
  • Saint Lucia
  • Saint Vincent e Grenadine
  • Grenada
  • Sint Maarten (insieme all'olandese)
  • Giamaica (con la sua variante autoctona, l'inglese giamaicano)

Asia

In Asia si parla inglese nei seguenti Stati:

  • India
  • Pakistan
  • Bangladesh
  • Brunei
  • Hong Kong

In alcuni casi, come nelle Filippine, l'inglese è anche riconosciuto come lingua ufficiale, anche se non è detto che sia conosciuto da tutta la popolazione allo stesso livello. Infatti, le Filippine sono un arcipelago composto da più di 7.000 isole, le quali ospitano etnie e popolazioni molto diverse tra di loro. Le lingue parlate qui sono così tante e così diverse l'una dall'altra che può capitare che filippini provenienti da zone differenti non riescano a capirsi. In tutto ciò, l'inglese è diffuso in modo abbastanza omogeneo, essendo una delle due lingue utilizzate dal Governo, nell'istruzione, nella stampa e anche come lingua delle imprese.

Africa

Oltre al Sudafrica, nel continente africano l'inglese è parlato regolarmente nei seguenti Stati:

  • Zimbabwe
  • Botswana
  • Lesotho
  • Gambia
  • Camerun
  • Sierra Leone
  • Namibia
  • Ghana
  • Kenya
  • Nigeria (versione africanizzata dell'inglese, detta pidgin english)
  • Zambia (dove rappresenta l'unica lingua ufficiale)
  • Mauritius
  • Sudan
  • Sudan del Sud
  • Seychelles
  • Tanzania
  • Uganda
  • Ruanda
  • Malawi
  • Liberia
  • eSwatini

Anche qui in moltissimi casi rappresenta una delle lingue ufficiali del Paese, come per esempio in Kenya (insieme allo swahili), in Ruanda e in Tanzania. Nonostante l'ufficialità, però, spesso a conoscerlo è una minima parte della popolazione: in Botswana, per esempio, l'inglese è compreso e parlato da poco più del 2% degli abitanti.

Come muoversi a Malta

Cosa vedere a Malta in 3 giorni lo abbiamo detto, ma come spostarsi da una parte all'altra dell'isola? Con così poco tempo a disposizione, un'idea furba potrebbe essere quella di noleggiare un'auto, o in alternativa di partire per l'isola in traghetto imbarcandosi con la propria macchina. In questo modo potrai sempre contare sul tuo mezzo personale per girare l'isola e gestire in totale autonomia ogni tuo spostamento.

In via generale questa è una buona idea, ma non sempre così funzionale. Considera infatti che diverse zone di Malta non sono accessibili con l'auto, perché proprio non è permesso introdurvi veicoli. Considera inoltre che a Malta non ci sono autostrade, difficilmente si trova parcheggio nelle città e per giunta si guida sul lato sinistro: insomma, noleggiare un'auto potrebbe non semplificarti troppo la vita.

Per fortuna l'isola è ben collegata dai mezzi pubblici: muoversi in autobus da una parte all'altra non è complicato, grazie alle tratte e agli orari messi a disposizione. Puoi quindi affidarti ai bus per gli spostamenti tra una città e l'altra, mentre all'interno di una zona muoverti tranquillamente a piedi, come a La Valletta, per esempio. Anzi, passeggiare per le sue strade te la farà conoscere ancora meglio.

Attenzione soltanto al periodo di alta stagione, in cui il trasporto pubblico è preso d'assalto dai turisti e gli autobus sono spesso affollati.

Se nel tuo itinerario a Malta in 3 giorni è compresa anche un'escursione verso Gozo o Comino, naturalmente dovrai prendere il traghetto. Qui puoi anche decidere di imbarcarti su un autobus, in caso di tour organizzati.

Che lingua si parla in Colombia: altre lingue

Come abbiamo visto all'inizio, lo spagnolo è la lingua più diffusa in Colombia e viene utilizzato da tutti fuorché da alcune tribù indigene. La domanda quindi sorge spontanea: che lingua si parla in Colombia quando e dove non si parla spagnolo?

La realtà è che esistono numerose lingue indigene più o meno diffuse in giro per il Paese: se ne contano più di 60! Vediamo quali sono le più conosciute e utilizzate ancora oggi.

Wayuu

La lingua Wayuu è diffusa e parlata da circa 305 mila indigeni distribuiti nella penisola de La Guajira, tra Colombia e Venezuela. Infatti, è nell'estremo nord del Paese che ancora la si può sentire parlare.

Facente parte della famiglia delle lingue Aramak, ha la particolarità di essere una lingua agglutinata: ciò significa che per esprimere diversi significati o funzioni grammaticali, si aggiungono degli affissi. Questo è ciò che accade, per esempio, anche nella lingua turca.

Nonostante la Colombia abbia un governo molto attivo nella salvaguardia e nella valorizzazione delle lingue indigene, oggi la wayuu rischia di scomparire perché non più tramandata alle nuove generazioni.

Palenquero

Un'altra delle lingue creole presenti e parlate in Colombia è il palenquero. Si tratta di una lingua molto particolare, che riprende le caratteristiche delle lingue africane di Congo e Angola, ma che presenta anche tantissime influenze portoghesi per via dell'arrivo dei primi schiavi ai tempi del colonialismo. Nonostante questo, è anche l'unica lingua creola dell'America Latina a riporre le sue basi nello spagnolo

Il palenquero è una lingua diffusa ma delimitata: si parla a sud est di Cartagena, e più precisamente a San Basilio de Palenque da cui prende il suo nome.

Fai una vacanza studio a Malta!!

Scopri questa splendida isola del Mediterraneo e impara l'inglese divertendoti!

Vedi le nostre proposte per Malta

Cosa vedere a Barcellona in 7 giorni

A questo punto resta da capire cosa vedere a Barcellona in 7 giorni: se pensi di aver già visto tutto ti sbagli di grosso! Barcellona è immensa e ricca di attrazioni in ogni angolo. Tra le cose ancora non dette troviamo l'Acquario, una delle tappe più amate da chi viaggia con bambini. Si trova al Porto Vecchio e ospita più di 450 specie diverse: la visita prevede una permanenza di almeno due ore.

Altro che non abbiamo ancora visto è la Ribera, un quartiere degradato fino al '92, ma rimesso completamente a nuovo per via delle Olimpiadi. Oggi è composto da vicoli stretti come i caruggi liguri, case di pescatori e un lungomare moderno e innovativo.

Se poi ti resta ancora del tempo, in uno di questi 7 giorni puoi organizzare una "gita fuori porta" verso altre destinazioni catalane facilmente raggiungibili da Barcellona. Una è Tarragona, tra le città più belle della Spagna e più importanti a livello storico: qui si trovano delle rovine romane dichiarate Patrimonio dell'Umanità.

Un'altra è Montserrat, catena montuosa che offre interessanti percorsi per fare trekking e scoprire la faccia più selvaggia della Catalogna.

Condizionale

E ora passiamo al condizionale, che per tua fortuna ha soltanto due tempi ed entrambi sono molto intuitivi:

persona

presente

perfecto

Yo

iría

habría ido

Tú

irías

habrías ido

Él / Ella

iría

habría ido

Nosotros

iríamos

habríamos ido

Vosotros

iríais

habríais ido

Ellos / Ellas

irían

habrían ido

Altre coniugazioni del verbo ir spagnolo

Per concludere l'argomento coniugazione, non resta che vedere anche il verbo spagnolo ir al participio, all'infinito passato e al gerundio.

infinito

participio

gerundio

presente

ir

-

yendo

passato

haber ido

ido

habiendo ido

E qualche esempio di utilizzo per favorirne la memorizzazione:

  • ¿Seguirás yendo a clases de guitarra? = Continuerai ad andare a lezione di chitarra?
  • ¿Adónde pudo haber ido sin despedirse? = Dove può essereandato senza salutare?

Attenzione proprio all'infinito passato del verbo ir spagnolo haber ido, perché spesso tendiamo ad utilizzarlo anche quando non è necessario. Ipotizzando di voler tradurre la frase "Essere andato via senza salutare non è stato carino", istintivamente sceglieremmo l'infinito passato. In realtà, però, in spagnolo si applica il presente:

  • Haber ido Irse sin despedirse no fue agradable.

La Fira: la discoteca di Barcellona che non ti aspetti

Forse un po' te lo aspetti, se sai cosa significa "fira" in catalano. Te lo diciamo noi: significa fiera, inteso come parco divertimenti, mostra, evento. E appena entri a La Fira ti rendi conto di farne parte: gli arredi e gli specchi che distorcono l'immagine ti daranno subito l'impressione di trovarti all'interno di un luna park, o di un circo: colori stravaganti e scenografie improbabili riempiono ogni angolo di questa, considerata una delle migliori discoteche di Barcellona.


Di certo non è un locale come tutti gli altri, anzi: il tipo di ambiente rilassato e le ambientazioni a tratti bizzarre ti permettono di essere davvero te stesso qui dentro, e di divertirti come non mai. Non c'è l'aria ingessata del Bling Bling o la ricercatezza dell'Opium: vai bene anche se ti vesti casual, l'importante è che hai voglia di ballare! Infatti lo spazio è tutto dedicato a questo: non troverai sale VIP o tavoli, ma solo un'enorme sala da ballo in cui chiunque può lasciarsi trasportare dal ritmo.

Ritmo di musica commerciale, principalmente, con un particolare focus sulle hit latine: se ami il reggaeton, tornerai a La Fira molte volte durante il tuo viaggio!

Anche se siamo sempre nella Zona Alta sembra un altro mondo rispetto alle altre discoteche di Barcellona viste fino a questo momento. Vale la pena dedicare almeno una serata a La Fira, ma puoi farlo solo nel weekend: è aperta soltanto venerdì e sabato e non chiude fino alle 5 del mattino. Anche se apre a mezzanotte, l'atmosfera comincia a scaldarsi solo intorno all'una, come accade nella maggior parte dei locali a Barcellona.

E infine passiamo al condizionale:

condizionale

persona

presente

compuesto

Yo

sería

sería estado

Tú

serías

serías estado

Él / Ella

sería

sería estado

Nosotros

seríamos

seríamos estado

Vosotros

seríais

seríais estado

Ellos / Ellas

serían

serían estado

Infinito, participio e gerundio del verbo essere spagnolo

Per concludere ci manca soltanto la coniugazione del verbo essere in spagnolo nei modi imperativo, participio passato e gerundio:

infinito

participio

gerundio

presente

ser / estar

-

siendo / estando

compuesto

haber sido / haber estado

sido / estado

habiendo sido / habiendo estado

Coniugazione del verbo avere spagnolo: TENER

Non ci resta che vedere anche la coniugazione del verbo avere spagnolo tener, adesso.


Come sempre, partiamo dai tempi del modo indicativo:

indicativo(tempi semplici)

persona

presente

pretérito imperfecto

pretérito

futuro

Yo

tengo

tenía

tuve

tendré

Tú

tienes

tenías

tuviste

tendrás

Él / Ella

tiene

tenía

tuvo

tendrrá

Nosotros

tenemos

teníamos

tuvimos

tendremos

Vosotros

tenéis

teníais

tuvisteis

tendréis

Ellos / Ellas

tienen

tenían

tuvieron

tendrán

Come puoi notare la coniugazione è parzialmente irregolare, in particolare il tempo pretérito presenta la forma con la u. Questa irregolarità è una sorta di sotto-regola che riguarda molti altri verbi, tra cui alcuni molto importanti: estar (estuve), saber (supe), haber (hube), poder (pude), poner (puse).

Minoranze linguistiche alle Maldive

Possiamo dire che l'inglese sia la seconda lingua delle Maldive, seppure non in via ufficiale. Sempre per via del turismo che interessa la zona, però, nel tempo si è diffuso l'uso anche di altre lingue minori. In alcune delle zone più turistiche e sociali dell'arcipelago, oggi è possibile sentire persone che parlano in:

  • tedesco
  • francese
  • arabo

E questo grazie all'affluenza sempre maggiore di turisti dai Paesi in cui si parlano queste lingue a livello madrelingua. Non ci sorprende trovare francese e soprattutto arabo in questa lista, dal momento in cui la lingua maldiviana ha preso spunto direttamente dai loro vocabolari per creare il proprio.

Traghetto

Il servizio Valletta Ferries mette a disposizione diversi traghetti che partono dalla capitale per raggiungere le Tre Città e Sliema. Gli orari disponibili sono variabili a seconda del periodo, ma sono previste numerose partenze in una stessa giornata, fino a mezzanotte.

Una corsa singola costa 1,50€ di giorno e 1,75€ di notte.

Da qui puoi anche partire per un'escursione all'isola di Gozo, con la compagnia specializzata. Il biglietto in questo caso ti costerà sui 9€, per un viaggio della durata di circa 45 minuti.

Bike sharing

Anche se non si tratta propriamente di un mezzo pubblico, la bicicletta è una valida soluzione se cerchi come muoverti per Malta in modo semplice ed economico. Grazie al servizio di bike-sharing messo a disposizione e diffuso in tutta l'isola, avrai modo di goderti gradevoli pedalate tra un panorama mozzafiato e l'altro, il tutto a un prezzo contenuto. Esistono due diverse opzioni per noleggiare una bicicletta a Malta:

  • Con Tallinja Bike, il servizio di bike elettriche proprio dell'isola. La prima mezz'ora costa 3€, da lì in poi spendi 2€ per ogni mezz'ora. Puoi anche risparmiare con il pacchetto giornaliero se hai intenzione di usarla più a lungo (15€) oppure da tre giorni (30€).
  • Con Bolt, un servizio presente in numerose città. A Malta offre monopattini elettrici per un costo di 0,19€ al minuto.

Costo abbonamento metro Londra 3 giorni

Per un viaggio di soli 3 giorni l'opzione più conveniente è il pagamento a consumo. Infatti, il limite giornaliero in questo caso equivale al costo della Travelcard giornaliera di 7,70£. D'altronde è quella che copre le zone 1-2, ovvero quelle più utili e interessanti per i turisti: valuta bene se aggiungere zone al tuo biglietto, perché potrebbero non servirti e, quindi, potresti spendere più del necessario!

In questo modo, invece, per tutto il tuo viaggio spenderai soltanto 23,10£ di trasporto, che equivalgono al momento a 26,64€.

Costo abbonamento metro Londra 4 giorni

Aggiungendo un giorno al tuo viaggio hai una scelta da fare: continuare con i giornalieri oppure optare per un settimanale? Facendo due conti, risulta che il costodell'abbonamento metro a Londra per 4 giorni di giornaliero sarebbe di 30,80£, mentre il settimanale parte da 38£.

L'alternativa più conveniente è quindi la prima, o ancora meglio la Visitor Oyster Card, che tiene conto delle tariffe agevolate Off Peak e ti permette di risparmiare una buona cifra per ogni tratta in base all'orario (di punta o meno).

Costo abbonamento metro Londra 5 giorni

Per quanto riguarda, infine, il costo di un abbonamento metro Londra per 5 giorni, la soluzione migliore è la travelcard settimanale. Con circa 40€ hai la possibilità di viaggiare illimitatamente nelle zone 1 e 2, quelle di tuo interesse, e di risparmiare così davvero tanto sui biglietti ordinari.

La Visitor Oyster Card può essere ricaricata con la cifra che preferisci, e per 5 giorni ti servono circa 50£. Considera anche 5£ di cauzione che ti vengono restituiti nel momento in cui riporti la card, ma puoi anche tenertela come souvenir e considerare di averla comprata!

Verbo avere in inglese: TO HAVE

Passiamo ora all'altro pilastro della grammatica inglese: il verbo avere. La sua forma infinitva è:

TO HAVE

Anche in questo caso, ci troviamo davanti a una forma irregolare, non quanto to be ma con le sue spigolosità. La forma affermativa del present simple resta però regolare e molto semplice da apprendere:

persona

present simple

traduzione

I

have ('ve)

io ho

You

have ('ve)

tu hai

He / She / It

has ('s)

egli ha

We

have ('ve)

noi abbiamo

You

have ('ve)

voi avete

They

have ('ve)

essi hanno

Corsica Studios

Non lontano dal Ministry of Sound troviamo poi il Corsica Studios, in zona Elephant and Castle. Più accogliente e intima, questa discoteca offre un tipo di divertimento diverso da ciò che abbiamo conosciuto finora: performance live e musica techno underground sono di certo i suoi cavalli di battaglia. Non mancano poi i generi musicali più amati dai giovani (e meno giovani) della città: house, dubstep, electro e drum&bass.

Il Corsica Studios dispone di due sale, delle quali solo una è quella in cui "si balla", con musica a tutto volume e angolo bar in cui ordinare i propri drink preferiti. L'altra sala, invece, è uno spazio dedicato alle registrazioni: un vero e proprio studio musicale.

La discoteca è aperta tutti i giorni della settimana, con chiusura prevista alle 3 del mattino dalla domenica al giovedì. Durante il weekend, invece, il divertimento continua fino al mattino con chiusura alle 6.

L'ambiente è tranquillo e rilassato: non è previsto nessun dress code particolare, ma evita magari l'abbigliamento troppo sportivo per sicurezza.

The Victoria Pub, tra i migliori pub storici di Londra

Non si può soggiornare a Londra senza fare una capatina al The Victoria Pub, una vera e propria icona nella zona di Paddington. Si trova precisamente al 10A di Strathearn Place, comodo da raggiungere con la metropolitana fermandosi a Hyde Park o Lancaster, ed è semplicemente una meraviglia. Con i suoi esterni eleganti, curati e imponenti, è in grado di stupire ancora di più una volta dentro, accogliendoti con un caldo e pieno stile inglese.

Bancone di legno, poltrone di pelle, tende rosse e lampadari sparsi qui e là per creare la giusta atmosfera di luci soffuse: questo è, in poche parole, ciò che devi aspettarti una volta varcata la soglia. The Victoria Pub offre due sale, una al piano inferiore e una al piano superiore, che tra le altre cose ha persino un caminetto.

Il menù è vasto e prevede sia sandwich sia i piatti veri e propri della tradizione britannica, andando oltre il classico fish & chips. Dal merluzzo alla griglia alle polpette di carne d'agnello, qui per una sera puoi sentirti un vero londinese.

Se studi con Sprachcaffe è anche comodo da raggiungere: la nostra scuola si trova nel quartiere residenziale di Ealing, a circa mezz'ora di metropolitana o di autobus da qui.

Stagioni in francese: la pronuncia corretta

Come prima, dopo aver appreso appieno ogni vocabolo e il suo utilizzo, passiamo ad analizzare la pronuncia corretta. Per fortuna le stagioni in francese sono piuttosto semplici da imparare: ecco le indicazioni di fonetica e qualche suggerimento per facilitare la pronuncia corretta

  • printemps = pʁɛ̃tɑ̃. Anche se l'alfabeto fonetico lo fa sembrare complicato, pronunciare la parola printemps non è difficile come sembra: la maggior parte delle lettere scompaiono! Come spesso accade in francese con le parole che finiscono in -emps, tutto il gruppo di lettere si trasforma in un suono nasale simile a "on", con una "o" piena e pronunciata, appunto, con il naso. → printòn
  • été = ete. Okay, l'abbiamo detto diverse volte ma a 'sto giro è verissimo: questa pronuncia è semplice come bere un bicchier d'acqua. Come lo vedi, è: → eté
  • automne = otɔn. Il dittongo "au" è uno dei suoni più caratteristici della lingua francese, e va pronunciato come una via di mezzo tra "e" e "o". Basta pensare alla parola acqua in francese, "eau", e imitare quello stesso suono. Per il resto della pronuncia, ricorda che la "m" sparisce, così come la "e" finale. → otòn
  • hiver = ivɛʁ. Infine, una delle parole in cui la pronuncia è più simile alla forma scritta. Attenzione però alla "h" iniziale: in francese può essere sia muta che aspirata in base alla parola specifica e alle sue caratteristiche. In questo caso l'h è muta e non va pronunciata in nessun modo. Un altro piccolo appunto va fatto per la "r" finale: spesso quando le parole terminano in -er in francese, la consonante finale tende a sparire per lasciare spazio alla "e", che prende l'accento. Basti pensare ai verbi all'infinito, per esempio manger, che si pronuncia mangé. Nel caso di hiver, invece, la "r" rimane e si sente chiaramente anche nella pronuncia, sebbene abbia il tipico suono "arricciato" della "r" francese. → ivér

Così la lezione su mesi e stagioni in francese volge al termine. Se è tutto chiaro, continua a studiare gli argomenti di base della lingua insieme a Sprachcaffe: seguici nella prossima lezione dedicata al verbo essere e avere in francese, altri due pilastri della grammatica di base e prosegui nel tuo percorso di apprendimento linguistico.

Stagioni in tedesco: pronuncia corretta

Stesso schema di prima: vista la traduzione, scopriamo ora la pronuncia delle stagioni in tedesco. Le quattro parole da imparare sono davvero semplici da pronunciare, in quanto praticamente ogni lettera si dice così come è scritta. Le uniche cose a cui fare attenzione per sviluppare una pronuncia da vero nativo sono:

  • la parola Frühling, come puoi notare, contiene la ü, ovvero la "u" con l'umlaut. Questo particolare segno trasforma leggermente la pronuncia della vocale. Per riprodurre il suono della ü correttamente, bisogna posizionare la bocca come per pronunciare una "o", ma invece emettere una "u".
  • La "S" iniziale della parola "Sommer" è sonora, e non sorda. Questo significa che la dobbiamo pronunciare come una specie di "zeta" molto leggera, come il classico "zzz" della zanzara.
  • La parola Winter si scrive esattamente come l'inglese, e questo potrebbe portare a pensare di doverla dire allo stesso modo. Ricorda invece che non è così: la "W" in tedesco si legge come una "v", e non come fosse la vocale "u" (cosa che accade in inglese). Pronunceremo l'inverno qualcosa come vintah, pertanto.

Come puoi vedere, l'argomento è semplice e si impara nell'arco di un pomeriggio. Per perfezionare la pronuncia di mesi e stagioni in tedesco ripetili più e più volte, finché non sei soddisfatto! E solo dopo potrai passare al prossimo argomento: magari alziamo l'asticella e vediamo insieme i tanto temuti verbi irregolari tedeschi, che ne dici? Seguici alla prossima lezione, allora!

Stagioni dell’anno: pronuncia corretta

Ora che abbiamo visto come si scrivono e come si usano, passiamo anche all'analisi della pronuncia delle stagioni in inglese.

  • Spring: sprɪŋ, per pronunciare correttamente questa parola devi solo ricordarti che la "g" finale si sente a malapena, è come se la stessi giusto accennando. → sprin'
  • Summer: sʌmə(r). qui possiamo fare lo stesso discorso che per i mesi in inglese che finiscono in -ember: la pronuncia corretta dipende dall'accento che preferisci seguire. Un inglese britannico direbbe samma, mentre un americano qualcosa di più simile a sammor con la "r" morbida.
  • Autumn:ˈɔːtəm. Come nella parola August, il dittongo "au" si pronuncia come una "o" molto lunga, mentre la seconda "u" è breve e tenuta tra i denti con una sorta di aspirazione finale. La "n" è praticamente muta. → owtuhm.
  • Fall: fɔːl. Qui abbiamo una pronuncia abbastanza semplice, basta ricordarsi di tenere la "o" lunga e di pronunciare soltanto una delle due "l", in modo leggero e quasi impercettibile. → fol
  • Winter: wɪntə(r) per finire, anche qui una pronuncia semplice e intuitiva. La "w" in inglese si pronuncia come la nostra "u", mentre la desinenza "er" viene letta così com'è negli Stati Uniti o come una "a" bella piena in Inghilterra, eliminando così del tutto la consonante finale. → uinta
  • Season: siːzn̩. Vediamo anche la parola che traduce la nostra "stagione", che si pronuncia con una "i" allungata per il dittongo "ea" (come nella parola sea, mare) e con una "z" sonora molto leggera che si unisce direttamente alla "n", cancellando la vocale che le divide. → siizn

L'argomento è semplice e da imparare assolutamente a memoria: per verificare che hai acquisito le conoscenze, mettiti alla prova inserendo mesi e stagioni in inglese in frasi e contesti diversi!

GIORNO 4: le location più memorabili

Ora che le attrazioni imperdibili sono state viste, non resta che entrare più nel cuore della città e scoprire le cose da vedere a Londra in 4 giorni per fare un viaggio completo. Se sei un fan di Harry Potter, non puoi andartene dall'Inghilterra senza aver fatto un giro per il Leadenhall Market, un tipico mercato al coperto in stile vittoriano. Perché dovresti andarci? Perché è Diagon Alley, il quartiere più magico che sia mai stato creato! E il Paiolo Magico è al 42 di Bull's Head Passage, che in realtà è un negozio di ottica.

Da qui prendi la metropolitana e in 20 minuti raggiungi un altro luogo iconico della città: Camden Town. Si tratta del quartiere più trendy, punk e vivo di Londra, con street food e pub in ogni angolo. Era peraltro la zona preferita da Amy Winehouse, di cui troverai tantissime foto all'Hawley Arms. La zona è anche ricca di negozi vintage, d'altronde a Londra lo shopping non è mai troppo.

Se invece sei un fan dei Beatles -o sogni di replicare l'iconica foto- devi recarti ad Abbey Road, dove troverai le strisce pedonali più famose di sempre. Fare una foto alla Beatles non è così facile, però: come te, tantissimi altri turisti sognano di replicarla ogni giorno, fino a creare il traffico! Considera di perderci un po' di tempo, quindi, ma di certo ne vale la pena. Soprattutto se dopo ti concedi un po' di meritato relax al Regent's Park, un tempo appartenente alla famiglia reale. Con le sue aiuole fiorite e colorate e i suoi 166 ettari di superficie, è uno dei parchi più belli di tutta la città.

Cosa fare a Brighton: perdersi tra le Lanes

Ora che hai qualche punto di riferimento, puoi iniziare a creare il tuo itinerario per visitare Brighton con un ordine ben specifico.

Ecco, immagina di partire dalla Clock Tower e dirigerti verso il Royal Pavilion: attenzione perché, nel tragitto, potresti perderti tra le Lanes!


Di che si tratta? Di strettissime vie, un po' come i caruggi di Genova: camminare qui ti farà respirare la vera atmosfera di Brighton, che nasce come città di pescatori in cui era importante questo tipo di conformazione per via del mercato del pesce.


Oggi i motivi per cui le lanes sono trafficate, neanche a dirlo, sono del tutto diversi: si tratta infatti delle vie dello shopping, tra il bohémien e lo chic.

In realtà la parte più di lusso è la zona sud, con marchi importanti e brand dai nomi conosciuti in tutto il mondo. La zona nord delle lanes, invece, è quella più popolare e caratteristica.

In alcuni periodi dell'anno le Lanes sono davvero affollate, tra cittadini e turisti in cerca del miglior souvenir da portare a casa: l'atmosfera che si respira è proprio quella di una città calorosa e sincera, in cui sentirsi a proprio agio e a casa.

Royal Pavilion: orari e prezzi per visitarlo

Il Royal Pavilion di Brighton è una delle attrazioni più visitate della città, se non la più amata in assoluto. Per questa ragione offre orari molto ampi per effettuare la propria visita:

  • 10:00 - 17:15 da ottobre a marzo (ultimi biglietti venduti entro le 16:30)
  • 09:30 - 17:45 da aprile a settembre (ultimi biglietti venduti entro le 17:00)

Il palazzo rimane chiuso il 25 e il 26 dicembre, mentre il 24 chiude alle 14:00.

Naturalmente aspettati di trovarlo un po' affollato, soprattutto se parti in un periodo come agosto in cui tante persone sono in vacanza! In generale è un'attrazione molto presa d'assalto dai turisti, perciò è meglio organizzarsi per evitare code eccessive. Risulta che il momento migliore della giornata per visitare il Royal Pavilion sia tra le 09:30 e mezzogiorno. Questo significa che, per evitare code e goderti le sale reali senza troppa gente, sarebbe meglio che tu arrivassi prima dell'apertura. È consigliato inoltre prenotare i biglietti online anziché farli sul posto, per fare più alla svelta.

Per quanto riguarda il costo, l'ingresso per gli adulti ha un prezzo di 18£, ovvero 20,71€, mentre gli studenti e i maggiori di 65 anni pagano 13.50£.

I bambini e i ragazzi da 5 a 18 anni pagano un biglietto ridotto di 11£, mentre i bambini sotto i 5 anni possono entrare a titolo gratuito.

È possibile anche usufruire di speciali pacchetti famiglia per risparmiare quando si viaggia tutti insieme, nei seguenti termini:

  • Un adulto con fino a 4 bambini: 29£
  • Due adulti con fino a 4 bambini: 47£

Ricorda inoltre che i ragazzi sotto i 14 anni possono entrare a patto che siano accompagnati da qualcuno che abbia più di 16 anni.

Informazioni per un viaggio studio nei college a Londra

Come detto, non c'è posto migliore di Londra per imparare l'inglese. Se sei interessato, sul nostro sito trovi tutte le informazioni che ti occorrono per iniziare il tuo percorso. Cliccando su questo link hai la possibilità di scaricare rapidamente il nostro catalogo di vacanze studio. Il download è gratuito e semplicissimo, ti basta inserire la tua età, il tuo nome e l'indirizzo e-mail. Riceverai in pochi secondi una panoramica di tutte le nostre proposte tramite posta elettronica, con date e prezzi a seconda della fascia di età a cui appartieni, e le destinazioni top.

Consulta il catalogo e dai un'occhiata alle nostre proposte per trovare l'offerta più adatta a te e alle tue esigenze. Se preferisci, puoi anche contattarci al numero 0686356746. Il nostro numero è attivo da lunedì a venerdì, dalle 10.00 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 17:00. Prenota subito il tuo viaggio studio a Londra insieme a noi di Sprachcaffe!

Come imparare le lingue

All'interno di questa pagina abbiamo visto come si traduce l'espressione "buone feste" nelle varie lingue parlate nel mondo. Tuttavia, se non intendi fermarti alle basi ma il tuo obiettivo è quello di imparare una lingua straniera, ti consigliamo di dare un'occhiata alle nostre proposte di corsi e di vacanze studio. Con noi di Sprachcaffe puoi scegliere di recarti in vari Paesi d'Europa, in Australia o Nuova Zelanda, in Cina o in diverse località americane per studiare una lingua straniera nei nostri istituti.

Se scegli di migliorare il tuo inglese, per esempio, potrai optare per dei corsi online di lingua, oppure per un anno a Londra o a Brighton, e ancora una vacanza studio a Toronto, a Vancouver, a Malta, a Bournemouth, o a Città del Capo. Per lo Spagnolo, invece, ti offriamo Barcellona, Madrid, Malaga, o L'Avana. Se desideri studiare il tedesco puoi seguire le lezioni delle nostre scuole di Francoforte sul Meno e di Monaco, mentre per il francese puoi optare per Nizza o Rabat. Insomma, sfoglia il nostro catalogo con tutti i pacchetti disponibili, scegli quello che preferisci e personalizzalo con le tue richieste, poi prenota il tuo viaggio insieme a noi.

Consigli per imparare e migliorare le lingue straniere

Se hai intenzione di studiare una lingua straniera e di raggiungere un livello linguistico avanzato, naturalmente non puoi fermarti alle basi. Noi di Sprachcaffe abbiamo l'obiettivo di aiutarti in questa impresa, e proprio per questo motivo organizziamo dei viaggi studio all'estero e dei corsi online di lingue. Sul nostro sito trovi tutte le informazioni che ti occorrono per intraprendere questa avventura unica, nella destinazione che ti sta più a cuore. Inghilterra, Stati Uniti, Canada, Francia, Spagna, Marocco, Nuova Zelanda, Australia, Danimarca, Norvegia, Finlandia, Svezia e tanti altri Paesi sono presenti nel nostro catalogo.

Puoi scegliere se frequentare un anno o un semestre di superiori o di università in un altro Stato, o se partecipare a corsi di lingua in un istituto straniero in modo individuale, e quindi con un insegnante privato, oppure alle lezioni di gruppo insieme ad altri studenti da tutto il mondo. Potrai alloggiare presso una famiglia ospitante o in un appartamento, in una stanza d'hotel condivisa o privata, scegliere mezza pensione o pensione completa per i tuoi pasti, scegliere anche la durata delle lezioni e il numero di ore a settimana, e così via. Se hai dubbi o domande puoi chiamarci al numero 0686356746 dal lunedì al venerdì, oppure contattarci utilizzando questo modulo online.

Come imparare le lingue

In questa pagina ci siamo focalizzati sulla parola "pace", sul suo significato e sulle varie traduzioni e pronunce in tutte le lingue del mondo. Tuttavia, se il tuo obiettivo è quello di studiare una lingua straniera partendo dalle basi e arrivando a livelli intermedi o avanzati, ti consigliamo di contattarci utilizzando questo modulo o telefonando al numero 0686356746. Noi di Sprachcaffe organizziamo vacanze studio in tutto il mondo per imparare diverse lingue, come l'inglese, lo spagnolo, il tedesco, il cinese e il francese, ma anche dei corsi da frequentare online, comodamente dal divano di casa tua.

Sfoglia il nostro catalogo e scegli il pacchetto che fa per te, dal gap year all'estero al viaggio in Marocco per imparare l'arabo, e ancora corsi con un insegnante privato a Londra o un anno di scuole superiori in Australia. Potrai selezionare il tipo di alloggio che preferisci, e quindi decidere se stare in un appartamento o in un ostello, in una camera condivisa o privata, o persino presso una famiglia locale, e puoi anche optare per un soggiorno con mezza pensione o pensione completa. Sul nostro sito trovi corsi e vacanze studio per tutte le età e per tutte le tasche, e naturalmente anche per tutti i livelli linguistici, per partire da zero o per migliorare le tue conoscenze.

Aggettivi e pronomi possessivi tedesco: casi particolari

La declinazione degli aggettivi possessivi è generalmente regolare: tutte le persone applicano correttamente le desinenze senza grossi casi particolari. Attenzione, però, all'aggettivo/pronome euer (vostr): notiamo come, quando viene declinato, perde la seconda -e.

Un'altra particolarità a cui prestare attenzione riguarda la forma di cortesia. Quando vogliamo formulare una frase più formale, magari per dare del lei a qualcuno che non conosciamo o più grande di noi, dobbiamo sempre usare Ihr con la lettera maiuscola.

Esempi:
Ist das sein Platz? = Questo è il suo posto?

Entschuldigen Sie, ich habe aus Versehen Ihren Stuhl genommen. = Mi scusi, per sbaglio ho preso la sua sedia.

Per il resto è tutto regolare, e inoltre è molto semplice imparare queste desinenze se già si è affrontato l'argomento degli articoli indeterminativi, perché condividono la stessa declinazione degli aggettivi possessivi.

Le preposizioni pour e par

Così come in spagnolo troviamo il grande problema di "por y para", anche in francese la grammatica ci propone il dilemma di come tradurre "per": in questo caso, il dubbio si pone tra le preposizioni semplici francesi pour e par.

Pour si utilizza per:

  • Indicare la destinazione
    Nous partons pour Madrid = Partiamo per Madrid.
  • Introdurre il complemento di causa
    Pour cette raison, je suis allé à l'école en vélo = Per questo motivo sono andato a scuola in bici.
  • Introdurre il complemento di fine
    Il a écrit une lettre pour se rattraper. = Ha scritto una lettera per farsi perdonare.

Mentre invece par si utilizza per:

  • Indicare un passaggio attraverso
    On passe par la plage, c'est plus rapide. = Passiamo per la spiaggia, è più veloce.
  • Introdurre il complemento d'agente o di causa efficiente (in italiano si usa "da")
    Cette chanson a été écrite par ma mère. = Questa canzone è stata scritta da mia madre.
    J'ai été frappé par une pierre. = Sono stato colpito da un sasso.
  • Introdurre il complemento di mezzo
    Je vous envoie tous les documents par email. = Ti invio tutti i documenti per email.

Esistono alcuni casi in cui in italiano preferiamo utilizzare con, mentre in francese è corretto porre la preposizione semplice par:

  • J'ai fini paraccepter une offre indécente = Ho finito con l'accettare una proposta indecente.
  • Le livre commence par une très longue phrase. = Il libro inizia con una frase lunghissima.

Verbi che accettano il verbo avere e essere in francese come ausiliare

Finora la questione ha qualche spina ma resta comunque di facile comprensione, ma adesso le cose si complicano un po'. Ci sono alcuni verbi in francese che non sono né transitivi né intransitivi, o meglio, che possono essere entrambe le cose. Qualche esempio: monter, retourner, sortir, passer, descendre
A seconda dei casi, possono essere aiutati nella formazione dei tempi composti dal verbo avoir o dal verbo être e, in questo modo, il verbo principale può assumere un significato un bel po' diverso. Prendiamo questo esempio:

  • Vous êtes montés la ligne d'arrivée. = Siete arrivati al traguardo / Avete tagliato il traguardo.
  • Vous avez monté pendant trois heures. = Avete camminato per tre ore.

Si tratta sempre del verbo monter, ma in base all'ausiliare che ha assume una sfumatura di significato molto diversa.

Comunque sia, quando questi verbi sono intransitivi sono quasi sempre accompagnati da una preposizione: in questo caso è necessario utilizzare il verbo être come ausiliare.

  • John est descenduà la gare de Paris Orly. = John è sceso alla stazione di Paris Orly.
  • Il est sortipar la mauvaise porte. = Lui è uscito dalla porta sbagliata.
  • Nous sommes juste passéspour vous le dire. = Siamo passati di qui proprio per dirtelo.

Gli stessi verbi, quando invece sono transitivi, richiedono l'ausiliare avoir:

  • Tu as descendu le fenêtres = Hai abbassato i finestrini.
  • Avez-vous déjà sorti le chien? = Avete già portato fuori il cane?
  • J'ai passé le pont : deux minutes et j'y serai. = Ho passato il ponte: due minuti e arrivo.

Altre lingue in Polonia: le lingue straniere

Oltre alle lingue minoritarie e alla lingua polacca, poi, troviamo in Polonia anche diverse lingue straniere riconosciute. In base alle dichiarazioni della popolazione, le più frequenti sono:

  • Russo (23%)
  • Inglese (18%)
  • Tedesco (14%)
  • Francese (2%)

I dati che abbiamo appena visto, però, risalgono all'anno 2001: nell'ultimo ventennio di certo saranno cambiati, e anche in modo importante. Questo per due motivi: il primo è l'aumento degli allacci commerciali con la Germania, che rende il tedesco una lingua molto più utile da conoscereoggi come oggi. Il secondo motivo riguarda semplicemente la globalizzazione, e l'adattamento dei giovani alle tendenze oltreoceano. Tra musica, film e social media -ma anche esperienze all'estero, più semplicemente- l'inglese è la lingua preferita da studiare per i giovani. Già nel 2010, infatti, erano più dell'85% gli studenti che sceglievano l'inglese come seconda lingua, e la percentuale è anche maggiore in base all'ambito (grado di istruzione o professionale).

Cosa aspetti a partire?

Configura la tua vacanza studio: scegli il periodo, la durata del corso e la tua sistemazione! Con pochi click fai il tuo

PREVENTIVO

Cosa aspetti a partire?

Configura la tua vacanza studio: scegli il periodo, la durata del corso e la tua sistemazione! Con pochi click fai il tuo

PREVENTIVO

Studiare l’inglese all’estero: in quali Paesi andare

Se hai intenzione di imparare l'inglese, la scelta migliore che tu possa prendere è quella di studiarlo all'estero. Stando sul posto, infatti, avrai l'opportunità di sperimentare una vera e propria full immersion linguistica, circondato da persone che parlano inglese e che ti "costringono" a fare altrettanto. Il processo di apprendimento sarà più rapido ed efficace, e inoltre avrai modo di crescere anche a livello personale, mettendoti in gioco in un luogo lontano da casa. Sì, ma dove è meglio andare?

I Paesi dove si parla inglese sono tantissimi, ma ce ne sono alcuni in cui l'apprendimento linguistico è migliore per questioni di praticità e opportunità. Per esempio in Inghilterra: quale luogo migliore per imparare l'inglese se non quello in cui ha avuto origine? Acquisire l'accento britannico, così pulito ed elegante, è qualcosa che può succedere solo qui. E noi di Sprachcaffe ti ci portiamo: abbiamo vacanze studio in Inghilterra in diverse città, tra Londra e Eastbourne, che ti permetteranno di imparare l'inglese alla perfezione e goderti questa terra così piena di meraviglie da esplorare.

Ma anche il Canada è un'ottima idea: dall'altra parte dell'Oceano, offre panorami mozzafiato tra laghi, montagne e foreste, ma anche città metropolitane affascinanti e piene di vita, notte e giorno. Con Sprachcaffe puoi partire per imparare l'inglese a Toronto o a Vancouver, due città incredibili allo stesso modo ma così diverse l'una dall'altra!

Se poi ciò che cerchi è una vacanza studio che ti dia il massimo del divertimento, allora ti consigliamo di partire per i nostri viaggi linguistici a Malta: vicinissima all'Italia, è la destinazione ideale per non allontanarsi troppo e, nel frattempo, vivere un'esperienza memorabile.

Scopri tutte le destinazioni per imparare l'inglese disponibili su Sprachcaffe, e approfitta di questa occasione imperdibile per aggiungere skills fondamentali al tuo curriculum! La conoscenza della lingua, sviluppata in un posto dove si parla abitualmente, ti aprirà tantissime porte per il futuro, in Italia o all'estero. E se un giorno vorrai cambiare vita e trasferirti in uno dei Paesi dove si parla inglese che abbiamo visto oggi, non avrai alcun problema di comprensione della lingua a fermarti!

Visitare Malta in 3 giorni: moneta, lingua parlata e clima

Non ci resta che darti qualche informazione utile per visitare Malta in 3 giorni in modo comodo, tranquillo e soddisfacente. Per esempio, è importante sapere che la moneta utilizzata è l'Euro, sin dal 2008, quando ha sostituito la lira maltese. Le carte di credito e di debito più comuni sono accettate senza problemi, sia per i pagamenti sia per i prelievi. Il pagamento in contanti risulta tuttavia ancora molto utilizzato, e attenzione soltanto se ti trovi a dover pagare in contanti un biglietto dell'autobus perché in quel caso non viene dato il resto.

A Malta non è obbligatorio lasciare la mancia -come lo è in altri Paesi, come la Romania-, tuttavia è un'usanza molto diffusa lasciare tra il 5 e il 10% per un buon servizio.

Un'altra cosa che ti è utile sapere prima di partire è: che lingua si parla a Malta? La prima lingua ufficiale del Paese è il maltese, un insieme di fonemi e parole con chiare influenze provenienti dall'arabo e dal siciliano, così come dall'inglese. Sentire parlare il maltese ti far accorgere di tutte queste somiglianze, ma per farti un'idea prendi per esempio questa frase:

  • Innutajt xi ħaġa importanti. = Mi sono accorto di (ho notato) una cosa importante.

Se provi a pronunciarla, di certo ti suonerà molto familiare, quasi simile all'italiano.

A proposito di questo, è curiosa l'influenza italiana anche nella seconda lingua ufficiale di Malta: l'inglese. Come ex-colonia dell'Impero britannico (1800-1964), l'inglese sull'isola ha acquisito una grande importanza, e ad oggi viene parlato da circa l'88% della popolazione. La particolarità sta però nell'accento, nel modo di pronunciare: sentire parlare inglese un maltese ti suonerà molto simile a quando lo parla un italiano! Si tratta quindi di un inglese pesantemente accentato e che prende in prestito molti suoni e parole dall'italiano stesso, ma che comunque rimane corretto e comprensibile.


Per questo motivo, Malta è il Paese perfetto in cui studiare l'inglese! E con le grandi opportunità di divertimento che offre, tra discoteche e beach club, è anche il luogo ideale in cui fare una bella vacanza estiva. Perché non mettere insieme le due cose, allora?

Parti con Sprachcaffe per una vacanza studio a Malta per imparare l'inglese: torni a casa con una competenza linguistica in più e con una miriade di emozioni vissute che ti faranno crescere come persona, dandoti un primo assaggio di indipendenza fuori dalla tua zona di comfort.

Ti offriamo la possibilità di alloggiare nell'esclusiva zona di Saint Julian's, un quartiere vivace e movimentato direttamente sul mare, e di frequentare una scuola internazionale dotata di ogni comfort utile per studiare e divertirsi.

Puoi raggiungere la scuola Sprachcaffe di Malta in qualsiasi momento dell'anno, a tua discrezione. Se vuoi un consiglio però, evita l'inverno e preferisci il periodo che va da marzo a settembre: questo è l'arco temporale che offre le temperature migliori, e che ti permette di unire la vacanza linguistico-culturale al turismo balneare e più improntato al divertimento.

Insomma, se visitare Malta in 3 giorni non ti basta, parti con noi per delle vacanze più lunghe e memorabili. E se sogni un soggiorno ancora più lungo, puoi rimanere con noi per un anno all'estero a Malta!

Che lingua si parla in Colombia: frasi utili ed espressioni

Per prepararti al tuo imminente viaggio in Colombia hai bisogno di una cosa fondamentale, ovvero un corso di spagnolo online, per avere una conoscenza di base (o approfondita, come vuoi tu) della lingua standard, il castigliano. Questo ti basta e avanza per comunicare con la gente del posto! Ma se vuoi suonare nativo, allora ti serve anche una lista di parole, frasi ed espressioni comuni in Colombia, o che addirittura si utilizzano solo qui! Vediamone qualcuna:

  • ¡Que chimba!: è un'esclamazione utilizzatissima in Colombia e significa "Fantastico!", ma solo quando usata con senso positivo. In base al contesto e all'intonazione può voler dire anche "Certo che no!", un po' come il nostro "assolutamente!" non accompagnato da un sì o da un no: dipende dal contesto.
  • Mono/Mona: se già conosci un po' lo spagnolo, saprai che di base questa parola significa già diverse cose. Può voler dire "tuta", "scimmia" e persino "carino, tenero". Ecco, nella lingua della Colombia assume un altro significato diverso da tutti i precedenti, e significa "persona bionda con la pelle chiara".
  • Parcero/a: anche abbreviato con parce, significa "amico, compagno".
  • ¡Quiubo!: dimentica il "qué tal?", perché qui si dice così per chiedere "come va?". La frase reale sarebbe "Qué hubo?", ma appurata la tendenza colombiana a mettere insieme le parole, il risultato è proprio "quiubo".
  • Ñapa: è una parola che può tornarti molto utile, specialmente nei negozi quando ti trovi a comprare qualcosa. Deriva dalla lingua quechua parlata nelle Ande e significa "aiuto", ma in campo commerciale corrisponde a un "extra", qualcosa che ti viene aggiunto gratuitamente senza dover pagare una cifra maggiorata.
  • Me regala…?: anche sapere questo ti potrà essere molto utile se compri qualcosa in Colombia. Sentire qualcuno che dice "me regala un café?" quando entri in un bar ti potrebbe far pensare che è tutto gratis… invece, naturalmente, non è così. Si usa il verbo "regalar" per intendere "dare, vendere", ma con un intento più gentile.
  • Tinto: attenzione a questo false friend colombiano! Se sai un po' di spagnolo allora associ la parola tinto al vino rosso, ma se lo chiedi in Colombia ti arriva un caffè.

Quando arriverai in Colombia la lingua parlata ti suonerà molto più particolare di quanto non immaginassi, con i diminutivi usati per tutto (horitica, besito, bracito…) o l'usanza di dire Que pena! per scusarsi, forse farai un po' di fatica ad abituarti. Ma basta un attimo per farci l'orecchio e innamorarsi follemente di questo Paese così caotico, così colorato, così cordiale e pieno di vita: se ami la musica in ogni momento della giornata, il caffè e la possibilità di passare da spiagge caraibiche alla Foresta Amazzonica nel giro di un istante, allora di certo lascerai un po' del tuo cuore tra le strade di questo incantevole Paese.

Yandex Translate

Oltre Google, anche altri motori di ricerca vantano il proprio traduttore online gratis. Come Yandex, ottavo motore di ricerca nel mondo e realtà sempre più in ascesa, che ha deciso di disporre Yandex Translate.

Si tratta di uno strumento davvero ottimo, a partire dalle 102 lingue a disposizione per la traduzione simultanea. Non mancano suggerimenti durante la digitazione per evitare errori di battitura che vadano a sballare il risultato finale, così come aiuto per la pronuncia e per la comprensione del contesto.

Yandex Translate, però, ti permette di fare molto di più. Puoi importare un'immagine, un documento PDF o persino un disegno per effettuare la traduzione di ciò che riporta. Questo può essere davvero molto efficace per tradurre documenti importanti nel giro di un istante!

Oltre a questo, con il traduttore on line di Yandex puoi anche tradurre siti web interi, semplicemente inserendo il link ad essi nell'apposito campo. Nel caso in cui tu abbia bisogno di leggere qualcosa su un sito che non supporta la traduzione automatica di Google, questo ti tornerà davvero utile.

Vacanze studio in Spagnolo

Impara lo spagnolo in modo efficace e vivi un'esperienza indimenticabile!

Scopri le nostre destinazioni

Organizza con noi la tua prossima vacanza studio!

Vacanze studio in Spagnolo

Impara lo spagnolo in modo efficace e vivi un'esperienza indimenticabile!

Scopri le nostre destinazioni

Organizza con noi la tua prossima vacanza studio!

Vacanze studio in Spagnolo

Impara lo spagnolo in modo efficace e vivi un'esperienza indimenticabile!

Scopri le nostre destinazioni

Organizza con noi la tua prossima vacanza studio!

Vacanze studio in Spagnolo

Impara lo spagnolo in modo efficace e vivi un'esperienza indimenticabile!

Scopri le nostre destinazioni

Organizza con noi la tua prossima vacanza studio!

Come tutti gli altri verbi, anche tener si avvale dell'ausiliare haber per la formazione dei tempi composti:

indicativo(tempi composti)

persona

pretérito perfecto compuesto

pretérito pluscuamperfecto

pretérito

anterior

futuro anterior

Yo

he tenido

había tenido

hube tenido

habré tenido

Tú

has tenido

habías tenido

hubiste tenido

habrás tenido

Él / Ella

ha tenido

había tenido

hubo tenido

habrá tenido

Nosotros

hemos tenido

habíamos tenido

hubimos tenido

habremos tenido

Vosotros

habéis tenido

habíais tenido

hubisteis tenido

habréis tenido

Ellos / Ellas

han tenido

habían tenido

hubieron tenido

habrán tenido

Passiamo ora al congiuntivo:

congiuntivo(tempi semplici)

persona

presente

imperfecto

Yo

tenga

tuviera / tuviese

Tú

tengas

tuvieras / tuvieses

Él / Ella

tenga

tuviera / tuviese

Nosotros

tengamos

tuviéramos / tuviésemos

Vosotros

tengáis

tuvierais / tuvieseis

Ellos / Ellas

tengan

tuvieran / tuviesen

congiuntivo(tempi composti)

persona

pretérito perfecto

pluscuamperfecto

Yo

haya tenido

hubiera / hubiese tenido

Tú

hayas tenido

hubieras / hubieses tenido

Él / Ella

haya tenido

hubiera / hubiese tenido

Nosotros

hayamos tenido

hubiéramos / hubiésemos tenido

Vosotros

hayáis tenido

hubierais / hubieseis tenido

Ellos / Ellas

hayan tenido

hubieran / hubiesen tenido

Infine vediamo la coniugazione del condizionale:

condizionale

persona

presente

compuesto

Yo

tendría

habría tenido

Tú

tendrías

habrías tenido

Él / Ella

tendría

habría tenido

Nosotros

tendríamos

habríamos tenido

Vosotros

tendríais

habríais tenido

Ellos / Ellas

tendría

habrían tenido

Frasi e parole utili nella lingua delle Maldive

Come abbiamo detto, volendo si può utilizzare soltanto l'inglese per comunicare alle Maldive, anche grazie al fatto che in tutti gli ambienti turistici la lingua inglese è ben più che conosciuta. Addirittura in certi resort non hai bisogno neanche di quello, perché lo staff conosce perfettamente altre lingue, tra cui l'italiano, lo spagnolo e il tedesco.


C'è da dire però che comunicare nella lingua locale assume tutto un altro fascino, e inoltre ti permette di accedere all'anima più vera e sincera delle persone native. Così dappertutto, ma in particolare in un luogo tanto isolato e remoto come le Maldive! Per questo ti consigliamo di imparare alcune parole, frasi ed espressioni utili nella lingua delle Maldive, il dhivehi, prima di partire per il tuo viaggio. In questo modo comunicare sarà più semplice e non avrai problemi neanche se dovessi imbatterti in maldiviani che non conoscono l'inglese.

Ecco qualche saluto e parola di base:

  • Buongiorno: Assalamu aleykum (noti la somiglianza con l'arabo?)
  • Ciao: Oy!
  • Arrivederci/Ciao: vakivani
  • Mi scusi: hithaamahuri
  • Molte grazie: choukouriya
  • Sì: ahn
  • No: noué
  • Prego: marhabà
  • Bene: rangalùu
  • Come sta?: Kihiné tà?
  • Non capisco: nenghe
  • Per favore: adhes kohfa

Qualche frase utile per muoversi tra le isole e chiedere informazioni:

  • Dov'è…? Come si va a…? = e kobaa?
  • Destra = vaaiy
  • Sinistra = kanaaiy
  • Stazione = isteyshan
  • Hotel = hotaa
  • Centro = medhu rah
  • Banca = benku
  • Ospedale = hasfathaalu
  • Barca, nave = dhani, boatu (qui puoi notare invece la grande somiglianza di alcuni termini con l'inglese, complice l'influenza che questa lingua ha avuto e sta continuando ad avere sul dhivehi.)
  • Treno = reylu
  • Taxi = teksee
  • Bicicletta = baiskalu
  • Macchina = kaaru
  • Che ore sono? = gadin kihaa ireh?
  • Quanto costa? = mi kihavaraka ?
  • Si accettano carte di credito? = Mithaa, credit card gaboolu kureytha?
  • Dove posso cambiare i soldi? = Konthaakun, aharen faisaa maarukuraanee?

E infine, qualche espressione che può tornare utile al ristorante:

  • Ahanna fen fulhi eh libidhaane tha? = Avete una bottiglietta d'acqua?
  • Khaassa divehi kaanaa eh ebahuri tha? = C'è una specialità locale?
  • Waitaru = Cameriere
  • Fen = Acqua
  • Sai = Té
  • Kofee = Caffè
  • Alhugan'du beynunvanee meyzeh bukkollan. = Vorrei prenotare un tavolo.

Naturalmente la lingua maldiviana è caratterizzata non solo da vocaboli diversi e da un alfabeto del tutto differente rispetto a quello latino, ma anche da una pronuncia molto particolare. Anche se hai studiato appositamente termini ed espressioni a memoria, quindi, potresti ritrovarti a non capire comunque ciò che ti viene detto per via della pronuncia! Niente paura, in quel caso ti basterà dire "nenghe", ovvero non capisco, e chiedere di parlare in inglese: o con questa difficile frase "in'gireysi bahun vaahaka dhekkeyne heyyeve?"... oppure direttamente in inglese, che è più semplice!

Segui il nostro corso di lingua online per arrivare preparato sull'isola e non avere barriere linguistiche durante il viaggio dei tuoi sogni. In questo modo avrai una preoccupazione in meno e la possibilità di goderti un vero e proprio paradiso terrestre al massimo: buon viaggio! O come direbbero i maldiviani: ran'galhu dhathureh kollavvaasheve!

Come spostarsi a Malta in giro per le città

Un po' lo abbiamo già accennato, ma è importante che il concetto sia chiaro: per muoversi a Malta dentro le singole città l'ideale è usare… i piedi!

Le città sono tutte relativamente piccole, anche la capitale stessa, e passeggiarvi in mezzo è un'emozione che non puoi perderti. Inoltre, ci sono località talmente piene di arte, storia e cultura che soltanto spostandoti a piedi potrai vedere tutto quello che Malta ha da offrire.


Mellieha, Bugibba, Sliema e St. Julian's sono tutte località da vivere a piedi, camminando tra le stradine e apprezzando il profumo di salsedine che arriva dal mare. E La Valletta, poi, neanche a parlarne: si tratta di un vero e proprio museo a cielo aperto, il cui centro storico è stato riconosciuto come Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Una delle sue imponenti cattedrali ospita all'interno due giganteschi dipinti di Caravaggio!

Altri punti interessanti come il Palazzo del Gran Maestro e il Forte Sant'Elmo sono vicini quanto basta per poterli raggiungere a piedi.

Per la sua posizione centrale rispetto alle altre località maltesi e per la sua dimensione ridotta, La Valletta rappresenta uno dei luoghi migliori in cui alloggiare a Malta. Da qui, inoltre, partono autobus e traghetti per qualsiasi altra zona dell'isola, come abbiamo visto, e siamo a meno di dieci chilometri dall'aeroporto. In tutto e per tutto, questo rappresenta lo snodo dell'isola di Malta, se non dell'intero arcipelago, e un punto in cui ti consigliamo di soffermarti a dovere perché questa città, se gliene dai l'occasione, è in grado di farti innamorare profondamente.

Abbonamento metro Londra: orari e giorni

Ora che abbiamo visto tutto riguardo all'acquisto e al costo di un abbonamento metro a Londra, ecco per te una guida utile su giorni e orari. Essendo così tanto frequentata, la metropolitana della City offre orari davvero comodi per potersene servire durante tutto il giorno e anche per la sera. Infatti, rimane aperta e in attività dalle 5 del mattino fino a mezzanotte. In realtà anche un po' di più, perché le 00:00 sono l'orario di partenza dell'ultimo treno.

Non si aspettano mai più di 2 o 3 minuti per l'arrivo della prossima metro, nella zona del centro: pertanto, non ci saranno lunghe attese a rallentare il tuo viaggio! Soprattutto se hai poco tempo a disposizione questo è un fattore molto importante.

Per chi ama fare festa è nato nel 2016 il Night Tube, ovvero il servizio metropolitano notturno. Riguarda alcune tratte di Northern, Piccadilly e Central, in particolare le linee Victoria e Jubilee. Il servizio è attivo solo nel weekend (venerdì e sabato), con treni che passano una volta ogni 8-10 minuti.

La domenica, invece, potrebbero esserci meno corse disponibili in generale, ma dipende anche dal periodo dell'anno e da eventuali festività. Ti consigliamo quindi di informarti in base al periodo in cui hai intenzione di visitare Londra!

Un'ultima specifica va fatta riguardo alla sicurezza della metropolitana a Londra. Molti si domandano se prendere la Tube, soprattutto di sera, sia sicuro, e per fortuna è proprio così. In generale Londra è una città in cui la sicurezza è un aspetto molto importante, e gode della più antica forza di polizia di tutto il mondo. Certo ci sono quartieri più sicuri di altri, ma in via generale si tratta di un luogo in cui stare tranquilli. Anche la metropolitana rispecchia questo ideale di sicurezza, perciò non c'è nulla da temere e ci se ne può servire anche durante le ore notturne.

Per la forma negativa:

subject + don't + present simple

Oppure

subject + present simple + not

I don'thave a yellow hat. = (Io) Non ho un cappello giallo.ù
I havenot a yellow hat. = (Io) Non ho un cappello giallo.

Per la forma interrogativa:

Do+ subject + present simple

Oppure

Present simple + subject


Doyouhaveany idea? = Hai qualche idea?
Haveyougot any ideas? Hai qualche idea?

Anche in questo caso, il present simple è da imparare a memoria come uno dei primissimi argomenti per comprendere appieno la lingua inglese.

Attenzione: il verbo to have può essere accompagnato da got, che altro non è che un rafforzativo del significato di possesso. La forma have got è molto utilizzata nel British English, mentre è praticamente in disuso nella versione americana della lingua inglese.

Ad ogni modo, dire "I have a bike" e "I have got a bike" è la stessa cosa.

Usi di to have

Il significato del verbo to have è naturalmente quello di avere, inteso come possesso o appartenenza: lo usiamo quindi con i verbi transitivi che reggono un complemento oggetto diretto. Qualche esempio:

Have you got some bad news? = Hai delle cattive notizie?
You have a fantastic smile. = Hai un sorriso fantastico.
She has three children. = Lei ha tre figli.

Ci sono però altri utilizzi del verbo avere in inglese, e alcuni di questi sono molto diversi dall'italiano perciò è importante memorizzarli per bene.

Usiamo il verbo to have per:

  • Sostituire i verbi to eat (mangiare) e to drink (bere):
    I have some tea. = Bevo del té.
    I will have a sandwich. = Mangerò/Prenderò un sandwich.
  • In relazione a questo, lo usiamo per indicare l'azione di fare i pasti principali:
    To have breakfast. = Fare colazione
    To have lunch = Pranzare
    To have dinner = Cenare


Allo stesso modo esistono tantissimi phrasal verbs ed espressioni idiomatiche che fanno uso del verbo to have. Eccone alcune tra le più comuni:

to have a look = Dare uno sguardo

to have a rest = Riposare / Fare un riposino

to have a shower = Fare una doccia (in questo caso si utilizza anche il verbo to take, letteralmente "prendere")

to have a holiday = Fare una vacanza

to have a good time = Passare un buon momento

  • Infine, possiamo usare il verbo avere in inglese come ausiliare per la formazione dei tempi passati (perfect) nella loro forma attiva:

    I have had a lot of time to think about it. = Ho avuto tanto tempo per pensarci.
    She had understood something different. = Aveva capito un'altra cosa.

If only I had had more courage… = Se solo avessi avuto più coraggio…

Dove vuoi andare?

Scegli una delle nostre destinazioni per imaprare l'inglese divertendoti!

Scopri qui dove

Dove vuoi andare?

Scegli una delle nostre destinazioni per imaprare l'inglese divertendoti!

Scopri qui dove

Cosa vedere a Londra: lingua, moneta e mezzi pubblici

Come avrai capito, muoversi per le vie di Londra non è affatto complicato, anzi. Autobus, treni e 12 linee di metropolitana sono sempre disponibili e collegano alla perfezione ogni zona della capitale, accorciando di moltissimo i tempi di percorrenza. Tra una attrazione e l'altra, ad ogni modo, è spesso possibile coprire la distanza a piedi, con piacevolissime passeggiate nel verde o per le iconiche strade di Londra. Non manca poi il servizio di Taxi, famosi in tutto il mondo per il loro stile vintage e per il loro colore nero, inconfondibile. Oltre a poterli chiamare li trovi sempre alle fermate degli autobus o alle stazioni, ma attenzione alla tua disponibilità perché comunque costano caro. Considera, per esempio, che un taxi dall'aeroporto di Stansted fino al centro città può costare dalle 70 alle 90£ (più di 100€)!

Per quanto riguarda la lingua, naturalmente qui si parla inglese. Anzi, si parla il signor inglese: l'accento britannico, quello "originale", che ti farà innamorare ogni volta che lo sentirai. Se sogni di parlarlo anche tu, vieni a studiare a Londra con i nostri viaggi studio e tornerai a casa con un accento invidiabile da Royal Family!

Le ultime informazioni di cui hai bisogno per il tuo viaggio riguardano la questione "Brexit". Con l'uscita dell'Inghilterra dall'Unione Europea, molti sono confusi sulle modalità di accesso al Paese e sulla moneta utilizzata. In realtà, nonostante la sua appartenenza all'UE fino al 2020, l'Inghilterra non ha mai adottato l'euro come moneta, ma ha sempre preferito usare la sua valuta: sterlina britannica. Nel momento in cui scriviamo, 1 sterlina britannica vale 1,15€. Naturalmente troverai tantissimi Currency Exchange in giro per la città.

Oltre alla questione della valuta, la Brexit ha comportato anche la necessità di avere il passaporto per partire per Londra. Se hai intenzione di visitare la capitale britannica a breve e non lo hai, affrettati a inoltrare la tua richiesta specificando l'urgenza del viaggio già prenotato, in modo da non avere problemi con le tempistiche.

La spiaggia di Brighton

Uno dei motivi per cui visitare Brighton è il fatto che sia una città sul mare. Questo la differenzia molto da altre città inglesi, come la stessa Londra, perché non è così scontato poter fare il bagno al mare in questa parte del mondo!

Non aspettarti acque calde e spiagge caraibiche, però: bisogna essere realisti, e la spiaggia di Brighton non è di certo paragonabile alle Maldive.

Anzi: la "sabbia" è in realtà una distesa di sassi di un colore particolarmente rossiccio, e l'acqua è spesso e volentieri molto più fredda di quella a cui siamo abituati. D'altronde il canale della Manica non è conosciuto per essere un posto caldo, anzi. Solo la zona di Bournemouth se la scampa e gode di un clima del tutto diverso!

A Brighton, invece, il sole non arriva poi tanto spesso, perciò non avrai molte occasioni per abbronzarti.

Nonostante tutto questo, però, la spiaggia di Brighton è particolarmente vissuta e amata dagli abitanti di questa città, e in particolare il suo lungomare è molto vivace.

Qui troverai tantissimi pub in cui sederti a bere una birra e mangiare fish & chips, come un vero inglese, ma anche eventi e concerti organizzati durante la bella stagione.

Un'usanza molto comune è quella di organizzare sulla spiaggia di Brighton delle serate barbecue.

Detto ciò, queste erano le cinque attrazioni da visitare a Brighton per poterti immergere appieno nella cultura di questa sorprendente città inglese: con la sua contagiosa allegria, di certo la London by the sea saprà conquistare il tuo cuore sin dal primo giorno di vacanza.

Dove si trova il Royal Pavilion a Brighton e come raggiungerlo

A Brighton non trovare il Royal Pavilion è praticamente impossibile: oltre che per la sua maestosità, anche per la posizione. Si trova infatti nel centro della città, vicinissimo ai The Lanes, ovvero gli iconici vicoli stretti pieni di negozi. A soli cinque minuti a piedi dal mare, raggiungere il Royal Pavilion è molto semplice con ogni tipo di mezzo:

  • treno: la stazione dei treni di Brighton è a soli 15 minuti a piedi dal Pavilion. Anche se stai facendo una vacanza studio a Londra puoi quindi comodamente partire per visitarlo, compiendo un viaggio della durata di circa 1 ora e partendo da London Bridge o Victoria.
  • autobus: in base al tuo punto di partenza puoi servirti delle linee 7, 18, 27, 37 e 56 del servizio di trasporto pubblico. La fermata a cui scendere è Old Steine, appena fuori dal Pavilion, oppure North Street (a cinque minuti di distanza) a seconda del bus preso.
  • a piedi: come dicevamo, il palazzo sorge nel cuore della città, perciò raggiungerlo a piedi dopo aver fatto una passeggiata sul mare o nelle vie dello shopping non sarà un problema.

È possibile e consigliato anche muoversi in bicicletta per Brighton, mentre se vuoi raggiungere il Royal Pavilion l'auto non è il mezzo migliore. Infatti, per via della sua posizione esclusiva e per la salvaguardia della sua bellezza, il palazzo non è dotato di un parcheggio interno. Ci sono diversi parcheggi nei pressi dell'edificio, designati per i titolari del Blue Badge, e alcune altre opzioni per i visitatori disabili, ma nel caso meglio informarsi più a fondo.

Ad ogni modo, il consiglio è quello di raggiungere il Royal Pavilion a Brighton in un qualsiasi altro modo fuorché la macchina, che risulta scomoda e complicata da parcheggiare.

Coniugare i verbi riflessivi in tedesco: esercizi e coniugazioni

Coniugare i verbi riflessivi in tedesco non è niente di difficile, anzi, non è niente di diverso rispetto a quelli standard. Infatti, la coniugazione è la stessa dei verbi regolari, con la sola differenza che bisogna aggiungere il pronome riflessivo.

Vediamo qualche esempio nei vari tempi verbali per fissare l'argomento.

Indicativo presente:

Wir müssen Ihnen etwas sagen. = Dobbiamo dirti una cosa.

Ich rasiere mich. = Mi sto facendo la barba.

Passato (perfekt e plusquamperfekt):

Wir haben uns an den Lärm gewöhnt. = Ci siamo abituati al rumore.

Ich habe mir ein schönes Geschenk gekauft. = Mi sono fatto un bel regalo.

Futuro (futur I e futur II):

An diesem Tag werden wir uns John vorgestellt haben. = Entro quel giorno ci saremo presentati a John.

Nächste Woche schneide ich mir die Haare. = Mi taglierò i capelli settimana prossima.

I verbi tedeschi possono essere complicati da imparare per un madrelingua italiano, a causa delle grandi differenze che ci sono tra le due lingue. Il trucco, però, sta nella perseveranza: una volta entrato nel meccanismo, coniugarli diventerà molto più semplice e spontaneo. Allenati a coniugarli e ad abbinare i pronomi e i verbi riflessivi in tedesco e in poco tempo riuscirai a farlo senza problemi.

Le preposizioni articolate in francese

Adesso che sai tutto ciò che devi sapere su quelle semplici, passiamo alle preposizioni articolate francesi, dette articles contractés. Come è intuibile, le preposizioni articolate sono formate dall'unione di preposizioni semplici e articoli determinativi, e servono per poter essere più specifici e dare informazioni più dettagliate sulla frase che le segue.

Per formare le preposizioni articolate francesi si utilizzano le preposizioni semplici à e de, e gli articoli determinativi le, la e les, che traducono i nostri "il, le e gli".

A differenza dell'italiano, però, la contrazione e l'unione tra le due particelle non è sempre così intuibile, e l'esempio più lampante è quello della preposizione au, che viene dall'unione di à + le.

Le preposizioni del singolare possiamo considerarle "a coppie", dato che traducono la stessa preposizione ma in situazioni grammaticali differenti.

Iniziamo con le preposizioni articolate maschili al singolare, che sono:

  • au = à + le = al
    Si utilizza davanti alle parole che iniziano per h aspirata oppure per consonante:
    Je vais au cinéma avec Luigi. = Vado al cinema con Luigi.
    Je suis au travail! = Sono al lavoro!
  • a l' = à + l' = al
    Stessa traduzione, ma lo utilizziamo davanti alle parole che iniziano per vocale:
    Je pars à l'étranger. = Vado all'estero.
  • du = de + le = del Si utilizza davanti alle parole che iniziano per h aspirata o consonante:
    Ce livre est du Luc. = Questo libro è di Luca.
  • de l' = de + l' = del
    Anche qui stesso discorso, usiamo questa versione per le parole che iniziano per vocale:
    Ce livre vient de l'école. = Questo libro viene dalla scuola.

Anche al femminile singolare troviamo una situazione simile:

  • à la = à + la = alla
    Per i nomi con consonante o h aspirata:
    Je suis allé à la gare = Sono andata alla stazione
  • à l' = à + l' = alla
    Per i nomi con vocale iniziale:
    Je suis allé à l'école = Sono andata a scuola
  • de la = de + la = della
    Per i nomi con consonante o ha aspirata:
    C'est la veste de la dame au chapeau. = È la giacca della signora con il cappello.
  • de l' = de + l' = della
    Per le parole che iniziano con una vocale:
    Que retiens-tu de l'autre soir ? = Cosa ricordi dell'altra sera?

Infine ci sono le preposizioni articolate francesi plurali, che sono uguali per maschile e femminile e corrispondono a:

  • Aux = à + les = agli, ai, alle
    Avez-vous dit aux enfants? = L'hai detto ai bambini?
    Aux amis, vous pouvez tout dire. = Agli amici puoi dire tutto.
    Je me suis levé aux premières lueurs = Mi sono alzato alle prime luci dell'alba.
  • Des = de + les = degli, dei, delle
    Je t'ai acheté des fleurs. = Ti ho comprato dei fiori.

J'ai des choses à te donner. = Ho delle cose da darti.

C'est la faute des innocents. = È colpa degli innocenti.

Per ricapitolare, ti lasciamo qui una tabella che riporta tutte le preposizioni articolate francesi:

maschile

femminile

plurale

au = à + le

à la = à + la

aux = à + les

a l' = à + l'

à l' = à + l'

du = de + le

de la = de + la

des = de + des

de = de + l'

de l' = de + l'

Coniugazione verbo essere e avere in francese dei tempi composti

Ora che abbiamo scoperto anche come funziona il loro ruolo di verbi ausiliari e quando si utilizzano, possiamo vedere la coniugazione di être e avoir per i tempi composti del modo indicativo: passato composto, piuccheperfetto, passato anteriore e futuro anteriore.

Partiamo con il verboessere che, come abbiamo detto, utilizza avoir come verbo ausiliare:

indicativo (tempi composti)

persona

passato composto

piuccheperfetto

passato anteriore

futuro anteriore

Je

ai été

avais été

eus été

aurai été

Tu

as été

avais été

eus été

auras été

Il / Elle

a été

avait été

eut été

aura été

Nous

avons été

avions été

eûmesété

aurons été

Vous

avez été

aviez été

eûtesété

aurez été

Ils / Elles

ont été

avaient été

eurent été

auront été

E ora vediamo il verbo avere, che anch'esso usa avoir come ausiliare:

indicativo (tempi composti)

persona

passato composto

piuccheperfetto

passato anteriore

futuro anteriore

Je

ai eu

avais eu

eus eu

aurai eu

Tu

as eu

avais eu

eus eu

auras eu

Il / Elle

a eu

avait eu

eut eu

aura eu

Nous

avons eu

avions eu

eûmes eu

aurons eu

Vous

avez eu

aviez eu

eûtes eu

aurez eu

Ils / Elles

ont eu

avaient eu

eurent eu

auront eu

La coniugazione è semplice: basta conoscere alla perfezione i tempi semplici del verbo essere e avere in francese, nonché i rispettivi participi passati: été e eu.

Per completezza, vediamo anche la coniugazione di tutti gli altri tempi per il verbo être e per il verbo avoir.

congiuntivo être

persona

presente

imperfetto

passato

piuccheperfetto

je

sois

fusse

aie été

eusse été

tu

sois

fusses

aies été

eusses été

il / elle

soit

fût

ait été

eût été

nous

soyons

fussions

ayons été

eussions été

vous

soyez

fussiez

ayez été

eussiez été

ils / elles

soient

fussent

aient été

eussent été

congiuntivo avoir

persona

presente

imperfetto

passato

piuccheperfetto

je

aie

eusse

aie eu

eusse eu

tu

aies

eusses

aies eu

eusses eu

il / elle

ait

eût

ait eu

eût eu

nous

ayons

eussions

ayons eu

eussions eu

vous

ayez

eussiez

ayez eu

eussiez eu

ils / elles

aient

eussent

aient eu

eussent eu

condizionale être

persona

passato

presente

je

serais

aurais été

tu

serais

aurais été

il / elle

serait

aurait été

nous

serions

aurions été

vous

seriez

auriez été

ils / elles

seraient

auraient été

condizionale avoir

persona

passato

presente

je

aurais

aurais eu

tu

aurais

aurais eu

il / elle

aurait

aurait eu

nous

aurions

aurions eu

vous

auriez

auriez eu

ils / elles

auraient

auraient eu

Gianpula Club - la più grande discoteca a Malta all’aperto

Tra i luoghi più incredibili per fare festa troviamo il Gianpula Club, la più grande discoteca a Malta all'aperto. Grazie alle sue spiagge ampie e sabbiose e al suo clima ideale, infatti, l'isola può sfruttare anche gli spazi aperti per dare il via alla festa!

E questo locale, con una capacità di 4000 persone, è una vera e propria istituzione. Ogni anno in estate si esibiscono qui artisti e DJ famosi in tutto il mondo, come Bob Sinclair, dando vita ad eventi davvero imperdibili. Ben tre diversi dancing floors e un orario di apertura che ti permette di ballare fino all'indomani, è il punto di ritrovo più famoso di tutta l'isola.

L'unica pecca è che non si trova esattamente nella zona dei locali a Malta, ma leggermente fuori mano: è situato infatti vicino alla città di Rabat-Mdina, ma rimane comunque ben collegato con i mezzi.

Dove alloggiare a Malta per giovani: le zone preferite

Malta è un'isola molto frequentata dai giovani, anzi, si potrebbe dire che è una delle loro preferite. Un po' per la vita notturna così vivace da metterla sullo stesso piano di Mykonos e Ibiza, un po' per la vicinanza con l'Italia, rappresenta una delle destinazioni europee più scelte per i viaggi di maturità, o comunque per le prime vacanze senza genitori.

Per questo, ci sono zone migliori dove alloggiare a Malta per giovani, perché molto ben servite dai mezzi pubblici e, soprattutto, nelle quali si concentrano locali notturni, discoteche e beach club in cui fare festa.

In particolare, ti consigliamo di valutare gli alloggi nella zona di Paceville, uno dei quartieri di Saint Julian's. Da molti definito il vero e proprio centro del divertimento maltese, Paceville è un concentrato di locali, pub e discoteche in cui fare festa fino all'alba, e vanta anche una bella vicinanza con la spiaggia di St George's Bay.


Di certo non è un punto tranquillo, sia chiaro: qui si fa festa, non si dorme! È proprio il punto di riferimento dei più giovani dell'isola, e per venire incontro alle loro esigenze è anche possibile trovare tantissimi hotel e alloggi a prezzi molto abbordabili.

Un'altra zona ottima per i giovani è il sobborgo di Rabat, nell'antica capitale di Medina. Anche se un po' fuori mano, è proprio qui che si trova la discoteca all'aperto più famosa e frequentata di Malta: il Gianpula Club, una realtà che può ospitare fino a 4.000 persone nello stesso momento, e che offre ogni sera feste ed eventi di importanza internazionale. Artisti e DJ arrivano da tutto il mondo per farti ballare sui suoi dancing floors: uno tra tutti? Il mitico Bob Sinclair.

Oltre alla festa, poi, la zona è ottima per esplorare gli aspetti più particolari e pittoreschi dell'isola, e se questo non ti basta sappi che parte di Game Of Thrones è stata girata proprio tra le sue vie, che nella serie fanno parte di Approdo del Re!

Bing Microsoft Translator: il traduttore on line più semplice

Tra i più facili da utilizzare in assoluto, Bing Microsoft Translator è un traduttore automatico sorprendente e funzionale. Non a caso, infatti, è anche uno dei più usati nel mondo.
Oltre a fornire traduzioni in circa 130 lingue e il rilevamento automatico della lingua, il traduttore on line di Bing offre diverse alternative alla traduzione, sinonimi e suggerimenti per perfezionarla e migliorarla il più possibile.

Tra le funzioni che lo rendono speciale e unico nella sua semplicità, però, ce n'è una estremamente utile, e si cela sotto la voce Conversazione. Cliccandovi sopra, infatti, ti si aprirà un'altra pagina per avviare la tua conversazione e tradurre ciò che dici in tempo reale. Questo consente di rompere ogni tipo di barriera linguistica sul momento, riuscendo a comunicare anche con chi non può capirci: il sistema invierà agli altri partecipanti la traduzione di quanto diciamo con un messaggio.

Anche l'applicazione di questo traduttore online gratis nasconde delle valide funzionalità. Ti permette, per esempio, di tradurre in tempo reale le chat e di accedere a un frasario di espressioni comuni, utile da avere con sé in viaggio. Oltre a questo, ti permette anche di tradurre le varie indicazioni e i cartelli stradali che puoi incontrare sul tuo cammino.

La casella di testo contiene fino a 5.000 caratteri, perciò puoi ottenere traduzioni di interi testi, oltre che di singole frasi o espressioni. Se ne hai bisogno, infine, puoi utilizzare il traduttore automatico di Bing per tradurre intere pagine di siti web.

In generale, si tratta di un traduttore online affidabile e abbastanza preciso, ma proprio come quello di Google ha delle limitazioni nell'aspetto "umano" della traduzione. A volte le frasi ottenute possono sembrare robotiche o fredde, ma servendosi dei suggerimenti proposti e delle alternative si riesce a ottimizzare il testo di destinazione rendendolo naturale e verosimile.

Barcellona: lingua parlata, moneta e mobilità

Qualche informazione utile per il tuo viaggio a Barcellona: partiamo dalla lingua. Siamo in Spagna, perciò naturalmente si parla spagnolo: ti consigliamo di seguire un corso di lingua online prima di partire, perché si sa che gli spagnoli e l'inglese non vanno molto d'accordo. A Barcellona però sentirai anche parlare catalano, e questo potrebbe aiutarti nelle comunicazioni con camerieri, bigliettai e autisti: il catalano e l'italiano sono infatti molto simili, e condividono gran parte del lessico. Se mangiare è comer in spagnolo, è menjar in catalano, per esempio: la somiglianza è impressionante.

Per quanto riguarda la moneta usata non avrai problemi di alcun genere, perché si tratta dell'euro. Aspettati prezzi simili o leggermente più bassi rispetto all'Italia per cibo e trasporti.


E a proposito di trasporti, muoversi in giro per la città a Barcellona è davvero molto semplice. Questo grazie all'ottima rete di collegamenti di cui la città dispone, e alle diverse opportunità di mezzi pubblici. Prima tra tutti la metropolitana, che collega bene o male qualsiasi zona della città ed è attiva per orari molto lunghi, e nel week-end per tutta la notte.

In alternativa potrai servirti del bus cittadino, che copre l'intera superficie di Barcellona. A differenza della metro ti permette di ammirare la città mentre viaggi, ma al tempo stesso è più lento e meno intuitivo da utilizzare: devi conoscere abbastanza bene le linee della città per raggiungere un posto o l'altro. Niente che non si possa fare con un navigatore tra le mani, comunque. O chiedendo agli autisti, e mettendo così in pratica lo spagnolo appreso!

Viaggiare, si sa, è anche l'occasione per prendere confidenza con una lingua straniera, per immergersi nella cultura e nel contesto di chi la parla ogni giorno!

Se vuoi vivere un'esperienza fuori dal comune, poi, ti consigliamo vivamente di prendere la teleferica del Montjuic o del Port: con destinazioni simili, sono entrambe delle cabinovie turistiche che viaggiano sospese per aria per permetterti di raggiungere la collina del Montjuïc a partire dal parco sottostante o dal porto. La teleferica del Port è di certo la più iconica, con le sue cabinovie dipinte di rosso, ma entrambe ti regalano un'emozione incredibile e una vista spettacolare su tutta la città di Barcellona.

Bene, adesso che sai per filo e per segno cosa vedere a Barcellona in 3, 5 o 7 giorni, di certo non vedi l'ora di partire. Perché non approfittare delle nostre vacanze studio a Barcellona per combinare il viaggio turistico ad un'esperienza di apprendimento sul posto? La full immersion che ti faremo vivere lascerà un segno indelebile nel tuo cuore, oltre ad aprirti entusiasmanti opportunità per il futuro: contattaci per avere più informazioni a riguardo.

Verbo ir spagnolo: esercizi di verifica

Adesso che la lezione è finita, dovresti conoscere il verbo spagnolo ir come le tue tasche. Proviamo a vedere se il concetto è chiaro con qualche esercizio di verifica delle conoscenze?

Ecco un paio di esercizi utili da completare! (Trovi le soluzioni in fondo, non sbirciare prima di aver terminato!)

Esercizio n. 1: Completa la frase con il verbo IR coniugato nel modo e nel tempo opportuno:

  • ¿Ya ______ al mercado esta semana? = Sei già andato al mercato questa settimana?
  • Pedro ____ a Roma para Semana Santa. = Pedro andrà a Roma per Pasqua.
  • Si tan solo _______ a comprobarlo… = Se solo fosse andato a dare un'occhiata…
  • ___ contigo al concierto de mañana. = Verrò con te al concerto di domani.
  • Entonces es mejor que _______ porque ya no puedo soportarlo. = Allora è meglio che se ne vada, perché non lo sopporto più.
  • _________ temprano a la escuela ese día. = Eravamo andati a scuola in anticipo quel giorno.

Esercizio n. 2: Traduci il verbo ir nella forma indicata:

  • pretérito imperfecto indicativo, 3° persona singolare: _______
  • futuro anterior, 2° persona plurale: ________
  • presente subjuntivo, 1° persona plurale : _______
  • futuro simple, 1° persona singolare: _______
  • pretérito pluscuamperfecto subjuntivo, 2° persona singolare: _______
  • pretérito indicativo, 3° persona plurale: ____________

Soluzioni esercizio 1.

Soluzioni esercizio 2.

has ido

iba

irá

habrás ido

hubiera ido

vayamos

Iré

iré

se vaya

hubieras / hubieses ido

Habíamos ido

fueron

La Terrazza: l’unica discoteca open air

Se sogni di ballare sotto le stelle di Barcellona, la tua sola possibilità è la discoteca La Terrazza, unico locale open air della città. Per questa ragione non è disponibile tutto l'anno, ma soltanto nei weekend (da venerdì a domenica) da maggio a ottobre.

Anche la sua posizione è esclusiva: si trova infatti a Poble Espanyol, un museo all'aria aperta situato su una collina, che permette di godere di una straordinaria vista su tutta Barcellona: una vera e propria terrazza sulla città.

Qui si suona prevalentemente musica elettronica, house e techno: per questi generi viene spesso annoverata tra le migliori discoteche di Barcellona. Insomma, se è questa la tua musica preferita non puoi esimerti dal fare serata a La Terrazza almeno una volta!

Nonostante sia un locale tutto sommato elegante, qui non ti verrà richiesto un abbigliamento troppo formale. Il dress code parla di smart casual, ovvero casual ma con un po' di buon senso: non presentarti con le infradito, ecco.

Verbo essere spagnolo: esercizio di verifica

Oggi hai imparato che per tradurre il verbo essere in spagnolo hai due opzioni: ser ed estar. E che ognuna delle due si applica con un intento specifico. Ma il concetto ti è abbastanza chiaro? Se oggi dovessi partire per una delle nostre vacanze studio in Spagna -con destinazione Barcellona,MadridoMalaga- saresti in grado di comprendere la differenza?

Verifichiamo quanto hai appreso con un veloce esercizio, e non temere: se il risultato non ti soddisfa ci penseremo noi di Sprachcaffe a farti imparare lo spagnolo alla perfezione direttamente in viaggio!

Esercizio 1: completa la frase con il verbo ser o estar in base al contesto:

  • No sé qué hacer, _____ aburrido. = Non so che fare, mi annoio.
  • Él no me gusta nada, _____ aburrido! = Lui non mi piace per niente, è noioso.
  • Mi botella ____ de vidrio. = La mia bottiglia è di vetro.
  • Dice eso como si _____ facile! = Lo dice come se fosse facile!
  • Si _____ cansado, se notaría. = Se fosse stanco si noterebbe.
  • Con todo ese dinero ya nosotros ____ lejos de aquí. = Con tutti quei soldi già saremmo lontani da qui.
  • ¿____ enojada conmigo por casualidad? = Sei arrabbiata con me per caso?
  • La Tierra ____ redonda. = La Terra è tonda.
  • Sara ha cambiado el color de su pelo, ahora ____ rubia. = Sara ha cambiato colore di capelli, è bionda adesso.
  • ¿Su hijo _____ rubio desde su nacimiento? = Suo figlio è biondo dalla nascita?
  • Mis padres _____ ambos arquitectos. = I miei genitori sono entrambi architetti.

Esercizio 2: indica la forma verbale al tempo e al modo richiesti:

  • Ser, 2° persona singolare presente indicativo:
  • Estar, 3° persona plurale congiuntivo pluscuamperfecto:
  • Estar, 1° persona singolare futuro anteriore:
  • Ser, 2° persona plurale congiuntivo presente:
  • Ser, 3° persona singolare condizionale presente:
  • Estar, 1° persona plurale condizionale passato:
  • Ser, 2° persona singolare indicativo pluscuamperfecto:
  • Estar, 2° persona plurale passato remoto:
  • Ser, 3° persona plurale passato remoto:
  • Ser, 1° persona singolare presente indicativo:
  • Estar, 1° persona plurale futuro semplice:

Controlla le soluzioni una volta completato l'esercizio per capire se l'argomento è chiaro:

Soluzioni 1

Soluzioni 2

estoy

eres

es

hubieran estado

es

habré estado

fuera / fuese

seas

estuviera / estuviese

sería

seriamos

seríamos estado

Estás

habías sido

es

estuvisteis

está

fueron

ha sido

soy

son

estaremos

Se sei pronto a passare al prossimo argomento, seguici nella pagina dedicata ai pronomi e verbi riflessivi in spagnolo!

Infinito, participio e gerundio del verbo avere spagnolo

Per completare la coniugazione, vediamo anche i modi indefiniti del verbo avere, ovvero infinito, participio passato e gerundio:

infinito

participio passato

gerundio

presente

haber / tener

habiendo / teniendo

compuesto

haber habido / haber tenido

habido / tenido

habiendo habido / habiendo tenido

Verbo avere in spagnolo: espressioni da nativo

Con Sprachcaffe puoi partire per un'esperienza straordinaria: le nostre vacanze studio in Spagna ti permettono di imparare la lingua direttamente a Barcellona, Madrid o Malaga, divertendoti e conoscendo tantissimi nuovi amici. Ma anche persone del posto! E se vuoi sorprenderle e suonare nativo, ci sono alcune espressioni con il verbo avere in spagnolo che devi assolutamente conoscere.

  • no tener abuela: si dice di una persona che si autoelogia. (in italiano: se la canta e se la suona)
  • no tener ni un pelo de tonto: essere sveglio, attento, detto di una persona a cui "non gliela fai"
  • haber gato encerrado: si dice quando c'è qualcosa di sospetto, di nascosto
  • no haber color: non c'è paragone
  • haber nacido en una rosa: detto di persone che sono nate in una situazione agiata o comunque fortunata
  • tener pájaros en la cabeza: dove noi abbiamo i "grilli", gli spagnoli hanno gli "uccelli".

Parti subito per scoprire tante altri frasi curiose: contattaci e organizza insieme a noi la tua prossima avventura.

Coniugazione verbo essere in inglese

Adesso che conosciamo gli usi del verbo essere e avere in inglese, passiamo all'analisi dell'intera coniugazione.

Partiamo con l'indicativo, di cui abbiamo già visto il present simple:

persona

past simple

present continuous

past continuous

present perfect

present perfect continuous

past perfect

past perfect continuous

I

was

am being

was being

have been

have been being

had been

had been being

You

were

are being

were being

have been

have been being

had been

had been being

He / She / it

was

is being

was being

has been

has been being

had been

had been being

We

were

are being

were being

have been

have been being

had been

had been being

You

were

are being

were being

have been

have been being

had been

had been being

They

were

are being

were being

have been

have been being

had been

had been being

future simple

future continuous

future perfect

future perfect continuous

will be

will be being

will have being

will have being been

will be

will be being

will have being

will have being been

will be

will be being

will have being

will have being been

will be

will be being

will have being

will have being been

will be

will be being

will have being

will have being been

will be

will be being

will have being

will have being been

Possiamo notare che, come tutti gli altri verbi, anche to be utilizza to have come ausiliare per la formazione dei tempi composti.

Vediamo ora condizionale e congiuntivo per completare la coniugazione.


Condizionale:

persona

present

present progressive

perfect

perfect progressive

I

would be

would be being

would have been

would have been being

You

would be

would be being

would have been

would have been being

He / She / Is

would be

would be being

would have been

would have been being

We

would be

would be being

would have been

would have been being

You

would be

would be being

would have been

would have been being

They

would be

would be being

would have been

would have been being

Congiuntivo:

persona

present

past

past perfect

I

be

were

had been

You

be / beest

were / wert

had been

He / She / Is

be

were

had been

We

be

were

had been

You

be

were

had been

They

be

were

had been

Montezuma: uno dei locali notturni di Londra più eleganti

E se invece quel che cerchi è proprio l'eleganza, allora non ti resta che fare serata al Montezuma, uno dei locali notturni di Londra più cool in assoluto. Sono famose in tutto il Paese -e persino fuori dai confini- le serate, le feste e gli eventi che vengono organizzati qui, in uno dei quartieri più lussuosi di tutta Londra: South Kensington. La discoteca si trova a pochi passi dalla stazione, perciò raggiungerla non sarà difficile anche con i mezzi pubblici.

Come possiamo intuire dal nome Montezuma, l'arredamento vuole ricreare un'atmosfera capace di immergerti nell'antica cultura degli Aztechi. E ci riesce divinamente, grazie alla cura che pone in ogni minimo dettaglio. L'arredamento è uno dei più sofisticati: all'interno di questa discoteca ti sentirai un VIP per una notte!

E di certo la musica non è da meno: ottime proposte di R&B, hip pop e musica house vengono diffuse dalle casse del Montezuma ogni notte, con anche tanti artisti internazionali che danno vita a DJ set memorabili. Tra i vari artisti passati per questo tempio azteco in chiave moderna ricordiamo Joshua Roberts e Doug Marshall.

Ovviamente la natura ricercata del locale richiede un certo abbigliamento: smart casual va bene, a patto che le scarpe siano eleganti. È richiesta poi un'età minima di 21 anni, con controllo dell'ID all'ingresso che possa confermarla.

Nonostante l'estrema eleganza del posto, comunque, il biglietto di ingresso per il Montezuma ha costi molto simili a quelli di tante altre discoteche di Londra. Una particolarità però è che ledonne entrano gratis fino a mezzanotte tutti i giorni, indipendentemente dalla serata.

The Hawley Arms, il cuore di Camden

Uno dei quartieri più iconici di Londra è di certo Camden Town, con la sua anima punk e trasgressiva e le sue note vintage. Impossibile non innamorarsene, soprattutto se si decide di entrare al The Hawley Arms, uno dei migliori pub a Londra e uno dei più storici del quartiere.

Forse da fuori non dà l'idea del mondo a sé che cela al suo interno: sembra solo un classico locale, un po' eccentrico per via del rosso di cui è dipinto. Entrando però puoi percepire la grinta, la tenacia e la speranza di tutti gli aspiranti musicisti che ne hanno fatto un punto di ritrovo.

Tra tutti una in particolare ha fatto la storia di questo posto: Amy Winehouse. Lo frequentava sin da ragazza, quando ancora non era famosa, e ha continuato a farlo con naturalezza e umiltà nonostante la sua fama internazionale. Entrare qui è un po' come entrare a casa sua, e difatti il pub è tappezzato di foto dell'indimenticabile cantante britannica.

Naturalmente la musica al The Hawley Arms è una certezza: come altri pub di Londra con musica dal vivo, è spesso presente un artista locale ad accompagnare la serata con le sue canzoni.

Il pub è composto da due piani (sopra c'è la dehors), e risulta sempre molto affollato, perciò è consigliato fare una prenotazione, almeno nel caso in cui ci si voglia fare pranzo. Il locale, infatti, si riserva il diritto di non prenotare tutti i posti disponibili, in modo da permettere anche a chi passa di lì per caso di soffermarsi e dire "okay, mi fermo qui a bere qualcosa". Anche in questo caso la scelta è molto ampia, sia per quanto riguarda birre e drink, sia per il cibo.

Insomma, avrai capito che Londra è molto più che cabine telefoniche rosse, musei di storia e arte o palazzi reali. È una città da vivere di sera, nelle vie meno centrali e un po' più nascoste, dove si trovano i pub più strani di Londra, nonché quelli più iconici e memorabili. Solo così potrai conoscerne la vera essenza, tra birre inglesi e piatti della tradizione. E per concludere in bellezza le tue serate, all'insegna del divertimento e della musica più scatenata, non perderti anche le discoteche più famose di Londra: fare l'alba non è mai stato così… british!

Verbi riflessivi tedesco esercizi per verificare le conoscenze

Un ottimo esercizio per apprendere meglio questo argomento è provare a fare una presentazione di se stessi in tedesco, e anche la descrizione della propria routine giornaliera. È uno dei primi esercizi che si fa quando ci si approccia ad una nuova lingua, in effetti, per la semplicità degli argomenti trattati.

Ma è anche un valido ed efficace esercizio per i pronomi riflessivi in tedesco e per i verbi, perché questo tipo di testi ne contengono tantissimi.

Per presentarsi e descrivere la propria giornata, infatti, si impiegano diversi verbi riflessivi come "chiamarsi", "alzarsi", "vestirsi" e "prepararsi".

Dopo questo potrai rileggere ad alta voce e provare a memorizzare i costrutti, in modo da poterli riapplicare in frasi future.

Ecco, poi, alcuni esercizi che abbiamo preparato appositamente per permetterti di verificare quanto ne sai sui verbi riflessivi fino ad ora.

Completa le frasi con il pronome riflessivo corretto:

  • Du wirst ____ früher oder später die Wahrheit sagen. = Prima o poi mi dirai la verità.
  • Mary interessiert ____ für Kunst und Literatur. = Mary si interessa di arte e letteratura.
  • Wir haben gesagt, wir sollen ____ alles erzählen. = Abbiamo detto che dobbiamo raccontarci tutto.
  • Hast du versucht, ____ anzurufen? = Avete provato a telefonarle?
  • Mein Sohn putzt ____ jeden Morgen 5 Minuten die Zähne. = Ogni mattina mio figlio si lava i denti per 5 minuti.
  • Du konzentrierst ___ sehr. = Ti stai concentrando molto.

Invece qui devi completare le frasi con il verbo riflessivo coniugato correttamente:

  • Wir ______ ____ die Haare und gehen dann aus. = Noi ci laviamo i capelli e poi usciamo. (verbo waschen)
  • siehst ___ ____ gut? = Ti vedi bene? (verbo sehen)
  • Wir ______ _____ auf den letzten Ferientag vor. = Ci stiamo preparando per l'ultimo giorno di vacanza. (verbo bereiten)
  • ____ ___ oder wir kommen zu spät. = Sbrigati o faremo tardi.

Ti lasciamo qui le soluzioni degli esercizi, in modo che tu possa verificare le tue conoscenze:

Soluzioni primo esercizio

Soluzioni secondo esercizio

mir

waschen / uns

sich

du / dich

uns

bereiten / uns

sie

beeil / dich

sich

dich

Sky Club - uno dei più grandi locali di Malta al chiuso

In contrapposizione parliamo anche dello SkyClub, tra i più grandi locali notturni a Malta al coperto: con i suoi 2000 metri quadrati e più di 3400 posti disponibili, è un posto enorme e pieno di possibilità. C'è un bar in ogni angolo, più di 30 schermi LCD e svariati dancefloors per ballare al ritmo dell'ottima musica dance proposta.

Non mancano ovviamente serate a tema, eventi e persino concerti, che grazie ai vari palchi disponibili permettono di vivere notti davvero magiche. Indimenticabile anche il mega party che lo Sky Club ospitò per la sua inaugurazione, nel lontano 2007.

Luci e sistemi di audio sono di altissimo livello, tanto che per molti è questa la discoteca migliore di Malta: lo sarà anche per te? Non possiamo ancora saperlo, ma ciò che è sicuro è che al suo interno potrai ballare fino a che non arriva il mattino.

Dove conviene alloggiare a Malta per risparmiare

Se già Mellieha rappresenta una soluzione abbastanza economica, è Marsaskala molto probabilmente la zona migliore dove conviene alloggiare a Malta. Situato sud dell'isola, si tratta di un antico villaggio di pescatori che ha mantenuto quel fascino autentico, nonostante l'isola si sia fatta via via sempre più turistica e internazionale. Oltre a offrire le sistemazioni e gli alloggi più economici e convenienti, questo è anche il luogo ideale in cui fermarsi per avere l'opportunità di immergersi appieno nell'atmosfera di Malta, nel suo cuore più sincero e tipico. Insomma, per vivere l'isola un po' come un nativo.

Nonostante la tranquillità e la quiete che contraddistinguono questo villaggio, a Marsaskala non mancano le occasioni per divertirsi e trascorrere piacevoli serate in compagnia. Bar e ristoranti a ottimi prezzi ti aspettano per farti assaporare le prelibatezze locali, mentre le spiagge si trovano a due passi e c'è l'imbarazzo della scelta.

Se poi sogni un'esperienza ancora più local e immersiva, il tuo posto a Malta dove alloggiare è di certo Marsaxlokk, che si trova molto vicino a Marsaskala e ne richiama lo stile tipico da villaggio di pescatori. Una grande differenza è però che qui si tiene il mercato del pesce settimanale, un appuntamento da non perdere per passeggiare per le vie immergendosi nella tipica atmosfera del luogo. Tra barche colorate e ristorantini di pesce, questa è la località più autentica che tu possa trovare oggi come oggi sull'isola.

E tra l'altro gode di una vicinanza esclusiva con la Piscina di San Pietro, attrazione imperdibile: si tratta di una piscina naturale venuta a formarsi con l'erosione delle rocce, e offre un paesaggio davvero mozzafiato.

A differenza della maggior parte dei luoghi dove alloggiare a Malta visti sino ad ora, in questa zona i mezzi non sono troppo efficienti. È consigliabile noleggiare un'auto per godersi al meglio l'isola, a meno che non ti interessi soltanto il relax di Marsaxlokk. Il vantaggio però è sicuramente il prezzo: siamo in una delle zone più economiche in assoluto.

Traduttore on line: conclusioni

Non è un mistero che l'utilizzo dei traduttori online abbia semplificato le nostre vite. Un tempo sarebbe stato più complicato scegliere un pasto dal menù all'estero, mentre oggi basta un clic per scoprire che la "mamaliga" proposta a Bucarest altro non è che la polenta. Insomma, anche nei momenti più ostici possiamo affidarci al traduttore automatico e risolvere l'enigma linguistico: se stai per partire per una delle nostre vacanze studio all'estero, potrai contare sempre su un alleato pronto a darti un aiutino al volo! E a rendere la tua esperienza, così, più tranquilla e serena: con noi di Sprachcaffe studierai la lingua che hai sempre sognato di imparare, ma potrai farlo proprio nel Paese in cui rappresenta la lingua madre della popolazione. Questo ti aiuterà a immergerti appieno nell'esperienza linguistica, a metterla in pratica con più naturalezza e spontaneità e, naturalmente, a impararla in meno tempo. Utilizzare il traduttore on line è un vantaggio che hai per quando hai bisogno di una parola al volo e proprio non ti viene, o vuoi comprare i cetriolini e non sai come si dica in francese… ma non sarà un'abitudine! Stando qui con noi, giorno dopo giorno acquisirai sempre più sicurezza nelle tue competenze linguistiche e non sentirai la necessità di cercare le parole sul traduttore online per conferma.

In generale si può dire che sia questo l'utilizzo migliore di strumenti del genere, che nascono proprio per aiutare le persone a creare connessioni interculturali con più facilità, ma che non vogliono in alcun modo sostituirsi all'apprendimento di una lingua o al lavoro di un traduttore professionista.

Scopri tutte le nostre destinazioni per le vacanze studio e torna a trovarci per altre guide utili!

Frasi ed espressioni comuni con il verbo spagnolo ir

Per concludere, ecco qualche frase o espressione con il verbo ir che potrà tornarti utile nel tuo percorso con lo spagnolo. Se stai per partire per una delle nostre vacanze studio in Spagna(aBarcellona,MadridoMalaga), sfodera questi modi di dire e saprai subito come ambientarti e suonare come un nativo!

  • Ir pisando huevos: si dice di qualcuno che cammina o si muove molto lentamente.
  • Ir al grano: molto utilizzato per chiedere a qualcuno di venire al punto in una conversazione. Noi diremmo "arrivare al succo del discorso".
  • Ir sobre ruedas: stai facendo una cosa nel modo giusto, seguendo i giusti tempi e i piani, perciò va tutto bene come se andasse su ruote. Noi diremmo "a gonfie vele", e in effetti in spagnolo si può anche dire "ir viento en popa" con lo stesso significato.
  • Irse por los cerros de Úbeda: se vuoi proprio sorprendere con uno spagnolo da C2 allora devi utilizzare questa espressione per riferirti a qualcuno che cambia argomento, che svia rispondendo qualcosa che non c'entra niente.
  • Irse de la lengua: significa dire qualcosa che doveva rimanere un segreto, lasciarselo scappare, anche involontariamente.
  • Irsele a la olla: infine vediamo questo modo di dire con il verbo ir in spagnolo, che letteralmente significa "andare alla pentola", ma che si usa per intendere qualcuno che impazzisce e che perde il controllo, un hombre a quien se le va la olla.

Divertiti con Sprachcaffe a Barcellona!

Se fino ad oggi hai sempre pensato che studiare fosse noioso, con le vacanze studio a Barcellona di Sprachcaffe finalmente ti ricrederai. Quello che ti offriamo è un'esperienza completa, in cui l'apprendimento della lingua e il divertimento spensierato sono complementari e non possono esistere l'uno senza l'altro.

Non a caso la nostra scuola di spagnolo si trova a pochi passi dal centro storico della città, de La Rambla, la strada più famosa, e della spiaggia. A pochissimi minuti di distanza da qui ci sono alcune delle migliori discoteche di Barcellona, come Pacha, Opium e Shôko.

Insomma, con noi avrai modo di imparare lo spagnolo in modo coinvolgente di giorno e scatenarti in pista la notte. Se sei ancora minorenne e non puoi entrare in discoteca non temere, il divertimento è garantito anche per te con i nostri viaggi studio per ragazzi! Prepareremo per il tuo arrivo un ricco programma di attività pomeridiane e serali: visite, eventi e feste in spiaggia sapranno intrattenerti e farti vivere un'esperienza a 360 gradi, in una delle metropoli più amate del mondo.

Perché il divertimento nelle discoteche di Barcellona è un vero sballo, ma anche quello con Sprachcaffe non scherza mica!

Se vuoi unirti a noi, contattaci qui senza impegno o chiama il numero +39 06 86356746

e saremo felici di aiutarti e di organizzare insieme a te la tua prossima avventura alla scoperta della Spagna, e in particolare della Catalogna. Troveremo insieme le soluzioni più adatte per le tue esigenze di viaggio, in modo che tu possa vivere l'esperienza più coinvolgente e gratificante di sempre.
A presto! O come direbbero in catalano: Fins aviat!

Coniugazione verbo avere in inglese

Passiamo ora alle forme restanti del modo indicativo del verbo avere in inglese:

persona

past simple

present continuous

past continuous

present perfect

present perfect continuous

past perfect

past perfect continuous

I

had

am having

was having

have had

have been having

had had

had been having

You

had

are having

were having

have had

have been having

had had

had been having

He / She / it

had

is having

was having

has had

has been having

had had

had been having

We

had

are having

were having

have had

have been having

had had

had been having

You

had

are having

were having

have had

have been having

had had

had been having

They

had

are having

were having

have had

have been having

had had

had been having

future simple

future continuous

future perfect

future perfect continuous

will have

will be having

will have had

will have being having

will have

will be having

will have had

will have being having

will have

will be having

will have had

will have being having

will have

will be having

will have had

will have being having

will have

will be having

will have had

will have having

will have

will be having

will have had

will have being having

Qui, invece, puoi notare che anche il verbo to have usa to be come ausiliare per la formazione dei tempi continuous. La presenza di have e be nello stesso tempo verbale è una delle difficoltà maggiori della lingua inglese: fare confusione è facile, per questo l'ideale è imparare sul posto con una vacanza studio.

Condizionale:

persona

present

present progressive

perfect

perfect progressive

I

would have

would be having

would have had

would have been having

You

would have

would be having

would have had

would have been having

He / She / Is

would have

would be having

would have had

would have been having

We

would have

would be having

would have had

would have been having

You

would have

would be having

would have had

would have been having

They

would have

would be having

would have had

would have been having

Congiuntivo:

persona

present

past

past perfect

I

have

had

had had

You

have

had

had had

He / She / Is

have*

had

had had

We

have

had

had had

You

have

had

had had

They

have

had

had had

*Alla terza persona singolare del congiuntivo il verbo to havenonacquisisce la classica desinenza in -s.

Come possiamo vedere dalla coniugazione del verbo essere e avere in inglese, il loro participio passato è rispettivamente been e had.

Divertiti con Sprachcaffe a Londra!

I locali notturni a Londra sono un ottimo motivo per organizzare qui, nella capitale londinese, una vacanza memorabile all'insegna del divertimento e della musica più bella del momento. Ma sai quanti ce ne sono? Più di 5000 in tutta la città! Per vederli tutti, quindi, avresti bisogno di rimanere dei mesi interi: e perché non farlo? Con Sprachcaffe hai la possibilità di vivere un anno all'estero a Londra, imparando l'inglese con i nostri corsi di lingua direttamente nella città in cui il british ha avuto origine.

E se pensi che studiare sia noioso è perché ancora non lo hai fatto con noi: oltre a lezioni coinvolgenti che ti faranno imparare divertendoti, avrai abbastanza tempo libero per fare le attività che preferisci e divertirti come non mai nelle migliori discoteche di Londra. Per noi è combinando studio e divertimento che si ottiene il miglior rendimento linguistico, ed è per questo che invogliamo gli studenti a esplorare la città, fare escursioni e uscire alla sera.

Naturalmente il programma è riservato ai maggiorenni. Se ancora non hai compiuto 18 anni però puoi comunque partire con noi: abbiamo per te le vacanze studio a Londra per ragazzi, durante le quali ti proporremo un ricco programma di attività divertenti ed entusiasmanti. Anche se non hai ancora l'età per entrare nelle discoteche di Londra, troverai comunque tantissime occasioni di divertimento allo stato puro insieme al team di Sprachcaffe: tra serate a tema, feste di benvenuto e musical, sapremo come farti passare la serata, non solo il pomeriggio!

E in tutto questo imparerai l'inglese ad una velocità che nemmeno credevi possibile: la full immersion culturale, oltre che linguistica, ti permetterà di imparare la lingua nel modo in cui la parlano i nativi, acquisendo una naturalezza che altrimenti è difficile da sviluppare. Che aspetti, quindi? Contattaci subito compilando il form o al numero di telefono +39 06 86356746 per chiederci tutte le informazioni che vuoi e saremo felici di ascoltarti, risponderti e aiutarti ad organizzare l'avventura più incredibile di tutta la tua vita.

Zone della movida a Malta

Uscire la sera a Malta è quasi d'obbligo: è l'isola delle feste, della buona musica e del divertimento notturno! E per questo, i locali sono sparsi un po' ovunque. Come avrai notato, però, ci sono alcune zone proprio dedicate alla movida: è lì che si concentrano i più famosi locali notturni a Malta, le discoteche più esclusive e i beach club in cui poter ballare sotto le stelle.

Tra le zone più vivaci troviamo:

  • Sliema, meno "giovane" ma più tranquilla, offre un divertimento più rilassato e da bar;
  • Paceville, il vero centro del divertimento di tutta l'isola. Qui trovi la maggior parte dei club e delle discoteche, ma anche strade che la sera si riempiono di gente come Georges Road, Wilga Street e Rita Steps.
  • Saint Julian's, un ambiente più ristretto ma dove il divertimento è ancora più concentrato, se possibile! Con locali, bar, ristoranti e svariati hotel, è la zona più indicata in cui alloggiare per vivere ogni serata in modo diverso saltando da una discoteca di Malta all'altra.

Divertiti con Sprachcaffe a Malta!

Chi l'ha detto che studiare inglese è noioso? Non di certo gli studenti che hanno deciso di partire con Sprachcaffe per una vacanza studio a Malta. La nostra scuola si trova in una posizione ottimale proprio a Saint Julian's, uno dei centri della movida sull'isola, e gli alloggi proposti sono di diversa tipologia, ma sempre comodamente raggiungibili e in zona.

Il tempo e il modo di divertirti non mancherà di certo! Se hai più di 18 anni e partecipi ai nostri corsi di lingua per adulti, avrai modo di trascorrere la serata nelle discoteche di Malta più esclusive ogni giorno della tua vacanza, basta che studi!

Se ancora non sei minorenne non temere, perché noi di Sprachcaffe ci sapremo prendere cura anche del tuo divertimento, organizzando feste, serate a tema ed eventi in spiaggia che ti permetteranno di conoscere nuovi amici sia dentro che fuori la scuola. È previsto un ricco programma di attività nelle nostre vacanze studio per ragazzi a Saint Julian's!

E poi comunque le stesse discoteche di Malta che organizzano serate ed eventi notturni, spesso e volentieri sono locali godibilissimi anche di giorno, nel pomeriggio fino a quando non si fa buio.

Perciò sì, possiamo dire che l'isola di Malta offre un divertimento adatto a chiunque, anche ai più giovani. E così anche le vacanze studio di Sprachcaffe, che ti permettono di imparare l'inglese in una realtà madrelingua ma senza rinunciare assolutamente al divertimento. Anzi, come avrai potuto ben notare lo incoraggiamo, facendoti conoscere i migliori locali in cui fare festa e organizzando per te serate indimenticabili.

Se vuoi unirti a noi, contattaci senza problemi e saremo felici di aiutarti a trovare insieme a te la soluzione di viaggio studio più adatta alle tue esigenze. Organizzeremo una vacanza che ti farà imparare l'inglese, certo, ma che soprattutto ti permetterà di assaporare un po' di indipendenza e scoprire quanto sai cavartela da solo in un luogo diverso e parlando in un'altra lingua: sarà una vera avventura! E non vediamo l'ora di fartela vivere.

1. The Daily

Questo podcast è perfetto per te se vuoi essere sempre aggiornato. The Daily è un podcast di notizie del New York Times. Il giornalista Michael Barbaro tratta un argomento di attualità in circa 20 minuti, cinque volte a settimana. Non si tratta solo di notizie negli Stati Uniti; gli eventi globali sono spesso discussi nel podcast.

Ma l'Inghilterra è famosa anche per le sue ottime università. Se il tuo sogno è quello di studiare in una delle università inglesi, allora continua a leggere. In questa pagina di Sprachcaffe ti forniamo varie informazioni sulle università migliori d'Inghilterra, sui costi e sui requisiti per entrare. Vogliamo aiutarti con la ricerca dell'università più adatta a te e al percorso che vuoi intraprendere mettendoti di fronte a diverse possibilità. Per ulteriori informazioni, nonché per qualsiasi dubbio o domanda, ti invitiamo a contattarci compilando questo modulo. In alternativa, puoi parlare con noi digitando il numero 0686356746, dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 17:00.

Università inglesi: perché sceglierle?

Molte delle università in Inghilterra godono di fama internazionale. La loro notorietà è data dagli alti standard di studenti e professori, dalla qualità dell'educazione accademica, dalla presenza di esperti su numerosi settori, e naturalmente dalla loro lunga storia. Basti pensare alla UCL, ovvero la University College London, che è stata fondata nel 1826, o la King's College London, che risale al 1829. Per non parlare della University of Manchester e della University of Cambridge, nate rispettivamente nel 1824 e nel 1209, e infine della University of Oxford, la cui fondazione risale addirittura al 1096.

Negli anni, dunque, molte delle università inglesi si sono dimostrate in grado di formare adeguatamente gli studenti, di accogliere i cambiamenti tecnologici e culturali nel migliore dei modi e di rimanere sempre al top nelle classifiche delle migliori scuole mondiali. Oltre all'eccellenza accademica, la disponibilità di numerose borse di studio (anche per gli studenti internazionali) ha reso sempre più popolare la scelta di studiare in Inghilterra. Infine, la laurea delle università inglesi viene riconosciuta e rispettata ovunque e permette di trovare facilmente i lavori desiderati.

Stai cercando un'esperienza formativa fatta su misura per te? Non temere, le scuole inglesi offrono benefici adatti a ogni esigenza. Se non sai dove soggiornare durante il tuo periodo all'estero, per esempio, puoi cercare le università che offrono l'alloggio per il primo anno. Ti preoccupa lo spostamento da casa a scuola? Cerca le università che offrono un comodo servizio di trasporto. Qualsiasi cosa tu abbia deciso di studiare o approfondire, il nostro consiglio è quello di farlo in Inghilterra. Qui puoi trovare corsi relativi a diverse macroaree, da quella umanistica a quella scientifica, e ancora legge, arte, medicina, moda, cinema e tv, economia, informatica e tanto altro. Vediamo insieme nel prossimo paragrafo quali sono le università più famose di Londra e dell'intero Paese.

Quarto anno all’estero: si può? Normativa e legge italiana

Il quarto anno è il penultimo anno delle scuole superiori e solitamente è proprio il più indicato per frequentare una scuola all'estero. Questo perché non si tratta dell'ultimo anno, non ci sono esami finali e, di conseguenza, in generale non ci sono problemi al rientro, specialmente con una buona media scolastica di partenza. In Italia, infatti, la normativa vigente garantisce il riconoscimento degli studi compiuti all'estero. Ciò vuol dire che, alla fine della tua esperienza formativa in un altro Paese, non perderai l'anno appena trascorso all'estero e verrai reinserito nel sistema scolastico italiano. Continua a leggere per saperne di più sul quarto anno all'estero e sulla normativa da rispettare.

Per il quarto anno all'estero, le esperienze sono prevalentemente positive. I ragazzi scelgono di allontanarsi da casa per diversi mesi verso i 18 anni, per maturare e sviluppare un senso di autonomia e di sicurezza maggiori. Inoltre, questo è un ottimo modo per migliorare una seconda lingua, per studiarne la pronuncia e per ampliare il proprio vocabolario prima dell'inizio dell'università o della carriera professionale.

La legge italiana prevede che lo studente, dopo il suo rientro dal periodo di formazione all'estero non superiore a un anno scolastico, debba consegnare i documenti di valutazione conseguiti nella scuola straniera ai docenti o al dirigente della scuola italiana dove vuole essere riammesso. La riammissione avverrà, a seconda dei vari casi, in seguito ad alcuni corsi di recupero e alle relative verifiche, se in presenza di carenze formative. Tutto il procedimento dovrà concludersi prima della data di inizio delle lezioni, oppure più in generale prima della fine del mese di settembre.

Per quanto riguarda i crediti scolastici, qualora non ci siano insufficienze o altre valutazioni negative viene assegnato il massimo dei crediti per dare valore all'esperienza appena conclusa. Tuttavia, il consiglio di classe si baserà anche sulla valutazione complessiva scaturita dall'analisi di tale esperienza, sui voti conseguiti e sulle competenze trasversali acquisite. Infine, il consiglio di classe può riconoscere anche le ore di Alternanza Scuola Lavoro, e quindi di tirocinio formativo svolto all'estero dallo studente in questione.

Infatti, non sapere come si dice ciao in spagnolo o qual'è la formula giusta per congedarsi quando si va via, può essere molto imbarazzante. Tuttavia, basta seguire dei corsi on line con insegnante o partecipare a uno dei viaggi-vacanza studio per apprendere in modo efficace e approfondito la lingua spagnola.

Ma iniziamo a vederlo qui di seguito, ecco come si dice "ciao" in spagnolo, nelle varie occasioni formali e informali.

Molte ragazze, infatti, dopo aver concluso la maturità decidono di fare questa esperienza come au pair a Londra. Vivere come ragazza alla pari permette anche di conoscere la cultura del posto, gli usi e le tradizioni poiché si alloggia presso le famiglie ospitanti a Londra. Questa soluzione è apprezzata molto anche dai genitori che, così, possono essere sicuri e tranquilli che le loro figlie sono accolte in una situazione controllata e confortevole.

Partire come ragazza alla pari a Londra vuol dire non solo imparare l'inglese, sia ogni giorno per i vari impegni quotidiani, sia seguendo dei corsi di lingua, ma anche confrontarsi con un ambiente nuovo e vivere una prima esperienza lavorativa.

Cos'è la ragazza alla pari

Con il termine "Au pair", che deriva dal francese e può essere tradotto letteralmente con "alla pari", si intende il rapporto paritario e solidale che si instaura con le famiglie ospitanti. Ad esempio, se si parte come au pair Londra, si avrà vitto e alloggio, ma bisognerà contribuire alla vita famigliare e, quindi, prendersi cura dei bimbi o sbrigare piccole e semplici faccende domestiche per un tot di ore alla settimana. Tuttavia, si avranno comunque molti momenti liberi, sia per studiare l'inglese, sia per lo svago e il divertimento.

Il rapporto fra la ragazza alla pari e la famiglia ospitante è comunque regolamentano da un contratto che viene firmato da entrambe le parti prima della partenza. Questo vuol dire che compiti, orari e regole dell'au pair london saranno stabilite e scritte e quindi sia la ragazza alla pari che la famiglia ospitante avranno ben chiaro come avverrà il soggiorno e la convivenza. In alcuni casi, nel contratto per la ragazza alla pari Londra viene indicato anche il tempo per un'eventuale recessione.

Sebbene il termine sia ragazza alla pari, non ci sono limiti per quanto riguarda il sesso e, quindi, anche un ragazzo potrebbe partire per vivere a Londra in famiglia.

Per ulteriori informazioni su come partire per vivere un'esperienza da au pair a Londra ci si può rivolgere alla scuola di lingue Sprachcaffe, compilando il modulo online o telefonando al numero 0686356746.

Corsi di lingua OnLine

Impara le lingue straniere in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Scopri i corsi online

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

Corsi di lingua OnLine

Impara le lingue straniere in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Scopri i corsi online

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

Corsi di lingua OnLine

Impara le lingue straniere in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Scopri i corsi online

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

Corsi di lingua OnLine

Impara le lingue straniere in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Scopri i corsi online

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

Corsi di lingua OnLine

Impara le lingue straniere in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Scopri i corsi online

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

Corsi di lingua OnLine

Impara le lingue straniere in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Scopri i corsi online

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

Fare l'au pair a Roma, ad esempio, vuol dire vivere nella Capitale e stupirsi ogni giorno ammirando bellissimi palazzi e antichi monumenti, passeggiando nei luoghi ricchi di storia e scoprendo le tante opportunità di questa città in continuo movimento. Vivere a Roma, poi, vuol dire anche poter scoprire città come Milano, Napoli e Firenze, ma non solo, facendo dei brevi spostamenti in treno.

In questo articolo potrai scoprire cosa include il programma per au pair in Italia, come trascorrere del tempo a Roma godendo di vitto e alloggio offerto dalla famiglia, imparare e migliorare l'italiano.

Corsi di lingua OnLine

Impara le lingue straniere in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Scopri i corsi online

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

Corsi di lingua OnLine

Impara le lingue straniere in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Scopri i corsi online

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

Corsi di inglese OnLine

Impara l'inglese in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Scopri i nostri corsi

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

Lavorare a Londra: conviene? Perché farlo?

Trasferirsi a Londra per lavoro è una scelta che molti compatrioti fanno anche dopo la Brexit. Infatti, sono oltre 700 mila gli Italia che vivono in UK per motivi professionali e ogni anno questa quota è destinata a crescere.

Lavorare a Londra vuol dire inserirsi in un contesto economico prospero e in un ambiente ricco di tante opportunità. Anche se per lavorare a Londra è necessario conoscere bene la lingua inglese, è pur vero che superate le normali difficoltà iniziali, si potrà aspirare a un rapido avanzamento di carriera dato che in questo Paese vige la meritocrazia.

Se si desidera cercare lavoro a Londra e trovare una posizione interessante che sia in linea con le proprie aspirazioni e le aspettative economiche, è importante studiare l'inglese prima della partenza. Se si ha poco tempo a disposizione, è possibile seguire anche i corsi online con docenti, utili anche se si ha già una buona conoscenza linguistica, ma si desidera ampliare il proprio vocabolario e perfezionare la pronuncia.

Bisogna tener presente che, in seguito alla Brexit, lavorare a Londra è diventato più complesso ed è necessario avere il visto anche per i cittadini italiani. Il Governo britannico ha introdotto un sistema basato su 70 punti per conseguire il visto e di questi, circa 10 possono essere ottenuti grazie alla conoscenza della lingua inglese di livello B1, mentre altri 20 punti, che sono negoziabili, sono relativi al proprio percorso formativo o all'importo del salario.

Non è da sottovalutare, poi, che lavorare a Londra vuol dire migliorare la propria competenza linguistica e inserire una valida esperienza del proprio curriculum vitae che sarà sicuramente apprezzata dai recruiter se si desidera cercare lavoro in Italia o all'estero.

Soggiorni linguistici: che cosa sono?

Probabilmente avrai già sentito parlare di soggiorni studio all'estero grazie a un amico o a un familiare. Oppure, magari hai già fatto un'esperienza del genere e intendi ripeterla per approfondire le tue conoscenze linguistiche o per imparare un'altra lingua in un Paese differente. In ogni caso, sei interessato a questa incredibile opportunità e vuoi avere maggiori informazioni sulle modalità e sui costi. Ma cos'è esattamente un soggiorno linguistico? Prima di parlare di corsi e di destinazioni, infatti, è necessario definire le caratteristiche principali di questa esperienza. I soggiorni linguistici sono dei viaggi all'estero che hanno come obiettivo quello di imparare una lingua straniera. Si può partire anche per perfezionare la propria pronuncia, per imparare nuovi vocaboli e nuove espressioni, e più in generale per raggiungere una conoscenza avanzata di una lingua.

Ma, se lo scopo principale di questo tipo di viaggio studio è quello di imparare le lingue, i vantaggi del soggiorno linguistico sono numerosi. Trascorrere un periodo all'estero, meglio se medio-lungo, permette di immergersi nella cultura del posto e di imparare altri usi e costumi. Ciò comprende cibi differenti e nuove tradizioni, stili e ritmi di vita diversi, slang ed espressioni del luogo, e naturalmente tante persone provenienti da ogni parte del mondo. Uno dei maggiori benefici delle vacanze studio è proprio quello di conoscere gente nuova, per ampliare il proprio network lavorativo e per stringere nuove amicizie, ma anche per perfezionare la pronuncia della lingua studiata confrontandosi giorno dopo giorno proprio con i locali, oltre che con gli altri studenti.

Infatti, i corsi di lingua tedesca e le vacanze studio in Germania organizzate da Sprachcaffe, scuola e tour operator con oltre 40 anni di esperienza, sono molto richieste. Tuttavia, è possibile anche imparare il tedesco gratis, grazie a numerosi corsi che possono essere trovati anche online.

Ovviamente, un corso di tedesco gratis non potrà mai eguagliare la qualità e l'efficacia dei corsi di lingua tenuti da docenti madrelingua. In ogni caso, sono comunque un buon punto di partenza, ma per chi desidera ottenere una formazione approfondita e acquisire un'ottima conoscenza linguistica, è preferibile affidarsi a dei professionisti. Ci sono comunque anche interessanti opportunità che permettono di partecipare gratuitamente a corsi di lingua tedesca o vacanze studio in Germania.

Perché imparare il tedesco?

Come evidenziato in precedenza, oggi il tedesco è una delle lingue più parlate e utilizzate nel mondo del business e della formazione. Imparare il tedesco, quindi, vuol dire espandere le proprie possibilità e poter studiare all'estero in Germania, Austria o Svizzera. Oggi, infatti, grazie anche al remote working, è possibile accedere a un'offerta lavorativa che non ha confini. Conoscere le lingue, quindi, significa avere più porte aperte davanti a sé.

Numeri in tedesco: come contare

In generale, per contare nelle varie lingue devi tenere a mente alcune regole. Noi di Sprachcaffe vogliamo rendere lo studio delle lingue straniere più rapido e semplice, e per questo motivo abbiamo raccolto alcune di queste regole nelle pagine del nostro sito (trovi qui i numeri in francese, per esempio). In tedesco, innanzitutto, per i numeri che vanno da 1 a 12 si utilizzano termini unici, che dovrai imparare a memoria. Dal 13 al 19, in tedesco i numeri si formano combinando i termini unici con "zehn", ovvero 10. Per esempio, il numero 13 si forma in questo modo: drei (3) + zehn (10). I multipli di 10 sono composti da numero + zig, come "zwanzig" e "sechzig" (ovvero 20 e 60). Infine, i numeri dal 21 in poi si costruiscono così: numero + und + decina. Il numero 22, ad esempio, si forma con zwei (2) + und (e) + zwanzig (20).

Per conoscere i numeri in tedesco dai un'occhiata qui sotto, perché riportiamo una lista dei numeri da 1 a 1000. Ma cosa succede se si vuole arrivare a contare fino a 2000 o oltre? Aggiungi il termine "zweitausend" (2000) per poter utilizzare i numeri in tedesco da 1 a 2000, e impara le altre migliaia per continuare a contare. Ricorda inoltre che "ein million" vuol dire "un milione", "zwei millionen" significa "due milioni", e così via.

Numeri in tedesco da 1 a 1000: traduzione e spiegazione

Ora che hai capito le regole principali per lo studio dei numeri cardinali, eccoti una lista dei numeri in tedesco da 1 a 100

Numeri da 1 a 100


1 = eins
2 = zwei
3 = drei
4 = vier
5 = fünf
6 = sechs
7 = sieben
8 = acht
9 = neun
10 = zeh
11 = elf
12 = zwölf
13 = dreizehn
14 = vierzehn
15 = fünfzehn
16 = sechzehn
17 = siebzehn
18 = achtzehn
19 = neunzehn
20 = zwanzig
21 = einundzwanzig
22 = zweiundzwanzig
23 = dreiundzwanzig
24 = vierundzwanzig
25 = fünfundzwanzig
26 = sechsundzwanzig
27 = siebenundzwanzig
28 = achtundzwanzig
29 = neunundzwanzig
30 = dreißig
31 = einunddreißig
32 = zweiunddreißig
33 = dreiunddreißig
34 = vierunddreißig
35 = fünfunddreißig
36 = sechsunddreißig
37 = siebenunddreißig
38 = achtunddreißig
39 = neununddreißig
40 = vierzig
41 = einundvierzig
42 = zweiundvierzig
43 = dreiundvierzig
44 = vierundvierzig
45 = fünfundvierzig
46 = sechsundvierzig
47 = siebenundvierzig
48 = achtundvierzig
49 = neunundvierzig
50 = fünfzig
51 = einundfünfzig
52 = zweiundfünfzig
53 = dreiundfünfzig
54 = vierundfünfzig
55 = fünfundfünfzig
56 = sechsundfünfzig
57 = siebenundfünfzig
58 = achtundfünfzig
59 = neunundfünfzig
60 = sechzig
61 = einundsechzig
62 = zweiundsechzig
63 = dreiundsechzig
64 = vierundsechzig
65 = fünfundsechzig
66 = sechundsechzig
67 = siebenundsechzig
68 = achtundsechzig
69 = neunundzechzig
70 = siebzig
71 = einundsiebzig
72 = zweiundsiebzig
73 = dreiundsiebzig
74 = vierundsiebzig
75 = fünfundsiebzig
76 = sechsundsiebzig
77 = siebenundsiebzig
78 = achtundsiebzig
79 = neunundsiebzig
80 = achtzig
81 = einundachtzig
82 = zweiundachtzig
83 = dreiundachtzig
84 = vierundachtzig
85 = fünfundachtzig
86 = sechsundachtzig
87 = siebenundachtzig
88 = achtundachtzig
89 = neunundachtzig
90 = neunzig
91 = einundneunzig
92 = zweiundneunzig
93 = dreiundneunzig
94 = vierundneunzig
95 = fünfundneunzig
96 = sechundneunzig
97 = siebenundneunzig
98 = achtundneunzig
99 = neunundneunzig
100 = hundert

Numeri da 100 a 1000


100 = hundert

101 = hunderteins
102 = hundertzwei
103 = hundertdrei
104 = hundertvier
105 = hundertfünf
106 = hundertsechs
107 = hundertsieben
108 = hundertacht
109 = hundertneun
110 = hundertzehn
111 = hundertelf
112 = hundertzwölf
113 = hundertdreizehn
114 = hundertvierzehn
115 = hundertfünfzehn
116 = hundertsechzehn
117 = hundertsiebzehn
118 = hundertachtzehn
119 = hundertneunzehn
120 = hundertzwanzig
121 = hunderteinundzwanzig
122 = hundertzweiundzwanzig
123 = hundertdreiundzwanzig
124 = hundertvierundzwanzig
125 = hundertfünfundzwanzig
126 = hundertsechsundzwanzig
127 = hundertsiebenundzwanzig
128 = hundertachtundzwanzig
129 = hundertneunundzwanzig
130 = hundertdreißig
131 = hunderteinunddreißig
132 = hundertzweiunddreißig
133 = hundertdreiunddreißig
134 = hundertvierunddreißig
135 = hundertfünfunddreißig
136 = hundertsechsunddreißig
137 = hundertsiebenunddreißig
138 = hundertachtunddreißig
139 = hundertneununddreißig
140 = hundertvierzig
141 = hunderteinundvierzig
142 = hundertzweiundvierzig
143 = hundertdreiundvierzig
144 = hundertvierundvierzig
145 = hundertfünfundvierzig
146 = hundertsechsundvierzig
147 = hundertsiebenundvierzig
148 = hundertachtundvierzig
149 = hundertneunundvierzig
150 = hundertfünfzig
151 = hunderteinundfünfzig
152 = hundertzweiundfünfzig
153 = hundertdreiundfünfzig
154 = hundertvierundfünfzig
155 = hundertfünfundfünfzig
156 = hundertsechsundfünfzig
157 = hundertsiebenundfünfzig
158 = hundertachtundfünfzig
159 = hundertneunundfünfzig
160 = hundertsechzig
161 = hunderteinundsechzig
162 = hundertzweiundsechzig
163 = hundertdreiundsechzig
164 = hundertvierundsechzig
165 = hundertfünfundsechzig
166 = hundertsechsundsechzig
167 = hundertsiebenundsechzig
168 = hundertachtundsechzig
169 = hundertneunundsechzig
170 = hundertsiebzig
171 = hunderteinundsiebzig
172 = hundertzweiundsiebzig
173 = hundertdreiundsiebzig
174 = hundertvierundsiebzig
175 = hundertfünfundsiebzig
176 = hundertsechsundsiebzig
177 = hundertsiebenundsiebzig
178 = hundertachtundsiebzig
179 = hundertneunundsiebzig
180 = hundertachtzig
181 = hunderteinundachtzig
182 = hundertzweiundachtzig
183 = hundertdreiundachtzig
184 = hundertvierundachtzig
185 = hundertfünfundachtzig
186 = hundertsechsundachtzig
187 = hundertsiebenundachtzig
188 = hundertachtundachtzig
189 = hundertneunundachtzig
190 = hundertneunzig
191 = hunderteinundneunzig
192 = hundertzweiundneunzig
193 = hundertdreiundneunzig
194 = hundertvierundneunzig
195 = hundertfünfundneunzig
196 = hundertsechsundneunzig
197 = hundertsiebenundneunzig
198 = hundertachtundneunzig
199 = hundertneunundneunzig

200 = zweihundert
201 = zweihunderteins
202 = zweihundertzwei
203 = zweihundertdrei
204 = zweihundertvier
205 = zweihundertfünf
206 = zweihundertsechs
207 = zweihundertsieben
208 = zweihundertacht
209 = zweihundertneun
210 = zweihundertzehn
211 = zweihundertelf
212 = zweihundertzwölf
213 = zweihundertdreizehn
214 = zweihundertvierzehn
215 = zweihundertfünfzehn
216 = zweihundertsechzehn
217 = zweihundertsiebzehn
218 = zweihundertachtzehn
219 = zweihundertneunzehn
220 = zweihundertzwanzig
221 = zweihunderteinundzwanzig
222 = zweihundertzweiundzwanzig
223 = zweihundertdreiundzwanzig
224 = zweihundertvierundzwanzig
225 = zweihundertfünfundzwanzig
226 = zweihundertsechsundzwanzig
227 = zweihundertsiebenundzwanzig
228 = zweihundertachtundzwanzig
229 = zweihundertneunundzwanzig
230 = zweihundertdreißig
231 = zweihunderteinunddreißig
232 = zweihundertzweiunddreißig
233 = zweihundertdreiunddreißig
234 = zweihundertvierunddreißig
235 = zweihundertfünfunddreißig
236 = zweihundertsechsunddreißig
237 = zweihundertsiebenunddreißig
238 = zweihundertachtunddreißig
239 = zweihundertneununddreißig
240 = zweihundertvierzig
241 = zweihunderteinundvierzig
242 = zweihundertzweiundvierzig
243 = zweihundertdreiundvierzig
244 = zweihundertvierundvierzig
245 = zweihundertfünfundvierzig
246 = zweihundertsechsundvierzig
247 = zweihundertsiebenundvierzig
248 = zweihundertachtundvierzig
249 = zweihundertneunundvierzig
250 = zweihundertfünfzig
251 = zweihunderteinundfünfzig
252 = zweihundertzweiundfünfzig
253 = zweihundertdreiundfünfzig
254 = zweihundertvierundfünfzig
255 = zweihundertfünfundfünfzig
256 = zweihundertsechsundfünfzig
257 = zweihundertsiebenundfünfzig
258 = zweihundertachtundfünfzig
259 = zweihundertneunundfünfzig
260 = zweihundertsechzig
261 = zweihunderteinundsechzig
262 = zweihundertzweiundsechzig
263 = zweihundertdreiundsechzig
264 = zweihundertvierundsechzig
265 = zweihundertfünfundsechzig
266 = zweihundertsechsundsechzig
267 = zweihundertsiebenundsechzig
268 = zweihundertachtundsechzig
269 = zweihundertneunundsechzig
270 = zweihundertsiebzig
271 = zweihunderteinundsiebzig
272 = zweihundertzweiundsiebzig
273 = zweihundertdreiundsiebzig
274 = zweihundertvierundsiebzig
275 = zweihundertfünfundsiebzig
276 = zweihundertsechsundsiebzig
277 = zweihundertsiebenundsiebzig
278 = zweihundertachtundsiebzig
279 = zweihundertneunundsiebzig
280 = zweihundertachtzig
281 = zweihunderteinundachtzig
282 = zweihundertzweiundachtzig
283 = zweihundertdreiundachtzig
284 = zweihundertvierundachtzig
285 = zweihundertfünfundachtzig
286 = zweihundertsechsundachtzig
287 = zweihundertsiebenundachtzig
288 = zweihundertachtundachtzig
289 = zweihundertneunundachtzig
290 = zweihundertneunzig
291 = zweihunderteinundneunzig
292 = zweihundertzweiundneunzig
293 = zweihundertdreiundneunzig
294 = zweihundertvierundneunzig
295 = zweihundertfünfundneunzig
296 = zweihundertsechsundneunzig
297 = zweihundertsiebenundneunzig
298 = zweihundertachtundneunzig
299 = zweihundertneunundneunzig

300 = dreihundert
301 = dreihunderteins
302 = dreihundertzwei
303 = dreihundertdrei
304 = dreihundertvier
305 = dreihundertfünf
306 = dreihundertsechs
307 = dreihundertsieben
308 = dreihundertacht
309 = dreihundertneun
310 = dreihundertzehn
311 = dreihundertelf
312 = dreihundertzwölf
313 = dreihundertdreizehn
314 = dreihundertvierzehn
315 = dreihundertfünfzehn
316 = dreihundertsechzehn
317 = dreihundertsiebzehn
318 = dreihundertachtzehn
319 = dreihundertneunzehn
320 = dreihundertzwanzig
321 = dreihunderteinundzwanzig
322 = dreihundertzweiundzwanzig
323 = dreihundertdreiundzwanzig
324 = dreihundertvierundzwanzig
325 = dreihundertfünfundzwanzig
326 = dreihundertsechsundzwanzig
327 = dreihundertsiebenundzwanzig
328 = dreihundertachtundzwanzig
329 = dreihundertneunundzwanzig
330 = dreihundertdreißig
331 = dreihunderteinunddreißig
332 = dreihundertzweiunddreißig
333 = dreihundertdreiunddreißig
334 = dreihundertvierunddreißig
335 = dreihundertfünfunddreißig
336 = dreihundertsechsunddreißig
337 = dreihundertsiebenunddreißig
338 = dreihundertachtunddreißig
339 = dreihundertneununddreißig
340 = dreihundertvierzig
341 = dreihunderteinundvierzig
342 = dreihundertzweiundvierzig
343 = dreihundertdreiundvierzig
344 = dreihundertvierundvierzig
345 = dreihundertfünfundvierzig
346 = dreihundertsechsundvierzig
347 = dreihundertsiebenundvierzig
348 = dreihundertachtundvierzig
349 = dreihundertneunundvierzig
350 = dreihundertfünfzig
351 = dreihunderteinundfünfzig
352 = dreihundertzweiundfünfzig
353 = dreihundertdreiundfünfzig
354 = dreihundertvierundfünfzig
355 = dreihundertfünfundfünfzig
356 = dreihundertsechsundfünfzig
357 = dreihundertsiebenundfünfzig
358 = dreihundertachtundfünfzig
359 = dreihundertneunundfünfzig
360 = dreihundertsechzig
361 = dreihunderteinundsechzig
362 = dreihundertzweiundsechzig
363 = dreihundertdreiundsechzig
364 = dreihundertvierundsechzig
365 = dreihundertfünfundsechzig
366 = dreihundertsechsundsechzig
367 = dreihundertsiebenundsechzig
368 = dreihundertachtundsechzig
369 = dreihundertneunundsechzig
370 = dreihundertsiebzig
371 = dreihunderteinundsiebzig
372 = dreihundertzweiundsiebzig
373 = dreihundertdreiundsiebzig
374 = dreihundertvierundsiebzig
375 = dreihundertfünfundsiebzig
376 = dreihundertsechsundsiebzig
377 = dreihundertsiebenundsiebzig
378 = dreihundertachtundsiebzig
379 = dreihundertneunundsiebzig
380 = dreihundertachtzig
381 = dreihunderteinundachtzig
382 = dreihundertzweiundachtzig
383 = dreihundertdreiundachtzig
384 = dreihundertvierundachtzig
385 = dreihundertfünfundachtzig
386 = dreihundertsechsundachtzig
387 = dreihundertsiebenundachtzig
388 = dreihundertachtundachtzig
389 = dreihundertneunundachtzig
390 = dreihundertneunzig
391 = dreihunderteinundneunzig
392 = dreihundertzweiundneunzig
393 = dreihundertdreiundneunzig
394 = dreihundertvierundneunzig
395 = dreihundertfünfundneunzig
396 = dreihundertsechsundneunzig
397 = dreihundertsiebenundneunzig
398 = dreihundertachtundneunzig
399 = dreihundertneunundneunzig

400 = vierhundert
401 = vierhunderteins
402 = vierhundertzwei
403 = vierhundertdrei
404 = vierhundertvier
405 = vierhundertfünf
406 = vierhundertsechs
407 = vierhundertsieben
408 = vierhundertacht
409 = vierhundertneun
410 = vierhundertzehn
411 = vierhundertelf
412 = vierhundertzwölf
413 = vierhundertdreizehn
414 = vierhundertvierzehn
415 = vierhundertfünfzehn
416 = vierhundertsechzehn
417 = vierhundertsiebzehn
418 = vierhundertachtzehn
419 = vierhundertneunzehn
420 = vierhundertzwanzig
421 = vierhunderteinundzwanzig
422 = vierhundertzweiundzwanzig
423 = vierhundertdreiundzwanzig
424 = vierhundertvierundzwanzig
425 = vierhundertfünfundzwanzig
426 = vierhundertsechsundzwanzig
427 = vierhundertsiebenundzwanzig
428 = vierhundertachtundzwanzig
429 = vierhundertneunundzwanzig
430 = vierhundertdreißig
431 = vierhunderteinunddreißig
432 = vierhundertzweiunddreißig
433 = vierhundertdreiunddreißig
434 = vierhundertvierunddreißig
435 = vierhundertfünfunddreißig
436 = vierhundertsechsunddreißig
437 = vierhundertsiebenunddreißig
438 = vierhundertachtunddreißig
439 = vierhundertneununddreißig
440 = vierhundertvierzig
441 = vierhunderteinundvierzig
442 = vierhundertzweiundvierzig
443 = vierhundertdreiundvierzig
444 = vierhundertvierundvierzig
445 = vierhundertfünfundvierzig
446 = vierhundertsechsundvierzig
447 = vierhundertsiebenundvierzig
448 = vierhundertachtundvierzig
449 = vierhundertneunundvierzig
450 = vierhundertfünfzig
451 = vierhunderteinundfünfzig
452 = vierhundertzweiundfünfzig
453 = vierhundertdreiundfünfzig
454 = vierhundertvierundfünfzig
455 = vierhundertfünfundfünfzig
456 = vierhundertsechsundfünfzig
457 = vierhundertsiebenundfünfzig
458 = vierhundertachtundfünfzig
459 = vierhundertneunundfünfzig
460 = vierhundertsechzig
461 = vierhunderteinundsechzig
462 = vierhundertzweiundsechzig
463 = vierhundertdreiundsechzig
464 = vierhundertvierundsechzig
465 = vierhundertfünfundsechzig
466 = vierhundertsechsundsechzig
467 = vierhundertsiebenundsechzig
468 = vierhundertachtundsechzig
469 = vierhundertneunundsechzig
470 = vierhundertsiebzig
471 = vierhunderteinundsiebzig
472 = vierhundertzweiundsiebzig
473 = vierhundertdreiundsiebzig
474 = vierhundertvierundsiebzig
475 = vierhundertfünfundsiebzig
476 = vierhundertsechsundsiebzig
477 = vierhundertsiebenundsiebzig
478 = vierhundertachtundsiebzig
479 = vierhundertneunundsiebzig
480 = vierhundertachtzig
481 = vierhunderteinundachtzig
482 = vierhundertzweiundachtzig
483 = vierhundertdreiundachtzig
484 = vierhundertvierundachtzig
485 = vierhundertfünfundachtzig
486 = vierhundertsechsundachtzig
487 = vierhundertsiebenundachtzig
488 = vierhundertachtundachtzig
489 = vierhundertneunundachtzig
490 = vierhundertneunzig
491 = vierhunderteinundneunzig
492 = vierhundertzweiundneunzig
493 = vierhundertdreiundneunzig
494 = vierhundertvierundneunzig
495 = vierhundertfünfundneunzig
496 = vierhundertsechsundneunzig
497 = vierhundertsiebenundneunzig
498 = vierhundertachtundneunzig
499 = vierhundertneunundneunzig

500 = fünfhundert
501 = fünfhunderteins
502 = fünfhundertzwei
503 = fünfhundertdrei
504 = fünfhundertvier
505 = fünfhundertfünf
506 = fünfhundertsechs
507 = fünfhundertsieben
508 = fünfhundertacht
509 = fünfhundertneun
510 = fünfhundertzehn
511 = fünfhundertelf
512 = fünfhundertzwölf
513 = fünfhundertdreizehn
514 = fünfhundertvierzehn
515 = fünfhundertfünfzehn
516 = fünfhundertsechzehn
517 = fünfhundertsiebzehn
518 = fünfhundertachtzehn
519 = fünfhundertneunzehn
520 = fünfhundertzwanzig
521 = fünfhunderteinundzwanzig
522 = fünfhundertzweiundzwanzig
523 = fünfhundertdreiundzwanzig
524 = fünfhundertvierundzwanzig
525 = fünfhundertfünfundzwanzig
526 = fünfhundertsechsundzwanzig
527 = fünfhundertsiebenundzwanzig
528 = fünfhundertachtundzwanzig
529 = fünfhundertneunundzwanzig
530 = fünfhundertdreißig
531 = fünfhunderteinunddreißig
532 = fünfhundertzweiunddreißig
533 = fünfhundertdreiunddreißig
534 = fünfhundertvierunddreißig
535 = fünfhundertfünfunddreißig
536 = fünfhundertsechsunddreißig
537 = fünfhundertsiebenunddreißig
538 = fünfhundertachtunddreißig
539 = fünfhundertneununddreißig
540 = fünfhundertvierzig
541 = fünfhunderteinundvierzig
542 = fünfhundertzweiundvierzig
543 = fünfhundertdreiundvierzig
544 = fünfhundertvierundvierzig
545 = fünfhundertfünfundvierzig
546 = fünfhundertsechsundvierzig
547 = fünfhundertsiebenundvierzig
548 = fünfhundertachtundvierzig
549 = fünfhundertneunundvierzig
550 = fünfhundertfünfzig
551 = fünfhunderteinundfünfzig
552 = fünfhundertzweiundfünfzig
553 = fünfhundertdreiundfünfzig
554 = fünfhundertvierundfünfzig
555 = fünfhundertfünfundfünfzig
556 = fünfhundertsechsundfünfzig
557 = fünfhundertsiebenundfünfzig
558 = fünfhundertachtundfünfzig
559 = fünfhundertneunundfünfzig
560 = fünfhundertsechzig
561 = fünfhunderteinundsechzig
562 = fünfhundertzweiundsechzig
563 = fünfhundertdreiundsechzig
564 = fünfhundertvierundsechzig
565 = fünfhundertfünfundsechzig
566 = fünfhundertsechsundsechzig
567 = fünfhundertsiebenundsechzig
568 = fünfhundertachtundsechzig
569 = fünfhundertneunundsechzig
570 = fünfhundertsiebzig
571 = fünfhunderteinundsiebzig
572 = fünfhundertzweiundsiebzig
573 = fünfhundertdreiundsiebzig
574 = fünfhundertvierundsiebzig
575 = fünfhundertfünfundsiebzig
576 = fünfhundertsechsundsiebzig
577 = fünfhundertsiebenundsiebzig
578 = fünfhundertachtundsiebzig
579 = fünfhundertneunundsiebzig
580 = fünfhundertachtzig
581 = fünfhunderteinundachtzig
582 = fünfhundertzweiundachtzig
583 = fünfhundertdreiundachtzig
584 = fünfhundertvierundachtzig
585 = fünfhundertfünfundachtzig
586 = fünfhundertsechsundachtzig
587 = fünfhundertsiebenundachtzig
588 = fünfhundertachtundachtzig
589 = fünfhundertneunundachtzig
590 = fünfhundertneunzig
591 = fünfhunderteinundneunzig
592 = fünfhundertzweiundneunzig
593 = fünfhundertdreiundneunzig
594 = fünfhundertvierundneunzig
595 = fünfhundertfünfundneunzig
596 = fünfhundertsechsundneunzig
597 = fünfhundertsiebenundneunzig
598 = fünfhundertachtundneunzig
599 = fünfhundertneunundneunzig

600 = sechshundert
601 = sechshunderteins
602 = sechshundertzwei
603 = sechshundertdrei
604 = sechshundertvier
605 = sechshundertfünf
606 = sechshundertsechs
607 = sechshundertsieben
608 = sechshundertacht
609 = sechshundertneun
610 = sechshundertzehn
611 = sechshundertelf
612 = sechshundertzwölf
613 = sechshundertdreizehn
614 = sechshundertvierzehn
615 = sechshundertfünfzehn
616 = sechshundertsechzehn
617 = sechshundertsiebzehn
618 = sechshundertachtzehn
619 = sechshundertneunzehn
620 = sechshundertzwanzig
621 = sechshunderteinundzwanzig
622 = sechshundertzweiundzwanzig
623 = sechshundertdreiundzwanzig
624 = sechshundertvierundzwanzig
625 = sechshundertfünfundzwanzig
626 = sechshundertsechsundzwanzig
627 = sechshundertsiebenundzwanzig
628 = sechshundertachtundzwanzig
629 = sechshundertneunundzwanzig
630 = sechshundertdreißig
631 = sechshunderteinunddreißig
632 = sechshundertzweiunddreißig
633 = sechshundertdreiunddreißig
634 = sechshundertvierunddreißig
635 = sechshundertfünfunddreißig
636 = sechshundertsechsunddreißig
637 = sechshundertsiebenunddreißig
638 = sechshundertachtunddreißig
639 = sechshundertneununddreißig
640 = sechshundertvierzig
641 = sechshunderteinundvierzig
642 = sechshundertzweiundvierzig
643 = sechshundertdreiundvierzig
644 = sechshundertvierundvierzig
645 = sechshundertfünfundvierzig
646 = sechshundertsechsundvierzig
647 = sechshundertsiebenundvierzig
648 = sechshundertachtundvierzig
649 = sechshundertneunundvierzig
650 = sechshundertfünfzig
651 = sechshunderteinundfünfzig
652 = sechshundertzweiundfünfzig
653 = sechshundertdreiundfünfzig
654 = sechshundertvierundfünfzig
655 = sechshundertfünfundfünfzig
656 = sechshundertsechsundfünfzig
657 = sechshundertsiebenundfünfzig
658 = sechshundertachtundfünfzig
659 = sechshundertneunundfünfzig
660 = sechshundertsechzig
661 = sechshunderteinundsechzig
662 = sechshundertzweiundsechzig
663 = sechshundertdreiundsechzig
664 = sechshundertvierundsechzig
665 = sechshundertfünfundsechzig
666 = sechshundertsechsundsechzig
667 = sechshundertsiebenundsechzig
668 = sechshundertachtundsechzig
669 = sechshundertneunundsechzig
670 = sechshundertsiebzig
671 = sechshunderteinundsiebzig
672 = sechshundertzweiundsiebzig
673 = sechshundertdreiundsiebzig
674 = sechshundertvierundsiebzig
675 = sechshundertfünfundsiebzig
676 = sechshundertsechsundsiebzig
677 = sechshundertsiebenundsiebzig
678 = sechshundertachtundsiebzig
679 = sechshundertneunundsiebzig
680 = sechshundertachtzig
681 = sechshunderteinundachtzig
682 = sechshundertzweiundachtzig
683 = sechshundertdreiundachtzig
684 = sechshundertvierundachtzig
685 = sechshundertfünfundachtzig
686 = sechshundertsechsundachtzig
687 = sechshundertsiebenundachtzig
688 = sechshundertachtundachtzig
689 = sechshundertneunundachtzig
690 = sechshundertneunzig
691 = sechshunderteinundneunzig
692 = sechshundertzweiundneunzig
693 = sechshundertdreiundneunzig
694 = sechshundertvierundneunzig
695 = sechshundertfünfundneunzig
696 = sechshundertsechsundneunzig
697 = sechshundertsiebenundneunzig
698 = sechshundertachtundneunzig
699 = sechshundertneunundneunzig

700 = siebenhundert
701 = siebenhunderteins
702 = siebenhundertzwei
703 = siebenhundertdrei
704 = siebenhundertvier
705 = siebenhundertfünf
706 = siebenhundertsechs
707 = siebenhundertsieben
708 = siebenhundertacht
709 = siebenhundertneun
710 = siebenhundertzehn
711 = siebenhundertelf
712 = siebenhundertzwölf
713 = siebenhundertdreizehn
714 = siebenhundertvierzehn
715 = siebenhundertfünfzehn
716 = siebenhundertsechzehn
717 = siebenhundertsiebzehn
718 = siebenhundertachtzehn
719 = siebenhundertneunzehn
720 = siebenhundertzwanzig
721 = siebenhunderteinundzwanzig
722 = siebenhundertzweiundzwanzig
723 = siebenhundertdreiundzwanzig
724 = siebenhundertvierundzwanzig
725 = siebenhundertfünfundzwanzig
726 = siebenhundertsechsundzwanzig
727 = siebenhundertsiebenundzwanzig
728 = siebenhundertachtundzwanzig
729 = siebenhundertneunundzwanzig
730 = siebenhundertdreißig
731 = siebenhunderteinunddreißig
732 = siebenhundertzweiunddreißig
733 = siebenhundertdreiunddreißig
734 = siebenhundertvierunddreißig
735 = siebenhundertfünfunddreißig
736 = siebenhundertsechsunddreißig
737 = siebenhundertsiebenunddreißig
738 = siebenhundertachtunddreißig
739 = siebenhundertneununddreißig
740 = siebenhundertvierzig
741 = siebenhunderteinundvierzig
742 = siebenhundertzweiundvierzig
743 = siebenhundertdreiundvierzig
744 = siebenhundertvierundvierzig
745 = siebenhundertfünfundvierzig
746 = siebenhundertsechsundvierzig
747 = siebenhundertsiebenundvierzig
748 = siebenhundertachtundvierzig
749 = siebenhundertneunundvierzig
750 = siebenhundertfünfzig
751 = siebenhunderteinundfünfzig
752 = siebenhundertzweiundfünfzig
753 = siebenhundertdreiundfünfzig
754 = siebenhundertvierundfünfzig
755 = siebenhundertfünfundfünfzig
756 = siebenhundertsechsundfünfzig
757 = siebenhundertsiebenundfünfzig
758 = siebenhundertachtundfünfzig
759 = siebenhundertneunundfünfzig
760 = siebenhundertsechzig
761 = siebenhunderteinundsechzig
762 = siebenhundertzweiundsechzig
763 = siebenhundertdreiundsechzig
764 = siebenhundertvierundsechzig
765 = siebenhundertfünfundsechzig
766 = siebenhundertsechsundsechzig
767 = siebenhundertsiebenundsechzig
768 = siebenhundertachtundsechzig
769 = siebenhundertneunundsechzig
770 = siebenhundertsiebzig
771 = siebenhunderteinundsiebzig
772 = siebenhundertzweiundsiebzig
773 = siebenhundertdreiundsiebzig
774 = siebenhundertvierundsiebzig
775 = siebenhundertfünfundsiebzig
776 = siebenhundertsechsundsiebzig
777 = siebenhundertsiebenundsiebzig
778 = siebenhundertachtundsiebzig
779 = siebenhundertneunundsiebzig
780 = siebenhundertachtzig
781 = siebenhunderteinundachtzig
782 = siebenhundertzweiundachtzig
783 = siebenhundertdreiundachtzig
784 = siebenhundertvierundachtzig
785 = siebenhundertfünfundachtzig
786 = siebenhundertsechsundachtzig
787 = siebenhundertsiebenundachtzig
788 = siebenhundertachtundachtzig
789 = siebenhundertneunundachtzig
790 = siebenhundertneunzig
791 = siebenhunderteinundneunzig
792 = siebenhundertzweiundneunzig
793 = siebenhundertdreiundneunzig
794 = siebenhundertvierundneunzig
795 = siebenhundertfünfundneunzig
796 = siebenhundertsechsundneunzig
797 = siebenhundertsiebenundneunzig
798 = siebenhundertachtundneunzig
799 = siebenhundertneunundneunzig

800 = achthundert
801 = achthunderteins
802 = achthundertzwei
803 = achthundertdrei
804 = achthundertvier
805 = achthundertfünf
806 = achthundertsechs
807 = achthundertsieben
808 = achthundertacht
809 = achthundertneun
810 = achthundertzehn
811 = achthundertelf
812 = achthundertzwölf
813 = achthundertdreizehn
814 = achthundertvierzehn
815 = achthundertfünfzehn
816 = achthundertsechzehn
817 = achthundertsiebzehn
818 = achthundertachtzehn
819 = achthundertneunzehn
820 = achthundertzwanzig
821 = achthunderteinundzwanzig
822 = achthundertzweiundzwanzig
823 = achthundertdreiundzwanzig
824 = achthundertvierundzwanzig
825 = achthundertfünfundzwanzig
826 = achthundertsechsundzwanzig
827 = achthundertsiebenundzwanzig
828 = achthundertachtundzwanzig
829 = achthundertneunundzwanzig
830 = achthundertdreißig
831 = achthunderteinunddreißig
832 = achthundertzweiunddreißig
833 = achthundertdreiunddreißig
834 = achthundertvierunddreißig
835 = achthundertfünfunddreißig
836 = achthundertsechsunddreißig
837 = achthundertsiebenunddreißig
838 = achthundertachtunddreißig
839 = achthundertneununddreißig
840 = achthundertvierzig
841 = achthunderteinundvierzig
842 = achthundertzweiundvierzig
843 = achthundertdreiundvierzig
844 = achthundertvierundvierzig
845 = achthundertfünfundvierzig
846 = achthundertsechsundvierzig
847 = achthundertsiebenundvierzig
848 = achthundertachtundvierzig
849 = achthundertneunundvierzig
850 = achthundertfünfzig
851 = achthunderteinundfünfzig
852 = achthundertzweiundfünfzig
853 = achthundertdreiundfünfzig
854 = achthundertvierundfünfzig
855 = achthundertfünfundfünfzig
856 = achthundertsechsundfünfzig
857 = achthundertsiebenundfünfzig
858 = achthundertachtundfünfzig
859 = achthundertneunundfünfzig
860 = achthundertsechzig
861 = achthunderteinundsechzig
862 = achthundertzweiundsechzig
863 = achthundertdreiundsechzig
864 = achthundertvierundsechzig
865 = achthundertfünfundsechzig
866 = achthundertsechsundsechzig
867 = achthundertsiebenundsechzig
868 = achthundertachtundsechzig
869 = achthundertneunundsechzig
870 = achthundertsiebzig
871 = achthunderteinundsiebzig
872 = achthundertzweiundsiebzig
873 = achthundertdreiundsiebzig
874 = achthundertvierundsiebzig
875 = achthundertfünfundsiebzig
876 = achthundertsechsundsiebzig
877 = achthundertsiebenundsiebzig
878 = achthundertachtundsiebzig
879 = achthundertneunundsiebzig
880 = achthundertachtzig
881 = achthunderteinundachtzig
882 = achthundertzweiundachtzig
883 = achthundertdreiundachtzig
884 = achthundertvierundachtzig
885 = achthundertfünfundachtzig
886 = achthundertsechsundachtzig
887 = achthundertsiebenundachtzig
888 = achthundertachtundachtzig
889 = achthundertneunundachtzig
890 = achthundertneunzig
891 = achthunderteinundneunzig
892 = achthundertzweiundneunzig
893 = achthundertdreiundneunzig
894 = achthundertvierundneunzig
895 = achthundertfünfundneunzig
896 = achthundertsechsundneunzig
897 = achthundertsiebenundneunzig
898 = achthundertachtundneunzig
899 = achthundertneunundneunzig

900 = neunhundert
901 = neunhunderteins
902 = neunhundertzwei
903 = neunhundertdrei
904 = neunhundertvier
905 = neunhundertfünf
906 = neunhundertsechs
907 = neunhundertsieben
908 = neunhundertacht
909 = neunhundertneun
910 = neunhundertzehn
911 = neunhundertelf
912 = neunhundertzwölf
913 = neunhundertdreizehn
914 = neunhundertvierzehn
915 = neunhundertfünfzehn
916 = neunhundertsechzehn
917 = neunhundertsiebzehn
918 = neunhundertachtzehn
919 = neunhundertneunzehn
920 = neunhundertzwanzig
921 = neunhunderteinundzwanzig
922 = neunhundertzweiundzwanzig
923 = neunhundertdreiundzwanzig
924 = neunhundertvierundzwanzig
925 = neunhundertfünfundzwanzig
926 = neunhundertsechsundzwanzig
927 = neunhundertsiebenundzwanzig
928 = neunhundertachtundzwanzig
929 = neunhundertneunundzwanzig
930 = neunhundertdreißig
931 = neunhunderteinunddreißig
932 = neunhundertzweiunddreißig
933 = neunhundertdreiunddreißig
934 = neunhundertvierunddreißig
935 = neunhundertfünfunddreißig
936 = neunhundertsechsunddreißig
937 = neunhundertsiebenunddreißig
938 = neunhundertachtunddreißig
939 = neunhundertneununddreißig
940 = neunhundertvierzig
941 = neunhunderteinundvierzig
942 = neunhundertzweiundvierzig
943 = neunhundertdreiundvierzig
944 = neunhundertvierundvierzig
945 = neunhundertfünfundvierzig
946 = neunhundertsechsundvierzig
947 = neunhundertsiebenundvierzig
948 = neunhundertachtundvierzig
949 = neunhundertneunundvierzig
950 = neunhundertfünfzig
951 = neunhunderteinundfünfzig
952 = neunhundertzweiundfünfzig
953 = neunhundertdreiundfünfzig
954 = neunhundertvierundfünfzig
955 = neunhundertfünfundfünfzig
956 = neunhundertsechsundfünfzig
957 = neunhundertsiebenundfünfzig
958 = neunhundertachtundfünfzig
959 = neunhundertneunundfünfzig
960 = neunhundertsechzig
961 = neunhunderteinundsechzig
962 = neunhundertzweiundsechzig
963 = neunhundertdreiundsechzig
964 = neunhundertvierundsechzig
965 = neunhundertfünfundsechzig
966 = neunhundertsechsundsechzig
967 = neunhundertsiebenundsechzig
968 = neunhundertachtundsechzig
969 = neunhundertneunundsechzig
970 = neunhundertsiebzig
971 = neunhunderteinundsiebzig
972 = neunhundertzweiundsiebzig
973 = neunhundertdreiundsiebzig
974 = neunhundertvierundsiebzig
975 = neunhundertfünfundsiebzig
976 = neunhundertsechsundsiebzig
977 = neunhundertsiebenundsiebzig
978 = neunhundertachtundsiebzig
979 = neunhundertneunundsiebzig
980 = neunhundertachtzig
981 = neunhunderteinundachtzig
982 = neunhundertzweiundachtzig
983 = neunhundertdreiundachtzig
984 = neunhundertvierundachtzig
985 = neunhundertfünfundachtzig
986 = neunhundertsechsundachtzig
987 = neunhundertsiebenundachtzig
988 = neunhundertachtundachtzig
989 = neunhundertneunundachtzig
990 = neunhundertneunzig
991 = neunhunderteinundneunzig
992 = neunhundertzweiundneunzig
993 = neunhundertdreiundneunzig
994 = neunhundertvierundneunzig
995 = neunhundertfünfundneunzig
996 = neunhundertsechsundneunzig
997 = neunhundertsiebenundneunzig
998 = neunhundertachtundneunzig
999 = neunhundertneunundneunzig

1000 = eintausend

Traduzione, se si vuol arrivare fino a 2000…

Come hai potuto notare, il meccanismo di combinazione dei numeri è semplice e intuitivo. Vuoi apprendere i numeri in inglese da 1 a 2000? Il numero 1000 si dice "one thousand", quindi 2000 si dice "two thousand" e così via. Dopo il 1000, per formare le altre combinazioni di numeri in inglese il procedimento è sempre lo stesso. Qui di sotto riportiamo alcuni esempi:

1101 = one thousand one hundred and one

1500 = one thousand and five hundred

1999 = one thousand nine hundred and ninety-nine

Infatti, Sprachcaffe adotta un metodo comprovato ormai da oltre 40 anni che consente di studiareil tedesco in Germania unendo all'efficacia dei corsi di lingua in aula, utili per apprendere la grammatica e la sintassi, con un'esperienza "sul campo". Infatti, è anche grazie alla full immersion linguistica che gli studenti migliorano le loro competenze, giorno dopo giorno.

Se si vuole seguire un corso di tedesco in Germania, inoltre, si possono scegliere varie destinazioni, tra cui Monaco e Francoforte, dove si trovano alcune delle migliori scuole di lingue. Qui, si apprenderà la lingua in aule confortevoli, dotate di strumentazioni tecnologiche all'avanguardia e facilmente raggiungibili.

Studiare tedesco in Germania con Sprachcaffe non vuol dire solo partecipare a corsi in aula, ma anche prendere parte a numerose iniziative, appositamente progettate per venire incontro alle esigenze degli studenti che aggiungono allo studio un'esperienza memorabile in un contesto culturale vivace e stimolante. In questo modo, è molto facile apprendere la lingua, sia scritta, sia parlata e fare proprie anche espressioni e modi di dire che solitamente sono adottate dai local.

Partire partecipare a un corso di tedesco in Germania con Sprachcaffe vuol dire conoscere la cultura di questo Paese e la sua storia, ma anche condividere l'esperienza con partecipanti provenienti da tutto il mondo.

Per avere ulteriori informazioni sulle varie opportunità per studiare il tedesco in Germania,compila il form online.

Erasmus Plus: che cos’è?

Erasmus Plus -anche detto Erasmus+- è l'insieme dei programmi dell'Unione Europea dedicati a istruzione, formazione e gioventù valido dal 2021 al 2027. Si tratta di progetti che promuovono la mobilità e l'apprendimento, e che hanno in comune tra di loro temi chiave come l'inclusione sociale, la digitalizzazione e la sostenibilità dell'ambiente.

Grazie al successo che ha ottenuto l'edizione 2014-2020, per quella attuale è stato impiegato un budget di 28,4 miliardi di euro: più del doppio rispetto alla precedente! Questo ha concesso di ampliare le opportunità offerte e rendere il programma più inclusivo, coinvolgendo anche gli studenti più giovani, gli adulti e gli sportivi.

Erasmus Plus si articola su tre diverse Key Actions (azioni chiave):

  • Mobilità: comprende tutti i progetti che danno l'opportunità a docenti, formatori e studenti di spostarsi in altri Paesi dell'Unione Europea per motivi di studio, formazione o lavoro;
  • Progetti di cooperazione transnazionale, che hanno il fine di migliorare l'impiego di tecnologie e metodologie in diverse realtà locali. Parliamo per esempio dei partenariati per l'innovazione o degli eventi sportivi europei senza scopo di lucro.
  • Supporto allo sviluppo delle politiche, promuovendo la partecipazione alla vita democratica dei più giovani; in questo ultimo caso, le azioni sono gestite a livello centralizzato dall'Agenzia Esecutiva Europea per l'Istruzione e la Cultura.

Perché seguire un college americano per italiani?

I collegenegli USA sono le strutture in cui gli studenti vivono, studiano e dormono e si trovano all'interno dei campus, e si frequentano da dopo la scuola superiore (high school). Anche se vengono spesso usati come sinonimi, college e University si riferiscono a concetti diversi: i primi sono strutture più piccole che si differenziano anche per focus di insegnamento (artistico, scientifico, commerciale…), mentre l'Università è l'intero studio accademico che spesso comprende diversi college.

Al college gli studenti trascorrono il periodo degli Undergraduate Studies, che li porta a conseguire il Bachelor's Degree, ovvero la laurea triennale. Il percorso universitario dura 4 anni, divisi in: Freshman Year, Sophomore Year, Junior Year e Senior Year.

Ma perché dovresti volerne frequentare uno? Quali sono gli aspetti positivi di scegliere i college americani per italiani?

  • Contesto internazionale: nei college USA gli studenti stranieri sono tantissimi, provenienti da tutto il mondo. Avrai l'opportunità di vivere a stretto contatto con culture, tradizioni e persone diverse, stringendo nuove amicizie che arricchiranno il tuo bagaglio culturale. Inoltre, potrai godere delle molteplici opportunità di svago che offrono i college americani: qui si dà molta importanza allo sport, agli hobby e alle arti di ogni genere! Il divertimento è assicurato. Aspettati di essere al centro dell'attenzione: gli americani sono noti per amare l'Italia e i suoi abitanti!
  • Apprendimento: il metodo di studio statunitense è totalmente diverso dal nostro, ed è uno tra i più validi che esistono. Le lezioni sono articolate in modo da incentivare gli studenti alla discussione tra di loro e con i docenti: questo ti aiuterà tantissimo a sviluppare ottime doti comunicative. Può essere molto stimolante, inoltre, ritrovarsi a studiare in un modo del tutto nuovo e per giunta in un'altra lingua.

Corsi di lingua OnLine

Impara le lingue straniere in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Scopri i corsi online

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

Vivere in Canada: perché farlo?

Il Canada è una delle destinazioni più ambite e desiderate per chi sogna di trasferirsi all'estero e cambiare vita, ma perché? Sicuramente per la qualità della vita che garantisce ai suoi cittadini: tra le più alte del mondo! I fattori che determinano questo benessere generale sono molti, tra cui:

  • Mercato del lavoro: aperto, flessibile e in continua evoluzione. Il Canada è un Paese in pieno sviluppo economico, e ciò significa tantissimi posti di lavoro e ben retribuiti. L'ambiente lavorativo è onesto, rispettoso e soprattutto meritocratico, e questo permette di crescere molto a livello professionale.
  • Natura e aria aperta: vivere in Canada significa scoprire ogni giorno l'incredibile bellezza della natura incontaminata e poter respirare aria fresca e pulita. Ogni giorno può essere un'avventura tra i boschi o in uno dei 31 mila laghi presenti sul territorio: il 20% dell'acqua dolce di tutto il mondo si trova qui! Per non parlare di pinete, montagne e ghiacciai: questa varietà di paesaggi consente di fare numerose attività all'aria aperta con tutta la famiglia, come escursioni o gite in bicicletta. Inoltre, il Canada è famoso anche per la sua ricca fauna: bisonti, orsi e alci ma anche megattere e lontre marine, puoi incontrare migliaia di animali diversi nel loro habitat naturale.
  • Sanità pubblica: i servizi sanitari del Canada sono tra i più efficienti e all'avanguardia. Sono per altro interamente finanziati dalle tasse versate dai cittadini, così come l'istruzione primaria e secondaria: non bisogna pagare in più per la sanità pubblica.
  • Paese progressista e di ampie vedute: in Canada convivono molte persone di etnie differenti, e negli anni si è andato a creare una vera e propria realtà multiculturale. Questo fa sì che ci sia una particolare attenzione verso la tutela delle minoranze: qui tutti sono liberi di sentirsi a casa. Inoltre, il Paese è famoso per l'alto senso civico che vige tra i cittadini: qui troverai strade pulite, persone gentili e un grande rispetto delle regole (scritte e non).
  • Stipendi alti: se -come vedremo dopo- il costo della vita in Canada è piuttosto alto, gli stipendi non sono da meno. Anzi, sono perfettamente proporzionati ai costi: tolte le spese, quel che rimane è ben più che sufficiente per condurre una vita dignitosa senza doversi privare di nulla.

Insomma, i vantaggi di vivere in Canada sono tanti e soprattutto validi, in quanto si tratta dei fattori principali che alzano il tenore di vita. Non pensare, però, che sia tutto rose e fiori: ogni Paese ha i suoi svantaggi e così anche il Canada. Se stai valutando il trasferimento, tieni in considerazione anche i contro, come:

  • Clima freddo: l'inverno in Canada è lungo e freddo, molto freddo. Si tratta di un Paese molto grande (secondo al mondo per dimensione), è vero, e quindi le temperature variano di zona in zona, ma si trova comunque nell'estremo Nord e confina con il Mar glaciale artico! Fa freddissimo e si raggiungono anche i -40°.
  • Distanza: tra l'Italia e il Canada ci sono quasi 8000 km, vale a dire tante ore di volo e costosi biglietti aerei ogni volta che avrai voglia di tornare e passare del tempo con la tua famiglia.
  • Qualità del cibo: non è uno dei luoghi in cui si mangia meglio, anzi. Trovare tanta varietà di frutta e verdura come da noi è impensabile, e i prezzi degli alimenti di base sono piuttosto alti. È anche vero che puoi trovare molti ristoranti o negozi sia italiani sia etnici e gustare prelibatezze provenienti da tutto il mondo.

Prima di partire definitivamente per vivere in Canada, prova a fare un viaggio di esplorazione: ti servirà per capire se sei disposto a sopportare il freddo e il cibo non proprio gourmet a favore dei vantaggi che il Paese può offrirti. Inoltre potrà aiutarti con l'apprendimento e il miglioramento della lingua! Parti con noi per unavacanza studio a Vancouver per migliorare il tuo inglese, oppure per un gap year a Montreal e imparare il francese, la seconda lingua del Canada!

Non solo potrai decidere tu la durata del viaggio, ma avrai la possibilità di conoscere a fondo il luogo in cui ti trovi, capire davvero cosa significa vivere in Canada: potrai alloggiarepresso una famiglia locale e condividere con i suoi membri la quotidianità e le tradizioni. Se l'idea ti entusiasma e vuoi saperne di più, contattaci qui e ci faremo sentire al più presto!

I primi passi da muovere…

Per andare a vivere e lavorare in Canada devi prima informarti sugli step da compiere. Innanzitutto ti consigliamo di stabilire un budget, fondamentale sia se vuoi andare per fini turistici sia se intendi fermarti per studiare o lavorare. Avere un piano iniziale è molto importante perché ti consente di organizzarti al meglio e di capire passo dopo passo cosa fare. Se vuoi frequentare un corso di lingua a Toronto, per esempio, informati sulle scuole o sui college disponibili in città, sulle modalità e sul costo delle lezioni, scegli una sistemazione e studia il percorso da fare dall'alloggio alla scuola.

Noi di Sprachcaffe abbiamo deciso di proporre ai nostri clienti una serie di vacanze studio in Canada, sia per i ragazzi che per gli adulti. Iscriviti a un nostro programma e impara una nuova lingua partendo da principiante o da un livello già avanzato, frequenta le lezioni e incontra gli altri studenti, e alla fine riceverai il certificato di frequenza e il livello linguistico che avrai raggiunto. Quindi, se vuoi recarti a Toronto, Vancouver, Ottawa, Montréal, Victoria o Calgary per studiare l'inglese (o il francese), non devi fare altro che sfogliare il nostro catalogo per trovare le soluzioni di viaggio adatte alle tue esigenze, oppure contattarci attraverso questo modulo da compilare online.

Italiani in Canada: le città con più connazionali

Durante il secolo scorso le due guerre mondiali hanno lasciato l'Italia in pessime condizioni, e per questo motivo gli italiani hanno iniziato a cercare fortuna altrove, in altri Paesi come il Canada. Attualmente, la maggioranza degli italiani in Canada vive nella provincia dell'Ontario, soprattutto in prossimità di Toronto. Toronto è ancora oggi una delle mete più ambite del Nord America, grazie alle sue opportunità lavorative, ai numerosi eventi culturali, all'aria di metropoli, ma anche grazie alla sua ottima reputazione in materia di vivibilità e qualità della vita.

Ma Toronto non è la sola città canadese a trovarsi nelle prime posizioni nelle indagini che riguardano la qualità della vita. Secondo il Global Liveability Index 2022 di Economist, infatti, tra le altre città del mondo troviamo anche Calgary e Vancouver, che si trovano rispettivamente nelle province canadesi di Alberta e British Columbia. Le città canadesi sono generalmente reputate sicure e le persone accoglienti, e gli italiani che si trasferiscono possono trovare lavori stabili e ben pagati.

Anche se gli italiani hanno iniziato a spostarsi in massa a causa delle pessime condizioni del settore economico e lavorativo dell'Italia, hanno continuato a recarsi in Paesi come il Canada anche molto dopo la guerra. Questo perché la qualità di vita nelle metropoli canadesi come Toronto è migliore, si hanno più opportunità di svago e di divertimento e, soprattutto, si hanno maggiori probabilità di trovare lavori remunerativi e basati sulla meritocrazia.

Perché scegliere Toronto per lavorare?

Ti sei mai chiesto perché così tante persone partono per trovare lavoro a Toronto? Il Canada è il Paese perfetto per chi vuole ricevere un'ottima istruzione e avere una crescita professionale. Questo sia grazie al sistema educativo eccellente che alle numerose possibilità di lavoro, al suo continuo progresso economico e alla moltitudine di aziende di calibro internazionale presenti nel territorio. Dal secolo scorso, Toronto viene scelta come meta da studenti e professionisti provenienti da ogni parte del globo. Ciò ha consentito alla città di crescere e di svilupparsi, di progredire a livello tecnologico ed economico, di diventare la culla di diverse aziende ormai conosciute in tutto il mondo e la metropoli cosmopolita che è oggi.

Tra tutte le città canadesi, come Vancouver, Ottawa e Calgary, anche tanti italiani scelgono Toronto. Toronto è la città principale della provincia dell'Ontario e vanta un'invidiabile skyline, un lungolago vivace, tanti parchi verdi, quartieri caratteristici e grattacieli ultramoderni. Come detto, si tratta di una città fortemente cosmopolita dove la popolazione, composta da circa 3 milioni di abitanti, è accogliente e gentile. Secondo alcuni report, come il Global liveability index, questa città è una tra le più vivibili al mondo. Classifiche come queste nascono dallo studio di una serie di parametri come l'organizzazione di eventi culturali e il sistema sanitario, la sicurezza e le infrastrutture, la mobilità urbana e la stabilità del governo.

Un altro parametro tenuto in considerazione quando si parla di report come questi è il sistema educativo. A Toronto, e più in generale in Canada, le scuole sono eccellenti e gli insegnanti sono seri e preparati. Ciò vale sia per le scuole primarie e secondarie che per le università e i college, come potrai vedere iscrivendoti a uno dei nostri corsi di lingua o frequentando la scuola canadese per qualche mese con il nostro High School Program. Ma se preferisci puoi partire per il Canada direttamente per lavorare, per guadagnare dei soldi e pagare l'affitto di una stanza o di un appartamento, e per cominciare una nuova vita in questo grande Paese.

Perché studiare in Canada?

Da diversi anni, sempre più persone decidono di trasferirsi in Canada per un certo periodo di tempo. Andare a vivere in Canada significa immergersi in un contesto multiculturale, avere accesso a uno dei sistemi sanitari migliori al mondo, e anche approfittare delle tantissime opportunità lavorative che questo Paese ha da offrire. Le città canadesi sono tra quelle meno inquinate al mondo, la qualità della vita è molto alta e il Paese è generalmente molto avanzato. Inoltre, come detto prima, il Canada vanta un sistema scolastico eccellente e per questo motivo sono tante le persone che si trasferiscono a Toronto, a Vancouver o in altre città canadesi allo scopo di studiare.

Per frequentare le scuole in Canada, come i college o le università, è necessario avere un permesso di studio. Per studiare uno più semestri nel Paese dovrai mettere un po' di soldi da parte per le tasse d'iscrizione e per le spese di soggiorno, ma con il programma giusto potrai risparmiare un bel po' di soldi. Noi di Sprachcaffe diamo l'opportunità a tutti i ragazzi dai 13 ai 18 anni di partecipare al nostro High School Program, che permette di studiare in una scuola straniera per diversi mesi. In questa pagina trovi tutte le informazioni necessarie per il Canada, per recarti quindi in Ontario, British Columbia, Québec o Manitoba.

Ma frequentare un semestre o due nelle scuole o nelle università non è il solo modo per studiare in Canada. Puoi sempre decidere di iscriverti a un corso di lingua e frequentarlo di giorno o di sera, mentre vivi in una grande città come Toronto o Montréal. La lingua inglese è ormai fondamentale per relazionarsi con persone provenienti da altri Paesi, nonché in alcuni ambiti lavorativi come quello del turismo, quello delle comunicazioni e quello delle scienze.

Trasferirsi a Toronto: perché farlo?

Ti stai domandando perché da anni tanti italiani decidono di trasferirsi a Toronto? Le motivazioni che spingono gli stranieri, tra cui i nostri connazionali, a recarsi in Canada per studiare o per lavorare sono davvero numerose. Innanzitutto, si ricorda che durante il secolo scorso le due guerre mondiali hanno lasciato l'Italia in pessime condizioni, soprattutto a livello economico. Tante persone hanno cominciato a muoversi e a cercare fortuna altrove, magari proprio in Paesi grandi e tranquilli come il Canada. Questo flusso continuo di immigrati ha aiutato il Canada a svilupparsi in vari settori e a diventare il Paese accogliente e multiculturale che è adesso.

Tanti italiani scelgono la zona dell'Ontario per trasferirsi, la provincia canadese più popolosa dove si trovano sia Ottawa che Toronto. Quest'ultima, città maggiore dell'Ontario e di tutto il Canada, è una meta molto ambita a livello internazionale per i numerosi eventi culturali, per le opportunità di lavoro e di svago, per un magnifico paesaggio fatto di grattacieli e di parchi verdi, per la vicinanza al lago, ma anche per l'eccellente sistema sanitario e per quello scolastico. Inoltre, in Canada i salari differiscono in base alla provincia o al territorio ma sono in media più alti di quelli italiani.

Trasferirsi a Toronto dall'Italia è una grande esperienza di vita, sia che tu lo faccia a 20 anni che a 60 anni. Iniziare una nuova vita in una città straniera, dove si parla un'altra lingua e dove si mescolano tante culture e tante tradizioni diverse, è per molti un sogno che diventa realtà. In più, Toronto viene riconosciuta da diversi anni come una delle città più vivibili del mondo in base a diversi parametri, come la presenza di eventi e la stabilità del governo, o come le opportunità lavorative e il livello di educazione, e quindi è il posto ideale in cui andare a vivere.

Il sistema numerico cinese

Quando si intraprende lo studio di una lingua è bene partire dalle basi. Qualsiasi sia la lingua straniera che si vuole imparare, i numeri sono quasi sempre tra le prime cose che vengono insegnate a scuola perché costituiscono una parte fondamentale della vita quotidiana, e ciò vale anche per la lingua cinese. Uno scoglio difficile da superare per gli occidentali può essere quello dei caratteri cinesi. Riconoscere i numeri in francese o in inglese, infatti, risulta più semplice e immediato per noi italiani, ma al giorno d'oggi si utilizzano spesso i numeri arabi anche in Cina.

Inoltre, se noi siamo abituati a contare fino a 10 utilizzando due mani, devi sapere che nella cultura cinese si può contare addirittura fino a 99. Questo perché si usano dei gesti che indicano i numeri da 1 a 10 con una sola mano, e di conseguenza una mano può segnalare le decine mentre l'altra può segnalare le unità.

I numeri in cinese da 1 a 10

I numeri in cinese da 1 a 10 sono molto importanti poiché ti permettono di continuare a contare fino a 99. Una volta imparati a memoria i termini unici dei numeri da 1 a 10 dovrai studiare il metodo di combinazione degli altri numeri, cioè il modo di formare i numeri da 11 a 19 e poi da 20 a 99. Non temere però, perché si tratta di un procedimento semplice e intuitivo. Intanto vediamo quali sono i caratteri cinesi dei numeri da 1 a 10, nonché qual è la loro pronuncia.

1 = 一 = yī

2 = 二 = èr

3 = 三 = sān

4 = 四 = sì

5 = 五 = wǔ

6 = 六 = liù

7 = 七 = qī

8 = 八 = bā

9 = 九 = jiǔ

10 = 十 = shí

È importante notare come esistano un paio di casi in cui i termini del numero 1 e del numero 2 cambiano. Il numero 1, per esempio, da "yī" diventa "yāo" nei numeri di telefono, quando può essere confuso con il numero 7 (qī) che ha una pronuncia molto simile. Il numero 2, invece, da "èr" diventa "liǎng" quando deve essere usato per contare persone o cose e quando è utilizzato come prima cifra dei numeri 200 e 2000.

I numeri in cinese da 11 a 19

Il sistema numerico cinese non è complicato. Una volta imparati a memoria i numeri da 1 a 10, come abbiamo visto prima, costruire gli altri numeri risulta molto semplice. Se vuoi contare fino a 19, infatti, non devi fare altro che combinare la decina e l'unità, in questo modo:

10 + 1 = 11

十 + 一 = 十一

shí + yī = shíyī

10 + 2 = 12

十 + 二 = 十二

shí + èr = shí'èr

10 + 3 = 13

十 + 三 = 十三

shí + sān = shísān

e così via fino al numero 19.

Ricorda, dunque, di prendere il termine della decina di riferimento e quello dell'unità, ovvero quei termini che hai imparato nel paragrafo precedente. Questo metodo è valido per tutti i numeri cinesi che vanno da 11 a 19, come puoi vedere qui sotto.

11 = 十一 = shíyī

12 = 十二 = shí'èr

13 = 十三 = shísān

14 = 十四 = shísì

15 = 十五 = shíwǔ

16 = 十六 = shíliù

17 = 十七 = shíqī

18 = 十八 = shíbā

19 = 十九 = shíjiǔ

I numeri in cinese da 20 a 99

Anche per contare in cinese fino a 99 sono indispensabili i termini che hai imparato all'inizio, ovvero i numeri da 1 a 10. In Cina, infatti, le decine vengono formate per mezzo del numero 10. Per fare degli esempi, il numero 20 è formato da due volte 10, il numero 30 da è formato da tre volte 10, il numero 40 è formato da quattro volte 10, e così via con le altre decine. Puoi vedere qui sotto la creazione delle decine con la moltiplicazione del 10 nel dettaglio:

20 = èr (2) + shí (10) = = èr shí

30 = sān (3) + shí (10) = sān shí

40 = sì (4) + shí (10) = sì shí

50 = wǔ (5) + shí (10) = wǔ shí

60 = liù (6) + shí (10) = liù shí

70 = qī (7) + shí (10) = qī shí

80 = bā (8) + shí (10) = bā shí

90 = jiǔ (9) + shí (10) = jiǔ shí

Per quanto riguarda tutti gli altri numeri, il meccanismo è sempre lo stesso. Si prende il numero 10 tante volte quante occorre per formare la decina, dopodichè si aggiunge l'unità. Si può seguire questa regola fino al numero 99. In particolare, ad esempio, il numero 21 si forma attraverso la combinazione di due volte 10 e del numero 1: èr (2) + shí (10) + yī (1) = èrshíyī (21). Qui sotto trovi altri esempi per comprendere al meglio la regola:

33 = sān (3) + shí (10) + sān (3) = sān shí sān

57 = wǔ (5) + shí (10) + qī (7) = wǔ shí qī

72 = qī (7) + shí (10) + èr (2) = qī shí èr

89 = bā (8) + shí (10) + jiǔ (9) = bā shí jiǔ

I caratteri dei numeri cinesi da 0 a 100

Fino ad ora abbiamo visto come funziona la creazione dei numeri cinesi a partire dai primi dieci numeri. Ora, di seguito trovi i caratteri cinesi di tutti i numeri da 0 a 100.

0 = 零

1 = 一

2 = 二

3 = 三

4 = 四

5 = 五

6 = 六

7 = 七

8 = 八

9 = 九

10 = 十

11 = 十一

12 = 十二

13 = 十三

14 = 十四

15 = 十五

16 = 十六

17 = 十七

18 = 十八

19 = 十九

20 = 二十

21 = 二十一

22 = 二十二

23 = 二十三

24 = 二十四

25 = 二十五

26 = 二十六

27 = 二十七

28 = 二十八

29 = 二十九

30 = 三十

31 = 三十一

32 = 三十二

33 = 三十三

34 = 三十四

35 = 三十五

36 = 三十六

37 = 三十七

38 = 三十八

39 = 三十九

40 = 四十

41 = 四十一

42 = 四十二

43 = 四十三

44 = 四十四

45 = 四十五

46 = 四十六

47 = 四十七

48 = 四十八

49 = 四十九

50 = 五十

51 = 五十一

52 = 五十二

53 = 五十三

54 = 五十四

55 = 五十五

56 = 五十六

57 = 五十七

58 = 五十八

59 = 五十九

60 = 六十

61 = 六十一

62 = 六十二

63 = 六十三

64 = 六十四

65 = 六十五

66 = 六十六

67 = 六十七

68 = 六十八

69 = 六十九

70 = 七十

71 = 七十一

72 = 七十二

73 = 七十三

74 = 七十四

75 = 七十五

76 = 七十六

77 = 七十七

78 = 七十八

79 = 七十九

80 = 八十

81 = 八十一

82 = 八十二

83 = 八十三

84 = 八十四

85 = 八十五

86 = 八十六

87 = 八十七

88 = 八十八

89 = 八十九

90 = 九十

91 = 九十一

92 = 九十二

93 = 九十三

94 = 九十四

95 = 九十五

96 = 九十六

97 = 九十七

98 = 九十八

99 = 九十九

100 = 一百

I numeri in cinese da 100 in poi

Una volta padroneggiati i numeri più piccoli, puoi passare a studiare le centinaia e i numeri ancora più grandi. Il sistema per formare questi numeri è più o meno lo stesso visto sopra per le decine, tranne che per qualche eccezione. Esistono dei termini unici per indicare le centinaia, le migliaia e le decine di migliaia, che sono rispettivamente bǎi (百), qiān (千) e wàn (万). Non esistono però dei caratteri unici che indicano il milione e il miliardo, che quindi andranno formati a partire dagli altri numeri. Di seguito qualche esempio:

100 = yìbǎi

200 = èr bǎi

300 = san bǎi

1000 = yī qian

2000 = èr qian

3000 = san qian

10.000 = yī wan

1.000.000 = yī bǎi wàn

Tipi di abitazione, piani e stanze in inglese

Quando si parla di una casa e della sua composizione, è bene tenere a mente che ci sono diversi tipi di abitazione. Esistono grandi ville lussuose e piccoli appartamenti in città, esistono i condomini e le villette a schiera, ma anche i cottage, le fattorie e le case di campagna, gli chalet in montagna e le case al mare, e così via. Sono vari i contesti in cui potresti dover utilizzare dei termini specifici per indicare un'abitazione, come per esempio per parlare della tua sistemazione durante la tua vacanza studio in Inghilterra.

Naturalmente, come in italiano, anche in lingua inglese si fa distinzione tra le varie abitazioni, come puoi vedere qui di seguito:

House = Casa

Townhouse / Terraced house = Villetta a schiera

Apartment / Flat = Appartamento

Detached house = Casa indipendente

Semi-detached house = Casa semi-distaccata, con un muro in comune con i vicini

Villa = Mansion

Farmhouse = Casa di campagna con fattoria

Penthouse = Attico

Treehouse = Casa sull'albero

Per i piani si utilizza il termine "floor", per esempio il "ground floor" è il piano terra, il "first floor" è il primo piano, il "second floor" è il secondo piano, il "third floor" è il terzo piano, e così via. Le stanze della casa sono dette "rooms", e a seconda del numero di stanze presenti l'abitazione può essere definita "studio" ("monolocale"), "two-room apartment" ("bilocale"), "three-room apartment" ("trilocale"), eccetera. Le case possono essere dotate di seminterrato, detto "basement" in inglese, oppure di attico, detto "attic".

Se stai studiando l'inglese, inoltre, probabilmente avrai notato che vengono usati due termini diversi per dire "casa", ovvero "house" e "home". La prima parola è utilizzata per definire la casa come struttura in cui le persone vivono, quindi l'edificio in generale. Una casa intesa come "house", dunque, rimane una casa anche se non è abitata. Il secondo termine, "home", sta a indicare la propria casa e lo spazio familiare e sicuro che rappresenta.

Perché imparare il giapponese?

Secondo uno studio del 2022 condotto da Ethnologue, il giapponese si piazza al tredicesimo posto delle lingue più parlate al mondo, con 125 milioni di parlanti. Parlare il giapponese al giorno d'oggi significa trovare molte porte aperte nel mondo lavorativo del Giappone, oltre che nella fitta rete di aziende e imprese di tutto il mondo alla ricerca di persone con un esteso bagaglio culturale e linguistico.

Ti definisci un otaku? Allora imparare a scrivere in giapponese può essere il tuo trampolino di lancio per una carriera nella scrittura di manga o nella sceneggiatura di anime. Ma non solo, perché studiare il giapponese può aiutarti a inseguire il tuo desiderio di lavorare in Giappone a prescindere dalla professione scelta. Vuoi diventare un insegnante e lavorare nelle scuole di Tokyo? Ami la cucina giapponese e ti piacerebbe diventare uno chef? Sei un appassionato di lingue e vorresti tradurre manuali e romanzi dal giapponese all'italiano? Inizia a studiare la lingua e lanciati all'inseguimento della carriera dei tuoi sogni!

Imparare una lingua straniera non ti offre solo il vantaggio di poter comunicare con i madrelingua o di trovare lavoro all'estero, ma ti fornisce anche una visione completa e una comprensione maggiore di un'altra cultura. Se hai un particolare interesse per il Giappone, studiare la lingua giapponese ti aiuterà a capire meglio la sua storia e le sue tradizioni, gli usi e i costumi, i valori e la filosofia di vita del popolo.

Ti stai chiedendo come imparare il giapponese? Dai un'occhiata qui sotto per i nostri consigli.

Alfabeto giapponese: caratteristiche e cose da sapere

Secondo un recente studio di Ethnologue, che è il principale riferimento per i dati mondiali sulle lingue, al giorno d'oggi il giapponese è parlato da oltre 125 milioni di persone in tutto il mondo. Si tratta di una lingua studiata per varie ragioni, sia dagli appassionati del mondo degli otaku e della cultura nipponica sia dagli amanti delle lingue, e da tutti coloro che intendono raggiungere un alto livello linguistico per ampliare il proprio bagaglio culturale o per motivi lavorativi.

Imparare una nuova lingua può essere un'impresa molto ardua, sia che si decida di frequentare dei corsi con insegnanti qualificati, sia che si decida di procedere con l'apprendimento da autodidatta. Ciò è ancor più vero se si parla di una lingua totalmente diversa dalla nostra, che utilizza un sistema di scrittura differente da quello a cui siamo abituati. La lingua giapponese è una lingua complessa per noi italiani, perché comprende diversi tipi di caratteri che vengono scelti per comporre le parole in base a vari parametri, e non c'è una corrispondenza esatta tra segno e lettera.

Inoltre, il giapponese comprende numerosi dialetti e tre diverse formule di cortesia, ovvero quella informale, quella formale, e quella molto formale. Devi ricordare anche che dovrai scrivere dall'alto verso il basso e da destra verso sinistra. L'alfabeto da utilizzare, o meglio, l'insieme di caratteri che formano le parole, comprende dei simboli che rappresentano sillabe e non lettere singole, ad eccezione delle vocali. Nel prossimo paragrafo ti daremo delle informazioni utili su questi caratteri che compongono i tre sistemi di scrittura giapponesi principali, ovvero lo hiragana, il katakana, e i kanji.

Augurare un buon Natale e un felice anno nuovo in Europa

Il Natale si festeggia in tutti i Paesi europei, in quanto prevalentemente Paesi cattolici. Questa festa ha infatti un forte significato religioso poiché anniversario della nascita di Gesù Cristo, e negli anni è entrata a far parte delle tradizioni come festa civile. Durante le festività natalizie ci si riunisce in famiglia, si decora la propria casa con l'albero di Natale, ci si scambiano regali. Si tratta di gesti simbolici ormai entrati a far parte della nostra cultura, soprattutto per quanto riguarda i popoli occidentali. Tuttavia, non tutte le nazioni festeggiano il 25 dicembre come l'Italia, la Spagna, la Germania o la Francia.

La Russia per esempio festeggia il Natale il 7 gennaio, così come la Serbia, la Bielorussia e gli altri Paesi ortodossi che seguono il calendario giuliano invece di quello gregoriano. Allo stesso modo questi Paesi festeggiano il Capodanno una settimana dopo il Natale ortodosso, e quindi il 14 gennaio. In sostanza, chi segue il calendario gregoriano come noi festeggia il Natale il 25 dicembre e il Capodanno il 1 gennaio, mentre le date corrispondenti a queste feste per chi segue il calendario giuliano sono rispettivamente il 7 e il 14 gennaio. In fondo a questa pagina riportiamo l'espressione "buon Natale e felice anno nuovo" in tutte le lingue europee e nelle lingue di tutto il resto del mondo, perché nonostante la differenza tra le varie religioni, tradizioni e culture si tratta di festività conosciute da tutti i popoli e celebrate a livello internazionale.

Come si dice “buongiorno” in Europa?

Se viaggi in Europa ti sarà utile imparare a dire la parola "buongiorno" nelle lingue più comuni del vecchio continente. Queste sono il tedesco, l'inglese, il francese, l'italiano, lo spagnolo, il polacco, il rumeno e l'olandese. Ti stai chiedendo come si saluta in queste lingue? La traduzione di "buongiorno" è "Guten Morgen" in tedesco (parlato principalmente in Germania, in Svizzera, e in Austria), "good morning" in inglese (quindi nel Regno Unito), "bonjour" in francese (dunque soprattutto in Francia e in Belgio), "buenos días" in spagnolo (in Spagna), "dzień dobry" in polacco (quindi in Polonia, oltre che in Lettonia e Lituania), "Buna dimineata" in rumeno (parlato in Romania, in Moldavia, in Serbia e in Ungheria), e infine "goede morgen" in olandese (lingua dei Paesi Bassi e del Belgio).

Se viaggi in uno degli Stati della Scandinavia, impara a pronunciare "buongiorno" in norvegese, quindi "god morgen", in svedese, cioè "god morgon", in danese, ovvero "god morgen", e in islandese, "Góðan daginn". In Portogallo puoi dire "bom Dia" (portoghese), in Serbia puoi dire "добро јутро" (serbo), in Ungheria usa "jó reggelt kívánok" (ungherese), in Grecia puoi dire invece "Καλημέρα", in Croazia "dobro jutro" (croato), e infine puoi dire "добро утро" in Bulgaria (bulgaro).

Amore: etimologia e significato

La parola "amore" potrebbe derivare da "kama", in sanscrito, che rimanda a un desiderio, a un'attrazione e alla passione, così come anche il verbo "amare" potrebbe significare "desiderare ardentemente e totalmente". Tuttavia, una seconda ipotesi sostiene che la parola "amore" risalirebbe a "mao", il verbo greco da cui deriverebbe il latino "amor". Questo verbo indica un'attrazione puramente fisica, che si distingue da quella mentale del verbo latino "diligere". Infine, un'ultima interpretazione suggerisce che la parola "amore" possa derivare dal latino "a-mors", ovvero "senza morte". Ciò indicherebbe un sentimento eterno, immortale e totalizzante.

Anche se l'origine della parola non è certa, oggigiorno il significato è abbastanza chiaro. La parola "amore" viene utilizzata per descrivere un sentimento, un affetto profondo verso qualcuno o qualcosa. Si tratta di una definizione dispersiva, che può essere applicata in modo differente a situazioni diverse. Se si parla di una relazione di coppia, per esempio, l'amore è quel sentimento che lega le due persone accomunate da rispetto e fiducia, della sensazione unica di calore e di connessione che si crea con quel determinato partner. Tuttavia, non esistendo una definizione di "amore" netta e ben definita, la spiegazione del sentimento può variare da persona a persona.

Non dimentichiamoci infatti che viene definito "amore" anche l'affetto dei genitori verso i figli, l'ammirazione per qualcuno, il completo altruismo e la generosità che caratterizzano coloro che vivono per aiutare il prossimo, ma anche la totale devozione verso una divinità, una passione sconfinata per qualcosa e, infine, l'attrazione sessuale. Le definizioni di "amore" sono numerose, ma hanno tutte in comune un forte sentimento di affezione incondizionato.

Traduzione di “buonanotte” nelle lingue principali d’Europa

Il termine "buonanotte" si usa quando ci si separa, a differenza di "buongiorno" che viene invece utilizzato quando ci si incontra. Noi italiani siamo abituati a dare la buonanotte, così come tanti altri popoli in Europa. In Inghilterra, per esempio, si dice "good night", mentre in Francia si dice "bonne nuit". Tra le lingue più parlate in Europa figura anche il tedesco, parlato in Germania, in Austria, in Belgio, in Svizzera, nel Liechtenstein, ma anche in Italia, in Islanda, in Polonia, in Ungheria e in Lussemburgo. In tedesco puoi dare la "buonanotte" dicendo "Gute Nacht".

La traduzione di "buonanotte" in olandese è "goedenacht", in polacco è "dobranoc", mentre in rumeno è "noapte bună". Nei Paesi scandinavi, per dare la buonanotte puoi dire "godnatt" in Svezia, "god natt" in Norvegia, e "hyvää yötä" in Finlandia. Se ci spostiamo nei Balcani, invece, puoi dire "naten e mire" in albanese, "καληνυχτα" in greco (che si dice "kalinychta"), e "лека нощ" in bulgaro (pronunciato "leka nosht").

Le origini della festa: perché si fanno gli auguri di Pasqua?

La Pasqua è una festa religiosa che ha origine dal Nuovo Testamento, con la crocifissione di Gesù, e viene celebrata in numerosi Paesi in tutto il mondo. Si tratta di una festa che racchiude in sé il concetto di rinascita, grazie alla Resurrezione di Gesù Cristo in seguito alla sua morte, e che porta un messaggio di pace e di serenità. La parola "Pasqua" deriva dall'aramaico "pasah", che vuol dire "passare oltre" e si riferisce all'ascensione di Gesù al cielo, il terzo giorno dopo la crocifissione. La Pasqua ebraica, invece, celebra la liberazione dalla schiavitù in Egitto e l'esodo verso la Terra Promessa attraverso il Mar Rosso. Tuttavia, trattandosi di una festa cristiana, la Pasqua non viene festeggiata da alcuni popoli con altre religioni e altre credenze.

Lingua maltese: storia e origine

La lingua maltese, detta anche malti, è la lingua che si parla nell'arcipelago di Malta, lo Stato più piccolo dell'Unione Europea che si trova a sud della Sic ilia. Il numero di parlanti della lingua è più di mezzo milione, nello specifico si trattava di ben 520.000 nel 2012, tra gli abitanti delle isole e gli emigrati. Molti maltesi, infatti, negli anni hanno deciso di partire per altri Paesi d'Europa, per gli Stati Uniti e il Canada, e per l'Australia.

Il maltese è l'unica lingua semitica all'interno dell'Unione Europea. Si tratta di una lingua che ha forti influenze arabe, ma anche siciliane. Infatti, in passato il mar Mediterraneo ha fatto da tramite tra diverse nazioni permettendo ai popoli di incontrarsi e di mescolarsi, importante ruolo che riveste tuttora. Questo ricco scambio continuo di culture ha portato alla formazione di alcune lingue, come il maltese. Se prendiamo in particolare la storia di Malta, per comprendere la formazione della lingua e le sue influenze dobbiamo tenere a mente alcuni episodi chiave, come la conquista degli arabi dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente, il periodo medievale con i Cavalieri dell'Ordine di San Giovanni, e il dominio britannico che è partito dall'Ottocento fino ad arrivare agli anni Sessanta.

Anche l'italiano ha un ruolo fondamentale nella storia di Malta. Introdotta nel 1530 dai Cavalieri dell'Ordine di San Giovanni, la lingua italiana è rimasta sulle isole fino a quando non venne eliminata dalle lingue ufficiali prima della seconda guerra mondiale dagli inglesi, a causa dell'alleanza tra Italia e Germania. Qui di seguito trovi le maggiori caratteristiche della lingua maltese, prima lingua di Malta, che mostrano la sua connessione sia con le lingue semitiche che con le lingue romanze.

Fai una vacanza studio a Malta!!

Scopri questa splendida isola del Mediterraneo e impara l'inglese divertendoti!

Vedi le nostre proposte per Malta

Svizzero tedesco (62,6%)

Il tedesco è la lingua più parlata in Svizzera, è scelto come lingua ufficiale da gran parte dei 26 cantoni e ha una percentuale di parlanti di oltre il 62%. Alcuni dialetti tedeschi usati in Svizzera sono più difficili da capire nelle altre nazioni in cui si parla tedesco, come l'Austria e la Germania. È il caso del cosiddetto Schwiizertüütsch, ma anche di altre varietà parlate dalle persone nella vita quotidiana. In linea generale, i dialetti svizzero tedeschi provengono dal tedesco alemanno (basso alemanno, alto alemanno, e altissimo alemanno).

Francese svizzero (22,9%)

Il francese è la seconda lingua in Svizzera in base al numero di parlanti, anche se negli ultimi anni il suo utilizzo sta crescendo sempre di più. Questa lingua è parlata da quasi il 23% della popolazione soprattutto a ovest del Paese, nella Svizzera Romanda.

Italiano svizzero (8,2%)

In alcune zone della Svizzera si parla anche la lingua italiana in alcune varietà come il ticinese (il quale deriva dal lombardo) o il dialetto comasco, facili da comprendere per gli italiani. L'italiano è presente nei due cantoni Ticino e Grigioni a sud della Svizzera, e l'intera regione linguistica italiana conta circa 368.000 abitanti, ovvero circa l'8% della popolazione.

Romancio (0,5%)

Il romancio grigionese è parlato soltanto nel Canton Grigioni, e quindi è l'unica lingua propriamente e totalmente svizzera. Si tratta della lingua più antica dello Stato che si è formata dal mix tra il latino volgare, le lingue locali del cantone e il friulano, ma possiede anche diversi termini tedeschi. Oggi però, con circa 60.000 parlanti, il romancio rischia di scomparire. Per salvare questa lingua, che nella sua versione standard è chiamata Rumantsch Grischun dagli inizi degli anni Ottanta, si stanno proponendo alcuni interventi ed è stata anche fondata l'associazione Lia Rumantscha.

Altre lingue (5,8%)

Le altre lingue in Svizzera costituiscono quasi il 6% delle lingue totali. Si tratta nello specifico dell'inglese, del croato, del portoghese, del serbo, dello spagnolo, e dell'albanese, e alcune di queste superano ormai il romancio e l'italiano per numero di parlanti. La lingua inglese, per esempio, ormai di importanza fondamentale a livello europeo e mondiale, viene parlata dal 45% della popolazione svizzera e soprattutto nei cantoni dove si parla tedesco.

Francese

Cominciamo con il francese, che nell'immaginario collettivo degli italiani è la lingua ufficiale del Belgio. È un'informazione esatta, perché il francese fa effettivamente parte di quelle lingue che hanno ottenuto questo status in Belgio, ma non è l'unica. La lingua francese si parla soprattutto nella regione della Vallonia, situata nella parte centro-meridionale del Paese, oltre che nella regione di Bruxelles-Capitale.

Tedesco

Vicino la Germania, e quindi nell'area a sud est del Belgio, è presente una minoranza linguistica tedesca. Questa parte costituisce meno dell'1% di tutta la popolazione del Paese, e geograficamente si concentra nella regione vallona. Nonostante si tratti di una comunità linguistica relativamente piccola, il tedesco ha raggiunto lo status di lingua ufficiale del Belgio insieme a quelle principali.

Olandese

La lingua olandese, nella versione di dialetto fiammingo o di altre varietà minori, è parlata soprattutto nella regione delle Fiandre, ovvero la zona che si trova più a nord del Paese. Uno studio ha rivelato che si tratta della lingua più parlata in Belgio, anche più del francese, con un'alta percentuale pari al 56% della popolazione.

Inglese

L'inglese non rientra tra le lingue ufficiali del Belgio, ma è parlato da oltre la metà della popolazione. Si tratta infatti della lingua che di solito collega le due comunità linguistiche principali del Paese, quella olandese e quella francese, che a volte comunicano utilizzando l'inglese sia a lavoro che nella vita quotidiana.

Altre lingue

Alcune lingue sono state portate in Belgio dagli immigrati e vengono ancora parlate in alcune zone del Paese. In particolare parliamo dell'italiano, in seguito all'emigrazione degli italiani dopo la seconda guerra mondiale, del portoghese e dell'arabo. Ma ci sono ancora diverse lingue che figurano nella lista di quelle parlate dalla popolazione belga, ovvero il turco, lo spagnolo, il greco, il polacco, e il berbero.

A questo punto è chiaro l'impatto positivo che può avere l'utilizzo delle filastrocche per l'apprendimento di una lingua, in questo caso l'inglese: i suoni così diversi dai nostri non saranno più un problema né da ascoltare né da riprodurre con la pronuncia. E l'età non ha importanza: questo è un esercizio utile soprattutto per chi è alle prime armi, e si può iniziare ad imparare una lingua a tutte le età. Non ci resta altro, quindi, che elencarvi alcune filastrocche in inglese adatte ad ogni occasione:

  • Filastrocca dei mesi in inglese
  • Filastrocca di Natale in inglese
  • Filastrocca di Halloween in inglese
  • Filastrocca per verbi irregolari in inglese
  • Filastrocca dei colori in inglese
  • Filastrocca alfabeto inglese
  • Filastrocca di Pasqua in inglese
  • Filastrocca inglese per bambini
  • Filastrocca sugli animali in inglese
  • Filastrocca carnevale in inglese

Come abbiamo visto sopra, l'ucraino è la lingua ufficiale in Ucraina. Ma quando e in che modo si è arrivati a questo status? Nel corso dei secoli, in Ucraina si sono succeduti diversi popoli come gli Sciti, gli Ostrogoti e gli Unni, che ne rivendicavano il dominio a causa della sua posizione vantaggiosa. Nell' 882, il popolo scandinavo dei Rus riuscì ad ottenere il controllo di questa area geografica e fondarono lo Stato che chiamarono Rus di Kiev. A partire dal 988, sotto Volodymyr, arrivò il cristianesimo e dunque l'influenza bizantina.

Nel XV i kazaki, rifugiati ortodossi, crearono uno Stato autonomo sotto il dominio dapprima polacco e poi russo, popoli che poi decisero di dividere quella parte della nazione. In seguito a questi attriti, nel 1840 gli ucraini iniziarono a raggrupparsi e a dar vita a un movimento nazionalista, quindi i russi vietarono l'uso dell'ucraino nei libri e nelle scuole, fino a che nel 1876 fu messo completamente al bando dallo zar Alessandro II.

Lo scopo degli ucraini era quello di guadagnare l'unità del Paese e l'indipendenza, e proprio per questo la guerra civile tra le diverse fazioni che volevano imporsi continuò per anni. Dopo la Prima guerra mondiale l'Ucraina diventa parte dell'URSS, e sotto il governo di Stalin persero la vita milioni di persone tra carestie, deportazioni, e guerra. Dopo il disastro di Chernobyl del 1986, il parlamento proclamò la Repubblica e si votò per l'indipendenza del Paese nel 1991.

Caratteristiche della lingua ucraina

Nonostante la sua storia travagliata la lingua ucraina è riuscita comunque a resistere e a diffondersi, fino al 1990 quando è stata nominata lingua ufficiale dell'Ucraina. L'ucraino è una delle lingue slave orientali, insieme al russo e al bielorusso, e forse la lingua più simile allo slavo che si parlava nel IX secolo a Kiev. L'ucraino somiglia al polacco e al bielorusso ma soprattutto al russo, tanto che molti anni fa sembravano due dialetti della stessa lingua. Secondo alcuni studi, la lingua ucraina e quella russa condividono più del 50% dei termini del vocabolario.

L'alfabeto utilizzato per la lingua ucraina è l'alfabeto cirillico ucraino, che comprende 33 lettere e 38 fonemi. I sostantivi vengono declinati in tre generi, che sono maschile, femminile, e neutro, e in ben sette casi, ovvero il nominativo, il genitivo, il dativo, l'accusativo, lo strumentale, il locativo, e il vocativo. I tempi verbali sono il passato, il presente, e il futuro, tutti divisi in imperfettivo e perfettivo.

Altre lingue in Ucraina

Ma in Ucraina che lingua si parla oltre a quella ufficiale? A causa della lunga storia di dominio russo in Ucraina, la seconda lingua dell'Ucraina è ancora oggi il russo, che è compreso dalla maggior parte della popolazione e diffuso soprattutto nelle regioni a est del Paese, oltre che in Crimea. Il russo è la lingua madre del 26% della popolazione del Paese, che in base ai dati dell'ultimo censimento è composta per il 56% da persone di origine russa e per il 44% da persone di origine ucraina e bielorussa, ma anche ebrea, greca, bulgara, moldava, armena, polacca, tedesca, e altro.

Tuttavia, nonostante l'ucraino sia ormai la principale lingua del Paese, al giorno d'oggi non tutti la parlano. In più, nella repubblica autonoma della Crimea la lingua ufficiale è il russo. Secondo alcune statistiche, il russo è addirittura parlato nell'ambito familiare quasi nella stessa percentuale dell'ucraino. Inoltre, una buona parte della popolazione parla diverse altre lingue, come ad esempio il rumeno e l'ungherese, soprattutto a ovest del Paese, ma anche il moldavo, il bulgaro, e greco.

I dati ufficiali del censimento in Ucraina del 2001 mostrano che la lingua ucraina, come abbiamo visto prima, è la lingua madre del 71.1% della popolazione del Paese, segue poi la lingua russa con una percentuale del 26.4%, e poi il rumeno con lo 0.7%, l'ungherese con lo 0.4%, il bulgaro con lo 0.3%, il bielorusso e l'armeno a pari merito con lo 0.1%, e la lingua gagauza con lo 0.05%. In base alla classifica, ci sono poi la lingua romani con lo 0.046%, il polacco con lo 0.036%, il greco con lo 0.007%, lo slovacco con lo 0.006%, il tedesco con lo 0.005%, il tataro di Crimea con lo 0.002%, l'ebreo con lo 0.001%, e le altre lingue con una percentuale dello 0.762%.

A partire dal 2012 si è cominciato a parlare di lingua regionale, per tutte quelle regioni che avevano una minoranza superiore al 10% degli abitanti. In seguito alle nuove disposizioni, il russo è stato riconosciuto come lingua regionale di varie regioni: la Crimea, il Donetsk, Odessa, Zaporižžja, Mykolaïv, Charkiv, Cherson, Luhansk, Dnipro, e altre città. Tuttavia, nel 2019 la situazione cambia e le lingue regionali perdono questo status. Inoltre, l'uso delle lingue minoritarie viene limitato e per tutti i cittadini diventa obbligatorio conoscere la lingua ucraina.

Per trovare le rime in inglese non possiamo quindi fare riferimento al mondo in cui è scritta una parola, o meglio, non possiamo badare solo a quello. A differenza della nostra lingua in cui tutto si legge come si scrive, in inglese la pronuncia può discostarsi molto dalla grafia, e anche parole che si scrivono allo stesso modo possono avere pronunce totalmente diverse. Un esempio sono la parola "blood", in cui la doppia "o" suona quasi come una "a", la parola "door", in cui invece suona come una "o" piena, e infine la parola "flood", in cui la doppia "o" si pronuncia praticamente come la nostra "u".

Ecco perché, per formare le rime in inglese, dobbiamo riflettere sul suono che viene emesso quando una parola viene pronunciata. Prendiamo un esempio pratico: per trovare una rima con la parola "try", non è sufficiente prendere un vocabolo che abbia la stessa terminazione, come "poetry". Infatti, try si pronuncia "trai" (/ˈtɹaɪ/), mentre poetry "poetrii" ˈpoʊətɹi/, che rima molto di più con lottery, anche se si scrivono in modo del tutto diverso.

Per creare un rimario in inglese, quindi, basterà badare più alla pronuncia delle parole. Anche nei testi delle canzoni, puoi renderti conto tu stesso che molto spesso i versi terminano con parole apparentemente diverse, che però cantate suonano in rima. Con l'allenamento, scovare le rime viene sempre più naturale. All'inizio è facile pensare solo a quelle palesi, per esempio della parola okay trovare rime come away, delay, dismay, overlay… Pian piano, però, la mente riesce a individuare anche quelle meno immediate, come per esempio la lettera "A": solo pronunciandola ti renderai conto che anch'essa fa rima con okay.

Vediamo un altro caso ancora per rendere più chiaro il concetto. La parola me, pronunciata, ha un suono finale corrispondente a una doppia i: per questo motivo possiamo dire che fa rima con see, anche se graficamente sono diverse, e anche con sea, scritto in un modo diverso ancora.

Quali sono le preposizioni di tempo in inglese?

Le preposizioni di tempo in inglese sono le locuzioni grammaticali che servono a indicare il tempo di un'azione. In particolare, possono essere utilizzate per specificare:

  • Quando avviene l'azione, ovvero Il momento specifico nel quale viene eseguita, inizia o finisce;
  • La durata dell'azione, ovvero per quanto tempo si svolge

Grazie a queste particelle, possiamo dare un contesto temporale ai verbi di una frase, e costruire un discorso complesso e completo. Se per esempio dico: ho mangiato una mela, non sto dando alcun tipo di informazione su quando l'ho fatto nel passato, e potrei riferirmi all'altro ieri come all'anno scorso, o magari proprio due minuti fa. Se dico che ho mangiato una mela a mezzogiorno, allora chi mi ascolta può capire che è successo oggi, dal momento in cui la giornata in cui parlo non è ancora finita, e anche il momento specifico in cui l'ho fatto. È proprio a questo che servono le preposizioni di tempo in inglese, che sono:

  • In, on e at
  • By, within
  • From… to
  • During
  • Till/Until
  • After/before
  • For e since
  • During

Traduzione e spiegazione delle preposizioni di tempo inglesi

Le preposizioni di tempo inglesi che più creano problemi a chi si sta approcciando a questa lingua sono in, on, e at. Questo perché tutte e tre le particelle introducono il complemento di tempo determinato, e hanno un significato simile: vogliono dire tutte "in, nel". Anche se possono sembrare la stessa parola, però, queste preposizioni sono utilizzate in casi specifici, e introducono il complemento di tempo determinato ognuna in casi diversi dall'altra.

Le altre preposizioni di tempo in inglese, invece, sono molto più semplici e il loro utilizzo è molto più intuitivo. Parliamo di:

  • Within: significa "entro", e si usa per indicare un preciso limite di tempo entro il quale l'azione deve essere compiuta.

    You must finish this test within 3 hours. = Devi finire questo esame entro tre ore.
  • By: anche questa particella significa "entro" e delimita precisi limite di tempo. La differenza con la precedente è che by si utilizza per parlare di momenti specifici, mentre within con periodi di tempo.

    You must finish this test by 10.30. = Devi finire questo esame entro le dieci e mezza.
  • From… to: si utilizza questa combinazione di preposizioni per delimitare un preciso arco di tempo nel quale un'azione si protrae. Possiamo semplicemente tradurlo con da… a:

    Yesterday I worked from 6 a.m. to 7 p.m. = Ieri ho lavorato dalle 6 alle 19.
  • During: similmente, during viene utilizzato per indicare azioni che si protraggono nel tempo:

    During this time, I worked so hard. = In questo periodo ho lavorato molto duramente.
  • Till/Until: è la preposizione di tempo che traduciamo con "fino", poiché indica il limite preciso di tempo entro cui un'azione è finita o deve/dovrebbe esserlo. Nonostante la doppia grafia, si tratta della stessa preposizione e può essere interscambiata in ogni caso.

    Usually she works until 6 p.m. = Di solito lavora fino alle 18.
  • Before/After: significano, molto semplicemente, prima e dopo. Indicano quindi qualcosa che è avvenuto, avviene o avverrà prima o dopo una determinata azione.
    I will do my homework after lunch. = Farò i compiti dopo pranzo.

    You have to catch up to Sarah, before it's too late. = Devi raggiungere Sarah, prima che sia troppo tardi.

Corsi di lingua OnLine

Impara le lingue straniere in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Scopri i corsi online

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

Brasile: che lingua si parla

Quale lingua si parla in Brasile nella vita quotidiana? La lingua più utilizzata nel Paese è il portoghese, usata sia tutti i giorni dalla popolazione che nella pubblica amministrazione, nella politica e nell'istruzione, oltre che dai principali media. Le altre lingue presenti in Brasile sono:

Spagnolo

La lingua spagnola è parlata da circa il 4% della popolazione brasiliana, soprattutto nelle regioni di confine con i paesi di lingua spagnola, come ad esempio l'Argentina e l'Uruguay.

Inglese

L'inglese viene utilizzato in particolare nel settore del turismo in Brasile, per i numerosi turisti stranieri che visitano il Paese ogni anno. Inoltre, questa lingua è ampiamente usata anche in ambito lavorativo soprattutto dalle aziende internazionali, e per comunicare con i clienti di tutto il mondo.

Tedesco

Tra gli europei presenti nel Paese, i tedeschi formano una delle comunità più grandi con circa tre milioni di persone. I tedeschi si sono ormai integrati nella cultura e nella società brasiliana, mantenendo però anche la propria lingua.

Italiano

Ci sono molti italiani in Brasile, che sono arrivati nel Paese per lavoro nei decenni finali dell'Ottocento. La comunita italiana comprende circa 30 milioni di persone, localizzate principalmente a San Paolo e in alcune zone di Santa Catarina e di Rio Grande do Sul.

Giapponese

La lingua giapponese è stata portata dai giapponesi agli inizi del Novecento per lavorare nelle piantagioni di caffè. La comunità giapponese in Brasile è ancora oggi una delle più grandi al di fuori del Giappone con quasi due milioni di persone, e si estende nelle regioni di Paraná e Mato Grosso do Sul, ma anche a San Paulo.

Lingue indigene

Ci sono centinaia di lingue indigene in Brasile, come il guarani (nella regione del Mato Grosso do Sul) e il ticuna (nell'Amazonas), che rappresentano lo 0.4% della popolazione. Altre lingue di questo tipo sono il kaingang, soprattutto nello stato del Paranà e in alcune zone di Santa Catarina, di Rio Grande do Sul, e di San Paulo, e la lingua yanomami parlata principalmente nella regione amazzonica.

Lingue africane

Molte lingue africane sono state portate in Brasile dagli schiavi africani durante il periodo coloniale. Tra le lingue provenienti dall'Africa più parlate ci sono lo yoruba (dalla Nigeria), il gruppo di lingue bantu (come lo swahili e il kikongo) e il fon (dal Benin). Insieme rappresentano circa lo 0.5% della popolazione.

Lingua ufficiale del Brasile

La lingua ufficiale in Brasile è il portoghese, che è parlato da circa il 99% della popolazione. Il portoghese brasiliano ha una pronuncia, un vocabolario, una grammatica e alcune espressioni uniche rispetto al portoghese che si parla in Portogallo. Queste differenze sono il risultato di molte influenze linguistiche e culturali che hanno plasmato la lingua nel corso dei secoli. Il portoghese brasiliano ha radici nel portoghese coloniale del XVI secolo, ma ha subito molte influenze da altre lingue come l'italiano, il tedesco, il giapponese, e alcune lingue africane e indigene.

La storia del Brasile è iniziata con una moltitudine di tribù indigene con lingue e tradizioni diverse, caratterizzate dalla loro forte connessione con la natura. Si tratta di popoli che vivevano principalmente di agricoltura, di pesca e di caccia, che negli anni avevano sviluppato tecniche avanzate per la coltivazione e per la lavorazione di materiali come la ceramica, la pietra e il legno.

La lingua portoghese è arrivata in Brasile insieme ai portoghesi, intorno al 1500. Inizialmente si diffuse tra i missionari e le élite coloniali, ma con il tempo arrivò anche tra la popolazione locale. Durante questo periodo, che durò circa tre secoli, il Portogallo sfruttò le risorse del Paese raccogliendo legname, oro, e zucchero attraverso il lavoro degli indigeni brasiliani e degli schiavi africani.

Il periodo coloniale brasiliano fu quindi caratterizzato da sfruttamento, schiavitù e disuguaglianza sociale, ma anche da una mescolanza di culture e lingue che ha influenzato la cultura brasiliana fino ad oggi. Il Brasile conquista l'indipendenza dal Portogallo nel 1822 e il portoghese viene eletta lingua ufficiale del Paese.

Che lingua parlano in Messico?

La lingua ufficiale del Messico è lo spagnolo, ma solo de facto. Questo significa che la Costituzione messicana non riconosce una lingua nazionale ufficiale, anche se quella più utilizzata dalla popolazione e dal governo è proprio lo spagnolo. Tuttavia, con la Legge dei diritti linguistici dei popoli indigeni del 2003, decine di lingue indigene sono state riconosciute come lingue nazionali alla pari della lingua spagnola. Qui sotto riportiamo le lingue principali parlate in Messico:

Spagnolo

Lo spagnolo è la lingua messicana più parlata dalla popolazione, con una percentuale del 98%. È la lingua utilizzata nei media e nella vita quotidiana del Paese, oltre che nella politica e nelle relazioni diplomatiche.

Nahuatl

Il nahuatl, parlato attualmente dall'1.2% della popolazione messicana, è una lingua indigena presente nelle regioni centrali del Paese, in particolare negli stati di Guerrero, Puebla, Veracruz, e Hidalgo. Si tratta di una delle lingue più rilevanti, in quanto antica lingua degli aztechi.

Zapoteco

Lo zapoteco si parla soprattutto nella regione di Oaxaca, a sud del Paese. Alcune stime riportano una percentuale di parlanti pari al 2.5% della popolazione.

Yucateco

Nella penisola dello Yucatan, dove si trovano Quintana Roo, Yucatan, e Campeche, si parla anche la lingua yucateca. La percentuale totale è dell'1.5% circa.

Totonaco

La lingua totonaca viene usata nella zona di Veracruz, da circa lo 0.3% della popolazione del Messico.

Mixteco

Il mixteco, terza lingua indigena del Paese secondo dei recenti studi, rappresenta circa il 4.5% della popolazione indigena in Messico. Viene usata in alcune zone di Oaxaca e degli stati di Puebla e di Guerrero.

Tarahumara

Questa lingua, il tarahumara, ha una lunga tradizione legata al popolo dei Tarahumara e oggi è parlata nella regione Barrancas del Cobre, che si trova nello stato settentrionale Chihuahua.

Altre lingue

In Messico, come avrai ormai capito, sono presenti decine di lingue indigene ancora parlate da alcune minoranze. Oltre a quelle già nominate, esistono anche l'Otomi, il Mazahua, il Purepecha, l'Huichol, lo Tzotzil, lo Tzeltal, il Chatino, il Chontal, l'Huave, il Seri, il Mayo, e molte altre ancora. La maggior parte di queste sono utilizzate da piccole comunità indigene sparse nel Paese.

Grecia: lingua ufficiale

La lingua ufficiale in Grecia è il greco moderno standard, che è un diretto discendente della lingua greca antica. Il greco moderno è la lingua utilizzata nei documenti ufficiali, nella politica, nell'economia e nella vita quotidiana del Paese. La lingua greca era già stata utilizzata in passato come lingua di cultura e di scrittura, quando la Grecia era divisa in città-stato indipendenti, ma il greco moderno ha assunto lo status di lingua ufficiale della nazione con l'indipendenza della Grecia nel 1829.

La Grecia è stata infatti sotto il dominio dell'Impero ottomano dal XV secolo agli inizi del XIX, durante il quale la lingua era stata sostituita con l'arabo e con il turco. Ancora prima furono i Bizantini a governare la Grecia, fino alla caduta di Costantinopoli nel 1453. Sotto l'impero bizantino la lingua greca divenne la lingua ufficiale dell'Impero Romano d'Oriente e fu utilizzata per scrivere la maggior parte della letteratura e della documentazione ufficiale dell'epoca.

Dopo aver raggiunto l'indipendenza, la Grecia cominciò a svilupparsi grazie anche all'aiuto di altre potenze straniere. Nel corso dei secoli, la lingua greca ha assunto caratteristiche diverse ma è rimasta la lingua più parlata all'interno del Paese. Tuttavia, la diversità linguistica della Grecia è una testimonianza della sua storia e della sua posizione geografica, come puoi vedere nel prossimo paragrafo.

Quale lingua si parla in Marocco?

In Marocco si parlano diverse lingue, ma quella principale è l'arabo. Tuttavia, ci sono anche altre lingue come il berbero, il francese e lo spagnolo, oltre che l'inglese. Qui sotto riportiamo ogni lingua parlata in Marocco da gruppi di persone relativamente ampi.

Arabo

L'arabo è la lingua più parlata in tutto il Paese, soprattutto nella sua varietà di arabo marocchino (anche detto dārija). Si tratta della lingua utilizzata da oltre 30 milioni di abitanti del Marocco e dai marocchini che si sono trasferiti in giro per il mondo, e presenta alcune sostanziali differenze con la lingua araba standard come vedremo in seguito.

Berbero

Il berbero è la lingua madre di molte comunità indigene presenti in Marocco e viene ancora parlato in molte parti del paese. Il berbero è una lingua molto antica e ha diverse varianti a seconda della regione in cui viene parlato, e arriva dal popolo indigeno dei Berberi dell'Africa del Nord che ha abitato il territorio per migliaia di anni. Alcune varianti regionali della lingua berbera sono, per esempio, il tamazight nel Marocco centrale, il tarifit nel Marocco settentrionale, e il tashelhit nel Marocco meridionale.

Inglese

Anche se il Marocco non è mai stato una colonia britannica, l'inglese è diventato una lingua importante al giorno d'oggi per il commercio internazionale e per l'industria del turismo, tanto che viene utilizzato soprattutto nelle località turistiche e nelle grandi città del Paese.

Francese

Il francese è stato introdotto in Marocco durante il periodo coloniale francese e dopo l'indipendenza, quindi dal 1956, è rimasta una lingua importante per la comunicazione commerciale e diplomatica, oltre che per la cultura.

Spagnolo

Lo spagnolo invece è parlato soprattutto nelle regioni a nord del paese, come nella città di Tangeri, a causa della vicinanza geografica con la Spagna e degli effetti del dominio spagnolo.

Altre lingue

In Marocco ci sono anche altre lingue minoritarie parlate come l'italiano, arrivato durante il periodo di dominio italiano della vicina Libia, e il portoghese, portato nel territorio nel breve periodo coloniale del Portogallo in Nord Africa. In ogni caso, la diversità linguistica del Marocco è una testimonianza della sua storia e della sua posizione geografica, che lo ha reso un crocevia di culture e di lingue diverse.

Qual è la lingua ufficiale in Olanda?

La lingua ufficiale in Olanda è l'olandese, o neerlandese, che si parla anche nella regione delle Fiandre e in quella di Bruxelles-Capitale, nel vicino Belgio. Si tratta di una lingua che ha origini germaniche, che attualmente viene usata anche in altre zone del mondo come le ex colonie o le isole ancora appartenenti al Paese, come Suriname, Aruba, Saba, Bonaire, Sint Maarten, Sint Eustatius, Curaçao, Indonesia, ma anche in alcune parti della Francia e della Germania, per un totale di circa 25 milioni di parlanti. I primi documenti in lingua olandese sono apparsi alla fine del XII secolo, anche se alcuni termini e nomi risalgono a qualche tempo prima.

L'olandese è quindi la lingua parlata in Olanda dalla maggior parte delle persone, oltre 16 milioni secondo una statistica risalente al 2017. Ma il termine "olandese" indica anche una varietà della lingua, parlata soprattutto nel territorio a nord dei Paesi Bassi, mentre a sud si parla in genere il cosiddetto dialetto fiammingo. I dialetti generati dall'olandese sono numerosi, come il limburghese e lo zelandese, che si contrappongono all'olandese standard. Quest'ultima è considerata la forma pura della lingua ed è utilizzata soprattutto nei Paesi Bassi, al contrario del Belgio dove preferiscono altre varietà. Da notare inoltre che i dialetti delle regioni di Amsterdam, Rotterdam, e The Hague sono più vicini al dialetto standard rispetto a quelli di altre zone.

Che cos’è l’american slang?

Con la parola slang ci riferiamo a un insieme di parole, modi di dire ed espressioni che non fanno parte del lessico standard di una lingua, ma che nascono e vengono utilizzate soltanto nel parlato, in maniera informale e spesso colorita.

Lo slang americano è quindi il linguaggio prevalentemente orale (da non usare nei temi a scuola!) utilizzato in un contesto amichevole e non formale, che si parla negli Stati Uniti. È il risultato della trasformazione continua dell'inglese standard, e in particolar modo delle parole e delle frasi di uso quotidiano.

In genere la lingua tende sempre a semplificarsi, ed è per questo che le parole che subiscono maggiormente questo tipo di modifiche sono quelle che si utilizzano nella vita di tutti i giorni. Inoltre, è nota la propensione degli americani a parlare velocemente e unire le parole tra di loro, ed è così che sono nate molte parole dello slang americano. Un esempio lampante è il termine "ain't", che nasce dalla forma negativa "aren't" e che nel tempo ha iniziato a indicare sia il verbo essere sia il verbo avere nella loro forma negativa.

Un esempio:

  • He ain't finished yet. = Non ha ancora finito.

Se lo slang di solito nasce "per strada", lo slang americano è proprio il linguaggio "coniato" dai ragazzi che la strada la vivono appieno, ovvero dalla "gente del ghetto". Con il tempo, è diventato il linguaggio proprio del rap statunitense soprattutto dagli anni '90 in poi, e infatti le canzoni di questo genere musicale sono ricche di esempi di frasi in slang americano: per impararne quante più possibili, la musica è un ottimo strumento di cui servirsi.

Parole e frasi dello slang americano: 15 modi di dire

Naturalmente nel tempo sono nati tantissimi termini appartenenti al gruppo lessicale dello slang, e così come sono nati sono anche caduti in disuso. È tipico delle parole nate per strada avere vita breve, e questo accade nello slang americano così come in quello italiano: pensiamo per esempio a termini come "ganzo" o "togo", che sono stati molto in voga per un periodo e poi sono spariti, sostituiti da altre parole come "fico" o più semplicemente "forte".

Per questo, oggi vediamo 15 modi di dire americani tra parole e intere espressioni che si usano tutt'oggi, ricordandoci però che la lingua evolve in continuazione.

Quale lingua si parla in Canada?

In Canada la lingua principale, e quindi quella parlata dalla maggioranza delle persone, è l'inglese. Si tratta di un inglese che ha assunto delle caratteristiche simili sia al British English che all'American English, quindi quello parlato in Inghilterra e negli Stati Uniti. Il censimento del 2021 ha rivelato che la lingua inglese è predominante, e che negli ultimi anni la percentuale di persone che la considerano la loro prima lingua sta crescendo sempre di più.

Tuttavia, la lingua ufficiale del Canada non è solo l'inglese. In questo vasto territorio coesistono due lingue, quella inglese e quella francese, per motivi legati alle vicende che vedremo nel paragrafo seguente. La lingua francese viene utilizzata nella provincia del Quebec e in alcune zone dell'Ontario, ovvero quelle a est che confinano proprio con il Quebec, ma anche in parte del New Brunswick.

Il Canada è una monarchia costituzionale che prevede il re d'Inghilterra come capo di Stato, e ha adottato un sistema federale con la suddivisione in province e territori. Le due lingue, inglese e francese, sono richieste per ricoprire una carica pubblica e vengono entrambe considerate come lingue ufficiali del Paese. Secondo il censimento del 2021 la prima lingua del 75% dei canadesi è l'inglese mentre per il 21% è il francese, e oltre il 98% delle persone è in grado di fare una conversazione in inglese mentre quasi il 93% in francese.

Come si dice ciao in russo quando si arriva

Partiamo dal saluto universale: come si dice ciao in russo?

Esistono diverse parole per esprimere questo concetto, e sicuramente non puoi utilizzarle tutte a sproposito. Alcune si adattano a situazioni più formali e serie, mentre altre sono perfette per conversazioni informali e amichevoli. Di certo non puoi salutare in russo un'autorità nel modo in cui diresti ciao al tuo migliore amico!

Vediamo quindi come si dice ciao in russo quando si incontra una persona oppure si arriva in un luogo:

In modo formale

  • In modo informale

Come si dice ciao in russo in modo formale

Abbiamo diversi modi che esprimono il saluto in russo di quando ci si presenta, o si incontra una persona con la quale non si ha grande confidenza. Sono anche i saluti russi da utilizzare con le persone più anziane o che ricoprono una posizione di maggior prestigio:

  • здравствуйте (zdràvstvuyte): significa "salve", e corrisponde al saluto russo più formale da utilizzare in qualsiasi tipo di situazione. Viene anche utilizzato quando si arriva e si vuole salutare un gruppo di persone, anche se si tratta di bambini, amici oppure familiari.
  • здрасте (zdràvsti): è la semplice abbreviazione del precedente, corrisponde a una forma leggermente più colloquiale pur rimanendo formale.

Come si dice ciao in russo in modo informale

Per gli amici più stretti, i coetanei e i parenti, invece, ci sono altre forme di saluto in russo più adatte.

  • привет (privet): è la forma più utilizzata e significa proprio "ciao". Viene spesso accompagnata da un "come stai?" a cui non ci si aspetta davvero risposta, un po' come l'inglese how do you do. La frase completa in russo è la seguente: привет как дела? (privet, kak dela?)
  • здорова (zdòrova): è un saluto colloquiale che si utilizza solo tra uomini, e a cui segue molto spesso una stretta di mano. In Russia è comune, tra gli uomini, salutarsi con strette di mano vigorose.
  • приветик (privetik): questo, invece, è un modo di salutare russo che utilizzano le donne tra di loro, e suona come un diminutivo della parola ciao. La traduzione letterale è proprio "piccolo ciao".
  • приветики (privetiki): se vogliamo attribuire al nostro saluto un suono ancora più dolce e amichevole, allora possiamo utilizzare questa parola, che noi tradurremmo come un "ciao ciao". Attenzione, però, perché questo è un saluto russo molto informale: va bene da usare con i bambini della famiglia, non di certo con un adulto e assolutamente non con gli sconosciuti.
  • здравствуй (zdràvstvuy): è la forma più standard del "ciao". Oggi si sente poco, ed è solitamente utilizzato dalle persone più adulte o anziane nei confronti di quelle più giovani. È sempre informale, soltanto che risulta poco sentito e al passo con i tempi.
  • здорово (zdorovo): simile a uno dei saluti russi precedenti, è una versione che si usa solitamente tra maschi e suona come un "bella zio" in italiano. Cambiandole accento, la parola assume il significato di "fico" oppure di "grande!" in slang russo.

Lingua ufficiale a Dubai

Dubai è una città degli Emirati Arabi Uniti situata sulla costa del Golfo Persico. La città è nata nel XVIII secolo come insediamento di pescatori e ha visto una crescita esponenziale negli ultimi decenni grazie alla scoperta di petrolio e di gas naturale. A partire dagli anni Sessanta Dubai diventa un importante punto di riferimento per il commercio, e negli anni Novanta anche per il turismo internazionale. Oggi questa città è conosciuta per le sue infrastrutture moderne e tecnologiche, per gli hotel e i ristoranti di lusso, e per le sue incantevoli spiagge.

La lingua ufficiale di Dubai è l'arabo fin dalla fondazione degli Emirati Arabi Uniti, avvenuta nel 1971. L'arabo è una lingua importante nella regione del Medio Oriente e nell'Africa settentrionale nonché una delle più parlate al mondo, ed è la lingua madre di gran parte della popolazione degli Emirati Arabi Uniti. Si tratta di una lingua semitica con una lunga storia alle spalle e con numerose varianti regionali, anche all'interno della città di Dubai in cui infatti sono presenti l'arabo egiziano, quello siriano, quello marocchino, quello libanese, e vari altri dialetti meno comuni. Se stai pianificando di visitare Dubai, quindi, è sempre utile conoscere almeno alcune parole e frasi in arabo per comunicare con le persone locali.

Corsi di lingua OnLine

Impara il francese in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Maggiori informazioni qui>>

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

Che lingua si parla in Egitto?

Ti stai chiedendo che lingua si parla in Egitto e se esiste una lingua egiziana vera e propria? Ebbene, la maggior parte della popolazione di questo Paese è composta da egiziani di lingua araba, che secondo alcuni studi formano quasi il 95% degli abitanti totali. Ma quali sono le altre lingue che si parlano in Egitto?

Arabo egiziano

Nonostante l'arabo moderno standard sia ufficiale in tutto il Paese, l'arabo utilizzato quotidianamente è quello egiziano, soprattutto nella parte settentrionale dell'Egitto. Si tratta di un vero e proprio dialetto la cui formazione è stata influenzata dalla lingua copta, di cui parleremo in seguito, ma anche dall'inglese, dal francese, dal greco, dall'italiano, e dal turco ottomano.

Dialetto ṣa'īdī

A sud del Paese, ad Assuan o anche a Luxor, si parla il cosiddetto dialetto ṣa'īdī, una varietà di arabo a sua volta suddiviso in ulteriori dialetti.

Lingua copta

Una minoranza, quella formata prettamente dal gruppo religioso dei copti, parla ancora la lingua copta. Questa lingua è basata sull'alfabeto greco ed è comparsa in Egitto a partire dalla metà del II secolo, periodo che coincide con l'avvento del Cristianesimo nel Paese. Dal VII secolo in poi, in seguito all'espansione islamica e all'arrivo della religione musulmana, la lingua copta venne quasi totalmente spazzata via dall'arabo.

Inglese e francese

Anche l'inglese, come in molti altri Paesi, sembra essere abbastanza sviluppato tra la popolazione, soprattutto se si tiene conto del fatto che l'Egitto è stato una colonia britannica per diversi anni. Si trovano facilmente insegne e segnali stradali in questa lingua, soprattutto nelle città più importanti e nelle località turistiche. Persino le banconote vengono stampate in arabo e in inglese. Tra le lingue in Egitto figura anche il francese, che come l'inglese viene insegnato nelle scuole del Paese.

Altre lingue

In alcune zone del Paese esistono delle minoranze linguistiche, come il gruppo etnico dei Beja che parlano la lingua tigrina o un ramo del cushita, i gruppi che parlano lingue berbere oppure lingue appartenenti alla famiglia delle nilo-sahariane. Inoltre, si contano anche alcune minoranze greche, italiane, e armene.

Aggettivi dimostrativi francese: come si usano

Tutti sappiamo cos'è un aggettivo dimostrativo, ma ripeterlo non guasta: innanzitutto è un aggettivo, ovvero una parola che aggiunge un'informazione riguardo al sostantivo a cui si riferisce. In secondo luogo è dimostrativo, cioè ci permette di indicare quanto l'oggetto in questione si trovi vicino o lontano dal soggetto che sta parlando.

In francese si chiamano les adjectifs démonstratifs, e si utilizzano proprio con lo scopo di trasmettere il concetto di distanza, o semplicemente per porre l'attenzione su un determinato oggetto. Traducono, in sostanza, i nostri "questo", "quello" e il meno utilizzato "codesto".

Vanno posti sempre davanti al nome a cui si riferiscono, ed è per questo che vengono chiamati anche articoli dimostrativi in francese: proprio come un articolo, l'aggettivo dimostrativo è una parola breve da mettere davanti al sostantivo.

A differenza dell'italiano, in francese vi è soltanto un aggettivo dimostrativo a tradurre sia il concetto di "questo", sia il concetto di "quello". All'inizio può sembrare controintuitivo, effettivamente: come facciamo a far intendere che l'oggetto che stiamo indicando non si trova qui accanto a noi ma laggiù, molto più lontano? Semplicemente abituandoci alla lingua francese: come in molti altri casi, infatti, in francese determinate cose si capiscono dal contesto in cui è inserita una parola, o dagli altri elementi che compongono la frase.

Cet homme est très sympa. = Quest'uomo è simpatico. ma anche Quell'uomo è simpatico.
(Potrebbe essere vicino come lontano, non ho abbastanza informazioni per capirlo.)
Je n'aime pas cet homme là-bas. = Non mi piace quell'uomo laggiù. (In questo caso sto specificando il luogo in cui si trova l'uomo di cui parlo e, essendo molto distante da me, è chiaramente "quello" e non "questo").

Che lingua si parla in Moldavia?

Non esiste una vera e propria lingua moldava in Moldavia. O meglio, di solito si parla di lingua moldava in riferimento alla lingua rumena, ampiamente utilizzata all'interno del Paese. Il rumeno è una lingua romanza parlata da circa il 75% della popolazione della Moldavia. Tuttavia, la Moldavia e un Paese multilingue e ciò significa che esistono anche delle lingue minoritarie, elencate qui di seguito:

Russo

La lingua russa è molto diffusa, soprattutto tra la popolazione di etnia russa e tra coloro che hanno vissuto sotto l'influenza sovietica. Secondo alcune stime, circa il 14% dei moldavi parla il russo come lingua madre.

Gagauzo

Una delle minoranze linguistiche principali in Moldavia è costituita dal gagauzo, parlato da circa il 4% dei moldavi. Si tratta di una lingua turca parlata prettamente nella regione autonoma di Gagauzia, situata nella parte meridionale del Paese.

Ucraino

La lingua ucraina è una lingua slava che viene parlata soprattutto nella parte nord-occidentale del Paese, dove la Moldavia confina con l'Ucraina. I parlanti, secondo alcune stime, costituiscono circa il 6% della popolazione.

Bulgaro

Anche il bulgaro, parlato da una stretta minoranza della popolazione moldava, è una lingua slava diffusa nella parte sud-occidentale del Paese, ai confini con la Bulgaria.

Punteggiatura spagnola: caratteristiche e utilizzo

In generale, la punteggiatura spagnola è composta da segni e simboli pressoché identici a quelli presenti nella lingua italiana. Ognuno di essi serve a suddividere il testo e a permettere a chi legge una frase di dare la giusta intonazione, di fare le pause necessarie e comprendere appieno il significato del periodo.

I principali segni di interpunzione tipi della lingua spagnola sono:

  • Acento agudo, accento acuto (´): lo distinguiamo perché è l'accento che parte in basso a sinistra per puntare in alto verso destra. In spagnolo esiste solo l'accento acuto, che troviamo su tutte le vocali: á - é - í - ó - ú. L'utilizzo degli accenti in spagnolo è molto frequente, pertanto è importante ricordare di scriverli sempre nel modo corretto: per esempio, nella parola "como" che significa "come" solitamente non mettiamo l'accento, ma lo scriviamo quando introduce una domanda.

    Esempi:
    ¿Cómo puedo ayudarte? = Come posso aiutarti?
    Yo como arándanos. = Mangio mirtilli.
  • Tilde(~): è un grafema tipico sia dello spagnolo castigliano sia del portoghese, che serve per rappresentare il suono nasale-palatale della lettera ñ, chiamata eñe.
    Questa lettera è proprio un simbolo della lingua, e la tilde rappresenta il più tipico segno di punteggiatura spagnola, capace di trasformare una semplice n in un suono simile al nostro -gn.

    Esempi:
    Este año me voy de vacaciones a Francia. = Quest'anno vado in vacanza in Francia.
    Es un recuerdo de mi niñez. È un ricordo della mia infanzia.
  • Diéresis o crema (¨): si tratta di due puntini da mettere sopra una vocale per, nel caso dello spagnolo, indicare che va pronunciata. Si utilizza sulla vocale "u" negli insiemi di lettere "güe" e "güi", perché di solito in questi casi la "u" non deve essere pronunciata.
    Esempi:
    cigüeña = cicogna.
    pingüino = pinguino.

Poi abbiamo i segni di punteggiatura spagnola più classici, che sono presenti anche nella lingua italiana e che utilizziamo negli stessi casi:

  • Punto final (.): il nostro punto fermo, viene utilizzato in spagnolo per indicare la fine di un periodo. Dopo un punto, si comincia una nuova frase con la lettera maiuscola.

    Me voy. ¡Nos vemos pronto! = Me ne vado. Ci vediamo!
  • Coma (,): corrisponde alla virgola, e si utilizza per separare gli elementi di un elenco, scrivere i numeri decimali, introdurre una frase dopo un vocativo oppure, semplicemente, per spezzare il periodo e far capire al lettore che lì deve fare una pausa.

    Maria, ven aquí. = Maria, vieni qui.
    Compré melocotones, manzanas, leche y cacahuetes. = Ho comprato pesche, mele, latte e arachidi.
    Tengo que pagar 4,50€. Devo pagare 4,50€.
  • Puntos suspensivos (...): sono i nostri puntini di sospensione che utilizziamo, per l'appunto, per lasciare una frase in sospeso oppure per far intendere che un elenco continua.
    Y si en cambio = E se invece…
    Tenemos de todo: zanahorias, apio, cebollas, tomates = Abbiamo di tutto: carote, sedano, cipolla, pomodori…
  • Dos puntos (:): corrispondente ai nostri due punti, è un segno della punteggiatura spagnola che si utilizza per introdurre un elenco, scrivere l'ora, introdurre un discorso diretto oppure per spiegare la frase precedente.

    Sonó el timbre: ya eran las 4 en punto. = Suonò il campanello: erano già le quattro. Luego él dijo: "Aquí estoy". = Poi lui disse: "Eccomi qui".
    Son las 5:45. = Sono le 5:45. (Possiamo scriverlo anche con il punto.)
  • Punto y coma (;): anch'esso presente nella lingua italiana con il nome di punto e virgola, è il segno di mezzo che si utilizza per fare una pausa più breve rispetto a quella prevista con il punto, ma maggiore rispetto a quella segnata dalla virgola. Non si usa granché né in spagnolo né in italiano.

    Se suponía que iba a ir al cumpleaños de María pero se estaba haciendo tarde y también había empezado a llover, así que decidí irme a casa; Iba a darle un bonito regalo unos días después. = Dovevo andare al compleanno di Maria ma si era fatto tardi e aveva anche iniziato a piovere, così decisi di tornare a casa; le avrei fatto un bel regalo qualche giorno dopo.

Naturalmente, poi, nella punteggiatura spagnola troviamo anche segni come la parentesi (el parentesis), il trattino basso (guion), il trattino alto (raya), l'asterisco e le virgolette (comillas), da utilizzare negli stessi modi in cui li applicheremmo nella lingua italiana.

Qual è la lingua ufficiale in Austria?

La lingua ufficiale in Austria è il tedesco. Il tedesco è una lingua indoeuropea che appartiene alla famiglia delle lingue germaniche, ovvero quelle parlate dai popoli germanici dell'Europa del nord. La grammatica tedesca è particolarmente complessa, con quattro casi (ovvero il nominativo, il genitivo, il dativo, e l'accusativo) e tre generi (il maschile, il femminile, e il neutro). Le parole risultano lunghe perché composte dall'unione di parole diverse, e alcune di loro non presentano un corrispettivo diretto in altre lingue. Inoltre, spesso il verbo viene posizionato alla fine delle frasi e l'alfabeto è composto da 26 lettere, quelle dell'alfabeto inglese a cui si aggiungono ä, ö e ü.

Questa lingua è diventata ufficiale nel territorio ai tempi dell'impero austro-ungarico, nel 1867, e poi riconfermata nel 1920 con la Costituzione austriaca e nel 1955, quando il Paese ha ottenuto l'indipendenza. In alcune regioni del Paese vengono però utilizzate delle varietà di tedesco, che differiscono leggermente dal tedesco standard e sono spesso influenzate dalle lingue e dalle culture dei territori circostanti. Per esempio, molto diffuso in tutta l'Austria è il dialetto austro-bavarese con circa sette milioni di parlanti, seguito dal dialetto alemannico (simile al tedesco svizzero) che viene parlato a ovest in alcune parti del Vorarlberg. Poi ci sono il carinziano e il viennese, utilizzati rispettivamente nella regione meridionale della Carinzia e nella capitale. Infine, il dialetto tirolese è tipico del Tirolo, la regione al centro del Paese.

In generale, il tedesco austriaco presenta delle differenze rispetto al tedesco parlato in Germania. Per fare qualche esempio, la pronuncia del tedesco austriaco risulta essere più morbida (con "ch" spesso pronunciato come una h aspirata), mentre a livello grammaticale il pronome "es" diventa "er" quando si indica il tempo. Ci sono anche delle variazioni nella terminologia, come la parola "pane" che in Germania è "Brötchen" mentre in Austria diventa "Semmel".

Paradigma verbi irregolari tedeschi: cos’è e a cosa serve?

Il tedesco è una lingua intricata, e imparare i suoi verbi può risultare molto difficile. Per fortuna ogni verbo ha il suo paradigma, una sorta di guida che, se imparato a memoria, ti aiuterà a comporre correttamente l'intera coniugazione verbale.

Si tratta di una linea di testo suddivisa in quattro colonne, i cui elementi costituenti sono:

  • verbo all'infinito;
  • verbo coniugato alla terza persona singolare del presente indicativo;
  • Präteritum: in italiano "preterito", corrisponde ai nostri imperfetto o passato remoto a seconda della situazione e del contesto;
  • Perfekt, ovvero un passato prossimo composto da ausiliare + participio passato del verbo

In particolare, il paradigma dei verbi irregolari tedeschi è estremamente utile per riuscire a memorizzarli, perché ci permette all'istante di individuarli e capire come vanno coniugati.
Qualche esempio di paradigma, per comprendere meglio la loro struttura:

infinito

3 pers. singolare

präteritum

perfekt

dringen

dringt

drang

ist gedrungen

beißen

beißt

biss

hat gebissen

fahren

fährt

fuhr

ist gefahren

Amsterdam lingua ufficiale: l’olandese (e i suoi dialetti)

Chiaramente, come quando abbiamo visto che lingua si parla in Olanda, la lingua ufficiale di Amsterdam è proprio l'olandese, che nella sua versione originale sarebbe "nederlands".


Si tratta di una lingua che ha subito fortemente l'influenza storica e il passaggio di potenze come Germania, Francia e Gran Bretagna. E infatti l'olandese, per come lo conosciamo oggi, sembra proprio il mix perfetto tra tedesco, francese e inglese.

L'olandese è anche la terza lingua di tipo germanico più parlata al mondo: sono quasi 40 milioni le persone che, nel mondo, parlano l'olandese correttamente, contro i soli 17,53 milioni di abitanti del Paese. Lo troviamo, infatti, come lingua ufficiale anche tra gli idiomi parlati in Belgio.

Naturalmente non tutto il Paese parla l'olandese "pulito": così come succede in ogni città d'Italia, anche all'estero esistono i dialetti, ovvero varianti di una stessa lingua che si discostano un po' o abbastanza dalla versione originale. E così anche nei Paesi Bassi esistono diversi dialetti a seconda della zona in cui ci si trova. Li possiamo raggruppare in tre categorie principali:

  • dialetto olandese basso francone;
  • dialetto olandese basso sassone;
  • frisone occidentale

Ognuno ha le proprie caratteristiche e peculiarità, e a sua volta contiene ulteriori varianti, spesso dalle radici ancora più antiche. Ciò che ti interessa di più, però, è sapere che ad Amsterdam si parla la variante di dialetto olandese basso francone, che è anche quello più comune in tutti i Paesi Bassi.

Participio passato tedesco: come si usa?

Il participio passato in tedesco corrisponde esattamente al nostro participio passato, e si utilizza quindi per tradurre verbi come "parlato", "mangiato", "corso" e così via. Sono diversi gli utilizzi che si possono fare di questo tempo verbale, che viene impiegato soprattutto per la formazione di tempi composti come:

  • Perfekt: è un tempo passato tedesco che serve per esprimere azioni avvenute in un tempo precedente a quello in cui si parla, più o meno lontano. In italiano lo traduciamo con il passato prossimo o con il passato remoto, a seconda del contesto in cui è inserito.

    Esempi:
    Ich habe gerade gegessen. = Ho appena finito di mangiare.

Du hast in Paris gelebt. = Tu hai vissuto a Parigi.

  • Futuro 2: corrisponde al nostro futuro anteriore, e si usa per esprimere un tempo successivo a un tempo che si trova già nel futuro. Un altra applicazione del futuro anteriore è l'espressione di supposizioni e previsioni.


Esempi:
Im Sommer wirst du dein studium beendet haben. = In estate avrai già terminato gli studi.
In ein paar Monaten werden wir ein Vermögen gemacht haben. = In pochi mesi avremo fatto una fortuna.

  • Plusquamperfekt: è un tempo passato ancora più passato, che serve per esprimere un'azione avvenuta precedentemente ad un'altra passata. Anche di questo ne esiste solo uno che però in italiano traduciamo con due tempi verbali diversi a seconda della situazione: o trapassato prossimo o trapassato remoto.
    Esempi:
    Sara hatte gegessen, bevor sie zu uns kam. = Sara aveva mangiato prima di raggiungerci.
    Wir hatten es vermutet. = Avevamo indovinato.

Questo, però, non è l'unico uso che si può fare del participio passato in tedesco. Infatti, molto spesso viene utilizzato con senso di aggettivo, cosa che in effetti succede anche in italiano, tanto che alcuni participi hanno perso la loro funzione verbale e restano presenti nella lingua solo sotto forma di aggettivi.

Qui i casi sono due. Può essere utilizzato come:

  • Aggettivo attributivo, e in questo caso viene declinato come se fosse un aggettivo.
  • Aggettivo sostantivato, e in questo caso viene declinato come se fosse un nome.

Qualche esempio anche di participi utilizzati come aggettivi:

Sie brachten den Verwundeten ins Krankenhaus. = Hanno portato i feriti in ospedale.

Ihr Geliebter war für sie da. = Il suo amato era proprio lì per lei.

Insgesamt gab es weniger als 1.000 Überlebende. = Nel complesso, ci furono meno di 1000 sopravvissuti.

Corsi di francese

Impara il frnacese in modo efficace e vivi un'esperienza indimenticabile!

Scopri le nostre destinazioni

Organizza con noi la tua prossima vacanza studio!

Aggettivi possessivi tedesco: come si usano?

Proprio come in italiano, utilizziamo i pronomi e gli aggettivi possessivi in tedesco per esprimere il possesso di un sostantivo, e seguono la stessa declinazione degli articoli indeterminativi.

In particolare si usano:

  • Gli aggettivi possessivi se vogliamo esprimere il concetto di possesso di un sostantivo presente ed esplicitato nella frase.

    Esempi:
    Das ist mein Heft. = Questo è il mio taccuino.
    Ich habe deine Brille auf dem Tisch gefunden. = Ho trovato i tuoi occhiali sul tavolo.
    Er hat mir seinen Mantel geliehen. = Mi ha prestato il suo cappotto.
  • I pronomi possessivi se vogliamo sostituire un sostantivo, a cui molto probabilmente si è già fatto riferimento nella stessa frase o in quella precedente, e che quindi può essere sottinteso nella frase.

    Esempi:
    Nimm diese Schlüssel nicht: sie sind mein. = Non prendere quelle chiavi: sono le mie.
    Du hast mir aus Versehen dein Notizbuch gegeben. Kannst du mir meins geben? = Mi hai dato per sbaglio il tuo taccuino. Puoi passarmi il mio?
    Das ist seins, fass es nicht an. = Questo è suo, non toccarlo.

A differenza della lingua italiana, gli aggettivi possessivi in tedesco non richiedono mai l'articolo davanti, e precedono sempre il sostantivo a cui si riferiscono, proprio come nella lingua inglese.

Deine Augen sind wunderschön. = I tuoi occhi sono belli

Ich habe seine Zeichnungen gesehen. = Ho visto i suoi disegni.

Caratteristiche del verbo essere e avere in tedesco

Spesso accade che in una lingua straniera, le parole più utilizzate siano anche quelle più ricche di irregolarità. Il nostro stesso verbo essere, ad esempio, è un elemento grammaticale insolito, che non segue le regole previste dalla sua coniugazione.


Non sarai felice di scoprire che sia il verbo essere e avere in tedesco sono entrambi verbi irregolari. In realtà nella lingua tedesca, a differenza dell'italiano, esiste anche un terzo verbo ausiliare -werden, che oggi non analizzeremo e che vuol dire "diventare"- e sì, è irregolare anche quello.

E quando ci troviamo davanti ai verbi irregolari in tedesco, la formula magica è solo una: imparare a memoria il paradigma.

Naturalmente partendo dal verbo essere (sein) e dal verbo avere tedesco (haben), che sono alle basi della grammatica.

Corsi di inglese OnLine

Impara l'inglese in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Scopri i nostri corsi

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

Praga lingua ufficiale: qual è?

Nella città di Praga la lingua ufficiale è il ceco, parlata dal 96% della popolazione della Repubblica Ceca. Sono circa 13,4 milioni le persone che conoscono e parlano correttamente la lingua ceca in tutto il mondo, con naturalmente la più alta concentrazione nel Paese, che conta oggi 10,51 milioni di abitanti. La lingua ceca è riconosciuta tra le lingue ufficiali dell'Unione Europea, a seguito dell'adesione del Paese avvenuta nel 2004.

La lingua ceca (in ceco čeština) fa parte della famiglia delle lingue slave appartenenti al ceppo indo-europeo, che furono introdotte nella parte ovest del continente europea mediante le invasioni di Avari, Magiari, Bulgari e soprattutto Unni, a cavallo tra il V e il VI secolo.

È anche per queste invasioni e per le conseguenti influenze subite che a Praga la lingua parlata è molto simile al polacco e ancora di più allo slovacco. Pensa, infatti, che gli abitanti di Praga (e della Repubblica Ceca più in generale) riescono a comunicare e a capirsi tranquillamente con gli slovacchi, proprio per le grandi similitudini che vi sono tra le due lingue.

Discorso diverso, però, per le nuove generazioni, che non avendo vissuto in prima persona entrambi gli idiomi possono riscontrare molte più difficoltà nella comprensione.

Le origini della lingua ceca sono da ricercare un po' indietro nel tempo: è intorno al XII secolo che troviamo la più antica dimostrazione scritta conosciuta del ceco, che ai tempi era conosciuto come lingua boema, e questo esempio fu riscontrato nella lettera Litomerice. Durante il secolo successivo, poi, fu per la prima volta trascritta interamente la Bibbia in ceco, e da quel momento in poi la lingua ha subito diversi processi di standardizzazione, basati prevalentemente su una pubblicazione del XIX secolo del linguista Josef Dobrovský, considerato da tutti il padre della slavistica.

Declinazione aggettivi tedesco: funzione attributiva o predicativa

Per capire come funziona la declinazione dell'aggettivo tedesco, bisogna prestare particolare attenzione all'aggettivo in questione. Non sempre, infatti, si presenta allo stesso modo. Prendiamo queste due frasi di esempio:

  • Ludwig ist stark. = Ludwig è forte.
  • Er hat zwei starke Arme, mit denen er Gewichte hebt. = Ha due braccia forti che usa per sollevare pesi.


Come possiamo notare, nella prima frase l'aggettivo non ha desinenza, è nella sua forma base e quindi non è stato declinato.

Nella seconda frase, al contrario, l'aggettivo ha subito la declinazione nello stessogenere, numero e caso del sostantivo a cui si riferisce. E possiamo notare anche come i due aggettivi occupino una posizione diversa all'interno della frase: tutti questi elementi ci fanno capire che si troviamo davanti a due situazioni differenti.

In particolare, la declinazione degli aggettivi in tedesco dipende dalla funzione che svolgono nei confronti della parola a cui si riferiscono. Possiamo trovare aggettivi che svolgono:

  • Funzione attributiva, ovvero che si riferiscono a un sostantivo e che ci dicono qualcosa su di esso;
  • Funzione predicativa, ovvero che si riferiscono a un verbo e ne completano il significato: senza l'aggettivo, la frase risulterebbe incompleta.

La differenza tra questi due tipi di aggettivo è palese nella posizione sintattica e nella declinazione, ma può non essere così netta nel significato.

Prendiamo queste due frasi di esempio per capire meglio:

  • Mein Haus ist schön. = La mia casa è bella.
  • Es ist mein schönes Zuhause. = È la mia bella casa.

Il significato della frase è pressoché identico, ma l'aggettivo "schön" non è declinato nella prima, mentre nella seconda si trova declinato al nominativo neutro singolare, così come la parola "haus" a cui si appoggia. Questo perché l'aggettivo svolge funzione predicativa nella prima, andando a comporre un predicato nominale insieme al verbo ausiliare sein, e funzione attributiva nella seconda, trovandosi tra articolo e nome di riferimento.

Funzione predicativa degli aggettivi

Gli aggettivi tedeschi che svolgono funzione predicativanon vengono declinati, e mantengono quindi la forma base senza desinenze. Non si declinano perché restano fuori dal sintagma nominale: non intervengono direttamente sul sostantivo, che è l'elemento declinabile della frase.

Si legano invece al verbo: gli aggettivi con funzione predicativa si trovano sempre vicino al verbo a cui si riferiscono, e con cui vanno a creare il predicato nominale.

Predicato nominale = verbo + aggettivo
Der Film istgroßartig = Il film èfantastico

Gli aggettivi con funzione predicativa seguono i due verbi ausiliari sein (essere) e werden (diventare), ma anche i verbi scheinen (sembrare) e bleiben (stare, restare).

Naturalmente non possiamo parlare di aggettivi che seguono il verbo haben: essendo transitivo, regge solo un complemento oggetto e quindi un verbo all'infinito o un sostantivo.

Gli aggettivi che seguono tutti gli altri verbi, invece, svolgono funzione avverbiale e perciò prendono il nome di aggettivi avverbiali.

Maria läuft schnell. = Maria corre veloce / Maria corre velocemente (aggettivo avverbiale perché dà un'informazione sul come avviene l'azione.)

Come puoi notare dagli esempi visti fino ad ora, gli aggettivi con funzione predicativa si posizionano sempre alla fine della frase.

Funzione attributiva: declinazione dell'aggettivo tedesco

Gli aggettivi che svolgono funzione attributiva ci danno informazioni aggiuntive sul sostantivo a cui si riferiscono. Per questa ragione, sono indissolubilmente legati ad esso e concordano con il nome in genere, numero e nel caso in cui è declinato.

A differenza dei predicativi, questi aggettivi si trovano davanti al nome, e più precisamente tra l'articolo e il sostantivo a cui si riferiscono.

Sammy hat ein starkes Herz. = Sammy ha un cuore forte.

Anche se ci sono due aggettivi riferiti a un nome, andranno entrambi prima di esso.

Sammy hat ein starkes und gesundes Herz. = Sammy ha un cuore forte e sano.

Mentre in italiano possiamo giocare un po' con la posizione degli aggettivi in alcuni casi (casa mia/la mia casa, sorriso bello/bel sorriso…), in lingua tedesca la posizione dell'aggettivo non può essere modificata a piacimento.

Gli aggettivi attributivi, poi, si declinano in modi diversi a seconda delle situazioni. In particolare, la declinazione degli aggettivi in tedesco prevede tre diversi casi:

  • Prima declinazione: detta declinazione debole, si usa quando l'aggettivo è preceduto dall'articolo determinativo o da mancher, beide, solcher, aller, jeder, jener, dieser (aggettivi indefiniti e dimostrativi).
    Sono previste due desinenze: -e oppure -en.

    Da sind diese roten Autos. = Ci sono queste macchine rosse.
  • Seconda declinazione: detta declinazione mista, si applica nel caso in cui l'aggettivo è preceduto dall'articolo indeterminativo oppure da kein, la negazione diretta di ein.
    Qui la desinenza è sempre -en, tranne per il nominativo e l'accusativo singolare in cui invece ci si rifà alle desinenze dell'articolo determinativo (der → -er, die → -e, das → es)

    Ich sah einige schöne Pferde herumlaufen. = Ho visto dei bellissimi cavalli in giro.
  • Terza declinazione: detta declinazione forte, è quella che si usa nel caso in cui l'aggettivo non è preceduto da nessun articolo. È quella più semplice da imparare, perché la declinazione segue le stesse desinenze per l'articolo determinativo. Fanno eccezione soltanto il genitivo maschile e il genitivo neutro, che invece presentano delle proprie desinenze.

    Junge Studenten haben an Ihre Tür geklopft. = Giovani studenti hanno bussato alla tua porta.

Fai una vacanza studio a Malta!!

Scopri questa splendida isola del Mediterraneo e impara l'inglese divertendoti!

Vedi le nostre proposte per Malta

Dove vuoi andare?

Scegli una delle nostre destinazioni per imaprare l'inglese divertendoti!

Scopri qui dove

Dove vuoi andare?

Scegli una delle nostre destinazioni per imaprare l'inglese divertendoti!

Scopri qui dove

Dove vuoi andare?

Scegli una delle nostre destinazioni per imaprare l'inglese divertendoti!

Scopri qui dove

Dove vuoi andare?

Scegli una delle nostre destinazioni per imaprare l'inglese divertendoti!

Scopri qui dove

Cosa aspetti a partire?

Configura la tua vacanza studio: scegli il periodo, la durata del corso e la tua sistemazione! Con pochi click fai il tuo

PREVENTIVO

Dove vuoi andare?

Scegli una delle nostre destinazioni per imaprare il tedesco divertendoti!

Scopri qui dove

Corsi di inglese OnLine

Impara l'inglese in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Scopri i nostri corsi

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

Vuoi imparare il francese?

Scegli una delle nostre destinazioni per imaprare il francese divertendoti!

Scopri qui dove

Vacanze studio in Spagnolo

Impara lo spagnolo in modo efficace e vivi un'esperienza indimenticabile!

Scopri le nostre destinazioni

Organizza con noi la tua prossima vacanza studio!

Vuoi partire per una vacanza studio?

Scegli una delle nostre destinazioni per imaprare divertendoti!

Scopri qui dove

Fai una vacanza studio a Malta!!

Scopri questa splendida isola del Mediterraneo e impara l'inglese divertendoti!

Vedi le nostre proposte per Malta

Una frase di Borges per esprimere l’amore

Partiamo da una delle frasi più belle di cui la lingua spagnola può vantarsi, che è stata scritta dalla penna di Jorge Luis Borges, scrittore e poeta argentino attivo principalmente nel genere fantastico.

La frase è la seguente: Estar contigo o no estar contigo es la medida de mi tiempo.

Traduzione: "Stare con te o non stare con te è la misura del mio tempo".

Fa parte di una poesia chiamata El amenazado (il minacciato), ed esprime con poche semplici parole l'importanza del tempo condiviso con la persona amata. Quando c'è, è tempo ben speso; nel momento in cui manca, la sua assenza è l'unica cosa su cui riusciamo a concentrarci

Corsi di lingua OnLine

Impara le lingue straniere in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Scopri i corsi online

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

Dove vuoi andare?

Scegli una delle nostre destinazioni per imaprare lo spagnolo divertendoti!

Scopri qui dove

Corsi di inglese OnLine

Impara l'inglese in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Scopri i nostri corsi

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

Dove vuoi andare?

Scegli una delle nostre destinazioni per imaprare lo spagnolo divertendoti!

Scopri qui dove

Corsi di lingua araba

Impara l'arabo in modo efficace vivi un'esperienza indimenticabile!

Scopri le nostre destinazioni

Organizza con noi la tua prossima vacanza studio!

2. Podcast in inglese di Luke

Luke è probabilmente uno degli insegnanti di inglese più cool di Londra, poiché fa cabaret e podcast. Nel suo podcast, si diverte molto insegnandoti importanti peculiarità inglesi come pronuncia, vocabolario specifico per argomenti, espressioni colloquiali e talvolta solo storie divertenti. Devi assolutamente dare un'occhiata al podcast di Luke se vuoi combinare intrattenimento e apprendimento.

Malta è una destinazione scelta ogni anno da giovani e adulti che non solo vogliono trascorrere una vacanza estiva all'insegna del mare e del divertimento, ma che magari ne approfittano anche per imparare l'inglese. Su quest'isola, infatti, ci sono numerose strutture che offrono soggiorni studio: qui, ad esempio, è disponibile per il download il catalogo dei corsi di lingua.

Malta riscuote tanto successo anche perché è una meta molto vicina all'Italia, facilmente raggiungibile in poco tempo sia via mare che con l'aereo, però molto diversa: basta pensare, infatti, che qui si parla inglese e che, come in UK, la guida è a destra.

Per godere al meglio della vacanza a malta, quindi, è consigliato conoscere l'inglese e si può scegliere anche di seguire uno dei tanti corsi di lingua online con insegnante proposti dalla scuola SprachCaffe.

Tuttavia, se si parla di spiagge a Malta, invece, si troveranno molte similitudini con quelle del Bel Paese: anche su quest'isola mediterranea, infatti, ci sono spiagge attrezzate e confortevoli, ideali per chi non rinuncia al comfort, per le famiglie o per i più piccoli, oltre che baie selvagge immerse nella natura dove si torva un mare limpido e cristallino tutto l'anno.

Se si vuole passare del piacevole tempo al mare, quindi, Malta è la meta perfetta: quest'isola fa parte di un arcipelago che comprende anche le più piccole Gozo e Comino, molto vicine alle coste siciliane, raggiungibili con i traghetti in partenza dai principali porti.

Esperienza all’estero: cosa significa?

Fare un'esperienza all'estero porta con sé diverse sfide, come per esempio l'adattarsi agli usi e alle tradizioni del Paese scelto, oppure dover parlare una lingua diversa dalla propria. Tutto questo è normalissimo e fa parte del divertimento, e un'avventura di questo tipo può aiutarti proprio a uscire dalla tua comfort zone. Inoltre, passare del tempo lontano da casa insegna a diventare indipendenti, poiché interfacciarsi con i problemi di tutti i giorni e cercare delle soluzioni in autonomia dà la possibilità di crescere e maturare.

In più, puoi saltare il tanto temuto ostacolo della lingua iscrivendoti a un corso, da frequentare tutti i giorni, tutte le sere, nei weekend o tra una pausa lavorativa e l'altra. Imparare la lingua del posto è un grande vantaggio delle esperienze all'estero, sia perché aiuta a comunicare con i locali in maniera più agevole sia perché permette di arricchire il proprio bagaglio culturale. I programmi disponibili nei vari istituti sono davvero numerosi e personalizzabili a seconda delle proprie esigenze. Il processo di apprendimento sarà anche più rapido, perché potrai esercitarti tutti i giorni nei negozi, nei locali e con gli amici in qualunque situazione quotidiana, oltre che con gli insegnanti e gli altri studenti.

Quarto anno all’estero: opinioni, pro e contro

Per il quarto anno all'estero, pro e contro sono dettati dalle esigenze di ogni ragazzo. In generale, però, si può parlare dei vantaggi indiscussi che un viaggio di questo tipo porta agli studenti seriamente impegnati nell'esperienza formativa.

Sono numerosissime le scuole secondarie di secondo grado che riconoscono ormai l'importanza delle esperienze all'estero, i vari vantaggi della mobilità studentesca e i suoi benefici per i ragazzi. Come espresso precedentemente all'interno di questa pagina, accettare di fare un'esperienza di questo tipo significa maturare, crescere a livello culturale e personale, ampliare le proprie vedute e sviluppare un pensiero critico. Inoltre, gli studenti che decidono di frequentare la scuola in un altro Paese hanno la possibilità di interfacciarsi con un sistema scolastico differente e con persone provenienti da tutto il mondo.

Il processo di apprendimento all'estero, già arricchito dall'utilizzo di una lingua diversa dalla propria, viene valorizzato ancora di più dall'elemento di socializzazione e dallo scambio culturale. Stare via per un periodo relativamente lungo aiuta a sviluppare le capacità di problem solving, indispensabili per una futura carriera lavorativa. Infatti, tutte le soft skill che vengono acquisite durante il viaggio studio andranno a formare un curriculum brillante e completo, che costituirà una marcia in più durante i colloqui di lavoro con le varie aziende.

Una delle sfide principali di intraprendere un'esperienza all'estero è quella di dover partire con un buon livello di conoscenza della lingua del Paese che hai scelto. Questo perché ciò facilita la tua integrazione e non crea problemi nella nuova scuola, così come dovrai avere una buona media scolastica e una buona organizzazione dello studio. E poi, la distanza da casa e l'abbandono del proprio confort zone potrebbero non rappresentare dei vantaggi per chi non è ancora pronto a intraprendere questo viaggio. Tuttavia, una volta abbracciato il senso dell'avventura e la voglia di mettersi in gioco, tornare a casa nel proprio Paese non sarà così facile!

Detti e modi di dire in spagnolo

Se vuoi migliorare il tuo spagnolo non puoi di certo saltare lo studio dei proverbi e dei modi di dire, indispensabili per comprendere i locali durante la loro vita quotidiana. Qui di seguito riportiamo 15 detti spagnoli e la loro traduzione, per facilitare il tuo studio e per comprendere meglio i nativi quando andrai in vacanza in Spagna.

  • Ser un melón (traduzione letterale: essere un melone).
    Si dice a qualcuno che non è molto intelligente
  • ¡Venga! (traduzione letterale: venga).
    Si usa per esprimere incredulità, per esempio per gli italiani è traducibile con "ma dai".
  • Me la suda (traduzione letterale: mi fa sudare).
    Significa "non mi interessa".
  • Cantar los 40 (traduzione letterale: cantare le 40).
    È possibile tradurre con l'equivalente italiano "dirne quattro".
  • A toda leche (traduzione letterale: a tutto latte).
    È l'equivalente italiano di "a tutta birra", e si usa quindi allo stesso modo di "a tutta velocità".
  • Qué mala leche (traduzione letterale: che latte cattivo).
    Si dice a chi è scontroso e si pone male.
  • Dormir a pierna suelta (traduzione letterale: dormire a gambe sciolte).
    Si dice quando si dorme profondamente.
  • Mucha mierda (traduzione letterale: tanta merda).
    Significa "buona fortuna".
  • Ser un bombón (traduzione letterale: essere un cioccolatino).
    Si dice quando qualcuno è attraente.
  • Ser una gallina (traduzione letterale: essere una gallina).
    Si dice quando qualcuno è un codardo.
  • Buenas (traduzione letterale: buona).
    Si utilizza come saluto a ogni ora del giorno.
  • Ser la oveja negra (traduzione letterale: essere la pecora nera).
    Si dice per descrivere qualcuno che è trasgressivo e va controcorrente.
  • Ser más pesado que una vaca en brazos (traduzione letterale: essere più pesante di una mucca in armi).
    Si dice di una persona che non è facile da sopportare.
  • Sonar la flauta (traduzione letterale: suonare il flauto).
    Significa avere fortuna.
  • Tocar madera (traduzione letterale: toccare legno).
    È come il nostro detto italiano "toccare ferro".

Au pair Londra: perché scegliere la capitale inglese?

Vivere un'esperienza come ragazza alla pari a Londra è sicuramente qualcosa che arricchisce il proprio curriculum vitae, ma che favorisce anche la crescita personale. Infatti, nella capitale dell'Inghilterra non solo si potrà sperimentare sul campo la lingua e parlare ogni giorno in inglese perfezionando vocaboli e pronuncia, ma anche entrare in contatto con la cultura del posto e con tante altre nazionalità dato che Londra è davvero un vero e proprio melting pot.

Inoltre, Londra è la città perfetta non solo per chi desidera imparare l'inglese, ma anche per chi vuole divertirsi dato che ci sono numerose attrazioni culturali e storiche e tante opportunità per trascorrere del piacevole tempo libero.

Quanto guadagna una ragazza alla pari a Londra

Prima di sapere quanto guadagna un au pair London, è bene tener presente che quando si parte come ragazza alla pari la famiglia ospitante dovrà fornire vitto e alloggio per tutta la durata del soggiorno, ospitando la ragazza au pair in una stanza privata dotata di ogni comfort.

Quando si lavora come ragazze alla pari a Londra si percepirà una sorta di paghetta settimanale, detta pocket money, che però può essere molto variabile in base al luogo, alle famiglie, al contratto e all'impegno nelle varie mansioni.

Vivere a Londra come ragazza alla pari, ovviamente, ha un costo più elevato rispetto a se si vive in altre zone dell'Inghilterra e, quindi, anche l'importo del pocket money sarà adeguato. Solitamente, le famiglie ospitanti pagano un au pair Londra circa 70 sterline per 25 ore di lavoro, ma questa cifra può anche essere più elevata.

Infatti, si può arrivare anche a una paga settimanale di 85 sterline alla settimana, pari a un importo che varia da 310a 380 sterline al mese. In ogni caso, se le ragazze alla pari a Londra decidono di lavorare di più facendo qualche straordinario, la famiglia ospitante potrà concordare una somma extra.

Tuttavia, il salario percepito dalle au pair londra non è molto elevato e, per questo, non è prevista una tassa. In alcuni casi, comunque, potrebbe essere richiesta la sottoscrizione di un'assicurazione. Per avere informazioni in merito, ci si può rivolgere alla scuola Sprachcaffe che da anni propone viaggi per lavorare come ragazza alla pari a Londra.

Corsi di lingua OnLine

Impara le lingue straniere in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Scopri i corsi online

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

Numeri in francese da 1 a 1000: come si contano?

Per padroneggiare la formazione dei numeri in francese è importante innanzitutto memorizzare quelli da 1 a 20. Dopo il 20, quando un numero finisce per 1 devi aggiungere "et un" (ovvero "e uno"), come per esempio 21 diventa "vingt et un". Tutti gli altri numeri tra 20 e 60 si formano imparando le decine e aggiungendo l'unità con un trattino (ad esempio 33 si dice "trente-trois"). Per quanto riguarda le decine 70, 80 e 90, invece, devi ricordare la regola che li forma. In particolare, il 70 si forma con 60 più 10 (e quindi "soixante-dix"), l'80 si forma facendo quattro volte 20 (e quindi "quatre-vingt"), mentre il 90 si forma con quattro volte 20 più 10 (e quindi "quatre-vingt-dix").

Traduzione dei numeri in francese da 1 a 1000

Dopo la spiegazione del paragrafo precedente sulla formazione dei numeri, qui di seguito trovi tutti i numeri in francese da 1 a 1000.

Partire come au pair in Inghilterra è un'ottima opportunità anche per entrare a pieno della cultura del posto, conoscere usanze e tradizioni tipiche del posto. L'Inghilterra è un Paese molto variegato e, oltre a città molto popolate che offrono tantissime attrazioni di ogni tipo, ci sono anche piccole località situate in campagna che sono davvero molto piacevoli, soprattutto se si tratta di alloggiare presso delle famiglie ospitanti in Inghilterra.

Questa soluzione è perfetta per le ragazze alla pari in Inghilterra che sono alle prese con le prime esperienze in autonomia e che vogliono anche vivere in un contesto amichevole e famigliare, ma anche per i genitori che possono contare sulla sicurezza di un alloggio sicuro e confortevole.

Partire come ragazza alla pari in Inghilterra permette non solo d'imparare l'inglese, confortandosi con tante culture e svolgendo impegni quotidiani che costringono a fare una full immersion nella lingua straniera, ma nel tempo libero si ha la possibilità di frequentare dei corsi di lingua per perfezionare l'apprendimento.

Corsi di lingua OnLine

Impara le lingue straniere in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Scopri i corsi online

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

Quando si lavora come ragazza alla pari, inoltre, solitamente si alloggia presso una famiglia ospitante, che provvede anche al vitto, e questa soluzione è preferita anche dai genitori che possono contare su una sistemazione sicura e confortevole.

Partire come ragazza alla pari vuol dire fare una full immersion nella lingua straniera, senza dimenticare che si avrà comunque molto tempo libero, sia per svagarsi, sia per seguire i corsi di lingua che permettono di migliorare l'apprendimento e perfezionare la pronuncia.

Si tratta di un'opportunità da non perdere e di un'esperienza da far vivere ai propri figli. Tuttavia, prima di partire come ragazza alla pari è bene sapere di che cosa si tratta e che è presente un contratto che regola modalità, tempi e costi.

Molte ragazze e anche ragazzi partono per questa incredibile esperienza come au pair in USA dopo l'ultimo anno del liceo. Si tratta di un modo che consente anche di conoscere nuove persone e nuove ambienti, di entrare nella cultura del posto, scoprire gli usi e le tradizioni grazie all'ospitalità delle famiglie che accolgono le ragazzi alla pari. In questo modo, contando sulla sicurezza e sul comfort di questa sistemazione, anche i genitori sono più tranquilli nel mandare i propri figli all'estero.

Partire come ragazza alla pari in USA permette d' imparare velocemente l'inglese, sia grazie a un a vera e propria full immersion linguistica, sia seguendo dei corsi di lingua in loco, organizzati da scuole che hanno una lunga esperienza alle spalle, come Sprachcaffe, a cui prendono parte docenti madrelingua.

La Spagna, poi, è una terra che ha molto da offrire, sia per quanto riguarda il suo incredibile patrimonio culturale e artistico, sia per chi cerca un po' di divertimento e posti dove passare del piacevole tempo tra città trendy e bellissimi posti sul mare. Insomma, se si parte come au pair in Spagna sarà davvero difficile annoiarsi.

Lavorare come ragazza alla pari in Spagna è anche un modo per entrare a pieno nella cultura locale, conoscere gli usi e le tradizioni di questo paese. Infatti, l'au pair alloggia presso le famiglie ospitanti che vengono selezionate dalle scuole e che sono affidabili e accoglienti. Non è un caso che questa soluzione sia vista di buon occhio anche dai genitori che sono sicuri e tranquilli che le loro figlie vivano in una dimensione famigliare, controllata e confortevole.

Partire come ragazza alla pari in Spagna vuol dire non solo imparare questa bellissima lingua facendo esperienza pratica grazie alle attività quotidiane, ma anche seguire corsi di lingua, confrontandosi con un nuovo ambiente e muovere i primi passi nel mondo del lavoro.

Corsi di lingua OnLine

Impara le lingue straniere in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Scopri i corsi online

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

Ovviamente, per quanto interessante e sicuramente allettante, la bellezza dell'Italia non è l'unica ragione per vivere questa esperienza. Anzi, ce ne sono molte altre: il programma per au pair in Italia, ormai consolidato da anni, permette di trascorrere del tempo piacevole e godere di vitto e alloggio presso la famiglia ospitante mentre si impara e si migliora la lingua.

Au pair Italia: c'è richiesta?

L'au pair in Italia è una figura che è sempre richiesta perché, in questo modo, le famiglie ospitanti possono ricevere aiuto per lo svolgimento delle faccende domestiche e avere un supporto con i bambini, offrendo semplicemente in cambio vitto e alloggio. Per le famiglie si tratta sia di una modalità che permette di avere un notevole risparmio sui costi che dovrebbero sostenere per assumere una collaboratrice domestica o una babysitter, ma partecipare a questo progetto è anche una piacevole esperienza da condividere con i vari membri della famiglia.

Le au pair in Italia sono ospitate presso famiglie selezionate dalla scuola e hanno a disposizione vitto e alloggio: devono occuparsi di mansioni molto semplici e leggere e, inoltre, viene garantito anche del tempo libero per lo studio o per lo svago.

Inoltre, considerando che spesso le ragazze au pair partono per questa esperienza dopo aver concluso le scuole superiori, anche i genitori, sapendo che le figlie sono ospitate dalle famiglie del luogo, sono favorevoli a questa decisione e la vivono con maggiore tranquillità rispetto a un viaggio in solitaria.

La richiesta per au pair in Italia, quindi, è elevata sia dal punto di vista delle ragazze o dei ragazzi che così possono vivere in questo magico Paese, apprendere la lingua e fare una prima esperienza lavorativa, utile per arricchire il loro CV e per la loro crescita personale, sia dalle famiglie che possono contare su una collaborazione.

Ovviamente, il rapporto tra la famiglia ospitante e l'au pair in Italia viene regolamentato da un contratto, firmato da entrambe le parti che ne approvano le condizioni prima della partenza, secondo anche un codice di comportamento condiviso a livello europeo. Nel contratto vengono riportati i diritti e i doveri della au pair, così come i diritti e i doveri della famiglia ospitante. Solitamente, c'è molta flessibilità ed è possibile anche accordarsi in maniera autonomia tra famiglia e au pair per la gestione delle faccende domestiche e del tempo libero, se ciò viene concordato da entrambe le parti.

Il programma Au Pair è conosciuto in diversi paesi e in Italia, Spagna e Inghilterra, ad esempio, hanno una lunga tradizione nella partecipazione a progetti di scambi culturali. Se si vogliono avere ulteriori informazioni su come imparare una lingua estera, durante il percorso au pair, ti basta contattare la scuola di lingue Sprachcaffe, compilando il modulo online o telefonando al numero 0686356746, attivo dal Lun - Ven 10.00 - 12:30 e 14:30 - 17:00, così da chiedere maggiori informazioni sui corsi di lingua possibili.

Londra permette di trovare lavoro stagionale anche se non si molta esperienza e, infatti, è possibile lavorare anche senza diploma, magari durante gli anni delle scuole superiori, una scelta che non solo permette di arricchire il proprio CV, ma che favorisce anche la propria crescita personale. Inoltre, andare a lavorare a Londra in estate vuol dire migliorare anche la lingua.

Tuttavia, poiché esistono tante offerte di lavoro estivo Londra, può essere difficile orientarsi e trovare la soluzione in linea con le proprie esigenze. Qui puoi trovare utili informazioni se cerci un lavoro estivo in questa città, ma anche come apprendere la lingua e migliorare la conoscenze dell'inglese che è indispensabile per ogni tipologia di lavoro.

Molti giovani, infatti, decidono di trovare lavoro a Londra dopo aver finito le scuole superiori o dopo la laurea, ma si tratta di un'ottima scelta anche se si desidera fare un'esperienza lavorativa solo per un breve periodo, magari durante il periodo estivo.

Il lavoro a Londra per Italiani è una delle parole chiave più cercate su Google e, in effetti, ci sono tante possibilità, tanto che non sempre è facile orientarsi. In questo articolo potrai conoscere informazioni utili per vivere questa magnifica avventura e su come trovare lavoro in Inghilterra per italiani. Ovviamente, non bisogna dimenticare che acquisire una buona conoscenza della lingua inglese è importante.

Corsi di lingua OnLine

Impara le lingue straniere in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Scopri i corsi online

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

Vacanze studio economiche: come trovarle?

Le vacanze studio in altri Paesi sono delle esperienze da provare almeno una volta nella vita, che arricchiscono sia sul piano culturale che su quello personale. Trascorrere qualche settimana o qualche mese all'estero ti permette di studiare una nuova lingua immergendoti nella cultura del posto, confrontandoti con i locali e con gli altri studenti, così come con una realtà diversa da quella a cui sei abituato. Dopo un'esperienza di questo tipo si torna a casa con nuove conoscenze, competenze, interessi, relazioni e, perché no, anche nuove opportunità di lavoro.

La domanda che si pongono in molti, tuttavia, è come trovare vacanze studio all'estero economiche? Quali sono le destinazioni low cost che consentono di studiare rimanendo nel budget? Nonostante questi viaggi studio siano vere e proprie esperienze con un valore inestimabile, hanno comunque un costo. Gran parte di tale costo, molto spesso, dipende proprio dalla città che si sceglie, poiché alcune mete risultano più care di altre per varie motivazioni. Una di queste mete è Londra, in Inghilterra, destinazione turistica e ambita da tanti studenti provenienti da ogni parte del globo per la sua multiculturalità e l'alta concentrazione di eventi. Un altro esempio è New York, negli Stati Uniti, in cui alloggio e vita notturna hanno un costo più elevato rispetto a tante altre città meno conosciute d'America e del resto del mondo.

Per trovare una vacanza studio economica, dunque, il nostro consiglio è quello di informarsi come prima cosa sul costo della vita nella destinazione scelta. Ciò comprende appartamenti o stanze in cui alloggiare, ristoranti e locali, mezzi di trasporto, musei e altre attività culturali, e così via. Inoltre, è bene fare una ricerca approfondita sul pacchetto da acquistare e su tutte le opzioni extra. Puoi chiedere al nostro staff eventuali informazioni su tutto ciò che è compreso nel prezzo, e se desideri aggiungere alloggio, trasporto, visti o qualunque altro extra, non devi fare altro che contattarci.

Corsi di lingua OnLine

Impara le lingue straniere in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Scopri i corsi online

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

È possibile imparare gratis a parlare il tedesco?

Oltre ai corsi tenuti dalle scuole di lingua, è possibile seguire anche dei corsi di tedesco gratis. Infatti, su Internet l'offerta è molto ampia, tra siti, piattaforme streaming e social network, ma non sempre si riesce a individuare la formula giusta per le proprie esigenze e a raggiungere i risultati sperati.

Seguire un corso di tedesco gratis può essere utile per apprendere le basi, approfondire la conoscenza linguistica oppure migliorare alcuni aspetti come la pronuncia e il vocabolario. Per questo, se si vuole imparare il tedesco per conoscenza personale, il corso di tedesco gratis è una buona opportunità, ma se si desidera acquisire una conoscenza specifica, è preferibile orientarsi verso l'offerta delle scuole di lingue.

Ad esempio, Sprachcaffe mette a disposizioni varie tipologie di corsi di tedesco, tra cui corsi standard, corsi intensivi, individuali e di gruppo, con soluzioni adatte a tutte le tasche. Molto interessante è anche la possibilità di seguire dei corsi di tedesco online, convenienti e pratici per chi ha poco tempo.

Corsi di lingua OnLine

Impara le lingue straniere in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Scopri i corsi online

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

Progetto Erasmus Plus: come funziona?

Grazie al Progetto Erasmus Plus potrai partire per svolgere periodi di tirocinio o di studio che vanno dai 3 ai 12 mesi, frequentando un'altra Università europea. Nel caso degli studenti in Medicina il periodo può essere prolungato fino a 24 mesi, e inoltre adesso è possibile per tutti partecipare a due progetti Erasmus Plus, uno durante la triennale e uno durante la magistrale.

Prendono parte al progetto tutti i 27 Paesi dell'Unione Europea, i membri della EFTA e i Paesi in via di adesione o candidati. Naturalmente dopo la Brexit il Regno Unito ha deciso di ritirarsi dal progetto Erasmus, ma se il tuo sogno è quello di studiare in Inghilterra puoi sempre valutare di fare un gap year a Londra o Brighton con noi!

Per tutta la permanenza lo studente riceverà un contributo finanziario per le spese da sostenere che varia in base al Paese e alle proprie condizioni economiche (vedremo dopo nel dettaglio), e oltretutto sarà esonerato dal pagamento delle tasse nell'Università ospitante.

Prima di partire lo studente deve obbligatoriamente sviluppare un piano di studi detto Learning Agreement: questo è un documento fondamentale per far sì che possa avvenire il riconoscimento degli esami svolti all'estero dall'Università in Italia, una volta finita l'esperienza. Nel Learning Agreement lo studente dichiara quali corsi frequenterà e quali esami si presterà a sostenere: il documento deve poi ricevere l'approvazione dall'Università ospitante e dal Coordinatore Erasmus.

A fine esperienza, poi, l'Università rilascia un documento detto Transcript of Records, in cui certifica esami sostenuti, CFU e voti ottenuti dallo studente.

Un ultimo dettaglio importante da tenere in conto è l'alloggio: chi parte con Erasmus Plus può decidere di alloggiare in una stanza nei dormitori o negli studentati dell'Università stessa, oppure affittare una stanza per conto proprio come farebbe da studente fuori sede anche in Italia.

Età e periodo migliore per lo studio in college americani

I college sono destinati a studenti dai 18 ai 23 anni, trattandosi di studio universitario e quindi post-scolastico. Il percorso di studi dura 4 anni e inizia con corsi generali, per poi focalizzarsi man mano sull'ambito di studi scelto dallo studente.

Non è possibile, quindi, frequentare il college prima della maggiore età, ma può essere utile fare un'esperienza all'estero già durante l'adolescenza, senza necessariamente andare oltreoceano! Di certo ti aiuterà a capire come te la cavi a stare lontano da casa e a vivere con più indipendenza, e inoltre sarà fondamentale per il miglioramento della lingua! Con noi di Sprachcaffe puoi partire per unahttps://www.sprachcaffe.com/italiano/vacanze-studio-inglese.htmvacanza studio per imparare l'inglese verso destinazioni molto interessanti come Malta, Brighton e la sempre fascinosa Londra, e puoi farlo già a partire dai 12 anni! Abbiamo programmi adatti a ogni fascia d'età e corsi studiati per essere più o meno intensivi: contattaci qui per farci tutte le domande che vuoi e saremo felici di risponderti.

Tornando a noi, nei college americani per italiani è possibile anche proseguire con gli studi dopo il Bachelor's Degree nelle seguenti fasi:

  • Graduated schools: è la formazione post universitaria a cui si accede con il superamento del test GRE. Qui potrai scegliere tra i Master più prestigiosi del mondo e ottenere il Master's Degree, che corrisponde alla nostra laurea specialistica (non al nostro master).
  • Dottorato di ricerca: se deciderai di svolgere il dottorato negli USA, riceverai uno stipendio per tutta la durata degli studi, che può andare da 1 a 3 anni. Alla fine del percorso dovrai sostenere un esame chiamato Preliminary e, una volta superato, potrai iniziare a preparare la tesi detta Dissertation. Insomma, puoi anche partire direttamente come ricercatore e svolgere questa importante attività in una delle Università americane che più investono nella ricerca, come Stanford o Harvard!

Perché andare a lavorare in Canada?

Il Canada è uno stato ideale per quanto riguarda il mondo del lavoro, basti pensare al suo tasso di disoccupazione che è tra i più bassi del mondo: 5.6% in era pre-COVID-19, salito al 9% durante la pandemia e attualmente stabile al 5.2%.

Insomma, in Canada lavorare è semplice e raramente qualcuno resta senza impiego per diverso tempo: il mercato del lavoro canadese è molto flessibile. È raro, infatti, che una persona ricopra lo stesso ruolo per tutta la vita: è più comune avere alle spalle un'esperienza lavorativa variegata, che è anche uno dei motivi per cui i canadesi sono persone così dinamiche e propositive.

Per chi lavora in Canada i lati positivi non finiscono qui: in questo Paese la parità dei sessi è tutelata e rispettata, con il 75% degli uomini che lavorano e un ottimo 69% di donne lavoratrici. Inoltre, la parola d'ordine qui è meritocrazia: viene dato grande valore alle competenze e alle capacità della persona, e chi vale ha ottime opportunità di crescere professionalmente.

Le tasse sono proporzionate agli stipendi del Canada, e coprono totalmente i servizi sanitari, l'istruzione primaria e secondaria: è un Paese che funziona, un posto in cui le regole vengono rispettate rigorosamente sia dal Governo sia dai cittadini.

Per non parlare della sua bellezza naturalistica, con i suoi grandi laghi e la sua fauna composta dagli animali più disparati: solo qui puoi incontrare un alce, un orso grizzly o un gufo delle nevi con tanta semplicità!

È anche vero che il Canada non si trova proprio dietro l'angolo, ma a più di 7700 chilometri dall'Italia: non si può decidere di andare a lavorare in Canada senza averci mai vissuto almeno per un po'! Puoi valutare di partire con noi per una vacanza studio a Vancouver (o Toronto), così da imparare l'inglese, conoscere la cultura del posto vivendo con una famiglia locale e, perché no, stringere preziosi contatti che potranno servirti per trovare lavoro in Canada in futuro!
E perché non pensare a un gap year a Montreal per studiare il francese e vivere in Canada per un periodo che va dai 3 ai 12 mesi? Se hai qualche dubbio non esitare a chiamarci al numero 06 86356746 e saremo felici di rispondere alle tue domande.

Costo della vita, stipendi e prezzi nella quotidianità

Il costo della vita in Canada è molto sostenibile nelle zone un po' più remote del Paese, mentre è abbastanza alto nelle città. Considera però che Vancouver è la città più costosa del Canada, e non arriva comunque ai livelli esorbitanti di Roma e Milano!

La tassazione prevede tasse federali e provinciali, le quali variano a seconda della zona in cui si vive: in totale, in base al reddito, si può arrivare al massimo al 54%. Non molto diverso dall'Italia, insomma, con la differenza che il Canada sotto questo aspetto funziona alla perfezione. Infatti, come abbiamo visto, i costi di sanità pubblica e istruzione sono totalmente coperti dalle tasse.

Per quanto riguarda la quotidianità, i prezzi in Canada sono più alti rispetto a quelli che siamo abituati a vedere nei supermercati italiani. Per fare qualche esempio:

  • Latte (1L): 2,70 CAD, che corrispondono circa a 2€
  • Uova (12): 3,30 CAD
  • Petto di pollo (1kg): 10-14 CAD
  • Benzina (1L): 1,97 CAD
  • Abbonamento mensile in palestra: 54 CAD
  • Biglietto del cinema: circa 14 CAD
  • Biglietto dei mezzi pubblici: circa 3 CAD

Gli affitti hanno prezzi molto vari in base alla città: si va dai 600-700 dollari canadesi ai 2000 CAD e più per un appartamento in centro. Toronto è la città con gli affitti più alti.
Le utenze corrispondono a una spesa di circa 180 CAD mensili per un appartamento di 85m², e spesso sono comprese nell'affitto.

Gli stipendi canadesi sono decisamente più alti di quelli italiani, con una media che va dai 2200 ai 3000€ al mese in base al tipo di impiego e all'importanza del proprio ruolo. Quindi sì, il costo della vita in Canada è un po' alto, ma perfettamente proporzionato agli stipendi percepiti dai cittadini.

Visto per vivere e lavorare in Canada: tipologie e richiesta

Se hai deciso di immigrare in Canada, probabilmente avrai già raccolto un bel po' di informazioni su questo grande Paese. In questa pagina di Sprachcaffe abbiamo parlato in generale del Canada, e brevemente anche della moneta corrente e del visto. Per quanto riguarda quest'ultimo, al tuo ingresso nel Paese non ti verrà richiesto se hai intenzione di rimanere per un tempo relativamente breve. In questo caso dovrai però richiedere l'eTA, un documento che ti permette di soggiornare in Canada per motivi turistici o d'affari per un massimo di 6 mesi. L'eTA ha una durata di 5 anni e un costo molto basso e ti consente di rimanere per 3 mesi in Canada da turista, e poi altri 3 mesi se si esce dal Paese e si rientra.

Se vuoi trasferirti per più di 6 mesi, però, dovrai presentare i documenti giusti e andare incontro a una selezione. Se vuoi trovare lavoro, per esempio, avrai bisogno di un visto lavorativo come il Temporary Foreign Workers Program o il Working Holiday Program. Esistono diversi modi per entrare in Canada, come ad esempio l'immigrare come lavoratore autonomo, come professionista su nomina regionale, come imprenditore di start-up, come lavoratore qualificato, o anche come studente. Come abbiamo visto in precedenza, il Canada è uno Stato federale composto da diverse province. Tra queste c'è il Québec, che ha regole diverse per la burocrazia che riguarda l'immigrazione. Se intendi recarti a Montréal o a Québec city, dunque, informati sul CAQ e sui documenti necessari per il trasferimento.

Attualmente, i servizi offerti in materia di immigrazione sono i seguenti:

  • Express Entry, per i lavoratori qualificati;
  • Family sponsorship, per i familiari dei canadesi;
  • Provincial nominees, per chi viene nominato dalle province o dai territori canadesi;
  • Quebec-selected skilled workers, per i lavoratori qualificati selezionati dal Québec;
  • Atlantic Immigration Program, che riguarda i territori di New Brunswick, Prince Edward Island, Nova Scotia, Newfoundland e Labrador;
  • Caregivers, per coloro che si occupano di bambini, anziani o persone con bisogni speciali;
  • Start-up Visa, per chi intende creare un business in Canada;
  • Self-employed, per i lavoratori autonomi;
  • Agri-Food Pilot, per coloro che lavorano nell'ambito dell'agricoltura;
  • Refugees, per i rifugiati.

Il programma dedicato ai lavoratori adotta il sistema a punti, secondo il quale il candidato che richiede il visto viene valutato in base a determinati fattori. Uno di questi fattori è la lingua, in quanto i richiedenti devono dimostrare di essere in grado di comprendere l'inglese scritto e parlato. Gli altri punteggi riguardano l'educazione raggiunta, l'esperienza lavorativa, l'età, l'adattabilità e le eventuali offerte di lavoro ottenute in Canada. Insomma, nonostante la burocrazia rigorosa e il processo di selezione, immigrare in Canada si può se si è in possesso di alcuni requisiti fondamentali, e soprattutto se si ha pazienza e determinazione.

Lavoro in Canada per italiani: si trova facilmente?

Abbiamo parlato di qualità della vita, ma quanto è facile trovare lavoro in Canada per gli italiani? Per cercare lavoro in Canada devi prima essere certo di avere tutti i documenti in regola. Parliamo di visti e di permessi lavorativi, che possono essere di diversi tipi a seconda della mansione che intendi svolgere. Esistono ad esempio l'Express Entry per i lavoratori qualificati e il Quebec-selected skilled workers per i lavoratori qualificati selezionati dal Québec, ma anche programmi dedicati ai lavoratori agricoli, ai lavoratori autonomi e agli imprenditori. Alcuni fattori come l'età e il livello di istruzione raggiunto determina il tipo di visto che si può ottenere, ma ricorda che la cosa importa sarà dimostrare che sei in grado di coprire le spese necessarie per i primi tempi nel Paese.

Grazie alla forte presenza di italiani in Canada che cercano altri connazionali di cui fidarsi e con cui comunicare senza fatica, trovare lavoro non è poi così difficile. Nonostante questo bonus, il Canada è un Paese in forte sviluppo economico dove le opportunità di lavoro non mancano, e il tasso di disoccupazione è basso. I lavori più richiesti sono in particolare quelli che riguardano il settore sanitario, e quindi infermieri, dottori e dentisti, ma anche quelli nell'ambito digitale, come per esempio ingegneri informatici e professionisti del digital marketing.

Una menzione a parte merita il campo della gastronomia. Se hai delle qualifiche come cuoco o aiuto cuoco, ti consigliamo di tentare questa strada anche all'estero. La cucina italiana è rinomata in tutto il mondo e negli altri Paesi c'è spesso un'assidua ricerca di chef italiani. Il discorso non cambia se si tratta di sommelier ed esperti di vini provenienti dall'Europa e soprattutto dall'Italia. Inoltre, fare il lavapiatti in una cucina molte volte è una delle vie più facili per mantenersi mentre si studia all'estero, magari durante un gap year in Canada organizzato da noi di Sprachcaffe.

Come trovare lavoro a Toronto? Portali web e consigli

Trovare lavoro a Toronto non è difficile. Il processo di ricerca funziona come per tante altre città del mondo, ovvero principalmente tramite il web. Sia che tu decida di partire immediatamente e cercare sul posto, sia che tu voglia aspettare di ottenere qualche colloquio prima di lasciare l'Italia, il nostro consiglio è quello di avvalersi dei maggiori siti web per la ricerca di un lavoro. In particolare, puoi dare un'occhiata a siti internazionali già noti, come per esempio Monster, Workopolis, o anche Indeed, oppure preferire portali locali come Toronto Jobs. In alternativa, soprattutto per lavori a progetto o da freelance, puoi cercare annunci su Craigslist.

Per facilitare la tua ricerca ecco una lista di portali per il lavoro:

  • Monster
  • Jobshark
  • Indeed
  • Workopolis
  • Simplyhired
  • Jobboom
  • Torontojobs
  • Canadajobs
  • Workinculture
  • Craigslist
  • Italianiatoronto
  • Jobs77

Se fai parte di quella cerchia di persone che intendono cercare lavoro dall'Italia e poi spostarsi in Canada, oltre a questi siti ti consigliamo di contattare direttamente anche qualche azienda. Raccogli informazioni sulle aziende che operano nel tuo settore lavorativo, fai una lista di quelle che si trovano a Toronto e proponiti come collaboratore. In questo modo potresti ottenere un colloquio proprio per il lavoro dei tuoi sogni! Se invece preferisci puoi recarti sul posto, trovare un alloggio temporaneo e cercare lavoro a Toronto senza dover attendere oltre. La cosa importante è informarsi sugli eventuali permessi necessari per lavorare in Canada e ottenerli prima di partire.

Città e destinazioni migliori per lo studio in Canada

Come detto nel paragrafo precedente, il Canada è una realtà multiculturale perfetta per i giovani, per gli adulti, per le famiglie e per chiunque altro voglia trasferirsi, con persone provenienti da tutto il mondo, con diversi usi e costumi, tradizioni, e ovviamente lingue. Ciò è specialmente vero nelle grandi città del Paese, come Toronto, Montréal e Vancouver. Ma se hai deciso di andare in Canada per studiare, molto probabilmente ti stai chiedendo quale tra queste città è la migliore.

In generale, il Canada è un ottimo posto per lavorare e studiare, e dunque per vivere. Per quanto riguarda nello specifico l'insegnamento, il sistema educativo è uno dei migliori e vanta insegnanti altamente qualificati e strutture all'avanguardia. Se vuoi studiare la lingua francese, il Québec è sicuramente il posto migliore per farlo. In questa provincia del Canada, infatti, la cultura francofona è molto radicata e la lingua ufficiale è proprio il francese.

Se preferisci delle città grandi ma a misura d'uomo, puoi prendere in considerazione Ottawa, in Ontario, e Calgary, nella provincia di Alberta. Queste due città sono ottime per studiare e per vivere, soprattutto per il costo della vita minore. Si tratta di città vivaci e curate, dove potrai frequentare i tuoi corsi e allo stesso tempo recarti nei musei, nei teatri, nei cinema e nei numerosi locali.

Naturalmente ci sono anche Toronto e Vancouver, città popolose e cosmopolite e tra le mete più ambite del Nord America, dove gli affitti sono particolarmente elevati rispetto alle altre città canadesi. Quando si decide di trasferirsi in un altro Paese per studiare o per lavorare, spesso il costo del viaggio e del soggiorno è determinante per la scelta. Tuttavia, molte persone decidono comunque di recarsi a Toronto per le numerose opportunità che la città offre, sia a livello lavorativo che per quanto riguarda l'intrattenimento, ma anche perché è ben servita da diversi mezzi di trasporto e ben collegata con le altre città del Canada e con il resto del mondo.

Corsi di lingua OnLine

Impara le lingue straniere in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Scopri i corsi online

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

Numeri in spagnolo:

Come abbiamo già detto, i numeri cardinali sono parte integrante della nostra vita di tutti i giorni e questo vale sia per chi parla italiano che per chi parla inglese, così come per tutte le altre lingue del mondo. In questa pagina di Sprachcaffe ti spieghiamo come formare i numeri cardinali in spagnolo, per portare avanti una conversazione in modo fluido e senza problemi.

Come prima cosa è importante imparare i termini dei numeri che vanno da 1 a 15, poiché si tratta di termini unici, così come è fondamentale imparare le decine. Dal 16 al 29, poi, i numeri si formano combinando decina e unità, quindi 17 diventa "diecisiete", 21 diventa "veintiuno", 24 diventa "veinticuatro", e così via. A partire da 31, invece, i numeri si formano in questo modo: decina + y (e) + unità. Per esempio, 31 si dice "treinta y uno", 42 si dice "cuarenta y dos", 53 "cincuenta y tres", e si va avanti così per tutti i numeri fino a 99.

Come hai visto, dunque, costruire i numeri in spagnolo da 1 a 100 è molto facile. Da 100 in poi dovrai imparare i termini delle centinaia e formare i numeri così: centinaio + decina + unità. Seguendo questa regola, 152 diventa "ciento cincuenta y dos", 505 diventa "quinientos cinco", e 759 diventa "setecientos cincuenta y nueve". Come puoi vedere, il processo di formazione dei numeri spagnoli è molto intuitivo e puoi facilmente costruirli da te. In ogni caso, per agevolare il tuo studio, qui sotto trovi tutti i numeri in spagnolo da 1 a 1000.

Numeri in spagnolo da 1 a 1000: traduzione e spiegazione

Ora che hai capito le regole principali per lo studio dei numeri cardinali, eccoti una lista dei numeri in spagnolo da 1 a 100

Numeri da 1 a 100

1 = uno
2 = dos
3 = tres
4 = cuatro
5 = cinco
6 = seis
7 = siete
8 = ocho
9 = nueve

Autopresentazione in inglese: nome, età e provenienza

Probabilmente a scuola avrai imparato che le basi della presentazione personale in inglese sono il tuo nome, il tuo cognome e la tua età, nonché la città (o il Paese) da cui provieni. Ci sono diversi modi per fornire ai tuoi interlocutori queste informazioni, che cambiano soprattutto in base al contesto. Per esempio, se ti trovi in un'aula scolastica o in ambito lavorativo è meglio presentarti in modo formale, mentre con altri studenti o persone della tua età puoi preferire delle espressioni e dei termini più informali e colloquiali.

Come prima cosa si parte con i saluti, che nella lingua inglese sono "Hello" oppure "Good morning", o anche un più informale "Hi". Scegli quello che ti sembra più adeguato in base alle circostanze:

Hello / Hi / Hey = Ciao

Good morning = Buongiorno

Good afternoon = Buon pomeriggio

Good evening = Buonasera

Inoltre in Italia, quando ci si presenta per la prima volta, siamo abituati a dire "È un piacere incontrarti" oppure semplicemente "Piacere". In inglese le stesse espressioni possono essere tradotte con "Nice to meet you" oppure "Pleasure to meet you". Puoi proseguire chiedendo "Come stai?" o "Come va?", che in inglese si può tradurre con il classico "How are you?", ma nei contesti più informali puoi decidere di utilizzare "How are you doing (today)?". Ecco di seguito altre due espressioni utili per presentarti a qualcuno per la prima volta:

Let me introduce myself = Permettimi di presentarmi

I don't think we've met, I am [name] = Non credo che siamo conosciuti, io sono [nome]

Corsi di lingua OnLine

Impara le lingue straniere in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Scopri i corsi online

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

Di seguito riportiamo una lista dei cognomi inglesi poco diffusi, e quindi di quelli che spiccano per la loro rarità:

  • Sallow

Sallow è un cognome che deriva dal termine medioevale che indica il salice, che oggi è detto "willow tree". Questo cognome è presente nei registri a partire dal 1841, e la maggior parte delle famiglie Sallow sono state registrate negli Stati Uniti, in particolare in Ohio.

  • Villan

Si tratta di un cognome ritrovato nel Domesday Book, ovvero il più antico catasto del regno inglese voluto da Guglielmo il Conquistatore nel 1085-1086, con Hugo de Villana. Il cognome Villan, che potrebbe aver indicato in passato dei vassalli o servi della gleba, viene ritrovato anche successivamente in diverse forme, come ad esempio Villanus, Vilein, le Vileyn, Villayn, Villane, Viland, e Vileyn.

  • Fernsby

Il cognome Fernsby stava a indicare originariamente chi viveva vicino alle felci. Il nome è infatti composto da "fern", ovvero "felce", e dal suffisso -by di origine danese, che i vichinghi utilizzavano per indicare un insediamento.

  • Relish

Il cognome Relish è stato registrato per la prima volta come parola nel XIV secolo, quando stava a indicare un sapore. Proveniva dal francese arcaico "relaisse", che segnalava qualcosa che rimaneva indietro, che restava. Non è ben chiaro come Relish sia diventato un cognome, ma nel Regno Unito appare nei censimenti del XIX secolo.

  • Miracle

Il cognome Miracle ha origini celtiche e deriva dal nome Meuric, forma gallese del nome Maurice, e dal nome latino Mauritius. Attualmente, la maggior parte delle persone che portano il cognome Miracle risiedono in America, soprattutto negli Stati Uniti e in Canada.

  • Dankworth

Il curioso cognome Dankworth è formato da due termini, cioè dal diminutivo del nome tedesco Tancred e dal suffisso -worth di origine anglosassone, che indicava una fattoria. Se ne deduce che, probabilmente, il cognome significava "fattoria di Tancred".

Imparare a scrivere in giapponese, partiamo dalle basi

Alla base di ogni lingua c'è l'alfabeto, o meglio, i caratteri che compongono la scrittura. Nel caso della lingua giapponese ci sono i kanji, ovvero i logogrammi, e i due sillabari chiamati hiragana e katakana. Lo hiragana, che solitamente si insegna come primo alfabeto, comprende attualmente 46 segni di base ed è utilizzato soprattutto per le parole giapponesi. Per i termini di origine straniera (così come per le onomatopee), invece, si utilizza il katakana. Se vuoi scrivere il tuo nome in giapponese dovrai quindi usare quest'ultimo tipo di alfabeto.

I kanji sono i logogrammi, ovvero i simboli utilizzati per la scrittura, e ciascuno di loro ha il proprio significato. Esistono oltre 50.000 kanji, ma a scuola vengono insegnati solo i 2000 di uso più comune. A seconda del contesto in cui vengono usati, i kanji possono essere letti in maniera diversa, e in questo caso si parla di onyomi (per la lettura in base al suono) e di kunyomi (per la lettura in base al significato). Investi su un dizionario di giapponese oppure cercane uno online. Sul web esistono anche diversi strumenti che ti permettono di scrivere o di inserire dei kanji per vederne il significato e ascoltarne la pronuncia.

Alfabeto giapponese completo: com’è composto?

L'alfabeto in giapponese è composto da 3 diversi sistemi di scrittura, ovvero lo hiragana, il katakana, i kanji. Solitamente lo studio di questa lingua inizia con lo hiragana, anche per quanto riguarda lo stesso sistema scolastico giapponese. I caratteri che compongono l'alfabeto hiragana sono quelli utilizzati principalmente per le parole giapponesi, e quindi si tratta dei simboli più usati quotidianamente. I bambini giapponesi iniziano a studiare lo hiragana alle elementari e a formare le parole usando i 46 caratteri che lo compongono.

Il katakana, al contrario, viene utilizzato soprattutto per le parole di origine straniera. Uno dei primi esercizi che gli insegnanti di lingua assegnano agli studenti consiste nello scrivere il proprio nome, che dovrà essere composto proprio usando i simboli del katakana. Allo stesso modo, anche i nomi delle città straniere o degli altri Paesi verrà scritto utilizzando questo alfabeto, così come le parole onomatopeiche. L'alfabeto katakana è composto da 46 caratteri, proprio come lo hiragana.

Infine, il sistema di scrittura giapponese comprende i kanji. I kanji sono dei logogrammi che vengono usati per scrivere nomi, verbi, aggettivi, e nomi e cognomi di persona. I kanji derivano dal cinese e rappresentano dei concetti o anche intere parole, e ne esistono oltre 50.000. Tuttavia, per leggere la maggior parte delle parole in giapponese basta conoscere i 2000 o 3000 più comuni e diffusi. Sono divisi in pittogrammi, ideogrammi, composti semantici, composti semantico-fonetici, caratteri derivati e kanji prestati.

Esiste infine un altro alfabeto, detto romaji, che riprende le lettere latine. Questo alfabeto è stato creato nel XVI secolo, quando i gesuiti hanno dovuto adattare il giapponese all'ortografia portoghese per questioni religiose, e oggi viene usato soprattutto nei segnali stradali, nei dizionari, nei libri di testo, e su alcune insegne di negozi e locali. Più giù, sempre all'interno di questa pagina, troverai il completo alfabeto giapponese in italiano, con i caratteri e le rispettive traduzioni delle sillabe.

Fare gli auguri di buon Natale e di Capodanno nel resto del mondo

Ma ha senso augurare un buon Natale in tutte le lingue quando non tutti i Paesi del mondo celebrano questa festività? Come abbiamo visto nel paragrafo precedente, sono principalmente le nazioni di religione cristiana a festeggiare il Natale, anche se in tempi e modi diversi. Tuttavia, alcuni Paesi non prevedono alcun tipo di festeggiamento per il Natale, come l'Arabia Saudita e lo Yemen, ma anche l'Afghanistan, la Tunisia, il Turkmenistan, la Somalia, la Libia, la Mauritania e la Corea del Nord. Altre nazioni che non prevedono le festività natalizie sono il Vietnam e la Mongolia, il Marocco e la Thailandia, il Nepal e l'Oman, la Turchia e il Qatar. Nonostante la predominanza di una religione differente, in alcuni di questi Paesi ci sono minoranze cristiane che decidono di festeggiare il Natale privatamente.

Il Natale è la festa più importante dell'anno per la religione cristiana, in quanto celebra la nascita di Gesù Cristo raccontata attraverso i vangeli. Ma il Capodanno? L'arrivo del nuovo anno, a prescindere dalla religione e dal calendario utilizzato, è un evento festeggiato in tutto il mondo. L'Italia celebra il nuovo anno il primo giorno di gennaio, insieme a tanti altri Paesi come gli Stati Uniti, il Canada, l'Australia, e gran parte dell'Europa. Come detto prima, per la Russia, per la Serbia, e per tutti coloro che seguono il calendario giuliano il Capodanno coincide con il nostro 14 gennaio.

In Asia, invece, la Cina festeggia il Capodanno lunare tra gennaio e febbraio, insieme ad altri Paesi come il Vietnam, la Corea del Sud, Singapore, la Mongolia, il Nepal, la Malesia e l'Indonesia. La data del Capodanno lunare cambia ogni anno poiché segue le fasi lunari, e i festeggiamenti si basano sulla prima luna piena dell'anno. Anche altri popoli non seguono le celebrazioni dell'anno nuovo il 1 gennaio, come l'Iran con il Capodanno persiano, l'Etiopia con il Capodanno etiope, la Thailandia con il Capodanno Thai, l'India con il Capodanno indiano, ma anche i musulmani con il Capodanno islamico e gli ebrei con il Capodanno ebraico. In particolare i musulmani festeggiano il giorno in cui Maometto istituì il calendario islamico a Medina, basato sul moto della luna, e gli ebrei invece si raccolgono in due giorni di celebrazione durante il Rosh Hashanah.

Come si dice amore in tutte le lingue?

Al mondo esistono attualmente poco meno di 7000 lingue. Alcune di esse, però, sono più diffuse e quindi parlate da un maggior numero di persone, come il cinese mandarino e lo spagnolo, mentre altre rischiano di scomparire nel giro di pochi anni. Nel 2022 Ethnologue, importante fonte di dati sulle lingue, ha pubblicato la classifica delle lingue più parlate dai vari popoli. Ai primi 10 posti ci sono l'inglese, il cinese mandarino, l'hindi, lo spagnolo, il francese, l'arabo, il bengalese, il russo, il portoghese, e l'urdu. Se ti stai chiedendo come si dice la parola "amore" in queste lingue, è presto detto.

Cominciamo con una delle traduzioni più famose al mondo, ovvero "love", in inglese. L'inglese è parlato da circa un miliardo e mezzo di persone, e questo dato la rende la lingua più famosa e diffusa al giorno d'oggi. Al secondo posto, come abbiamo appena visto, c'è il cinese mandarino con oltre un miliardo di parlanti. La parola "amore" in cinese si scrive 爱 e si pronuncia "ài". All'ultimo gradino del podio troviamo l'hindi, con più di 600 milioni di parlanti. Puoi scrivere "amore" in hindi con il simbolo प्यार e pronunciarlo "pyaar".

La classifica continua con lo spagnolo, la cui traduzione di "amore" è uguale a quella portoghese, ovvero "amor". In francese, invece, devi usare la parola "amour". In arabo "amore" si scrive حب e si legge "ḥubb". Se vuoi dire "amore" in bengalese puoi usare la parola ভালবাসা, che si pronuncia "bhālabāsā". Infine, negli ultimi posti della lista di Ethnologue delle lingue più parlate, troviamo il russo e l'urdu. La parola "amore in russo si scrive любовь e si legge "lyubov'", mentre in urdu la parola è کيوپڈ, che si legge "kiyopid". Continua a leggere se vuoi scoprire qual è la traduzione di amore in tutte le lingue.

Altri modi in cui augurare la buonanotte nel mondo

Oltre a quella nelle lingue più parlate in Europa, qual è la traduzione di "buonanotte" negli altri Paesi del mondo? In Asia, oltre alla lingua araba e a quella cinese si usano centinaia e centinaia di altre lingue diverse, molte tra le quali utilizzano dei sistemi di scrittura diversi rispetto al nostro. Tra le lingue più note ci sono il giapponese con お休みなさい (che si pronuncia "oyasumì nasài") e il coreano con 안녕히 주무세요 (la cui pronuncia è "annyeonghi jumuseyo"). Esistono però tante altre lingue, meno parlate e meno conosciute, come ad esempio il malayalam o il tamil. In queste lingue la parola "buonanotte" si scrive, rispettivamente, ശുഭ രാത്രി ("śubha rātri") e இனிய இரவு ("Iṉiya iravu").

Se ci spostiamo in America, invece, il Canada e gli Stati Uniti utilizzano "good night", proprio come il Regno Unito. A volte, in situazioni informali, l'espressione in inglese diventa "nighty night", che potrebbe tradursi con il nostro altrettanto informale "notte notte". Nei Paesi dell'America del Sud si parla principalmente lo spagnolo e il portoghese, quindi la traduzione di "buonanotte" è "buenas noches" in Cile, Bolivia, Paraguay, Perú, Colombia, Argentina ed Ecuador, e "boa noite" in Brasile.

In Africa, infine, una delle lingue più diffuse è lo swahili, parlata soprattutto nell'Africa centrale e nei Paesi meridionali. In swahili puoi dare la buonanotte dicendo "usiku mwema". In Nigeria, Togo e Benin, Ghana e Costa d'Avorio si parla lo yoruba, mentre in Etiopia, Somalia, Kenya ed Egitto si parla l'oromo. In queste due lingue il termine "buonanotte" si traduce rispettivamente con "Kasun layọ o" e "halkan gaarii". In Nigeria e in Niger, inoltre, si parla l'hausa, una lingua afro-asiatica in cui "buonanotte" si dice "barka da dare". Nel paragrafo qui sotto trovi la traduzione di buonanotte in tutte le lingue del mondo.

Come trovare immagini di buona Pasqua

Se hai intenzione di inviare ai tuoi conoscenti e ai tuoi familiari gli auguri di buona Pasqua in modo originale, puoi optare per una foto o una gif a tema. Negli ultimi anni è infatti pratica diffusa mandare immagini e video per augurare buone feste di Natale, gli auguri di buon compleanno, un buon Ferragosto, e così via. Cercando sul web puoi trovare tante foto anche per il giorno di Pasqua, con uova colorate e coniglietti, con pulcini, colombe e fiori colorati. Su internet ce n'è davvero per tutti i gusti: ti basta fare una breve ricerca tramite il tuo browser preferito (come ad esempio Google) per perderti nel grande mare di contenuti del web. Una volta trovata l'immagine che fa al caso tuo puoi scaricarla e inviarla a chi vuoi tramite chat o messaggi.

Attenzione però, perché alcune delle foto che trovi su internet sono protette da copyright, ovvero dal diritto di autore. Questo vuol dire che dovrai limitarti a condividere le foto e i video che hai trovato tramite la tua ricerca solo con i tuoi amici, tramite messaggistica privata o attraverso le chat dei social, e che non potrai utilizzare questi contenuti per marketing né per contenuti pubblicitari di alcun tipo senza l'autorizzazione del proprietario. Per quest'ultimo scopo esistono numerosi siti da cui poter scaricare immagini e foto senza copyright, in modo da poterle utilizzare liberamente senza alcuna limitazione.

Su internet, dunque, hai la possibilità di trovare dei simpatici auguri di buona pasqua in tutte le lingue con immagini e video. Naturalmente, se hai degli account social puoi anche condividere le immagini direttamente da lì. Se trovi un video, una gif o una foto che ti piace sul tuo feed puoi optare per il download oppure per la ricondivisione. In alternativa, puoi decidere di postare una foto sul tuo profilo, cioè di scaricarla e di pubblicarla affinché sia visibile a tutti i tuoi amici e parenti. Questo è un ottimo modo per augurare a tutti una buona Pasqua senza dover inviare delle immagini alle singole persone.

Fai una vacanza studio a Malta!!

Scopri questa splendida isola del Mediterraneo e impara l'inglese divertendoti!

Vedi le nostre proposte per Malta

Che lingua si parla a Malta?

Ti sei mai chiesto che lingua si parla a Malta? In questa pagina di Sprachcaffe ci occupiamo delle lingue più parlate in questo arcipelago del mar Mediterraneo, sia quelle ufficiali che non. In particolare, parliamo del maltese, dell'inglese, e anche dell'italiano.

Maltese

Il maltese è la lingua principale della Repubblica di Malta. Si tratta di una lingua formata da influenze arabe e siciliane, che nel tempo ha inglobato anche diversi termini di origine inglese. Il maltese (che viene anche detto malti) è l'unica lingua semitica presente nell'Unione Europea, nonostante le chiare connessioni con le lingue romanze e il fatto che il suo alfabeto sia composto da caratteri latini. Per facilitare i vostri soggiorni sulle isole di Malta, alla fine della pagina riportiamo alcuni termini in maltese, i quali come vedrete posseggono caratteristiche e suoni del dialetto siciliano e della lingua araba.

Inglese

Trattandosi di una ex colonia inglese, l'isola di Malta presenta una grande percentuale di parlanti inglesi. A partire dal 1800, infatti, l'impero britannico ha ottenuto il controllo di Malta e la lingua ha cominciato a diffondersi sempre di più, fino a ottenere lo status di lingua ufficiale nel 1934. Al giorno d'oggi, con i milioni di turisti che ogni anno si recano sull'isola, l'inglese viene utilizzato quotidianamente, soprattutto nei locali e nelle zone più importanti e frequentate come la capitale La Valletta. Come vedremo in seguito, Malta è anche una delle mete più importanti per imparare l'inglese.

Italiano

Data l'estrema vicinanza con la Sicilia, e quindi con l'Italia, la connessione tra Malta e la nostra lingua e il nostro popolo è stata inevitabile nel corso dei secoli. L'italiano è stato portato sull'isola dai Cavalieri dell'Ordine di San Giovanni, nel 1530. Da allora, i maltesi hanno continuato a considerare l'italiano come una delle loro lingue principali, tanto da renderla ufficiale nel 1934, sotto il dominio britannico . Gli inglesi, però, temendo la relazione tra Italia e Germania che si era instaurata in quegli anni, rimossero l'italiano dalle lingue ufficiali nel 1936.

Le lingue svizzere suddivise per cantoni

In una conversazione che riguarda la Svizzera, probabilmente avrai sentito parlare dei cantoni. I cantoni svizzeri sono delle aree geografiche autonome, ognuna con una propria costituzione e un proprio governo. Questi Stati Federali della Confederazione Elvetica sono in tutto 26, tra i quali compaiono Ticino, Ginevra, Friburgo, Sciaffusa, San Gallo, Basilea Campagna e Basilea Città. All'interno dei cantoni svizzeri le lingue parlate possono essere diverse, e in questo paragrafo parliamo proprio della suddivisione delle lingue in base a queste regioni speciali.

Ogni cantone in Svizzera decide quale lingua utilizzare nella sfera pubblica, e il tedesco e il francese risultano quelle più utilizzate a livello nazionale. Alcuni cantoni usano entrambe queste lingue, come Berna, una parte di Basilea, Friburgo, e Vallese. Il Canton Grigioni, invece, è l'unico cantone svizzero trilingue, con il romancio, l'italiano, e il tedesco.

Per quanto riguarda le singole lingue, il tedesco è stato scelto dalla maggioranza dei cantoni, ben 19 sui 26 totali, in particolare nella parte centrale e orientale del territorio svizzero. Il francese è utilizzato soprattutto nella cosiddetta Svizzera Romanda, a est del Paese, nei quattro cantoni di Neuchâtel, Ginevra, Giura, e Vaud. L'italiano è la lingua del Canton Ticino, ma viene usato anche in alcune aree del Canton Grigioni. Quest'ultimo, invece, come abbiamo detto prima risulta l'unico cantone in cui viene ancora parlato il romancio.

Corsi di lingua OnLine

Impara le lingue straniere in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Scopri i corsi online

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

Filastrocca dei mesi in inglese

Imparare i mesi è fondamentale per essere pronti a una conversazione in inglese di qualsiasi natura. È per questo che esiste una filastrocca dei mesi in inglese molto efficace, dato che fa leva sull'associazione tra il mese e una sua caratteristica tipica, in base alla stagione in cui cade o alle festività che ospita. Grazie a questa semplice filastrocca, ricordare i mesi dell'anno sarà una passeggiata:

January's new,

February's cold,

March is puffing, blowing too,

April's good as gold;

May's a child of happy face.

Laughter, love, and every grace;

June dreams all the day;

July's for liberty;

August is too hot for play;

September's glorious to see,

October is a ruddy time,

November winds are drear.

December means Old Santa Claus

Will soon be here!

Quando usarle e come

Mentre tutte le preposizioni secondarie che abbiamo appena visto sono di facile utilizzo, quelle che introducono il tempo determinato possono generare confusione. Vediamo quindi ora quando e come utilizzare in, on e at.

La preposizione IN può voler dire in, ma anche nel, al e persino fra, in base al contesto in cui è inserita. Si utilizza per introdurre il complemento davanti a:

  • parti del giorno (richiede il the) → in the morning
  • mesi → in June
  • anni → in 1954
  • secoli → (richiede il the) → in the twenty-first century
  • stagioni dell'anno → in summer (generico) o in the summer (preciso, come in the summer of 2013)
  • periodi storici (richiede il the) → in the Middle Ages

La preposizione AT corrisponde alla nostra "a" e a tutte le preposizioni articolate che componiamo con essa, come al, alle, alla e così via. Si utilizza per introdurre il complemento di tempo determinato davanti a:

  • ore del giorno → at 9:30
  • momenti precisi della giornata → at noon
  • night → at night
  • tutti i pasti → at lunch
  • periodi che indicano festività → at Christmas
  • insieme di pochi giorni → at the weekend
  • età delle persone → at (the age of) 60

La preposizione ON, infine, ha lo stesso significato delle precedenti, ma spesso nella traduzione in italiano la troviamo come "di" oppure la omettiamo del tutto. Si utilizza per introdurre il complemento di tempo davanti a:

  • tutti i giorni della settimana → on Monday
  • giorni della settimana con senso di "ogni" → on Mondays = ogni lunedì
  • parti del giorno, quando sono precedute dal giorno della settimana → on Saturday morning
  • date precise → on 13rd of February
  • giorni particolari e ricorrenze → on my birthday
  • holiday → on holiday

Preposizioni di tempo in inglese: esempi di utilizzo

Per capire meglio l'utilizzo delle preposizioni di tempo in inglese, però, sappiamo che è molto meglio inserirle in un contesto. Ecco dunque un po' di esempi di utilizzo comune, in modo che tu possa comprendere appieno quando e come applicare queste regole.

Esempi con IN, ON e AT:

  • On​​ Fridays we go out for dinner all together. = Ogni venerdì andiamo a cena fuori tutti insieme.
  • I usually stay home on my birthday. = Di solito resto a casa per il mio compleanno.
  • Let's meet at lunch and talk about it! = Incontriamoci per pranzo e parliamone!
  • Jess was born in August. = Jess è nata ad agosto.
  • Jess was born on 30th of August. = Jess è nata il 30 agosto.
  • I like reading news while I have breakfast in the early morning. = Mi piace leggere le notizie quando faccio colazione di mattina presto.
  • She takes the train at 10 o' clock. = Prende il treno alle 10 in punto.
  • I woke up at dawn. = Mi sono svegliato all'alba.
  • The train will leave in 3 minutes: hurry up! = Il treno parte tra 10 minuti: sbrigati!

Ed ecco, invece, alcuni esempi con le altre preposizioni di tempo in inglese:

  • Everything has to be ready within five days to launch the website. = Tutto dev'essere pronto entro cinque giorni, per lanciare il sito web.
  • I have to finish my workout by four o'clock if I want to come to the cinema with you.= Devo finire l'allenamento entro le quattro se voglio venire al cinema con voi.
  • During pregnancy, the child moves and turns over. = Durante la gravidanza, il bambino si muove e si gira.
  • I will move to Spain after my wedding. = Mi trasferirò in Spagna dopo il matrimonio.
  • He won't tell you anything until he trusts you. = Non ti dirà niente fino a che non si fiderà di te.
  • I was drenched from head to foot. = Mi sono inzuppato dalla testa ai piedi.
  • Let me explain my position, before you get mad. = Lasciami spiegare la mia posizione, prima di arrabbiarti.

Cosa sono le espressioni di tempo?

Sono definite espressioni di tempo in inglese tutte le parti del discorso che servono a fornire più informazioni riguardo al momento in cui viene svolta una determinata azione. Si tratta perlopiù di avverbi, ovvero parti invariabili della frase, e ne esistono di diversi tipi in base al punto su cui si vuole porre il focus.

Più precisamente, esistono espressioni di tempo per indicare il momento in cui si è svolta l'azione (ovvero il quando), per quanto tempo è stata svolta (ovvero la durata) e con quale frequenza è stata svolta.

Questi avverbi vengono posti alla fine della frase, se la posizione in cui si trovano è neutra per il significato, mentre invece si pongono in altri punti del discorso per dare loro maggiore enfasi. Per fare un esempio, vediamo la stessa frase con le due diverse opzioni:

  • Sarah ate some bread later
  • Later Sarah ate some bread

Apparentemente stiamo dicendo la stessa cosa, ma nella seconda frase il fatto che Sarah abbia mangiato quel pane dopo ha senso ai fini di ciò che è successo poi. Nella prima frase, invece, è del tutto irrilevante.

Quali sono le espressioni di tempo in inglese?

Come abbiamo detto, le espressioni di tempo in inglese possono essere divise in base al tipo di informazioni che ci forniscono sul contesto temporale di un'azione. Spesso per formare un avverbio di tempo è sufficiente aggiungere "-ly" ad una parola, che può essere un sostantivo oppure un aggettivo. Per esempio:

month → monthly

week → weekly

day → daily

rare → rarely

occasional → occasionally

frequent → frequently

late → lately

usual → usually

recent → recently

In altri casi, invece, ci sono parole invariabili con un significato ben preciso.

Alcune espressioni di tempo che indicano quando è avvenuta l'azione:

yesterday = ieri

today = oggi

tomorrow = domani

now = adesso

later = dopo, più tardi rispetto a quel momento

after = dopo

before = prima

during = durante

last year = l'anno scorso

the next day = il giorno dopo

five minutes ago = cinque minuti fa

in the morning = al mattino

yesterday evening = ieri sera

last week = la settimana scorsa

next month = il mese prossimo

by and by = prima o poi

at the same time as = allo stesso tempo

Poi ci sono le espressioni di tempo utili per specificare per quanto tempo è durata un'azione. In questo caso si utilizzano soprattutto due particelle, for e since, che indicano rispettivamente la durata di un'azione e il momento in cui è cominciata. Per esempio:

  • I have been working here for seven years = ho lavorato qui per sette anni
  • I have been working here since 2016 = lavoro qui dal 2016

Alcuni esempi di espressioni di tempo comuni per esprimere la durata:

all day = tutto il giorno

for a year = per un anno

since 1996 = dal 1996

since I was born = da quando sono nato

for seven months = per sette mesi

Infine, ci sono gli avverbi di tempo che esprimono con quale frequenza una determinata azione viene svolta. Eccone alcuni:

often = spesso

never = mai

seldom = qualche volta, raramente

sometimes = qualche volta, a volte

rarely = raramente

monthly = ogni mese/mensilmente

five days a week = cinque giorni a settimana

nine times = nove volte

Questo tipo di espressioni di tempo in inglese si pone generalmente tra soggetto e verbo, per esempio I often eat pasta. Per conferire maggiore enfasi alla frequenza dell'azione, allora si potrà scegliere se porre l'avverbio di tempo all'inizio o alla fine della frase. In questo modo diventerà:

  • Often I eat pasta. In questo caso, per come la frase è strutturata potrebbe proseguire con un ma: mangio spesso pasta, ma oggi vorrei qualcos'altro. In inglese diventerebbe: often I eat pasta, but today I would like something else.


oppure:

  • I eat pasta often. In questo secondo caso, invece, si vuole proprio porre l'attenzione sul fatto che si mangia la pasta molto spesso (forse troppo?).

Espressioni di tempo del present simple in inglese

Il present simple è il tempo verbale inglese più utilizzato in assoluto, e anche uno dei primi che impariamo. Si utilizza molto per esprimere abitudini e azioni che vengono ripetute, ed è per questo che abbinare al verbo gli avverbi di tempo è fondamentale per dare contesto alla frase e all'azione. Se dico che vado al cinema, parlando al presente, non sto dicendo nulla sul momento in cui lo faccio: potrei starci andando adesso, ma potrei anche farlo ogni martedì. In ognuno dei due casi userò il present simple, ma grazie all'avverbio di tempo che aggiungo potrò far comprendere quando e come avviene l'azione di andare al cinema.

Le principali espressioni di tempo in inglese che si usano insieme al present simple sono:

generally = generalmente

usually = di solito

lately = ultimamente

occasionally = occasionalmente

always = sempre

never = mai

at night/morning/afternoon = di notte/di mattina/di pomeriggio

everyday = ogni giorno

every week/month/year = ogni giorno/ogni mese/ogni anno

every Monday = tutti i lunedì

on Mondays = tutti i lunedì (più comune della precedente)

once a week = una volta a settimana

twice a month = due volte al mese

In questo caso è più comune trovare l'espressione di tempo o all'inizio o alla fine di una frase, perché è rilevante ai fini del significato della stessa. Senza l'avverbio, infatti, la frase risulterebbe incompleta e fine a se stessa.

Caratteristiche del portoghese in Brasile

Il portoghese parlato in Brasile, noto come portoghese brasiliano, ha alcune caratteristiche uniche rispetto al portoghese parlato in Portogallo. In primo luogo, la pronuncia di alcune lettere è diversa, per esempio quella della lettera "r" che viene pronunciata come una "h" aspirata, mentre la lettera "s" viene pronunciata come una "sh". Anche la pronuncia di intere parole è differente dal portoghese europeo, come i termini "caipira" e "bolo".

In secondo luogo, il portoghese brasiliano ha un vocabolario diverso che comprende molte parole uniche del Brasile, come ad esempio "cafuné" che significa accarezzare i capelli di qualcuno con affetto, e "saudade" che indica una forte nostalgia per qualcosa o per qualcuno che non c'è più. Inoltre, ci sono alcune parole uguali ma che hanno significati totalmente diversi in Brasile.

Infine, il portoghese brasiliano ha una grammatica diversa rispetto al portoghese europeo. Ad esempio in Brasile si usa spesso il "tu" invece del "você" per indicare la seconda persona singolare (ovvero "tu") in modo informale. Inoltre, ci sono alcune costruzioni grammaticali che sono uniche del Brasile, come ad esempio l'uso della preposizione "para" per indicare la destinazione, mentre in Portogallo si utilizza principalmente "a" o "para a".

Breve storia del Messico

Come per ogni Paese, è bene conoscere qualche passaggio chiave nella sua storia per comprenderne meglio la cultura e la lingua. Per esempio, il Messico in passato era abitato da varie civiltà, come gli Olmechi sulla costa del Golfo, i Teotihuacan nella parte centrale del Paese, i Toltechi, e i più noti Maya e Aztechi. Queste popolazioni indigene, che si sono succedute a partire da vari secoli a.C. fino all'arrivo dei conquistadores spagnoli, avevano sviluppato un proprio sistema politico, delle religioni, la propria arte, e lo studio di scienza e tecnologia. Questo periodo, detto precolombiano, termina al momento dell'arrivo nel Paese degli europei.

Nella prima metà del 1500 il Messico è stato conquistato dallo spagnolo Hernán Cortés, che ha fondato la Nuova Spagna. Il Paese è rimasto così una colonia spagnola per tre secoli, fino a quando non raggiunse l'indipendenza nel 1821. Nel 1917, in seguito alla Rivoluzione Messicana, nacque la Costituzione e il Messico iniziò un importante percorso di crescita economica.

Caratteristiche dello spagnolo in Messico

La principale lingua parlata in Messico è lo spagnolo, che però presenta delle differenze con lo spagnolo parlato negli altri Paesi sia a livello lessicale che grammaticale. Per cominciare, la pronuncia dello spagnolo messicano è più chiara e lenta rispetto allo spagnolo della Spagna. Poi alcuni verbi si coniugano in modo differente, e inoltre in Spagna si usa "vosotros" per indicare la seconda persona plurale (cioè "voi") , mentre in Messico si preferisce "ustedes".

In spagnolo messicano, la lettera "j" si pronuncia come una h aspirata, "ll" si dice "y", mentre la "s" che si trova alla fine delle parole è silente. Inoltre, in Messico vengono utilizzati spesso i diminutivi per rendere le parole più dolci, come per esempio "perrito" (da "perro", che significa "cane") per dire "cagnolino". Un'altra caratteristica degna di nota è l'uso delle preposizioni "para" e "por", che in spagnolo messicano si utilizzano rispettivamente per lo scopo o la destinazione e per la motivazione o la causa.

Quali lingue si parlano in Grecia

Abbiamo visto che in Grecia la lingua principale è proprio il greco, ma nonostante la sua importanza ci sono anche altre lingue minoritarie che sono parlate in alcune parti del Paese.

Albanese

L'albanese è la lingua madre di una minoranza etnica presente in Grecia, soprattutto nella regione dell'Epiro. Questa minoranza è composta principalmente da immigrati albanesi che si sono stabiliti in Grecia durante gli ultimi decenni, ma ci sono anche albanesi che vivono in Grecia da generazioni.

Macedone

Il macedone, invece, è parlato soprattutto dalla minoranza slava al confine con la Macedonia del Nord. Durante il dominio dell'impero ottomano, infatti, alcuni gruppi di slavi macedoni si sono stabiliti in Grecia, mantenendo la loro lingua.

Turco

Il turco è parlato soprattutto nella regione della Tracia, al confine con la Turchia, dalle comunità musulmane. Questa lingua si trova anche in alcune parti della regione dell'Egeo settentrionale.

Inglese

Alcuni studi mostrano che buona parte della popolazione greca conosce la lingua inglese, soprattutto nelle zone maggiormente turistiche e nelle città più importanti del Paese.

Dialetti

In Grecia vengono utilizzate alcune varietà di greco in base alla regione in cui ci si trova, come nell'antica Grecia in cui si usava il dialetto dorico a Sparta e quello attico ad Atene, oppure il cappadociano e il dialetto italiota, ormai estinti, che venivano parlati rispettivamente in Turchia e nella zona della Magna Grecia. Per esempio, il dialetto zaconico è il dialetto tipico della zona dell'Arcadia e si è formato come evoluzione del dorico. Sull'isola di Creta, invece, si parla il dialetto cretese, mentre a Cipro si parla quello cipriota. Esiste poi la lingua pontica che deriva dal greco attico e dal turco, e che viene parlata sul Mar Nero nella zona del Ponto.

Corsi di lingua OnLine

Impara le lingue straniere in modo efficace comodamente da casa tua con veri insegnanti dal vivo!

Scopri i corsi online

Ottieni uno sconto fedeltà del 5% sulla tua prossima vacanza studio!

Le caratteristiche della lingua olandese

L'olandese è, come abbiamo visto sopra, la lingua ufficiale dei Paesi Bassi. Si tratta di una lingua germanica, creata dunque dai popoli germanici che vivevano nell'Europa settentrionale, e quindi che appartiene alla famiglia delle lingue indoeuropee. La lingua dei Paesi Bassi è simile alle lingue scandinave, in particolare allo svedese, al danese e al norvegese, e all'afrikaans del Sudafrica. Inoltre, questa lingua presenta somiglianze con altre lingue più note e parlate, come l'inglese, il tedesco, e anche il francese; dunque, imparare l'olandese è più facile per chi parla già queste lingue.

L'alfabeto utilizzato è quello latino, come quasi tutte le altre lingue germaniche. Come in italiano, a volte i sostantivi in olandese sono indicati con delle maiuscole, ma non si tratta di una regola come invece capita con il tedesco. Inoltre, le consonanti alla fine delle parole non si pronunciano e i casi sono scomparsi. Per quanto riguarda gli articoli, quello determinativo è "de" sia al maschile che al femminile, sia al singolare che al plurale. L'articolo "het", invece, si usa per il singolare dei nomi di genere neutro. L'articolo indeterminativo, che esiste soltanto nella forma singolare, è "een". Infine, i verbi in lingua olandese possono essere forti, deboli, e irregolari.

La pronuncia delle parole olandesi può risultare un po' ostica all'inizio, ma una volta imparate le regole diventerà via via più semplice e intuitiva. Per esempio, bisogna sapere che la "c" si legge "s" davanti alle vocali "e" e "i", e che la "s" è come la nostra s dura mentre la "z" è come la nostra s dolce. Inoltre, "sg" si legge come la j in francese, la "h" è aspirata, e la "j" si legge "i".

Che lingua si parla nei Paesi Bassi

Ma che lingua si parla nei Paesi Bassi oltre alla lingua nazionale? Come abbiamo già visto, la lingua olandese è divisa in diversi dialetti parlati nelle varie aree del Paese, come il limburghese nella provincia Limburgo, il brabantino nella provincia brabante Settentrionale, e il dialetto olandese dell'Olanda Settentrionale e Olanda Meridionale. Ma l'immigrazione e il turismo hanno portato altre lingue, parlate dalla popolazione in percentuali più o meno rilevanti.

Prima tra tutte, la lingua inglese. Una delle lingue più parlate in varie zone del Paese è proprio l'inglese, soprattutto nelle grandi città e nelle aree maggiormente turistiche. Alcuni studi dimostrano che circa il 90% della popolazione dei Paesi Bassi conosce l'inglese, che comunque non è l'unica lingua straniera parlata dagli olandesi. Gran parte di loro, infatti, sa parlare una terza lingua: il tedesco per primo, poi il francese, e infine lo spagnolo, anche se con una percentuale molto più bassa rispetto alle altre due.

Ci sono poi il turco e l'arabo del Marocco, arrivati attraverso l'immigrazione, ma soprattutto il frisone. La lingua frisone, sempre di origini germaniche, è parlata nella Frisia Occidentale e somiglia all'inglese per alcuni termini e determinate caratteristiche fonetiche. Infine, un'altra lingua degna di nota nei Paesi Bassi è il papiamento, lingua creola basata su alcune varianti di portghese.

Vuoi partire per una vacanza studio?

Scegli una delle nostre destinazioni per imaprare divertendoti!

Scopri qui dove

Perché in Canada si parla francese?

Se ti stai chiedendo come mai la presenza del francese sia così radicata in questo Paese, le ragioni sono da ricercare nella storia del Canada. Si tratta di una storia di dominio da parte dei popoli europei, che hanno quasi totalmente spazzato via gli usi e i costumi delle popolazioni asiatiche che erano giunte in Canada tramite lo Stretto di Bering migliaia e migliaia di anni prima. In particolare, i vichinghi furono i primi ad arrivare intorno all'anno 870 e si stanziarono sull'isola di Terranova e nei territori circostanti. Iniziarono a trasportare prodotti utili come il legname nelle loro terre d'origine e continuarono fino a circa il 1400. In seguito, fu il turno delle spedizioni inglesi e francesi, con Giovanni Caboto e Jacques Cartier, durante le quali vennero create la Nuova Francia e la Hudson's Bay Company nel XVII secolo.

Da quel punto in poi, il Regno Unito e la Francia cominciarono a scontrarsi per il possesso dei territori canadesi e terminarono solo nel 1763, con la fine della guerra dei Sette Anni. Il Regno Unito ebbe la meglio e la Francia dovette firmare la resa; dunque, la parte della popolazione francofona che si trovava in Canada si ritrovò sotto il dominio inglese. Nonostante le disposizioni che negli anni diedero ai francesi libertà culturali con il Quebec Act e il territorio del Canada Inferiore (l'attuale Quebec), i canadesi dovettero attendere il 1931 per la piena indipendenza dal Regno Unito.

Lingua parlata a Toronto e a Vancouver

Toronto si trova nella provincia più popolosa del Canada, l'Ontario, che conta oltre 14 milioni di abitanti. Gran parte della popolazione di questa provincia ha origini europee, principalmente inglesi, ma anche scozzesi, irlandesi, e italiane, e Toronto è una città multiculturale e quindi piena di minoranze: cinesi, spagnoli, indiani, italiani, arabi, francesi. La lingua ufficiale in Ontario è l'inglese, che infatti viene ampiamente utilizzato sia dai locali che dai turisti e dagli immigrati.

Un'altra grande città canadese è Vancouver, che al contrario di Toronto si trova lungo la costa occidentale del Paese, nella provincia chiamata British Columbia. Anche qui si parla soprattutto la lingua inglese, con una percentuale del 70%, seguita dalle varie minoranze portate dall'immigrazione e dal francese, con una percentuale di poco più dell'1%.

Arrivederci in russo: come si dice quando quando si va via

Tutti i saluti russi che abbiamo visto fino ad ora si utilizzano nel momento in cui ci si incontra con qualcuno. Ma come si dice arrivederci in russo? Come ci si congeda alla fine di un incontro?

Anche qui, troviamo diverse opzioni a seconda della situazione.

  • дасвидос (dosvidos): rappresenta l'arrivederci in russo nella sua versione più colloquiale e giovanile. Si utilizza spesso.
  • до свидания (do svidaniya): questa è invece la formula standard, leggermente più formale ma utilizzabile sia con persone con cui si ha poca confidenza, sia con gli amici. Letteralmente significa "al prossimo incontro".
  • пока (pakà): è la parola più utilizzata per dire arrivederci in russo, ovvero per congedarsi alla fine di una chiacchierata. Già di per sé ha un suono molto simpatico e amichevole, ma renderla ancora più informale puoi raddoppiarne il suono e dire пока-​​пока.
  • быть (byt): nella forma imperativa, il verbo essere è utilizzato come formula di saluto di congedo dalle persone più grandi.
  • чао (chao): come in moltissime altre lingue -tra cui francese e spagnolo- un "ciao" molto simile al nostro si utilizza come formula di congedo. Inoltre, quando i russi sanno di star parlando con una persona italiana, sfoggiano una frase molto simpatica che non vuol dire niente, ma che suona in modo simpatico e per loro è italiano. Si tratta della frase чао какао, la cui traduzione potrebbe essere una sorta di "ciao ciao".
  • Хай (ai): è una forma di saluto in russo molto nuova, se pensiamo che fino a dieci anni fa non esisteva nemmeno. Si tratta di un anglicismo, e si pronuncia esattamente come "hi" in inglese.
  • салют (salyùt): è una parola russa che deriva direttamente dal francese, e si usa come versione colloquiale de